Capitolo 2
Pomeriggio
con i
Jonas
Body
guard: “È lei la
signorina Clara
Clara,
uscendo dalla scuola
si trovò di fronte un omone grosso e di colore:
“Si, lei è l’accompagnatore dei
Jonas?” le compagne che erano con lei la osservarono
scioccate.
Body
guard: “Se intende
baby-sitter, più o meno ha azzeccato”
Clara:
“Più o meno… Sa per
caso dove dobbiamo andare?”
Body
guard: “Per adesso in
macchina, per il resto non posso dirle nulla”
Clara:
“Bene… dov’è la
macchina?”
Il
body guard si spostò e
l’accompagnò verso la macchina, una Mercedes nera
con i finestrini oscurati. La
portiera della macchina si aprì e, seduti sul sedile della
macchina, apparvero
i Jonas. Clara si sedette accanto a Nick, ma mentre stava per chiudere
la
portiera qualcuno gridò: “Oh mio dio i Jonas
Brothers!”
Nick:
“Beccati! Rob parti
subito…. Adesso!” e subito la macchina
partì e girato l’angolo le ragazze
smisero di seguire la macchina. “Per un pelo”
Clara:
“Scusate, non ho
chiuso lo sportello in tempo”
Joe:
“Non ti preoccupare, alla
fine ci hanno solo inseguito fino al primo angolo. In america alcune
volte ci
seguono fino allo sfinimento, alcune sono arrivate pure a casa
nostra”
Maria:
“Gesù! Davvero?”
Joe
annuì.
Clara:
“Ah tu sei qui Maru!”
Maria:
“Certo… non potevi
tenerti i Jonas tutti per te!”
I
ragazzi dentro la macchina
scoppiarono a ridere.
Clara:
”Comunque… dove volete
portarci?”
Kevin: “Sorpresa! Possiamo dirvi dove non vi
portiamo”
Clara:
“No grazie, non voglio
saperlo”
Joe:
“Va bene”
Nick:
“Allora Clara, quando
decidi di lasciare la scuola? Ormai mancano 2 giorni alla
fine”
Clara:
“Ci andrò fino
all’ultimo giorno, è l’accordo fatto con
mio padre”
Jonas,
contemporaneamente:
“Accordo?”
Maria:
“Si, accordo. Se lei
non marinava la scuola come l’anno scorso, suo padre le
avrebbe fatto fare una
vacanza di tre mesi dove voleva lei e con chi voleva”
Nick:
“Dire bugie no, vero?”
Clara:
“No, e poi ho un
interrogazione da fare quindi…”
Maria
e Kevin:
“Interrogazione?” si guardarono e scoppiarono a
ridere.
Maria:
“Ancora non hai finito?
Pensavo che
Clara:
“No, ancora no. Dice
che il mio ultimo compito è andato male e vuole farmi
recuperare…”
Maria:
“E vuole farti
recuperare adesso?!”
Joe:
“Sì dai, Mary… Messaggio
ricevuto” disse innervosito dai discorsi di scuola. Maria si
appoggiò
bofonchiando al sedile dell’auto.
Kevin:
“Cavolo, siamo già
arrivati?” la macchina rallentò ed
entrò nel giardino di una villa. Si
affacciarono tutti ai finestrini, occupandoli per intero. Rob li fece
scendere
e si avviò a parcheggiare la macchina.
Clara:
“Questa è villa
Giuditta!”
Kevin:
“Scelta dal nostro
manager… noi avremmo preferito un fast food”
Maria:
“Qui accanto c’è una
pizzeria aperta. Che ne dite se chiediamo a Rob di mangiare
là?”
Joe:
“Ci sto! Qualcun altro?”
Tutti:
“Io!”
Jonas:
“Okay. Chiediamo
allora…” Joe e Maria cercarono Rob e, dopo pochi
minuti, tornarono e andarono
insieme alla pizzeria. Dopo mangiato trascorsero un po’ di
tempo a Villa Trabia
e verso le 4 e mezza andarono in centro a fare shopping; poi decisero
di
dividersi in 2 gruppi: Nick, Clara e l’autista il primo e
Joe, Kevin, Maria e
Rob il secondo.
Nick:
“Dove vuoi andare?”
Clara:
“Dove vuoi, per me non
fa differenza”
Nick:
“D’accordo, allora
andiamo lì. Volevo dargli un’occhiata
già da prima…” ed entrarono in un
negozio
di articoli sportivi. Clara si avvicinò ad un manichino che
portava un
completino da tennis verde e bianco. “Allora… come
ti va? Tutto bene?”
Clara:
“Si tutto bene, scuola
alla grande, famiglia anche e con il mio fidanzato anche, la vita non
potrebbe
andare meglio di così”
Nick:
“S-sei fidanzata?”
Clara:
“Si, da 2 mesi, ma non
sono felice… certo! È un ragazzo gentile,
ma… non è il mio tipo. Pensavo che
adesso sarebbe meglio piantarla con lui, così ho deciso che
domani lo lascio…
comunque… come mai questa domanda?”
Nick:
”Per curiosità… ti
piace quel vestito?”
Clara:
“Si, ma non posso
permettermelo, non ho portato nulla con me. Peccato!”
Nick:
“Se vuoi te lo pago io”
Clara:
“No Nick, avete già
pagato il pranzo, non devi per forza farlo”
Nick:
“Così mi offendi, io
volevo solo fare il gentiluomo”
Clara:
“Ok… accetto… ma solo
se mi dai la tua e-mail!”
Nick:
“D’accordo, te la
manderò con un messaggio”
Clara:
“Va bene. Andiamo da
qualche altra parte”
Nick:
“Okay. Andiamo a vedere
quel negozio” e uscirono dal negozio.
Clara:
“Aspetta, che ne dici
di andare a bere qualcosa? C’è un bar qua
vicino”
Nick:
“Per me va bene, però…
aspetta un minuto!” entrò in un negozio e dopo
pochi minuti ne uscì con un paio
di occhiali da sole e un berretto in testa “Ora possiamo
andare”
Clara:
“Vieni, è qui vicino”
attraversarono la strada, andarono dritti e dopo pochi metri trovarono
un bar.
Si sedettero ad un tavolo e pochi secondi dopo arrivò un
cameriere.
Cameriere:
“Buon pomeriggio,
cosa volete ordinare?”
Clara:
“Io prendo solo una
cola e una crepes tu Nick?”
Nick:
“Lo stesso grazie”
Cameriere:
“Cosa ordinate
allora?”
Clara:
“Due cola e 2 crepes
alla nutella grazie”
Cameriere:
“Bene” e si
allontanò da loro.
Nick:
“Come fai a parlare
così bene l’inglese?”
Clara:
“La mia vicina di casa
e inglese e da quando ero piccola mi da lezioni, e poi giocavo spesso
con sua
figlia e parlava quasi sempre inglese, così ho imparato
velocemente”
Nick:
“Incredibile, sei
davvero brava”
Clara:
“Grazie, allora… di
cosa vuoi parlare? Abbiamo tutto il pomeriggio con noi”
Nick:
“Non lo so, vediamo…
quali sono i tuoi scopi nella vita?”
Clara:
“Nessuno, diciamo che
non ho nessun obbiettivo, scrivo solo per sfogo e canto per
divertimento, ma
spero di trovare un buon lavoro appena uscita
dall’università”
Nick:
“Canti?”
Clara:
“Si, io e mia cugina
andiamo a lezioni di canto, e io anche di danza e al
conservatorio”
Nick
: “Davvero? E cosa
suoni?”
Clara:
“Flauto, chitarra e
piano” disse sicura di sé. “Tu
invece?”
Nick:
“Chitarra, pianoforte e
batteria, ma non faccio conservatorio… ho imparato dagli
altri. Il piano da
papà, la chitarra da Kevin e la batteria da Steve, un
ragazzo che si occupa
dell’allestimento dei nostri concerti… mi
piacerebbe qualche volta sentirti
suonare qualcosa col flauto… o magari potremmo suonare
qualche volta insieme…
non so”
Clara:
“Sì… ehm… sicuro…
quando vuoi” fece una risatina, nascondendo il fondo isterico
“Ehm… Wow! Cioè…
è incredibile. Voi tre siete dei talenti! Sapete fare di
tutto!”
Nick:
“Beh anche tu lo sei! Ho
letto l’articolo e sentito la registrazione sul sito della
tua scuola… sei
davvero brava a scrivere. E poi sai suonare flauto, chitarra e
piano!”
Anna:
“Scusa, tu sei Nick dei
Jonas Brothers?” una ragazzina di 15 anni si
avvicinò a loro con una penna e un
diario in mano.
Nick:
“Acc! Ehm… Si sono io…”
Anna:
“Meraviglioso! Sono una
tua grande fan! P-posso avere un tuo autografo per favore?”
Nick:
“Ma certo! Dammi… vuoi
anche la dedica?” la ragazza annuì “Va
bene, come ti chiami?”
Clara:
“Si chiama Anna, và al
3^ anno nella mia scuola e nella mia stessa sezione. Ciao Anna!
Scommetto che
tu e le ragazze non mi avete notato, vero?”
Anna:
“Ah! Ehm… sei tu Clara.
No non ti avevamo riconosciuta… Come conosci Nick
Jonas?”
Nick:
“Come? Non lo sai? Lei
è la mia ragazza!”
Clara,
rossa dall’imbarazzo:
“Non dire cazzate Nick, noi siamo solo amici!
Nient’altro!”
Nick:
“Stavo scherzando!! Comunque
dammi… allora… da NickJ con affetto ad
Anna… ecco fatto! Buona giornata ragazze”
Anna:
“Grazie! Ehm…
arrivederci, ciao Clara!” e si avviò verso il
tavolo dove c’erano le sue
compagne.
Il
pomeriggio passò
velocemente e felicemente, verso le 19 e 30 i ragazzi si ritrovarono e
accompagnarono
Maria e Clara a casa. Poi tornarono in albergo.
Nick:
“È fidanzata! Clara è
fidanzata! Anche se vuole lasciarlo… ma anche se fosse
single non credo che gli
piacerei, sono troppo gentile!”
Kevin:
“Dai non credo! Maria
ha detto che lei ama i ragazzi che non sono troppo gelosi. Forse il suo
ragazzo
lo è e quindi vuole lasciarlo per questo motivo”
Joe:
“Giusto! Domani vai a
prenderla da solo a scuola, così potrete parlare da
soli!”
Nick:
“No ragazzi, non ho
voglia… io vado a letto, ci vediamo…”
Joe
e Kevin: “Notte Nick”
Nick
sparì nella sua stanza.
Appena entrato, prese il cellulare, compose un numero e fece uno
squillo e
mandò un messaggio a Clara.
A
casa di Clara, intanto, il
padre Giuseppe interrogava la figlia sul pomeriggio trascorso.
Giuseppe:
“Allora Clara, con
chi hai passato il pomeriggio?”
Clara:
”Con Maria e delle mie
compagne… e c’erano anche Giorgio e Michele con
me”
Mariella:
“Non c’era Alice?”
Clara:
“No, non è potuta
venire perché doveva studiare”
Giuseppe:
“E mi spieghi da
chi hai preso i soldi per comprare tutti quei vestiti?”
Clara:
“Te l’ho già detto, me
li ha prestati Maria. Domani glieli restituisco”
Giuseppe:
“Va bene, ma mi
spieghi chi è questo Nick che ti ha fatto lo squillo 5
minuti fa?”
Clara:
“Il mio compagno Nick…
quello che viene dall’America, non lo ricordi? Lavora con me
al giornale…”
Giuseppe:
“Va bene… ora… dopo
questo, vogliamo dirti che abbiamo deciso di mantenere il patto. Avevi
detto
che volevi partire in America per 3 mesi. Per noi va bene, ma con chi
vuoi
partire?”
Clara:
“Evviva! Volevo
partire con Maria, se per voi va bene”
Giuseppe:
“Va bene… chiamala
e glielo dici”
Clara:
“Grazie papà, grazie
mamma, vi voglio bene!” baciò sulla guancia i
genitori e poi si collegò su msn.
Dopo
poco tempo arrivò un
messaggio: era Nick che gli mandava il contatto msn. Clara lo riscrisse
sul
computer e lo aggiunse tra gli altri, poi scrisse il messaggio
personale: “Si
parte per l’America tra 15 giorni, Maru prepara le valigie,
saremo io tu e gli
U.S.A.! Pomeriggio con i Jonas, il pomeriggio più bello
della vita, Nick sei il
mio mito, a presto NickJ!”
Fine
capitolo 2