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Autore: HoranIsMySunshine    01/09/2014    3 recensioni
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Lo so che sei arrabbiato con me. Siamo qui sul set da ore, e tu a malapena mi guardi. E' così dura starti lontano, Nathan, non sai quanto, ma la chiacchierata con Josh mi ha davvero illuminata. Non posso essere io a chiederti scusa,non avrebbe senso.
Tamala oggi non c'è, perciò non ho assolutamente nessuno a cui appoggiarmi, e mi sento veramente sola, perchè non so proprio come affrontarti.
Credo che mi ci voglia un caffè.
Accendo la macchinetta, assorta nei miei pensieri più che mai, ma giuro che mi sforzo per concentrarmi sul caffè. Non posso pensare a te, non ora, altrimenti ricschio di allagare tutta la stanza col caffè, se mi metto a guardarti come sto facendo. E' che non posso farne a meno, non ci riesco. Non so se hai una specie di calamita da qualche parte con te, o se magari mi hai lanciato qualche stregoneria oscura,ma io, Nathan Fillion, non riesco a toglierti gli occhi di dosso, è più forte di me.
'forse dovresti stare attenta, con quel coso.-Mi giro di soprassalto, riconoscendo la voce di Josh, e solo ora mi rendo conto di sentire un calore tremendo alla mano. Avevo detto che sarei affogata nel caffè,no? Ecco. E' praticamente ovunque, tranne che dentro la tazza. Sono proprio un'imbranata.
Josh sorride, e mi aiuta a pulire, prendendomi un pò in giro. E' facile per lui essere così disinvolto. A me basta vederti per andare in tilt e non ricordarmi nemmeno più come mi chiamo,figuriamoci se potevo riuscire a fare il caffè.-e così, lui è il famoso Nathan?'
'già. Si capisce così tanto, che è lui?'
Josh ride, avvicinandosi alla macchinetta.
'no, scherzi? Mica si vede che vorresti saltargli addosso!'
'ma Josh!-Arrossisco violentemente, lasciandogli uno schiaffo sul braccio muscoloso. Forse mi sono fatta più male io.
Ride ancora, alzando le mani, e prepara un caffè che sembra proprio essere per me.-che fai,ti senti in colpa?'
'mettila così se vuoi. Diciamo che sto cercando di aiutare una disperata donzella in difficoltà'
'stupido'
Prepara un caffè anche per sè, poi torna serio,sembra aver visto qualcosa.
'forse è meglio che ti lasci sola. Potrei essere d'impiccio'
Con un gesto della testa mi indica la porta, da cui tu stai per entrare, ma prima che io possa chiedergli di rimanere, sparisce, lasciandomi inevitabilmente sola con te. Forse non ha tutti i torti, ti salterei addosso.
'oh, ciao'
Sembri quasi stupito di vedermi,quasi sorpreso,ma non troppo felice. O forse è solo una mia impressione. Mi piace pensare che lo fai apposta, e che in realtà stai solo nascondendo i tuoi sentimenti per orgoglio,ma chissà se è davvero così. Magari mi sbaglio, e davvero non senti più niente per me.
'ciao'
Cammini a testa bassa, senza nemmeno sorridere o guardarmi, e ti prepari un caffè anche tu, dandomi le spalle. Ci sono così tante cose che vorrei dire. Solo che le lacrime mi frenano, e in uno scatto di orgoglio, faccio per uscire. Non voglio farmi vedere così da te. Se non hai intenzione di tornare indietro,allora non voglio che tu sappia quanto male mi stai facendo.
Sto per aprire la porta, ma con la coda dell'occhio ti vedo girarti improvvisamente, mettendo giù il caffè.
'Stana aspetta.-Mi blocco, e rabbrividisco al suono del mio nome pronunciato di nuovo da te, dopo giorni di silenzio. Mi viene quasi da sorridere.
Ti guardo, timidamente, e ti vedo avvicinarti, sempre serio ma questa volta più dolce, pacifico.-dobbiamo parlare'
Alzo un sopracciglio, e la mia espressione si indurisce, diventando più severa. Non so se ho davvero intenzione di essere così cattiva con te, ma non posso nemmeno perdonarti subito. Anche se, credimi, sarei davvero tentata di farlo. Sarei così tentata di baciarti e distruggere l'orgoglio di entrambi e il muro che si sta costruendo tra noi.
'ah sì?'
'sì. Vieni a pranzo con me,oggi?'
Chiudo gli occhi, indecisa. Dovrei dire di sì, è una chiara dimostrazione che vuoi provare a farti perdonare,e io non posso negartelo. E non voglio, sono stanca di tenerti il muso.
'd'accordo.'
Sorridi leggermente, ma con gli occhi spenti, e mi fa morire vederti così. Non sembri nemmeno più tu, sei così abbattuto, e spento. Non immagini nemmeno quanto mi costa fare l'arrabbiata con te quando piuttosto, vedendoti così, vorrei stringerti e non lasciarti andare più.
Mi accarezzi un braccio, per poi ritrarre la mano, quasi avessi paura di toccarmi.
'okay,allora a dopo.'
'a dopo'
Ti sorrido timidamente, e ti sfioro una mano, prima di uscire dalla stanza, per cercare di controllare il respiro. Ti ho sfiorato per mezzo secondo, e ho sentito una scarica elettrica attraversarmi. Non è possibile, per così poco. Oggi, allora, cosa succederà quando finalmente parleremo, e chiariremo le cose?
Mi piacerebbe pensare che in fondo ho ancora molto tempo per rifletterci e trovare una soluzione, ma purtroppo non è così, mi hai presa alla sprovvista. La pausa pranzo comincia tra poco, e io non ho affatto tempo per razionalizzare. E questo gioca a tuo favore.
'cosa ti va di mangiare?'
Me lo chiedi affiancandomi,mentre usciamo camminando sul marciapiede. Di solito non me lo chiedevi, dicevi semplicemente di volermi portare in un posto fantastico, e mi lasciavi sempre senza parole. Però apprezzo che tu me lo stia chiedendo, vuol dire che stai cercando in qualche modo di riprendere il rapporto. E credimi, non c'è altro che io voglia,adesso.
'non saprei, però non ho molta fame ad essere sincera. Ma proponi tu,va bene qualsiasi posto se sei con me.'
Ecco, il primo di quella che sarà una lunga serie di passi falsi. Non dovevo dirti queste cose, questo non è il momento,non ora, non così, no, no, no. Ma cosa mi è venuto in mente? Ora penserai che ti basterà un sorriso e un buon pranzo per considerarti perdonato, e vorrai venire a letto con me di nuovo solo perchè pensi che te lo concederò, giusto per divertirsi un pò. Ho sbagliato tutto, ed è solo l'inizio.
Però tu mi sorridi, tenero, spazzando via in un secondo le maledizioni mentali che mi stavo lanciando, forse l'hai capito. Devo avere le orecchie che fumano per quanto sto cercando di concentrarmi e comportarmi da persona normale. Ma sai com'è, con te non è mai facile, mandi tutti i miei neuroni in tilt.
'ti va un hot dog in quel parco laggiù? Ci sono delle panchine proprio sotto l'ombra,potremmo sederci lì.'
La tua voce è così dolce ora, delicata, sembra quasi che tu mi stia baciando. E invece, mi stai semplicemente guardando, lasciandomi notare con molto piacere che finalmente i tuoi occhi stanno tornando a splendere. 
'mi sembra una proposta fantastica'
Ti sorrido, lasciando che il mio sorriso questa volta possa essere al massimo di ciò che è, che possa essere libero, perchè è un sorriso vero che ti meriti.
Sussurri un 'vieni' appena percettibile, e, come quella sera al ristorante al mare, mi offri la mano, portandomi verso una panchina tranquillissima, all'ombra di una grande quercia.
C'è un parco enorme davanti a noi, e nonostante i bambini che corrono ovunque, sembra tutto così tranquillo e pacifico. Sembra che questo sole abbia finalmente un senso.
Mi chiedi di aspettarti solo un secondo, e nel giro di poco, sei di nuovo da me, con due hot dog in mano, di cui uno per me. Come al solito, hai pagato anche la mia parte. Già questo mi basta per riflettere, per capire che sicuramente non sei un cafone, e che forse questa situazione deve essere più complicata di quello che sembra.
'allora, cosa volevi dirmi?'
Butti via la carta dell'hot dog in un bidone vicino, e per un attimo sfiori la mia mano, per buttare via anche i miei rifiuti. Inutile dire che devi ancora parlare, ma io già tremo.
'volevo dirti che ti amo, Stana'
Abbasso lo sguardo, annuendo, e le tue parole mi rendono davvero difficile il controllo di me stessa. Anche io ti amo, ma temo non sia così semplice.
'ho paura che non basti,Nathan. Non basta se non posso fidarmi di te'
Ti volti totalmente verso di me,e mi guardi serio, un pò ferito.
'tu puoi fidarti di me, e lo sai. Non ti farei mai del male'
Scuoto la testa,sospirando. No ti prego, non costringermi a dire quello che non vorrei.
'ma l'hai fatto! Avevi una relazione e non hai nemmeno pensato di dirmelo, hai aspettato che lo scoprissi da sola. E tutte le volte che hai avuto la possibilità di far valere il tuo coraggio, hai sempre negato, e hai sempre detto che andava tutto bene nonostante non fosse così. Come posso fidarmi,Nathan?'
Sospiri tu, ora, e per un attimo chiudi gli occhi, per cacciare via le lacrime. Stai davvero così male? Ci stiamo davvero distruggendo in questo modo,nemmeno fossimo in guerra?
'senti, mi dispiace non so quanto per quello che ho fatto. Non avrei voluto,ma non volevo perderti avevo bisogno di tempo per elaborare la situazione.-Ti fermi, vedendomi piangere, e allunghi una mano per accarezzarmi una guancia. Questo semplice gesto mi riempie di calore, e il dolore sembra affievolirsi. Tu non immagini nemmeno quanto posso aver bisogno di te.-con Christina è finita, l'ho lasciata,non voglio più vederla.'
Improvvisamente la dolcezza che vedevo in te sembra dissolversi, e la delusione torna a prendere il sopravvento su tutto. Come puoi credere che mi basti questo? Io non volevo questo,non è il motivo principale per cui stiamo litigando, e oltreutto come puoi pensare che io sia contenta di sapere che l'hai lasciata solo perchè magari fisicamente preferivi me, e magari lei ora sta soffrendo per colpa di entrambi? Davvero mi reputi così superficiale?
'Nathan,non hai capito niente.'
Mi alzo dalla panchina, incamminandomi verso non so dove, basta che sia lontano da qui,ma tu mi fermi, trattenendomi per un braccio.
'Stana, cos'ho detto di sbagliato? L'ho lasciata, ora possiamo risolvere questo casino e andare avanti con la nostra storia'
Non riesco a credere che tu davvero non capisca.
'ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? Non è questo il punto,Nathan!-mi vedo costretta ad alzare la voce, notando la confusione nel tuo sguardo, e a questo punto chissenefrega se la gente mi prende per pazza.Sono talmente ferita che potrei mordere.-è a questo che mi riferivo quando dicevo di non potermi fidare di te. Tu hai scelto me solo perchè ti eri stancato di lei,perchè avevi voglia di novità,e ora hai infranto due cuori,anzichè uno. Come puoi pensare che io sia contenta di questa situazione, e che possa essere così semplice? Non capisci che non basta? Pensavo volessi riconquistarmi per dimostrare che posso davvero fiarmi di te.'
Mi guardi, disorientato, sembra che tu non sappia davvero cosa dire, o cosa fare. E' così strano quello che ti sto dicendo, sul serio?
'era esattamente ciò che volevo fare, per quale motivo credi che siamo qui,ora?'
Mi allontano definitivamente, guardandoti con aria di disprezzo. Non credevo che sarei mai ruscita a guardarti così,per l'amore che mi fuoriesce da ogni poro della pelle ogni volta che ti vedo anche solo da lontano.
'non hai capito niente di me,Nathan. Lascia perdere.'
Ti sento dire qualcosa,mentre mi allontano, ma ho la mente offuscata, e non riesco nemmeno a vedere dove sto andando.
E' come se mi avessero accoltellato, e poi avessero girato il coltello nella ferita. 
E' così che mi sento, lacerata. Dal momento che quella che doveva essere la nostra occasione di pace, è ufficialmente diventata guerra.
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