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Autore: Scimmietta_Innamorata99    18/08/2014    3 recensioni
Jolanda è allegra e vivace, ha appena cambiato scuola e conoscerà molte persone tra cui LUI, il tipo strano e misterioso che nasconde un segreto...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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SGUARDI INDECIFRABILI

 

Tornata a casa corsi velocemente verso la mia stanza cercando di non incontrare Sarah.

Avevo passato davvero una bella serata e le mie nuove compagne di classe erano fantastiche.

Avevo capito che mi avevano invitata per conoscerci meglio, e di questo gliene fui molto grata.

 

Mentre facevo la doccia mi venne in mente una cosa.

Quella sera Ivan mi aveva rivolto la parola per la prima volta; certo non era stata chissà quale conversazione, anzi...

Quel ragazzo mi incuriosiva troppo, non c'era niente da fare.

Mentre l'acqua calda mi scioglieva la schiena decisi che avrei provato a parlarci, a conoscerlo meglio.

Era davvero strano il modo in cui guardava la gente, come se non la vedesse realmente o come se non gliene importasse.

Eppure... non ero sicura che quello sguardo fosse indifferenza, nascondeva qualcosa di più dietro quella corazza.

Rabbrividisco ancora pensando al suo sussurro.

Era un misto di arroganza e di sensualità, la sua voce era profonda e intensa.

“Mai sentito una voce così” pensai uscendo dalla doccia e avvolgendomi nell'accappatoio.

Diedi la buonanotte a mia mamma e quando aprii la porta della mia stanza inciampai e mi ritrovai col sedere a terra.

Ma...cosa diavolo...?

“SARAAAAH” urlai ridendo nello stesso tempo.

Quella cretina di mia sorella aveva messo due sedie ben distanti l'una dall'altra davanti alla porta e aveva teso una fune legandone i capi sulle sedie.

Lo sapevo che me l'avrebbe fatta pagare, me lo sarei dovuta aspettare.

Mi misi il pigiama e corsi nella sua stanza.

“Bene sorellona ora siamo pari” dissi ridendo.

“Già. Ora va a nanna, che domani c' è scuola... Oppure vuoi che ti SVEGLI io?” mi rispose con un furbo sorriso.

“Nono, preferisco la sveglia, sai, è più delicata” ribattei dandole una piccola spinta.

Poco prima di uscire dalla stanza sentii Sarah dire “Non mi divertirei così tanto senza una sorella scema come te” e mi sorrise.

“Beh manco io se è per questo” le feci l'occhiolino e ritornai in camera.

 

 

Stavo camminando per strada, era mattina prestissimo,forse l'alba.

Cosa ci facevo là? Non capivo bene dove mi trovavo, lo sfondo era indefinito e sfocato.

Vidi però una persona che non riconobbi all'istante.

Aveva il viso stanchissimo, la postura dritta, il passo veloce, lo sguardo furtivo ma magnetico come sempre.

Ivan.

Lo chiamai e non rispose ma in quel momento riconobbi il luogo.

Eravamo al porto della mia città. Che ci facevo qui?

Lo richiamai nuovamente ma neanche questa volta si girò.

 

Mi svegliai confusa, cercando di capire il senso di quello strano sogno, ma ero troppo stanca e ricaddi addormentata subito dopo.

Quando mi svegliai alla mattina il sogno non me lo ricordavo più.

 

 

Arrivata in classe mi sedetti sul banco e iniziai a parlare con Nicola.

Si lamentava perchè domani ci sarebbe stato il compito di matematica e non era affatto preparato.

Io risi rispondendogli che se aveva bisogno di una mano gliela avrei data volentieri (niente doppi sensi grazie), quando entrò Ivan.

 

Mi avvicinai a lui.

“Buongiorno, ragazza dai capelli rossi”

“Buongiorno, tipo strano”

Mi guardò enigmatico e fece un mezzo sorriso, dopodichè andò a sedersi al suo posto.

Mezzo sorriso.

Oh cavolo, se i suoi mezzi sorrisi erano quelli non osavo immaginare quelli interi.

 

Mentre il prof di storia spiegava notai che Ivan ogni tanto si girava e mi osservava di sbieco.

Teneva gli occhi leggermente socchiusi, come se stesse pensando intensamente a qualcosa.

Lo guardai a mia volta e a questo punto aprì del tutto gli occhi, come se guardando i miei avrebbe potuto vederci dentro qualcosa.

Mi sentivo strana.

Completamente affascinata da quegli occhi scuri e contornati di ciglia folte e nere.

Il suo sguardo era ossidiana pura.

Tutto ad un tratto si rigirò, si sistemò sulla sedia son le gambe ben distese, le braccia incrociate e il viso rivolto al professore che non si era accorto di niente.

Solo in quel momento mi accorsi di aver trattenuto il respiro per tutto il tempo.

Il cuore aveva aumentato i battiti e il mio cervello pensava a tutto tranne che a quello che diceva il professore.

 

 

Perchè ero così affascinata da quel ragazzo?

Forse perchè lo seguiva sempre quell'aura di mistero?

Forse perchè i suoi occhi erano così intensi e profondi?

O forse perchè la sua voce era la più bella che avessi mai sentito?

Non seppi darmi una risposta.

 

 

Angolo autrice :)

Salve a tutte!

Diciamo che ora siamo solo all'inizio e quindi la storia deve prendere forma.

Ahahaha io adoro le due sorelle che litigano continuamente ma che in realtà si vogliono un bene dell'anima.

Poi hanno solo un anno di differenza e questo le farà avvicinare molto, in futuro.

Poi ovviamente sono innamorata del personaggio di Ivan *.*

Mi farebbe piacere se mi lasciaste un commentino, anche solo per sapere se la storia vi piace e faccio bene a continuare oppure no...

Beh un bacione a tutte quelle che leggono la mia storia!

Ida <3

  
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