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Autore: MisunderstoodGenius    12/08/2014    3 recensioni
E' straordinario come un persona riesca a sconvolgerti la vita. Questo, e' quello che e' capitato a Trinity.
Sedicenne, con i soliti problemi adolescenziali, un padre,invisibile, una madre troppo permissiva,costretta ad occuparsi individualmente delle figlie.
Ma Trinity,lei sorride sempre.
Anche se per finta,lo fa.
Ma poi,qualcosa riesce a farla sorridere realmente.
Jay,24 anni, intelligente e benestante. Bello,e come tutti i ragazzi belli,stronzo.
Modesto e puttaniere,odia le storie serie ed e' convinto di non poter amare.
Ma Jay sorride sempre.
Anche se per finta,lo fa.
Il destino gli ha fatti incontrare.
Loro. Cosi' diversi ma cosi' uguali.
Loro,che hanno bisogno di essere salvati,scopriranno che l'unico modo per farlo...
E' viversi.
Primo capitolo della trilogia "Saviors of souls".
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jay McGuiness, Max George
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 23

-Lo sai,da quando esco con te sarò ingrassata di cinque chili.- Dissi prendendo un morso del mio doppio hamburger.
Quel giorno io e Max eravamo andati al centro commerciale,tanto per cambiare la nostra solita routine di avventure folli.
-Dovresti ringraziarmi,eri troppo magra. E lo sei ancora,dovresti mangiarne altri dieci di quelli.- Disse indicando il mio piatto ormai quasi vuoto.
-Esagerato...allora,shopping?-
-Mi sembrava che non ti piacesse il shopping.-
-Mmh...non molto. Ma muoio dalla voglia di farlo con te.-
-Cosa?!- Chiese Max sorridendomi maliziosamente.
-Lo shopping Max!-
-Mmh mmh certo!-
-Andiamo idiota!-
Presi il suo braccio e ci allontanammo dalla sala.
Entrammo in vari negozi,ma uscimmo velocemente,entrambi più interessati ai discorsi dell'altro.
Uscimmo da un negozio di abbigliamento,e ci dirigemmo verso l'uscita.
-Hanno aperto un nuovo ...cosè?- Disse Max indicando la vetrina affianco all'uscita.
Il negozio in questione era un salone di bellezza,con tanto di estetista e parrucchiera.
-Entriamo.-
-Oddio,cosa devi fare.-
-Aspetta e vedrai.-
Il salone profumava di shampoo e incenso, l'ambiente era grande e rilassante.
L'aria calda dei phon era confortante.
Una donna si avvicinò a noi.
-Ditemi pure.-
-Io dovrei...farmi i capelli.-
-Ok,vieni pure.-
La donna si allontanò.
-Cosa hai intenzione di fare?- Mi chiese Max visibilmente divertito.
-Aspettami fuori.-
-Come?-
-Vai fuori ok? Appena finito esco,dai vai.-Dissi spingendolo verso l'uscita.
Scosse la testa e scomparì.
-Allora...siediti pure.-
Mi sedetti nella sedia girevole e mi guardai allo specchio.
Cavoli.
Non mi riconoscevo più.
Il solito rossore naturale delle guance era sparito,sostituito da un bianco grigiastro pallido.
Il viso era smunto e gli occhi spenti scavati accompagnati da due grosse occhiaie.
I miei capelli biondi lunghi dalle onde morbide erano secchi e arruffati.
Sembravo un cadavere influenzato.
Ma che diavolo mi stava succedendo? 
Sta cambiando tutto.
Dalle ultime settimane non parlavo quasi più con Summer,con Cher,con tutti quanti.
La maggior parte del tempo lo passavo con Max, ormai ci incontrevamo ogni giorno.
La mia vita sociale era meno movimentata di quella di mia nonna.
-Cosa preferisci?- Chiese la donna accarezzandomi i capelli.
Alzai lo sguardo sopra lo specchio,dove un grande poster con un modella mi sorrideva allegramente.
Sorrideva a me.
-Quello.- Dissi indicando il poster.
-Oh...cambiamento drastico,eh?-
La donna si allontanò per recuperare il phon.
-Giá...cambiamento.-

-Grazie e arrivederci.-
Presi il resto e uscì dal salone.
Max era troppo concentrato per vedermi,così mi avvicinai lentamente e gli toccai la spalla.
Alzò lo sguardo di scatto e sussultò appena incontrò il mio viso.
-Oh mio dio...-
-Che c'è?-
-Tu...-
-Sto tanto male?-
-No,solo che sei così diversa...non me l'aspettavo.-
Si alzò e prese una mia ciocca bruna per esaminarla.
-Mora...- Disse ammirando i miei nuovi capelli color cioccolato,lisci e corti.
-È uno shock per
me...-
-Lo è anche per me.-
-Ero così abituato a Raperonzolo.-
-Beh,ora devi abituarti a Trinity.-
-Cosa diranno i tuoi?-
-Probabilmente mia madre tenterà un omicidio,ma le passerà,prima o poi.- Ridacchiai.
La sua mano che accarezzava i miei capelli,scese e mi sfiorò una guancia.
-Sei bellissima.-
Arrossì violentemente,distogliendo lo sguardo da quegli occhi grandi e penetranti.
-Andiamo?-
-Si certo,andiamo.- Mi sorrise e uscimmo dal centro commerciale.
-Farai prendere un colpo a tutti.-
Disse una volta entrati in auto.
-Si,suppongo di si.Summer adorava i miei capelli lunghissimi,mi ha minacciato varie volte raccomandandomi di non tagliarli.È arrivato il suo momento,dunque.-
Rise e imboccò la strada di casa mia.
-Mi dispiace per te.-
-Oh,se ne farà una ragione.-
-Allora,penso che sarebbe una buona idea inaugurare la nuova biancaneve con una cena,che dici?-
-Biancaneve?!-
-Oh si,assomigli più a biancaneve ora. Ti porto a cena,così la gente penserà che sono uno stupendo rubacuori che ha l'onore di uscire con le principesse dal livello di raperonzolo e biancaneve.-
-Ah si?! Mi stai usando per la tua fama!-
-Mmh...forse.-
Ridemmo insieme,ed era forse la prima e vera volta che lo facevo da...
-Esci con me?-
-Va bene.-
-Ti passo a prendere alle otto.-
-Perfetto.-
-E buona fortuna con tua madre.-
-Mi servirà!A dopo Max!-
Scesi dall'auto e mi avviai verso casa,pronta per affrontare la furia di mia madre.

Max's Pov

Quando bussai alla porta,Trinity l'aprì quasi immediatamente,e
appena posai gli occhi su di lei l'ansia si trasformò in qualcosa di totalmente diverso.
La camicetta senza maniche nera con i fiori colorati che indossava stava a meraviglia con la sua carnagione e i capelli mori.
Il mio sguardo scese lungo i jeans attillati infilati dentro gli stivaletti neri e poi risalì, indugiando nel punto in cui le morbide onde brune e corte si arricciavano intorno alla curva dei seni.
-Sei...davvero bellissima.-
-Grazie,anche tu.-
-Sei pronta?-
-Si,prendo la borsa.-
Si voltò di scatto e partì a razzo per il corridoio.
Torno con una giacca di pelle beige e una borsa nera e mi raggiunse.
-Pronta.-

La piccola candela guizzava al centro del tavolo bene apparecchiato. Avevamo ordinato la cena al cameriere e Trinity era passata da un argomento all'altro mentre sbocconcellava il pane.
Il cameriere arrivò coi nostri piatti.
-Cosa hanno detto i tuoi?-
-Diciamo che quando mia madre mi ha visto stava per avere un infarto,poi si è calmata e si è messa a piangere per i miei capelli.Non mi ha minacciato stranamente,era solo in lutto.-
-Ahahaha! E tuo padre che ha detto?-
-Non posso saperlo,dal momento che non c'è.-
-Non ti ha ancora vista?-
-No...- 
Le sue mani giocherellavano con il suo braccialetto e sembrava visibilmente agitata.
-Non mi ha ancora vista.E non mi vedrà mai.-
-Trinity...-
Abbassò lo sguardo e bevette un sorso d'acqua.
-Oh merda,mi dispiace,non sapevo...-
-Non è come pensi Max. Lui ci ha lasciate,ma per andare con la sua segretaria,non in cielo.-
-Ah...oh...-
-Gia...-
-Scusa,io non sape...-
-Come potevi saperlo?-
Mi strinsi nelle spalle e sospirai.
-Va tutti bene Max,davvero.-
Mi piaceva pensarlo.
-Allora,cosa fai per il compleanno?-
-E tu come lo sai?-
-Oh,mi sono informato.Fai una festa?-
Fece una smorfia.-No.-
-Non hai intenzione di festeggiarlo?-
Trinity finì il pollo.-Non festeggio più da tanto tempo.Non mi sembra una cosa così eccezionale.-
-Si che lo è invece.È nata una principessa,ricordi?-
-Pff! Mi fai venire il diabete.-
-Ahahaha!-
Arrivato il conto,uscimmo nell'aria fredda e le misi un braccio intorno alle spalle,tenendola stretta a me mentre attraversavamo il parcheggio buio.
Non oppose resistenza,anzi rimase appoggiata al mio fianco.
-Ti è piaciuta la cena?- Le chiesi una volta saliti in macchina.
-Si. E grazie per il cibo.Voglio dire,per la cena. Grazie.- 
Chiuse gli occhi e,anche se era troppo buio per notarlo,sapevo che era arrossita.
-Grazie.-
-Prego.- Sorrisi e misi in moto.
Mi rivolse un sorriso timido,e tra noi scese un piacevole silenzio,il che era bello. Continuavo a rimuginare sul fatto che per il compleanno non facesse niente.
Tornati a casa,ci fermammo davanti alla sua porta .
Stavamo per affrontare il momento più imbarazzante di qualunque appuntamento.
-Quindi...devo dirti la verità.-
-La verità su cosa?-
Con estrema cautela,per evitare che scappasse via urlando,feci scivolare le mani lungo la sua schiena.
-Sai quando ti ho detto che stavi bene vestita così? Non sono stato del tutto sincero.-
-Non pensi che stia bene?-
-No.- Con una mano risalii la sua schiena,fermandomi appena sotto i capelli mentre premevo la tempia contro la sua.-Non stai bene:Stai benissimo.-
Il suo respiro mi scaldò.-Grazie.-
Se l'avessi baciata,probabilmente avrei sfidato la sorte,ma era così vicina e non si tirava indietro.
Da un'eternità aspettavo di scoprire il sapore delle sue labbra. Il cuore martellava,pompandomi sangue bollente nelle vene.
Trinity si irrigidì quando le mie labbra passarono sull'incavo della sua guancia e poi le sue mani atterrarono sui miei bicipiti.Avvicinandomi,sentivo il suo profumo dolce.
-Trinity?-
-Che c'è?-
Il sangue mi pulsava forte in vari punti del corpo.
-Noi siamo amici,vero?-
-S-si.-
-Allora sappi,che questo non è un bacio.-
Prima che potesse parlare,sfiorai le sue labbra con le mie. Non era neanche un bacio,più una carezza,ma la scossa che percosse il mio corpo mi fece uscire tutta l'aria dai polmoni.
-Mi hai baciata.-Le dita di Trinity mi strinsero il braccio.
-No,questo è un bacio.-
La baciai per davvero,seguendo il disegno delle sue labbra,scoprendole per la prima volta. Erano morbide cone avevo immaginato che fossero,assolutamente perfette con le mie.
Quando si appoggiò a me,con un piccolo sospiro,una smania alimentata da qualcosa di molto più profondo mi travolse.
Aprì la bocca e io vi scivolai dentro,muovendo la lingua sopra la sua,rendendo più profondo il bacio.
Lei inarcò la schiena,e quando i suoi seni mi sfiorarono il petto dovetti pestare il freno.
Sollevare la testa fu la cosa più difficile che avessi mai fatto.
I miei occhi scrutavano il suo viso in cerca di segni che mostrassero che non le era piaciuto. Ciò che trovai era l'esatto opposto.
Aveva le guancie arrossate,gli occhi lucidi,e il petto si muoveva rapido su e giù.
Le sfiorai di nuovo le labbra,assorbendo il suo dolce respiro.
-Buonanotte Trinity.-

Parcheggiai l'auto in garage e mi avviai verso casa 
Le luci erano accese,il che non era strano,visto che i ragazzi erano abituati a stare svegli fino a tardi.
-Ciao Max.- Disse Nathan,seduto affianco a Tom a guardare la tv.
-Ciao ragazzi.-
-Come è andata?-
-Bene.- Mi avviai in cucina per prendere un bicchiere d'acqua.
Misi il bicchiere vuoti sul lavabo,e feci per uscire,quando la figura alta di Jay mi bloccò.
-Jay?!-
-Max.-
-Cosa ci fai qui?-
-Sono tornato.-
Il suo sguardo era freddo e cupo,il che non mi stupì,visto che da quella volta al locale non ci siamo piú parlati.
-È finita la vacanza,eh? Ti sei divertito?-
-Si,molto.E tu? Ti sei divertito?-
-Si.Mi appoggiai al lavandino.- Dovè Helena?-
-Ha affittato un monolocale qua vicino.-
-Oh,bene.-
-Non vorrei mai che succedesse di nuovo...-
-Succedesse cosa?-
-Niente...- Si avvio verso il salotto ma si fermò nel uscio.
-Come ci si sente ad accontentarsi dei miei avanzi?-
Mi avvicinai velocemente a lui,e dovetti trattenere il mio istinto per non tirargli un pugno.
-Lei non è un avanzo.- Dissi scandendo parola per parola.- È solo stata sfortunata ad aver incontrato te,lurido pezzo di merda.-
Mi fulminò con lo sguardo e si allontanò.
-Lo so.- Sussurrò debolmente dirigendosi al piano superiore.
Tornai in salotto e mi sedetti sulla poltrona.
-Tutto bene?- Chiese Tom.
-Si...Quando è tornato?-
-Qualche ora fa.-
-E gli avete detto che uscivo con Trinity?-
Tom esitò ub attimo e osservò Nathan.
-L'avrebbe comunque capito da solo Max.-
-Pff...già....e questa storia del monolocale?Perchè Helena non si è fermata stasera?-
-Ma come...non te l'ha detto?-
-Detto cosa?-
-L'ha mollata.-
-Che cosa?!-
-Si. Lei è tornata dai suoi proprio oggi,appena arrivati a Nottingham. L'ha lasciata poco prima di partire.-
-Merda.-
-Già.-
Non capivo.
Tutto quel casino per tornare con "l'amore della sua vita" e poi la lascia dopo neanche un mese?
Perchè?
   
 
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