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Autore: AlekHiwatari14    29/08/2014    1 recensioni
Quando il mondo della realtà incrocia quello della fantasia e sembra che l'universo intero si sia sbagliato a dar definizione di realtà e fantasia, accade qualcosa di magico. Qualcosa sconosciuto all'umanità, alla realtà e alla fantasia stessa. Qualcosa che nessuno può immaginare mai. Questo è ciò che accade ad una giovane ragazza che vive nella realtà sognando la fantasia che improvvisamente quella fantasia si mischia con la realtà stravolgendole la vita. VAMPIRE. Questo è il nome del mondo in cui dovrà fare i conti e tra risate e lacrime, paure e speranze, troverà l'amore e l'indecisione che alberga sempre nella realtà di tutti i giorni. Chi sarà questo amore? Come lo affronterà? Quali pericoli e quali sfide l'attendono? Lo scoprirete solo leggendo.
[CONTINUA CON My Life like a Vampire 2 - The Vampire's Academy.]
Genere: Commedia, Generale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My Life like a Vampire'
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Titolo:Capitolo 11 - Origini sconosciute .


Lupo:Grrrr.. auhhhhh!!!!
Rita:AHHHHHHHHH!!!!!

Urlai vedendo il lupo che ringhiando e ululando corse verso di me. Istintivamente, trovandomi vicino alla cintura il pugnale di Subaru che avevo dimenticato di mettere nella borsa nella fretta, lo estrassi e lo posi difronte a me. Il lupo, nell'avventarsi su di me sfiorò la lama del pugnale e lì chiusi gli occhi vedendo il sangue che schizzava su di me. Gli avevo ferito la zampa. Era riuscito a cambiare direzione. Con il volto macchiato dal sangue e il lupo che sembrava che piangesse, buttai il pugnale e mi avvicinai a lui. Non voleva farsi avvicinare. Mi ringhiava contro.

Rita:Mi spiace molto. E che...avevo paura già per fatti miei, visto che mi sono persa e non ho neanche vestiti pesanti. Qui si gela! Poi mi sei venuto letteralmente addosso. Non sapevo che fare.Mi spiace tanto.

Il lupo mi guardò incuriosito.

Rita:Ti prego. Fa vedere che hai. Voglio riparare alla ferita che ho fatto.

Il lupo si andò ad intanare vicino a una roccia. Presto si addormentò, ed io, sentendomi ancora in colpa, andai da lui e, stracciando il bordo della camicia che avevo, gli coprii la ferita. Poi mi accorsi che vicino al mio taglio aveva una spina. Doveva fargli davvero molto male.Decisi di toglierla. Dopo avermi assicurato che stesse bene mi addormentai. Feci uno strano sogno. Sembrava realtà, ma non ne ero sicura.

***

Nella culla della notte, una bambina in fascie dormiva. Era in un orfanotrofio, probabilmente orfana. Dolcemente e innocentemente respirava tranquilla. Non sapeva del destino che l'attendeva. Una mano gelida venne posata sulla sua fronte. Sembra che quella creatura venisse da un altro mondo. La notte copriva quella creatura misteriosa e la luce della luna mostrò i suoi denti taglienti che brillavano d'inanzi ad essi. Aveva i canini appuntiti, lunghi e affilati. Quella dolce neonata fu presa da quell'essere tra le mani.

?:Ma cosa abbiamo qui? Un succulento pasto. Quanto avrà? Una settimana? Ah...poco importa!

Esclamò leccandosi i denti pronto a mordere. La porta della stanza si spalancò ed un bambino di 2 anni vi entrò. Si incamminò verso la culla e vedendo la sorellina dormire senza nessuno in stanza sorrise.

??:Meno male che stai bene. Sai, da quando sei arrivata, le cose sembrano diverse. Neanche dovessi difendere una principessa.
???:Libertà?

Chiamò una voce femminile. Dalla porta entrò una donna con un vestito bianco. Aveva una dolcezza unica nel chiamarlo. Si vedeva lontano un miglio che le piacevano i bambini e ci sapeva anche fare. Aveva un tupè con una rosa bianca che legava i suoi capelli argento-bianchi ed occhi rossi come il fuoco. Non era la bellezza che attirava le persone a lei, ma la dolcezza.

???:Libertà, che ci fai ancora in piedi?
Libertà:Mi scusi, ma da quando è arrivata non riesco a toglierle gli occhi di dosso.
???:Avanti, va a dormire, prima che ti scoprano qui. 

Disse dolcemente la donna facendolo andare a dormire per poi avvicinarsi alla culla e accarezzare la piccola che dormiva.

???:Da quando sei arrivata, non fanno altro che alzarsi e venire da te. Sei davvero speciale piccolina. Se solo sapessimo il tuo nome.
?:Oh..bene! Non sapete neanche il nome della piccola. Tanto meglio, così nessuno sentirà la sua mancanza.
???:Cosa?

La donna, sentendo quella voce maschile, si voltò di scatto trovandosi davanti un uomo che l'assalì per prendersi la bambina nella culla. La donna cercò di difenderla, ma fu scaraventata contro un muro.

???:Vi prego, non fartelo! Non prendete la piccola! Vi scongiuro!
?:Oh...mia cara Christa. Lo sai cosa devi fare se vuoi che lascio in pace i bambini dell'orfanotrofio.
Christa:Già ve l'ho detto! Non diventerò mai vostra moglie. E poi sono un umana, un vampiro non può di certo mettersi con una come me? E' innaturale!
?:Oh.. beh... allora di questa cara piccolina non te ne importa niente.

Il vampiro prese la piccola tra le mani. Quel tocco e quella tensione che si era creata nell'aria la fece svegliare. Al suo risveglio vide il volto del vampiro che la teneva tra le mani. Capelli argento-bianchi lunghi, occhi dorati, aspetto elegante con stile ottocentesco ed era estremamente bello. Il vampiro stava per mordere la piccola quando la donna si precipitò su di lui con un pugnale d'argento, ferendolo e lasciando la piccola che cadde nella culla. Il vampiro prese la donna togliendole il pugnale da mano.

?:Ah...la metti così? In effetti hai ragione. Un vampiro non può stare con un umano.
Christa:Cosa vuole fare?
?:Togliere questo piccolo impiccio tra di noi.

La donna fu accoltellata davanti alla bambina. Il sangue colava dappertutto e come scorreva il sangue della donna, scorreva anche quello del vampiro ferito su quella culla. Quel sangue, sia della donna che del vampiro, andò a finire sui vestiti e sulle mani della bambina che incominciò a piangere. Voleva conforto nel ciuccio che non aveva così incominiciò a mettersi le dita in bocca per consolarsi da sola, quelle dita macchiate di sangue. Quel contatto tra sangue vampirico e sangue sconosciuto creo qualcosa in quella bambina. Qualcosa di speciale che nessuno avrebbe mai sospettato succedesse. Gli occhi azzurri della piccola si illuminarono, con una luce che solo i vampiri hanno, diventando ipnotici. Il vampiro diede una specie di pozione alla donna che aveva ucciso per poi avvicinarsi alla culla della piccola. Sorpreso guardò la piccola come beveva quel sangue che aveva sulle dita.

?:Oh...ma guarda! Tu non sei un umana. Eppure così sembra dall'odore.

Il vampiro la prese tra le mani intenerito rimanendone folgorato dalla luce dei suoi occhi.

?:Dolce e pregiata come le perle del mare. Visto che non hai nome, te ne darò io uno. Mia dolce Rita. Ti porterò con me, in un luogo sicuro. Il mio nome è.......

Sussurrò alla piccola "Karlheinz". Era il suo nome. Quel giorno la portò con sè nella sua villa. Non appena entrò una donna dai capelli violacei lunghi, occhi verdi come smeraldo, vestita in modo soave, elegantemente andò verso di lui.

?:Oh..caro. Hai portato da mangiare?

Chiese avvicinandosi alla piccola e mostrando le zanne. Il vampiro l'allontanò da lei.

Karlheinz:Porta rispetto donna!! Lei, da adesso in poi, starà in questa casa.
?:Cosa? Un umana in casa nostra? Ma sei impazzito?
Karlheinz:Non è un umana. Odora da umana, ma è un vampiro.
?:Oh...tesoro! Come si vede che sei assetato di sangue. Dici cose senza senso.
Karlheinz:Veramente ho bevuto e tanto anche. E come l'ho fatto io l'ha fatto anche lei.
?:Dici cose insensate.
Karlheinz:Non ho motivo di dare spiegazioni assurde. Lei è un vampiro e rimarrà in questa casa finchè lo dico.
??:Che succede?

Chiese una donna bionda con occhi blu ed un portamento severo, entrando con due bambini, uno di 3 e l'altro di 2 anni. Il primo era biondo con occhi azzurri e l'altro con capelli argento e occhi rossi. La donna si avvicinò al vampiro per vedere cosa stava succedendo.

?:Oh..Beatrix. Il nostro caro Karl ha portato un umana e dice che non è tale.
Beatrix:Un umana?
Karlheinz:Come già ho detto a Cordelia, lei non è un umana, è un baby vampiro e se non ci credete. Poco importa.
Beatrix:Beh... se è un vampiro come dite perchè non le date del sangue.
Karlheinz:Ha già bevuto. Adesso non ha sete.
Beatrix:Posso vederla??

Il vampiro diede la piccola alla donna che prendendola tra le mani si svegliò. Aveva ancora i pollici in bocca. La donna incuriosita e con grande stupore guardò i suoi occhi. Brillavano e ipnotizzavano chi la guardava.

Beatrix:Non so se è un vampiro, ma di sicuro non è umana. Ha degli occhi azzurri ipnotici, pelle chiara quasi pallida. Si avvicina molto a noi vampiri, ma non so se lo sia o meno.
Cordelia:Smettila di dire stupidaggini! Puzza d'umana!
Beatrix:E' questo che non la rende un vampiro al 100%.
?:Mamma? Cos'è quella cosa??

Chiese il bambino biondo avvicinandosi a Beatrix.

Karlheinz:Quella "cosa" dovete portarle rispetto. Da oggi in poi sarà vostra sorella.
??:Cosa? Ma odora di pasto!!
Beatrix:Shu, Reiji! Fate come dice vostro padre.
Shu/Reiji:Si, mamma.
Cordelia:Almeno potremo sapere come si chiama quella cosa?
Karlheinz:Rita. Rita Sakamaki.

I giorni passavano e la piccola fece un paio di mesi. Incominciò a gattonare e con grande stupore delle due mogli di Karlheinz, beveva sangue nonostante avesse l'odore di un umana. Quella bambina mostrò di avere un grande potere in se fin da subito. Quando lavorava, Karlheinz non voleva nessuno attorno, ma con lei era diverso..

Reiji:Shu! Ridammelo!!
Shu:Venilo a prendere!!
Reiji:Finiscila!! Ridammelo!!!
Karlheinz:Cos'è questo frastuono??

Urlò spalancando la porta del suo ufficio infastidito.

Karlheinz:Quante volte vi ho detto che non voglio rompiscatole in giro quando lavoro?
Reiji/Shu:Scusaci papà.
Beatrix:Oh.. allora voi 2 siete qui.
Karlheinz:Quante volte ti ho detto di non farli venire qui?
Beatrix:Scusami caro. Mi sono sfuggiti di mano. Non accadrà più.
Reiji:Ridammelo!

Esclamò prendendosi il libro che gli aveva rubato Shu.

Shu:Tienitelo! Tanto non so che farci!
Beatrix:Avanti, camminate!
Karlheinz:Ah..che rottura! Dov'ero rimasto?

Si chiese entrando nell'ufficio. La piccola gattonò fino ad entrare nell'ufficio ed arrivare lì dov'era Karlheinz.Gattonando, si sedette accanto a lui. Lì trovò una penna, molto probabilmente caduta a Karl quando si era alzato per rimproverare i figli del fracasso.La piccola la prese e incominciò a giocarci osservandola, mentre il vampiro la cercava sotto i fogli che aveva sulla scrivania.

Karlheinz:Ma dove l'ho messa?

Un foglio cadde e finì a terra vicino alla piccolina che incominciò a guardare curiosa il foglio. Il vampiro guardò a terra e vide la piccola che gli tendeva la penna e indicava il foglio.

Karlheinz:Allora c'è l'avevi tu.

Disse prendendo la penna. La piccola si avvicinò al foglio e lo prese tendendoglielo al vampiro.

Karlheinz:Come siamo servizievoli.Se fossero tutti come te questo mondo sarebbe migliore.

Il vampiro si alzò e si avvicinò alla piccola prendendola in braccio intenerito.In quel momento entrò il maggiordomo Edgar che, vedendo il vampiro sorridere con la piccola in braccio a se, fece cadere la tazza di thè per la meraviglia.

Edgar:Mi scusi, signore. Pensavo stesse lavorando.
Karlheinz:Infatti, sto lavorando.
Edgar:Con...la bambina?
Karlheinz:C'è qualche problema?
Edgar:No, signore!
Karlheinz:Ecco. Sparisci e vedi di dare una ripulita. Non voglio che la piccola si faccia male.
Edgar:Si, signore.

Disse uscendo mortificato. Il vampiro meravigliato guardò la piccola e si sedetta alla scrivania con lei tra le braccia.

Karlheinz:Queste richieste sono veramente assurde.Le sto rifiutando tutte. Se andremo di questo passo, il governo non farà nessuna riforma quest'anno.

La piccola incominciò a stropicciare i fogli in scrivania.

Karlheinz:Ehi! Che fai? 

Il vampiro la fermò. La bambina incominciò a ridere rimanendo con un paio di fogli in mano e agitandoli Karlheinz li prese.

Karlheinz:Ma guarda! Mi hai buttato tutti i fogli. Perchè hai preso questi??

Chiese prendendo la piccola e allontanandola dai fogli e dalla scrivania. Meravigliato guardò la bambina. Aveva tra le mani 2 proposte di legge veramente allettanti per un vampiro. La prima era la possibilità di avere un umano in casa e quindi un contenitore da poter bere tutta la famiglia e la seconda di trattare bene il contenitore così che il sangue emesso sarebbe stato migliore rispetto allo sfruttamento delle vergini. Inoltre, applicando sansioni a chi non rispetta il contenitore o all'utilizzo di un unico contenitore, lo stato avrebbe guadagnato una marea di denaro.

Karlheinz:Tu, sei un genio! Sei la mia ancora di salvezza. Con queste 2 leggi, applicandone altre collegate, le casse dello stato non saranno mai vuote.
Edgar:Signore? 

Domandò il maggiordomo entrando in camera con il thè.

Karlheinz:Quella bambina è un prodigio. E' davvero l'onore dei Sakamaki. 
Edgar:Signore? Si sente bene?
Karlheinz:Ma certo! Ho finalmente la soluzione ai nostri debiti. Anzi, in questa casa debiti non ce ne saranno più. Solo crediti. E' incredibile.
Edgar:Se ciò che dite è vero, è davvero un miracolo. Non so che centri però la piccola.
Karlheinz:E' stata lei a suggerirmelo. 
Edgar:Signore, approposito. C'è una donna al piano di sotto che vi cerca.
Karlheinz:Dite che quando lavoro non voglio essere disturbato.
Edgar:Ha detto che è una cosa urgente.
Karlheinz:Di chi si tratta?
Edgar:Non l'ho mai vista prima d'ora, ma ha detto che si chiama Christa.
Karlheinz:Christa? Oh..le cose vanno di bene in meglio. 

Il vampiro, tenendo stretta la bambina a sè, andò nel salone dove vide Christa seduta sul divano e le sue due mogli che parlavano con lei.

Cordelia:Oh... ma guarda un pò.Sei un amica di Karl allora.
Christa:Si.
Beatrix:E' molto umile per essere un amica di Karl. Non credi?
Cordelia:Come può Karl conoscere una pezzente come te? Lui è ricco e nobile.
Karlheinz:Signore, smettetela di infastidire la mia ospite.

La donna, sentendo la voce del vampiro, alzò gli occhi e lo vide scendere le scale con la piccola tra le braccia.Cordelia andò incontro a lui tendendo le braccia, cercando di prendere la piccola che aveva tra le mani.

Karlheinz:Potete andare!
Cordelia:Ma come? Vuole parlare con lei davanti alla piccola?
Karlheinz:Ti ho forse interpellato?
Beatrix:Tolgo il disturbo. Se vuole mi chiami.

Le due uscirono disgustate davanti alla possessività del vampiro nel confonti della piccola.

Christa:Così non la dai in mano a quelle arpie.
Karlheinz:Loro non sono in grado di accudirla come si deve.

Rispose sedendosi accanto a Christa.

Karlheinz:A che devo la vostra visita? Non eravate in orfanotrofio?
Christa:Stare lì avendo sete di sangue non è d'aiuto. Così ho lasciato il lavoro.
Karlheinz:Ammirevole.
Christa:Ammirevole siete voi che avete tra le mani un umana e in questi due mesi non l'avete neanche sfiorata. E pensare che volevate berla quando l'avete vista.
Karlheinz:Non è un umana. E' un vampiro adesso. Si chiama Rita e fa parte dei Sakamaki.
Christa:Quindi l'hai uccisa.
Karlheinz:Lei è nata vampiro. Non c'era bisogno di ucciderla. Ma non parliamo di lei. Come mai voi siete qui?
Christa:Ho riconsiderato la proposta...
Karlheinz:E cosa ha pensato di fare?
Christa:Visto che non avete fatto niente alla piccola e ormai sono un vampiro, posso anche sposarvi.
Karlheinz:Oh...sicuramente non ve ne pentirete della vostra scelta.
Christa:Lo spero.

Dopo un mese Christa e Karlheinz si sposano. Nella mattina, dopo il matrimonio, la donna prese un mantello con cappuccio che possedeva il vampiro e decise di portare la bambina via da quell'inferno. Il sole scottava, ma doveva trarre in salvo quella creatura che era ancora in tempo per salvarsi e non diventare vampiro. Non appena entrò nella camera della bambina dove dormiva con gli altri tre bambini che la tenevano d'occhio. I 3 erano i figli di Cordelia, ovvero Raito, Ayato e Kanato. La bambina, sentendosi avvolta dalle braccia della donna, incominciò a piangere dando l'allarme agli altri che erano in stanza con lei. I bambini non esitarono e corsero diritto nella stanza dov'era il padre.

Raito:Papy!!! Papy!!!!
Karlheinz:Raito!! Che diamine ci fai in camera da letto?? Va via!!!
Ayato:Rita!!!
Kanato:Papy Rita!!
Karlheinz:Rita? Cos'è successo?

Raito si affacciò dalla scale mostrando al padre Christa che scappava con la bambina tra le braccia.

Karlheinz:Cosa vuole fare? E' impazzita!! Christa!!! Fermati!!! Christa!!!!

Il vampiro si mise il lenzuolo addosso correndo verso di lei, che ormai era già fuori alla luce del sole con la bambina.

Karlheinz:Fermati! Christa!! Ridammi mia figlia!!
Christa:Tua figlia?? Lei non è neanche un vampiro! Hai capito!!
Karlheinz:Lasciala!! Ti prego! Portamela indietro!
Christa:Troppo tardi!
Karlheinz:No!!!

Il vampiro si buttò disperato a terra una volta arrivato fuori nel giardino. Il lenzuolo che aveva addosso filtrava il sole e lo bruciava. Di fretta e furia Beatrix e Cordelia lo portarono dentro rischiando di rimanerci tutti e 3. Preso dalla rabbia e dalla collera Karlheinz cercò di riprendere sia lei che la bambina ingaggiando il fratello che era fuori. Intanto, Christa era arrivata al parco dove vide un drago con ali possenti e robuste.

Christa:Eccola! Mio possente drago. Abbine cura! Portala nel suo mondo!

Con un ruggito il drago prese la bambina e la portò via con sè. Il fratello di Karlheinz, Richter, la trovò, ma non riuscì a fermare il drago. Preso dalla rabbia Karlheinz decise di violentarla e segregarla in una torre che si trovava infondo ad un viale di rose bianche. Da allora Christa venne soprannominata la rosa bianca e la sua dolcezza, a causa di quella violenza che le portò anche un figlio, si trasformò in indifferenza. Mentre la piccola Rita si trovava al centro dell'universo e i draghi non sapevano dove collocarla, ma ella fece da sola. Proprio quando i draghi avevano deciso che il posto migliore per lei era Cartoon World, lei si ritrovò ad attraversare il portale Alien Terra, portale dove l'inferno era all'ordine del giorno.


***

Ebbene si, forse in quel sogno ero io, ma non ne ero sicura. Non sapevo ne se fosse il mio passato ne se fosse verità o fantasia. L'unica cosa che so è che al mio risveglio sentii qualcosa di peloso al mio fianco. Aprii gli occhi e vidi il lupo che mi aveva aggredito. Non appena vide che ero sveglia mi incominciò a baciarmi leccandomi tutta la faccia e facendomi sorridere.

Rita:Eheh.. che c'è? La spina ti dava fastidio, vero? Per fortuna che te l'ho tolta. Doveva farti veramente molto male. Chissà se ce l'hai un nome.

Dissi guardandolo negli occhi per poi abbassare lo sguardo e cercare di accendere il fuoco che si stava spegnendo.Mentre stavo raccogliendo la legna attorno al fuoco che si era ormai spento, anche se non sapevo chi fosse stato ad accenderlo, udii una voce maschile dire:

?:Sono Kiba. Tu chi sei? Da dove vieni?

Mi voltai istintivamente da dove proveniva la voce. C'era solo quel lupo. Forse mi ero sbagliata. Come faceva un lupo a parlare?

Rita:Sei stato tu a parlare?

Sentii solo dei lamenti canini. Lo accarezzai e risposi.

Rita:Non so se sei stato tu a parlare, ma comunque io sono Rita e non sono di queste parti. Infatti, devo trovare il miglior modo per tornare a casa. Il bracciale funziona poco.

Mentre parlavo ricominciai a raccogliere la legna vedendo il lupo tranquillo che si era accovacciato a terra, quasi sdraiato.

Kiba:Allora per questo sei diversa. Gli umani qui a noi poveri lupi cercano in tutti i modi di ucciderci e prendersi le nostre pelliccie.

Mi voltai e meravigliata vidi che sdraiato a terra al posto del lupo c'era un ragazzo dai capelli castani.Sorpresa mi avvicinai a lui. Aveva degli occhi azzurri stupendi il quale mi incantai nel guardarli.

Rita:Incredibile. Come hai fatto a diventare umano?
Kiba:E' un'abilità che abbiamo acquisito col tempo.
Rita:Un'abilità? Scusa la domanda, ma perchè trasformarvi in umani in un mondo di lupi?
Kiba:Tsk...si vede che non sei di questo mondo. Devi sapere che noi lo facciamo per sfuggire agli umani. Qui è una continua lotta. Ancora dobbiamo decidere chi dominerà il mondo, umani o lupi.
Rita:Perchè?Conviverci insieme non va bene?
Kiba:Loro vogliono prendersi le nostre pelliccie, come ho già detto. E poi, questo fatto che abbiamo avuto la facoltà di nasconderci prendendo sembianze umane, farà si che la curiosità degli scienziati si risvegli. Non so fino a che punto, ma faranno sicuramente esperimenti su di noi. Piuttosto, da che pianeta vieni? Si vede che non sei di questo mondo.
Rita:Non credo sia il caso di saperlo.
Kiba:Come vuoi. Dove sei diretta?
Rita:Su Vampire, ma sono inciampata nel centro dell'universo e rotolando sono venuta qui.
Kiba:Oh... un intoccabile. 
Rita:Esatto. Sono un intoccabile.
Kiba:Ci avrei giurato.
Rita:Come fai a saperlo? Quasi nessuno sa dell'esistenza degli intoccabili.
Kiba:Un'intoccabile è venuta qui una volta. Noi lupi stavamo letteralmente morendo. Gli scienziati avevano deciso di far venire l'estate perenne. I laghi si erano quasi prosciugati e molti di noi lupi sono morti. La situazione stava degenerando non solo per noi lupi ma anche per gli umani.
Rita:Così hanno fatto intervenire un intoccabile. Giusto?
Kiba:Esatto.Ristabilì il branco e fece in modo che noi tutti potessimo vivere bene. Così congelò il cuore del pianeta.
Rita:Era Elsa, vero? Solo lei poteva farlo.
Kiba:Già. Mi spiegò tutto di voi intoccabili, da dove provenivate, che facevate...
Rita:E adesso dov'è il tuo branco?
Kiba:Lunga storia. Preferisco non parlarne.
Rita:Per caso sai qualche posto dove la neve non c'è o almeno un qualche bus che possa passare da queste parti?
Kiba:Si. E' un bel po' distante da qui. Perchè me lo chiedi?
Rita:Ho bisogno di arrivare lì. Mi aiuti?

Chiesi vedendo che era la mia sola speranza di tornare a casa.Intanto, i vampiretti stavano tornando a casa, quando Kanato si accorge di una cosa che lo incuriosì.

Kanato:Ragazzi?Cos'è quella cosa che brilla??
Shu:Ma è il telefono di Rita.

Rispose precipitandosi dov'erano le mie cose.

Sho:Oh..no! Dove si sarà cacciata?
Ayato:Spero solo che non le sia successo niente di grave.
Natsuki:Povera Rita. Non sarà stata mica rapita?
Otoya:No, non penso.
Sho:Invece potrebbe essere stata rapita e come. Non lascerebbe mai le sue cose così.
Subaru:Concordo. Vi ricordo che lei anche se disordinata non lascia mai le cose così a casaccio.
Raito:Ehi! Ragazzi! Guardate!Le cose si diriggono verso quel portale.

Indicò Raito facendo preoccupare Sho.

Sho:Oh..no. Non lì!
Natsuki:Sbaglio o questo è il portale per Cartoon World.
Sho:Si è proprio lui. Questa è una catastrofe!
Reiji:Parla! Cos'ha questo portale che non va.
Sho:Li non poteva andarci.E' troppo rischioso per lei.
Shu:Ma che dici?
Raito:Che pericoli corre??
Sho:Corre il pericolo di rimanere affascinata da quel posto. E' pieno di pace e tranquillità! Già nel mio e nel vostro mondo c'è troppa tranquillità per il luogo da cui viene. Se è caduta lì, non oso immaginare le conseguenze. 
Raito:Conseguenze? Che conseguenze potrebbero avere i mondi tranquilli?'
Sho:Di rimanere intrappolata in quel mondo per sempre e non uscirne più. Lei non è di lì e quindi non può riuscire a resistere allungo.
Subaru:Beh..allora che aspettiamo? 
Kanato:Già! Corriamo a cercarla!

Dissero precipitandosi in quel portale e incominciando a cercarla. Era notte fortunatamente per i vampiri e girarono in lungo e in largo fino ad arrivare in un parco dove stremato Otoya si sedette su di una panchina.

Otoya:Ragazzi, fermatevi! Non c'è la faccio più.
Cecil:Già, siamo tutti stanchi. Abbiamo girato in lungo e in largo. Prendiamoci una pausa.
Sho:Non se ne parla neanche! Alzate quel cu*o all'istante!!

Sorpresi dal comportamento del ragazzo, i vampiri incominciarono a preoccuparsi.

Raito:Sbaglio o non è stato mai così agitato?
Reiji:Spero solo che non sia nulla di tanto grave come dice.
Kanato:Concordo. Se non la trovassimo non potrei ritornare a casa e di conseguenza non rivedrei la faccia ansiosa di Yui.
Ayato:Già, speriamo non sia nulla di grave.
Otoya:Sho? Cos'hai?
Sho:Cos'ho? E me lo chiedi pure?? Dobbiamo trovare Rita pure se ci volesse un eternità. Chiaro??
Natsuki:Sei troppo teso.Avanti, andiamoci a prendere una camomilla.
Sho:Un corno!! 
Natsuki:Sei troppo nervoso e teso. Calmati!
Sho:Calmarmi? Vorrei vedere te se rapissero tua sorella come staresti.
Raito:Non per dirlo, ma noi non siamo sicuri che sia stata rapita.
Reiji:Già. Non sappiamo neanche se sia qui o no.
Sho:Se fosse stata rapita non fosse la prima volta.
Shu:Che vuoi dire?
Sho:Già da piccola la rapirono ed è entrata nel mondo da cui viene a causa che la rapirono. Non voglio che venga rapita ancora.
Subaru:Da chi venne rapita? 
Sho:Non lo so. So solo che era nell'orfanotrofio con Libertà perchè dovevano collocarla come poi hanno collocato lui.Quando la rapirono, ferirono anche la loro badante che dopo un paio di mesi decise di licenziarsi. Non so cosa successe, ma solo l'idea che sia stata rapita mi impaurisce.
Reiji:Hai il bracciale. Sbaglio o quello ti avrebbe condotto da lei?
Sho:E' quello che mi preoccupa di più. Il bracciale non fa risultare la sua presenza in nessun mondo. E quando fa così 2 sono i motivi, o ha tolto il bracciale o sta in un posto talmente caldo o freddo che arresta la funzionalità del bracciale.
Ayato:Tranquillo. La troveremo. Anche se dovessimo andare fino in capo all'universo. La cercheremo e la troveremo.
Raito:E spero non sia come pensi, perchè se è come dici i rapitori saranno prosciugati fino al midollo.
Kanato:Ehi! Quella era la mia battuta!!
Raito:Tu penserai a spaventarli tranquillo.
Ayato:Giusto. Gli daremo una bella lezione.

Determinati si misero in viaggio proprio come lo ero io per ritornare a casa. Grazie all'aiuto di Kiba, raggiunsi la stazione dove avrei potuto chiamare il bus degli intoccabili e tornare su Vampire. Intanto, nella villa Sakamaki, all'insaputa di tutti, stava scoppiando l'inferno.

Yui:Vi prego! Fermatevi!
Kou:Avanti, parla!!

Urlò prendendola per la gola, mentre i fratelli, Yuma e Ruki, mettevano la casa sottosopra e Azusa dava i soldi a Shin e Carla per il lavoro svolto.

Yui:Non ve lo dirò mai!
Kou:Sei inutile sia da umana che da vampiro, lo sai?
Yui:Che vuoi farmi?
Kou:A te niente, ma i Sakamaki se la vedranno brutta.
Ruki:Kou? Legala e venici a dare una mano!
Kou:Perchè legarla quando posso spaventarla?

Chiese cercando di impaurirla.La legò e la mise in una cassa di legno in soffitta senza curarsi del fratello che voleva aiuto.

Yuma:Ruki? Continua a cercare. Lo sai che se aspettiamo Kou non ci darà mai una mano.
Carla:Se volete, per un extra possiamo badare noi alla vampiretta.
Azusa:Oh...Yuma, Ruki? Avete bisogno d'aiuto?
Ruki:Non vedi? C'è molta roba da analizzare qui. Come questi libri. Non sembrano neanche di questo mondo.
Azusa:Ok. Potete aiutarci, cercate più che potete e vedete se trovate oggetti umani o con odore umano.
Shin:Nessun problema.

Intanto, in soffitta, Yui cercava di liberarsi.

Kou:Parla! Dov'è l'umana?
Yui:Ve l'ho detto. Non c'è nessun umano.
Kou:Ma quanto sei noiosa. Potresti parlare e tutto finirebbe subito.
Yui:Fammi uscire!!

Urlò agitandosi. Una foto attirò l'attenzione del vampiro che si alzò dal baule dov'era rinchiusa Yui. In quella foto c'era una bambina tra le braccia del capofamiglia. 

Kou:Ma guarda guarda! Com'è possibile? I Sakamaki non hanno mai avuto sorelle. 

Il vampiro si avvicinò al baule aprendolo e mostrando la foto a Yui.

Kou:Sai chi è?
Yui:Chi è? 
Kou:Si, non fare la finta tonta. La bambina che ha tra le mani Karlheinz.
Yui:Non ne ho idea.

Disse vedendo la foto. Intanto, ritornata al centro dell'universo, raccolsi le mie cose e tornai su Vampire.

Rita:Ah...finalmente a casa.

Sospirai attraversando il giardino di rose correndo verso la villa. I vampiretti mi mancavano tanto e non sapevo cosa mi stesse aspettando in quella villa finchè non aprii la porta.

Rita:Sono tornata!!

Urlai facendo raddrizzare le orecchie ai vampiri che sentendo il mio odore mostrarono i loro denti pronti a mordermi.

Rita:C'è nessuno??

Continuai ad urlare vedendo che nessuno mi veniva incontro come al solito. Improvvisamente, dal piano di sopra udii la voce di Yui.

Yui:Rita!!! Scappa!!!

In quel momento intuii che arrivai a casa in un brutto momento. Cosa ne sarebbe stato di me? Incominciai a pensare vedendo degli occhi brillanti che mi guardavano come se fossi un pasto. I Mukami mi avrebbero rapita? I Sakamaki sarebbero tornati a casa? Cosa stava succedendo e sopratutto cosa sarebbe successo se i Sakamaki fossero rincasati in quella situazione?? Lo scoprirete nel prossimo capitolo. Un bacio la vostra Rita!

   
 
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