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Autore: Scimmietta_Innamorata99    25/08/2014    1 recensioni
Jolanda è allegra e vivace, ha appena cambiato scuola e conoscerà molte persone tra cui LUI, il tipo strano e misterioso che nasconde un segreto...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Mi rigirai nervosa tra le coperte, cercando di prepararmi psicologicamente per l'imminente compito di matematica.

Come si poteva essere tanto crudeli proprio non lo riuscivo a capire! Darci solo quattro giorni di tempo per prepararci era inconcepibile!

Siccome non riuscivo assolutamente a prendere sonno, scesi di sotto nel salotto a bere un bicchiere d'acqua.

Il salotto spazioso era illuminato solo da una piccola lucina da terra e un'arietta fresca e deliziosa entrava dalla grande portafinestra aperta che dava sul balcone affacciato nel giardino.

Adoravo quel giardino.

Era molto grande e tutto verde. La mia parte preferita era in assoluto quella dove si trovavano tre grandi alberi di ciliegio che quando fiorivano erano uno spettacolo mozzafiato.

Fin da bambina mi piaceva scorrazzare su quel prato, mi sentivo libera e felice.

Mi sedetti sulla mia poltrona preferita e chiusi gli occhi, annusando il piacevole odore di natura che proveniva da quella finestra.

I miei pensieri si soffermarono sulla mia vecchia scuola.

Avevo fatto davvero bene a cambiare, non avevo dubbi.

Anche semplicemente gli interni erano completamente differenti.

Quello della vecchia scuola era freddo, con i muri scrostati di un grigio tetro, mentre quello della mia nuova scuola era caldo e rassicurante, di un bel colore arancio sgargiante.

I corridoi erano grandi e le porte delle classi di un bel bianco candido.

Per non parlare delle persone. Quelli della vecchia scuola erano tutti snob e con la puzza sotto il naso mentre in questa nuova sono tutte persone semplici. Certo ci saranno sicuramente quelli antipatici e maleducati ma pazienza.

L' unica amica vera che mi ero fatta nell'altra scuola era Sharon, la ragazza più simpatica che abbia mai conosciuto. Si era un po' rattristata del fatto che cambiassi, ma dall'altro lato era felice per me.

Per fortuna ci siamo tenute sempre in contatto e ci vediamo spesso.

Sorrisi ripensando alla nostra ultima conversazione al telefono.

“Jolanda, tesoro raccontami tutto! I compagni, i professori, i ragazzi come sono? C'è qualche bel bocconcino di carne?”

aveva esclamato tutta d'un fiato facendomi scoppiare a ridere.

“Tesoro calma e prendi fiato. Così, brava!
Comunque i compagni sono fantastici, tutti allegri e simpatici, i professori sono a posto ma quella di matematica è una strega, non la posso soffire!

Poi che dirti, c'è un ragazzo un po' strano che mi incuriosisce tantissimo.. E' bello come un sole, diciamocelo, e ha sempre quell'aria un po' distante... E' il fratello gemello di Sofia, una ragazza davvero adorabile.

Ogni tanto però noto anche in lei quell'aria un po' triste...”

“Wow adoro il mistero! Beh cara, sono davvero felice per te. Sai che anche io avrei volentieri cambiato scuola, ma valli a convincere i miei genitori... Io ora devo scappare ci sentiamo presto Jolly”

“D'accordo Sha, a presto”

 

Persa nei miei pensieri, che si erano soffermati ad immaginare un paio di grandi occhi scuri e magnetici, mi addormentai placidamente sulla poltrona.

 

 

Arrivai a scuola un po' in anticipo, quindi mi avvicinai al gruppetto di ragazzi della mia classe che era radunato accanto al portone.

“E poi Cristina è scivolata e ha sbattuto la testa contro la schiena del prof. Gatti” stava dicendo tra una risata e l'altra Giovanni, facendo scoppiare tutti a ridere, compresa Cristina.

“Lo so, è stata una figuraccia epica, soprattutto la faccia di Gatti era imperdibile” disse tutta allegra.

Dopo aver riso fino alle lacrime e dato una pacca sulla spalla per salutare il mio caro compagno di banco, suonò la campana e salimmo in classe, improvvisamente terrorizzati per la verifica di mate.

 

Dopo le due ore infernali mi fermai in corridoio a chiacchierare con Cristina e Sofia.

“E poi un giorno dovremmo uscire tutte e tre a fare un giro” stava dicendo Sofia e io annuii sorridendo.

“Scusa è tuo questo?” sentii QUELLA voce e trattenni il respiro. Mi voltai lentamente e mi ritrovai Ivan di fronte.

Aveva dei jeans scuri e una maglia nera aderente che metteva in risalto i muscoli evidenti ma non esagerati.

A completare il tutto c'erano i soliti occhi ammalianti, un mezzo sorrisino sghembo e i capelli in disordine che gli davano quel tocco sbarazzino tremendamente affascinante.

Un po' in ritardo il mio sguardo scese sulla sua mano che stringeva il mio fermacapellii.

“Oh... Sì grazie, è proprio mio” lo guardai leggermente confusa, si era accorto che avevo i capelli legati con quel fermaglio?

“Quando ti sei alzata dalla sedia è scivolato a terra e l'ho raccolto...” continuò grattandosi la testa lievemente imbarazzato “ma dovevi essere proprio distratta per non essertene accorta” concluse, ritornando con quel suo mezzo sorrisino divertito.

“In effetti stavo pensando a quante domande avrò sbagliato in quel dannato compito... Tu come pensi ti sia andato?” gli chiesi, mentre prendevo il fermaglio dalla sua mano e sistemavo i capelli.

“Penso piuttosto bene, ma la matematica non è mai stato il mio forte...” mi rispose, dopo aver seguito con lo sguardo i miei gesti.

“Io solitamente me la cavo, ma se quella ci dà solamente quattro giorni di tempo per prepararci... Avrò fatto un pasticcio, me lo sento” mi lamentai, mentre con la coda dell'occhio vedevo Cristina scivolare a terra per colpa di uno sgambetto di Giovanni.

“Ma sì, tranquilla, non farti troppi problemi, al massimo lo recuperi con un'interrogazione” mi rispose ridendo sotto i baffi. Anche lui aveva seguito la scena.

“Sai che Giovanni ha una cotta per Cristina?” mi confidò.

“Dici sul serio? Mmmmm... Bel modo di corteggiarla!” gli risposi ridendo a mia volta.

Suonò la campanella di fine intervallo e ci dirigemmo in classe in silenzio.

Seduta al mio banco vidi Giovanni dare una pacca amichevole sulla sua spalla, e lui gli rispose con dei pugni giocosi.

“Ah, quindi non è completamente asociale” dissi a Sofia con un sorriso soddisfatto.

“Lui non è asociale... Non ha molti amici, questo è vero, ma Giovanni è il suo migliore amico da anni... E' diventato quasi un secondo fratello anche per me” mi rispose guardando con tenerezza il fratello gemello.

“Ivan a volte è strano, ma ci si abitua a lui...” continuò, improvvisamente con sguardo assente.

“Ragazzi fate silenzio e si inizia la lezione!” strillò la prof di inglese, interrompendo la nostra conversazione.

 

 

Angolo autrice

Salve a tutte!

Ho aggiornato un po' in ritardo ma ero via e non avevo il pc con me...

Ci tengo a ringraziare di cuore le ragazze che hanno recensito e che hanno aggiunto la mia storia tra preferite, seguite e ricordate <3

Un grazie anche a chi legge in silenzio, spero che questo capitolo vi piaccia... :)

Finalmente Ivan e Jolanda hanno avuto una conversazione sensata, spero che non stia andando troppo di fretta... Fatemi sapere!

Un bacione enorme a tutte voi :-*

  
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