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Autore: _Marlee_    19/08/2014    2 recensioni
Due sconosciute. Entrambe sono all'aeroporto. Entrambe devono andare a Los Angeles. Ed entrambe ad un certo punto leggono nel tabellone delle partenze che i loro voli sono annullati per via del maltempo. Una ha un colloquio di lavoro e l'altra deve tenere una conferenza. Devono arrivare a Los Angeles assolutamente, ma devono trovare un modo.
Buona lettura.
M♥
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessuna stagione
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“Sei bellissima” disse lei avvicinandosi a baciandomi, io misi le mie braccia attorno al suo collo mentre lei mi sollevava fino al letto, mi baciò ma senza andare oltre, è questo che mi piace di lei, riesce a fermarsi sempre prima di superare il limite. Mi stesi e lei fece lo stesso senza mai mollarmi dall'abbraccio “Hai mai avuto pazienti pediatrici” chiesi io in tono dolce, che non sapevo neanche di saper usare “Si, un paio, ma sono io a preferire gli adulti, perche chi piu chi meno hanno vissuto, invece i bambini sono cosi piccoli, non voglio sentirmi responsabile della loro morte o di altro, ecco perche ho scelto ortopedia, perche non mi piace avere la vita di altre persone tra le mani” disse lei, io mi alzai e andai a prendere nella mia valigia il pc, e gli mostrai le slide che avevo preparato per il congresso di domani

“Guarda, lui è Wollace, sindrome dell'intestino corto, la sua famiglia è venuta a New York da Dallas solo perche fossi io a curare il loro bambino, e dopo un intervento di 12 ore l'ho salvato, poi c'è lei, Sarah, lei aveva 6 mesi quando è venuta da me per una malformazione al tessuto cardiaco, adesso ha 6 anni e il medico prima di me disse alla sua famiglia che non sarebbe arrivata al terzo compleanno. Non tutti, ma la maggior parte di loro si salva, loro sono bambini, loro credono nella magia, loro si fidano di te e si affidano a te come se fossi la loro fata ed è per questo che ce la fanno, loro credono nei miracoli, e può sembrare strano, va contro a quello che la medicina ci ha insegnato, ma il loro cuore spesso è piu forte di alcuni adulti. Loro ce la fanno, quasi sempre, ecco perche io faccio pediatria, perche essere la loro fata mi fa sentire importante.” dissi io e la vidi commossa

“Domani di questo al tuo discorso, non quelle stupide statistiche che hai imparato a memoria, di questo e arriverai al cuore di tutti e ti daranno i fondi per l'Africa” disse lei baciandomi un'altra volta, quella sera mi addormentai tra le braccia della donna he amavo e niente avrebbe mai potuto spaventarmi, neanche il congresso per la raccolta fondi di domani.

La mattina dopo, mi svegliai ancora tra le sue braccia, e per la prima volta dopo tanto, non volevo alzarmi per andarmi a preparare il trucco e i capelli, no, volevo solo stare tra le sue braccia per sempre, baciai dolcemente le sue labbra e lei aprì piano gli occhi “Buongiorno, sei pronta per lo sprint finale?” le chiesi io “Si, soprattutto dopo questo risveglio, potrei attraversare di nuovo il paese con l'energia del tuo buongiorno” disse lei baciandomi ancora “Adesso basta, dobbiamo essere nella città degli angeli tra meno di 5 ore” dissi io alzandomi e correndo in bagno “Il bagno è mio” dissi io io iniziando a ridere
“Vabbè dopo sarai tu quella che arriverà in ritardo” disse lei facendomi aprire la porta

“Non truccarti molto, sei bellissima lo stesso, anzi di piu, sei cosi perfetta” mi disse lei togliendomi dalle mani l'ombretto, prese l'eye liner “Chiudi gli occhi” e appena li riapii la vista del mio viso fu molto piu leggera e quasi impercettibile, una linea sottile mi contornava gli occhi, un fard rosa mi colorava le guance e un rossetto rosso mi illuminava le labbra “Sei bravissima, mi piace un sacco” mi avvicinai per baciarla
“Ehi ehi ehi, che fai? Non vorrai mica rovinare il rossetto” disse lei indietreggiando “Ops” dissi io ricomponendomi e tornando al mio posto, andai a vestirmi, l'unica cosa che fece lei in bagno fu lavarsi i denti e sistemarsi la coda, non un filo di trucco, di fard, niente, eppure era la perfezione “Ti hanno mai detto che sei perfetta?” dissi io provocandola “Uh certo, sempre, non si direbbe ma ero molto popolare al liceo” disse lei disarmandomi

“Scherzo, pochi me l'hanno detto e comunque io non gli credevo” disse lei “Avresti dovuto invece, perche sei proprio fantastica” dissi io continuando ad avvicinarmi pericolosamente a lei, per vedere se riusciva a resitere per via del rosetto, e non mi baciò, non lo fece, si vestì con i sui jeans e la giacca, e in pochi minuti eravamo fuori ad aspettare la colazione e poco dopo partimmo “E questa volta destinazione LOS ANGELES” dissi io sorridendo e accendendo la radio “Adesso hai trovato quello che stavi cercando?” le chiesi io
 “Dipende da te” rispose lei “Allora si, io sono quella persona che si ritene fortunata di avere una donna come te al suo fianco, sono la donna piu fortunata e sono orgogliosa di averti accanto, sei speciale Calliope e con te sono cambiata” dissi io sporgendomi dalla sua parte per baciarla e questa volta cede e mi regala un piccolo bacio a stampo “Questo rossetto ha iniziato a stufarmi” dissi io sbuffando “Abbiamo un sacco di tempo davanti” il viaggio fino a Los Angeles fu beve e divertente, tra canti, battute e risate il tempo volò.

Appena arrivammo in albergo lasciammo le nostre valige al fattorino ed entrammo in ascensore “Ti amo” dissi io nei miei soliti momenti di spontaneo romanticismo “Davvero?” chiese lei sorpresa “Davvero” confermai io “Ti amo anche io” mi appogiò delicatamente alla parete dell'ascensore e mi baciò senza troppa passione sempre per via del rossetto, appena le porte si aprirono vidi lei e lei vide quello che non avrebbe dovuto vedere

 “Rose, c..cosa ci fai qui?” chiesi io balbettando “Ti sembro il tipo di donna che si fa lasciare al telefono? Arizona forse non hai capito, tu non puoi lasciarmi, abbiamo una bella vita insieme, ti ho sempre dato quello di cui avevi bisogno” disse lei squadrando Callie dalla testa ai piedi “No, è qui che ti sbagli, tu davi tutto quello di cui aveva bisogno la parde di me materialista, ma ha fatto morire la mia parte magica, abbracci, carezze e amore mi servivano eppure tu mi hai dato solo scarpe, gioelli e sesso una volta alla settimana, perche tutte le altre sere eri impegnata a finire le cause inutili” dissi io con le lacrime agli occhi “Cosa potrà mai darti una così, una che non riesce neanche ad abbinare un paio di pantaloni con una giacca? Lei non può darti quello che ti do io!” disse lei con tutto l'odio che aveva

 “Meno male, lei mi da molto di piu, a lei non importa e esco senza trucco o con le scarpe da ginnastica, a lei vado bene cosi come sono, tu mi volevi perfetta solo per fare scena con gli altri avvocati, ma io non ero cosi, tu mi hai fatto diventare quella che non sono, ma adesso grazie a Callie ho capito tutto, e la pausa può trasformarsi nella fine, e se non ti dispiace, tra meno di due ore devo essere su un palco a convincere gente come te a finanziare il lavoro per l'Africa quindi ora noi ce ne andiamo, ciao Rose” dissi io prendendo la mano di Callie e andando verso la porta della nostra stanza

“Sei solo una puttana, passi due giorni in treno e te la fai con la prima donna che trovi” urlò lei dall'altra parte del corridoio “Allora è troppo, fino ad adesso sono stata zitta ma ora basta, hai raggiunto il limite,non permetterti piu di dare della puttana ad Arizona, che in questo corridoio non è di certo lei la puttana,  e anche se non sono in grado di abbinare la giacca con i jeans sicuramente ho abbinato perfettamente il suo cuore che tu avevi spezzato ogni volta che la costringevi ad essere quello che non era, e quindi ho vinto io” con quel discorso lasciò Rose a bocca aperta e anche me sinceramente, si avvicinò mi prese la mano e insieme entrammo in camera

“Sei davvero una persona speciale Arizona, e se lei non l'ha capito se ne farà una ragione, ma io l'ho capito e sono davvero fortunata ad averti al mio fianco, ti amo” disse lei avvicinandosi a me per baciarmi e anche io mi avvicinai a lei “Ora devo andarmi a cambiare, che non posso mica presentarmi cosi al colloquio di lavoro” disse lei andando verso il bagno “Mi raccomando non farti troppo bella, che ho sentito che qui a Los Angeles i medici sono tutti bellissimi” dissi io ridendo e tirando fuori dalla valigia il completo che ho deciso per il mio discorso, ma appena usci lei dal bagno io mi sono sentita piccolissima

“Anche se sono bellissimi io ho occhi solo per te, allora come sto?” credo di aver avuto una faccia molto buffa perche iniziò a ridere “Callie sei perfetta, questo vestito mette in risalto tutto di te, ma non troppo, tu e questo vestito siete una combinazione vincente, quant'è bella la mia ragazza” mi avvicinai per baciarla “Il rossetto cocca” disse lei ridendo, perche sapeva che ormai questo rossetto mi irritava perche impediva troppe cose “Uffi” dissi io sedendomi sul letto “Prometto che dopo il colloquio avrò occhi solo per le tue labbra” disse lei facendo gli occhi a cuoricino.

Io andai al mio congresso e lei andò al suo colloquio, poco piu di 3 ore dopo entrambe tornammo all'albergo “Cos'è quella faccia?” le chiesi io vedendo il suo sguardo “Non mi hanno preso, hanno preferito un vecchio che solo ad aggiustare una spalla si sarebbe rotto la sua, e a me mi hanno liquidato” rispose lei, ma io iniziai a sorridere e lei giustamente non capiva “Bhe credo che la mia notizia sia straordinaria anche per te, la vuoi sapere?” chiesi io facendola sedere vicino a me

“Ormai, quando una giornata inizia bene, può solo peggiorare” disse lei torturando le sue mani forse per combattere le lacrime “Alla mia conferenza si è presentato Richard Webber, non so se hai presente, il primario di chirurgia del Seattle Grace” dissi io alzandole il viso “Si, ho fatto domanda anche li” disse lei “Dopo il mio discorso si è avvicinato a me e mi ha detto che il suo reparto di pediatria avrebbe bisogno di un primario e cosi mi ha offerto il posto, e io gli ho detto che accettavo solo se avessero inserito nel programma la mia fidanzata, e lui ha accettato, lavoreremo entrambe al Seattle Grace, che ne pensi?” chiesi io nonostante lei avesse gia iniziato a sorridere “Sei un angelo, la persona piu bella che potessi incontrare l'ho incontrata, andremo entrambe a Seattle” disse lei “Insomma lavoreremo a fianco di Shepered, il genio del cervello, potremmo lavorare con la Altman, la dottoressa dell'esercito, la nostra carriera ha appena preso il volo” dissi io immaginando il nostro futuro

“Vuoi ancora non rovinare il rossetto o vuoi baciarmi?” continuai io avvicinandomi a lei e si tuffò letteralmente sulle mie labbra “Ti amo Arizona Robbins” disse lei con tutto l'amore del mondo “Oh ti amo anche io Dottoressa Torres

Da quella sera non ci siamo piu lasciate, il nostro amore non fu facile, insomma un po di ostacoli li abbiamo avuti anche noi, ma nessuna situazione fu impossibile, perche avremmo fatto di tutto pur di non perderci, noi non potevamo vivere distanti, noi eravamo fatte per stare insieme, io e lei, che un giorno saremmo diventate una famiglia. 

**ULTIMO CAPITOLO DI QUESTA BREVE FF, SPERO CHE VI SIA PIACUTA ANCHE SE E' MOLTO FLUFF, INSOMMA LORO SONO BELLE PER QUESTO, PERCHE SONO L'AMORE L'UNA CON L'ALTRA, NON RIESCO A TENERLE LONTANE TROPPO A LUNGO, INSOMMA, SONO FATTE PER STARE INSIEME, IL LORO DESTINO E' SCRITTO NELLE STELLE, AHHAHA "Cit Parrilla" SPERO DI LEGGERE MOLTE RECENSIONI, E SONO UN PO INDECISA PER IL PROSSIMO MIO LAVORO, PREFERITE UNA FF CAPMIREZ O UNA CALZONA? DRAMMATICA O FLUFF? SPERO DI AVERE ABBASTANZA RISPOSTE A QUESTE MIE DOMANDE COSI DA RIUSCIRE AD ACCONTENTARVI IN UN FUTURO NON MOLTO PROSSIMO.. AHAHAHA, OK MI STO DILUNGANDO TROPPO, GRAZIE A TUTTI I LETTORI RECENSISTI (non credo esisti questo termine, ahahah) e GRAZIE ANCHE AI LETTORI SILENZIOSI.. A PRESTO:) 
M♥

  
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