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Autore: Flawless_hunter    27/08/2014    4 recensioni
Fangirls e Fanboys hanno trovato il modo di entrare nei loro libri preferiti e instaurare lì un loro dominio, il Fandom. A dieci anni dalla fine dalla Rivolta di Panem, i Fans costringono i protagonisti delle loro saghe preferite (Hunger Games, Divergent, Shadowhunters, Harry Potter, etc..) a prendere parte ad un'ultima edizione degli Hunger Games: i Fandom Games.
Chi vincerà? Stavolta per Katniss e Peeta non sarà una passeggiata vincere contro semidei, nephilim, re, regine, maghi e quant'altro
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta, Spoiler!
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Note dell’autore:Allora, eccoci al capitolo numero otto. Scrivere questo capitolo è stata una tortura, perché tra mia sorella che mi ronzava attorno come un Ago Inseguitore e il telefono che non faceva altro che squillare, ho avuto serie difficoltà a concentrarmi. Ma ora ce l’ho fatta, e ecco il frutto del mio lavoro.
Quindi, il nono sarà il capitolo dedicato alle Interviste, cosa che molti di voi aspettano dalla Sfilata… per cui ho pensato opportuno dedicargli un capitolo a parte.
Ciò detto ringrazio tutti i nuovi recensori e tutti voi che continuate a leggere la fanfiction: much love! Isil, spero che apprezzerai la citazione che troverai nella storia.
Dedico il capitolo ai due lettori che hanno recensito per la prima volta e a due che hanno recensito molto spesso: Alice1999, LolaKastel22, narrybromance e Likeapanda.
Alla prossima, Hunter :*
 
 
Il giorno era arrivato, alla fine.
Susan si alzò dal letto, assonnata; le palpebre faticavano notevolmente a rimanere aperte e l’ansia sembrava starle divorando gli organi dall’interno.
Si spostò verso la cassettiera, messa lì prevalentemente per bellezza, dato che nessun Tributo si portava dietro la valigia con gli effetti personali, e raccolse dalla sua superficie una fotografia.
Le dita le tremarono leggermente mentre osservava i volti di Edmund e di Lucy.
Lucy.
Era solo grazie a lei se, in quel momento, Susan si sentiva fiera ed orgogliosa, nonostante tutto.
Lei era una regina di Narnia.
Lei aveva combattuto contro Jadis, la Strega Bianca, e contro gli uomini di Telmar, e aveva vinto.
Anche Peter, ad essere onesti, ma Peter si era lasciato spezzare dalla Mietitura, dagli allenamenti e dai Fan.
Lei no.
Susan aveva sempre mantenuto un certo rigore e un certo fervore, nonostante la situazione.
Aveva chiesto di essere allenata separatamente dal fratello, che per questo ormai le rivolgeva a stento la parola, ma una donna deve fare ciò che una donna deve fare.
E lei doveva tornare a casa dai suoi fratelli, anche se questo, Aslan non volesse, dovesse significare uccidere Peter.
Ma considerate le condizione del sovrano di Narnia, la ragazza sospettava, con estrema amarezza, che ciò non sarebbe stato necessario.
-Volere è potere- sussurrò a sé stessa, infilando la divisa per l’ultima volta.
Quella sera ci sarebbero state le interviste e il giorno dopo sarebbe stata lanciata in un’Arena con altri ventitré ragazzi: e uno solo ne sarebbe uscito.
-Beh, Susan… allora vedi di essere tu!- mormorò, aprendo la porta della camera e salutando, con un cenno del capo, il fratello, Caspian e Clivette, la loro Fan.
 
***
 
Erano passate già un’ora e mezza e diciotto Tributi, quando fu chiamato il nome di Sennar.
Il mago dai capelli rossi lanciò una fugace occhiata in direzione di Nihal, che se ne stava sulle sue con lo sguardo teso ma risoluto.
Le fece un velocissimo sorrisetto ed entrò nella Sala.
Le porte scorrevoli si chiusero immediatamente alle sua spalle.
Aveva pensato a lungo su cosa fare, cosa mostrare agli Strateghi, e alla fine aveva deciso di mostrare ciò che sapeva fare meglio: gli incantesimi.
D’altronde sapeva che i Fan avrebbero permesso loro l’uso della magia, magari avrebbero trovato un modo per limitarli, ma lo avrebbero comunque permesso.
Non andava dimenticato che i Giochi erano spettacolo, e l’uso della magia non avrebbe fatto altro che rendere lo “spettacolo” ancora più interessante.
Era pura e semplice logica.
Un inserviente gli si avvicinò, chiedendogli se avesse bisogno di qualcosa di particolare.
Lui glielo disse e quello si allontanò di corsa andando ad informare chi di dovere.
Sennar si portò davanti agli Strateghi ed esordì, presentandosi  –Sennar: Distretto 10, Mondo Emerso-.
Ciò detto si voltò, fece qualche passo verso il centro della Sala e si preparò.
Pochi istanti dopo grossi automi umanoidi correvano verso di lui, armati chi di pistole e chi di spade.
Per prima cosa, il mago, eresse una barriera di magia che fece deviare i proiettili, spedendoli nuovamente al mittente.
Gli automi con armi da fuoco in mano si accasciarono a terra, danneggiati e incapaci di continuare oltre.
Tuttavia tre di loro, armati di spade e lance, si stavano ancora dirigendo nella sua direzione.
Con un piccolo sforzo trasformò la lancia di uno di loro in un boa, che avvolse le sue spire intorno alla gola del malcapitato robot, facendogli saltare la testa per la pressione.
Con un rapido gesto delle dita, infine, strappò le spade di mano ai due guerrieri meccanici, facendole conficcare in profondità ognuna nel petto di colui che le impugnava.
Quando ebbe finito si voltò verso gli Strateghi, fece un profondo inchino, e uscì da una porta differente da quella dalla quale era entrato.
 
***
 
Lo schermo si illuminò e vi apparve l’immagine di un libro, inscritto in un anello di simboli.
Uno di loro era il simbolo dei Doni della Morte, che Harry ed Hermione conoscevano ormai così bene.
Il simbolo del Fandom lasciò il posto ad un ragazzo, di età leggermente al di sopra della media.
Il presentatore iniziò a parlare.
-Signore e signori, Tributi e Fan, eccoci finalmente al giorno che tutti noi aspettavamo con così tanta ansia: la Vigilia dell’inizio dei Giochi-.
Applausi registrati.
-Dunque, dunque, dunque- continuò il presentatore –Cominciamo con Katniss Everdeen, che ha ricevuto un punteggio di… 10!-.
Altri applausi registrati.
Dopo il Tributo maschio di Panem arrivò il turno di Harry e Hermione, che per questo si concentrarono e smisero di parlare.
-Harry Potter, Distretto 2. Ha totalizzato un punteggio di…-.
Sullo schermo apparve una foto di Harry e, per diversi secondi, la suspance impedì a tutti di respirare.
Poi, il numero 9 apparve accanto alla sua foto, strappandogli un sorriso.
-La prossima è Hermione Granger, Distretto 2. Gli Strateghi le hanno dato un punteggio di… 11!-.
Hermione quasi squittì dalla contentezza.
-Io non mi emozionerei tanto, signorina Granger- disse Silente, entrando nella stanza con passo flemmatico.
-Un punteggio alto significa sì, molta bravura, ma significa anche che, essendo una così grande minaccia, gli altri Tributi saranno più propensi a dare la caccia a lei, che ad altri-.
Come al solito Silente aveva ragione.
-Essere delle “mammolette” non è tanto male, allora- bofonchiò Harry, seriamente preoccupato per l’amica.
Il presentatore continuò a snocciolare nomi e numeri, ma Harry se ne curò molto poco, preso com’era a focalizzare ciò che avrebbe detto quella sera all’intervista.
  
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