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Autore: LadyMikaelson    01/09/2014    0 recensioni
"Elijah: Io non credo nell'amore,Katerina
Katerina: Questo è troppo triste d'accettare,mio signore. La vita è troppo crudele...se cessiamo di credere nell'amore, perché dovremmo vivere?"
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Elijah, Katherine Pierce
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Kenna.
 
Pov. Katherine
 
Continuai a rigirarmi nel letto sentendo che il mio corpo ribolliva dal forte caldo che non c’era e che noi vampiri non potevamo ne sentire caldo ne sentire freddo,sbuffando piano senza svegliare Elijah che aveva avuto una brutta nottata mi misi seduta portando una mano fra i miei capelli che erano fradici alzai un sopracciglio prendendo una ciocca,sembrava come se qualcuno mi avesse buttato un secchio d’acqua addosso mi guardai anche il mio corpo e il mio pigiama era bagnato. C’era qualcosa che non andava.
Mi alzai guardando per un attimo la sveglia erano le 5 del mattino non avevo dormito nemmeno per un ora,sentivo le mie ossa tutte rotte e indolenzite questa faccenda mi straniva ancora di più entrai nel bagno aprendo l’acqua fredda solo ad immaginare l’acqua bollente avevo ancora più caldo chiusi la porta e mi avvicinai alla finestra spalancandola lasciando che l’aria fresca mattutina entrasse nel bagno. Mi tolsi il mio pigiama fradicio ed entrai nella doccia,quando il getto di acqua gelata mi colpì in pieno viso mi rilassai per qualche secondo chiudendo gli occhi per tutta la notte mi ero agitata trovare un po’ di relax sotto la doccia era magnifico,anche se i mille dubbi e pensieri erano ancora nel mio cervello che mi chiamavano a gran voce.
Pensai all’espressione di Lara di ieri tutto il giorno era stata silenziosa e strana quando mi aveva detto di Dafne anzi meglio dire di “Kenna” qualcosa era cambiato in lei era come se c’era un dolore nascosto dentro di se che non tirava mai fuori,da quando l’avevo conosciuta ha sempre nascosto i suoi veri sentimenti e emozioni insegnandolo anche a me quando dopo la morte di mia madre e della mia famiglia io mi volevo arrendere. Ma lei,mi fece ragionare e cambiare idea,c’era qualcosa che non andava e lo immaginavo anzi lo sapevo benissimo la conoscevo meglio di qualunque altro se parlava poco voleva dire che il problema era serio,per questo quando gli portai Elijah lei era piuttosto tranquilla se lo aspettava. Ma dopo tutto questo tempo che ci conoscevamo perché non mi aveva detto nulla?
Sospirai per l’ennesima volta cercando un nesso a tutta questa situazione da quando avevo ucciso Sofia era tutto cambiato lei mi aveva spinto tra le grinfie di Samuel un vampiro più crudele di Klaus ma non credo che Dafne centrava con lui. O forse si?
Diedi un pugno al muro,non troppo forte,poi mi appoggiai aprendo gli occhi perché stava succedendo di tutto questo? Non ci potevamo fidare di nessuno Dafne era in grado di fare un incantesimo che nessuna strega avrebbe potuto fare nemmeno Bonnie Bennett ne sarebbe in grado visto che non era nemmeno riuscita a contattare la prima vera strega originale.
Chiusi l’acqua mettendomi un accappatoio uscendo dalla doccia ancora pensierosa e sempre più pesante avrei voluto avere una sfera per capire cosa mi stava succedendo in tutto quel periodo da quando ero tornata “umana” dopo tutto quello che Dafne mi aveva fatto per ritornare di nuovo vampira,mi sentivo strana era come se il mio corpo non reagiva a quello che comandavo era come se la mia anima fosse davvero un peso per il mio corpo.
Ma quella notte volevo davvero sapere il perché avevo visto Tatia,avevo avuto la sensazione che lei centrasse con Dafne e dopo quello che mi aveva detto Lara una parte di me accettava l’idea che quelle due si conoscevano e stavamo facendo qualcosa insieme,per adesso Dafne non mi controllava la mia mente.. Ma per quanto tempo sarebbe stato cosi? Per quanto tempo sarebbe stata tranquilla senza far nulla? Non sapevo nulla e per quanto Lara potesse essere forte,entrambe sapevano che Dafne aveva dei spettri dentro l’armadio ed Lara lo sapeva molto meglio di me cose che teneva nascoste dentro di me.
Una strega se aveva una vendetta con un buon piano non si sarebbe mai fermata mai davanti a nulla,un desiderio che mi sussurrava di andare a New Orleans e ucciderla mi chiamò sempre più forte cercai di ignorarla non potevo sapere se era una trappola di Dafne che mi attirava a lei ma di sicuro era cosi,mi avvicinai allo specchio asciugandomi un po’ con l’asciugamano i miei capelli ad un tratto i miei occhi diventarono strani da castani diventarono un dorato accesso.
 
Io: ma che diavolo..?
 
Sussurrai piano avvicinandomi di più allo specchio per guardarmi meglio mi senti stringere la gola come se qualcuno mi stesse soffocando cercai di prendere aria chiedendo aiuto,ma in quel momento non riuscivo a parlare molto bene davanti al mio riflesso il miei capelli diventarono più lunghi con delle treccine,strabuzzai di più gli occhi confusa su quello che stavo vedendo e il mio viso anche se adesso non ero più sicura diventò più giovane come se fosse una umana.. Ad un tratto i miei occhi diventarono più luminosi da quello strano color dorato,il volto si fece più chiaro facendomi mancare il fiato quando capì finalmente chi fosse fece un sorriso soddisfatto per niente amichevole con molta malvagità somigliava moltissimo a me,era grazie a lei se la stirpe Petrova era continuata per tutto questo tempo,alzò una mano e per un attimo è come se stessi alzando la mia non riuscivo a distogliere lo sguardo dallo specchio come se fossi incollata alla sua immagine sempre con il suo sorriso mi indicò come se io fossi una sua futura marionetta o lo ero già?
La stretta alla mia gola diventò più forte più violenta e non capivo ne come ne il perché di quello che mi stesse capitando sentì la risata di Tatia mentre rideva con cattiveria mentre io tossivo fortissimo sembrava come se stessi affogando,cercai più volte di prendere aria ma non ci riuscivo era come se dentro di me era tutto chiuso come se l’aria non passava. Urlai dal dolore che mi stava invadendo dopo un bel po’ di tempo riuscì finalmente a portarmi sulla testa cadendo a terra chiudendo gli occhi sentendo la sua voce antipatica su qualcosa che mi stava dicendo in quel momento ma dal troppo dolore non riuscivo a capire nulla.
Sentì due braccia forti prendermi stringendomi a sé,trovai un attimo di pace capendo che Elijah era qui vicino a me cercando di capire cosa mi stesse succedendo ma il dolore ritornò più forte di prima piangevo.. Piangevo come quando ero una bambina e giocando cadevo facendomi male ricordai come mio padre mi prendeva fra le sue braccia forti cullandomi a se dicendomi di non piangere e che fra poco il male sarebbe passato.
 
Io: ti prego aiutami fa male..
Elijah: Katerina che ti senti? Che succede?
Io: fa male.. male.. molto male..
 
Urlai di nuovo più forte di prima sentendo una specie pugnalata alla testa,ad un tratto senti aprire una porta mentre io mi dimenavo tra le braccia di Elijah urlando sempre più forte che potevo vidi Devon che guardava scioccato la testa,ma era come se in quel momento io non c’ero una figura minuscola dietro di lui vidi Lara che guardava la scena scioccata ma ad un tratto diventò dura e seria.
 
Lara: Elijah tienila più forte che puoi! –disse e poi si girò verso Devon.- Tu invece tienile le gambe.
Elijah: ma cos’ha?!
Lara: c’è qualcun altro nel suo corpo.
 
Disse e poi si avvicinò a me mentre cercavo disperatamente di staccarmi dalle loro prese senza aver nessun risultato,alla fine Lara si siede per terra e io la guardai o fu lei a guardarla mise una mano sulla mia fronte dicendo delle strane parole alla fine man mano che continuava con quelle parole,il dolore sembrava calmarsi e quella presenza che sentivo scompari quasi nel nulla in lontananza sentì un “ritornerò presto e non me ne andrò più via cosi facilmente e anche la tua amica strega non riuscirà a far nulla”. Il mio corpo si rilassò sentendomi tutto ad un tratto stanca e confusa mi guardai intorno con un vuota di memoria di quello che avevo sentito molto prima mentre quel dolore era più forte di quella voce,mi girai verso Elijah mentre mi fissava preoccupato e mi accarezzò il viso apro la bocca per dire qualcosa ma di nuovo il buio ritornò dentro di me.
 
Pov. Elijah
 
Presi tra le mie braccia la mia Katerina che nel frattempo era svenuta dal troppo dolore e da quel incantesimo che aveva fatto poco fa Lara,l’appoggiai con dolcezza sul letto sfiorandole il viso sentendo una puzza di erba bruciata mi girai verso la strega che sussurrava delle cose mentre bruciava l’erba notando che nell’aria c’era anche della verbena ma nel passare degli anni o meglio da quando mi ero frequentato con Katerina e prima ancora mi ha chiesto aiuto per riavere la sua libertà mi aveva consigliato un trucco per rimanere immune alla verbena,ne aveva passate tante e avevo imparato un sacco di trucchi ma in quel periodo io non vedevo più la maschera di Katherine ma solo la vera Katerina Petrova,ci stava riuscendo davvero a cercar di ritornare se stessa.
Chissà cosa aveva visto..
 
Lara: Elijah vieni un attimo per favore.
 
La voce di Lara mi fece risvegliare dai miei pensieri e distogliere lo sguardo da lei feci scivolare le mie dita lungo il suo viso lasciandogli un dolce casto sulla sua fronte poi mi avvicinai a Lara che ci guardava ma nei suoi occhi si leggeva solo preoccupazioni. Mi chiese se gli potevo dare un po’ del mio sangue che doveva fare una cosa molto importante.
 
Lara: lo so ieri ne hai perso molto ma se non era necessario non te lo avrei chiesto
Io: non morirò con un po’ di sangue che mi rimane –dissi e presi il coltello facendomi un taglio sul palmo della mano- prendi tutto quello che vuoi
 
Dissi e girai la mano facendo che il mio sangue cadesse dentro la ciotola la sento mentre diceva una frase e subito mi aggiunse che mi stava facendo un incantesimo per far si che la ferita non si chiudesse,annuisco pensieroso e mi fece segno di sedermi alla sedia dietro di me guardai Devon mentre era perso nei suoi pensieri infondo lo comprendevo mi aveva sempre ricordato me i primi tempi quando ero diventato un vampiro.
Non mi sarei mai aspettato questa vita,guerre,intrighi e vampiri che volevano guerra e tutto il potere possibile immaginario,anche i licantropi e in questo caso anche streghe ma non ne capivo il motivo. Forse si sarebbe immaginato una vita più bella invece di questa futura guerra già in atto. Ma in questo periodo nemmeno io stavo capendo cosa stava succedendo,da quando eravamo andati a New Orleans ogni cosa era cambiata era stato troppo facile sconfiggere Marcel e alcuni dei suoi uomini ma in quel momento perso nel dolore per via di dover lasciare per sempre Katerina non ci avevo riflettuto abbastanza,mio fratello era troppo felice e si fidava anche troppo di quella strega lo conoscevo da 1000 anni ed lo seguivo sempre sapevo come ragionava. Perché non ci ho pensato prima?
Mi girai per un attimo verso Lara che man mano che il mio sangue riempiva la ciotola di argento il suo volto assunse un espressione strana ma anche soddisfatta di un suo pensiero che le traversava la testa,la mia testa si sentiva un po’ più libera meno.. Controllata.
Ad un tratto la ferita sulla mia mano guarì di colpo,notando che ero diventato grigio come mi succedeva dopo che Niklaus mi toglieva un paletto dal cuore dopo che gli avevo disubbidito,la guardai in cerca di una spiegazione. “Che brutta stronza!”,io e Devon ci girammo verso Lara che guardava infastidita e con un espressione davvero strana la ciotola davanti i suoi occhi contente quasi tutto il mio sangue che avevo in corpo.
 
Io: che succede?
Lara: succede che Kenna è diventata più forte di quanto pensassi.
Io: spiegati meglio
Lara: guarda il tuo sangue
 
Alzai un sopraciglio e mi avvicinai di più guardando il mio sangue fermo dentro la ciotola,Lara alzò una mano portandola sopra la ciotola sussurrando alcune parole ad un tratto una linea tipo dei lampi si formò nella ciotola facendo uno strano simbolo,spalancai gli occhi scioccato mentre come fulmini illuminavano la stanza.
 
Devon: ma è..
Lara: si Devon è quel disegno che tu hai trovato. –disse guardandolo e poi girò lo sguardo verso di me- Questa specie di incantesimo non è nemmeno una magia oscura si chiama Espressione.
Io: espressione?
Lara: si ma ti spiegherò quando Katherine si sarà svegliata –disse tagliando a corto- devo esserne sicura al 101%
Io: va bene
 
Dissi solamente e lei annuì prendendo quella ciotola uscendo dalla stanza mi alzai dalla sedia sentendomi leggermente un po’ debole,il mio aspetto era quasi essiccato per via della mancanza di sangue ero ancora confuso per quella rivelazione e di ciò che avevo visto ma una parte di me sapeva che si ci poteva fidare di Lara se era rimasta affianco a Katerina voleva dire che era una brava ragazza ma dal suo viso si vedeva che avevano sofferto entrambe.
Dissi a Devon che mi sarei cambiato e poi avremo parlato un po’ guardandolo si vedeva quando era confuso di tutto ciò un po’ di spiegazione gli serviva infondo non sapeva molto del mondo dei vampiri,mi avvicinai a Katerina che dormiva tranquilla passai una mano lungo il suo viso morbido sorrisi e mi abbassai appena dandole un dolce bacio sulla fronte quando tutto sarebbe finito,la porterò via da mio fratello,da New Orleans da ogni cosa portandola in un posto dove ci saremo stati solo io e lei nessun altro a disturbare il nostro amore e la nostra felicità.
Da quando ero diventato un vampiro il mio obiettivo era la felicità di Niklaus obbedendo sempre a lui e nessun altro come noi facevano con nostro padre,ogni città,ogni sacrificio anche se non ero d’accordo lo facevo per renderlo felice ero un uomo d’onore e il mio obiettivo era sempre tenere unita la mia famiglia. Anche se era fasciata già da un bel po’ e la speranza era quasi sparita ed sembrava come tutto un copione ma quando Katerina era entrata nella mia vita il suo amore,il suo coraggio mi aveva travolto facendo si che il mio muro di ghiaccio si sciogliesse innamorandomi di lei tradendo mio fratello per proteggerla.
Mi misi davanti allo specchio abbottonandomi la camicia lentamente sentivo gli occhi pesanti e una fame acuta sentendo l’odore del sangue di Lara che era vicino ma mi promisi di controllarmi ero sempre stato controllato in tutta la mia vita da vampiro,tranne in questo periodo che ben volentieri uscivo a caccia la troppa tensione mi faceva perdere il controllo ma in questo momento non dovevo Dafne ha un piano vuole distruggere le due più cose più importanti della mia vita: la mia famiglia e Katerina.
Dovevo rimanere concentrato e controllato forse quella strega aspettava proprio questo che uno di noi si lasciava andare alla sete di sangue o semplicemente alla sua natura indebolendoci ma non glielo avrei permesso,non adesso che tutto sembrava aver trovato un equilibrio per Niklaus. E per tutti noi,non le avrei permesso di rovinare ogni cosa e ogni mio sacrificio per arrivare al giorno di cui mio fratello aveva trovato veramente un posto per chiamare “casa” e senza l’ossessione delle Doppelganger Petrova per creare altri Ibridi,non sarebbe mai stato quando era umano però adesso aveva un cuore. E non voglio che lo tolgono via di nuovo permettendo all’oscurità di entrare per una seconda volta senza uscire mai più.
Finito di vestirmi andai fuori in giardino dove mi aspettava Devon immerso nei pensieri,mi metto vicino a lui guardandolo con la coda nell’occhio e poi guardai dove guardava lui il cielo era limpido nessuna nuvola in cielo solo azzurro e sole.
 
Io: ti manca essere un umano non è vero?
Devon: mi manca ogni cosa. –dice non guardandomi poi sorrise tristemente.- Volevo avere una famiglia dei figli.. Fare quello che non aveva fatto mio padre con me ma invece sono un non morto adesso.. L’unico mio pensiero è mia madre che non potrò rivedere mai più o non so nemmeno cosa dirle quando dovrò scomparire.. Perché non invecchierò mai.
Io: quando scopri cosa mia madre ci aveva fatto diventare ero anche io entrato in una specie di crisi non accettando che ero diventato un vampiro. –Guardai anche io davanti a me-. Io mi dovevo sposare.. Dopo anni di litigi con mio fratello per una donna che amavamo entrambi lei aveva scelto me accettando la mia proposta di matrimonio..
Devon: che successe dopo? Ovviamente se posso..
Io: scoprì che per diventare un vampiro avevamo bevuti tutto il suo sangue.. Mia madre aveva usato il sangue della Doppelganger Petrova..
Devon: di Katherine?
Io: no.. Tatia la prima Doppelganger.. Katerina le assomiglia ma è totalmente diversa da lei il carattere in tutto.
Devon: beh che dire.. Siamo stati fortunati entrambi.
Io: Devon. –Appoggiai una mano sulla sua spalla e il ragazzo si girò a guardarmi- Accetterai la tua nuova vita e potrai rivedere tua madre quando tutto questo sarà finito te lo prometto e se vuoi andartene lo capirò.
Devon: andarmene? No Elijah mi hai salvato la vita forse sarei già morto tu hai creduto in me ti considero un amico! E dopo quello che hai fatto per me non ti lascerò.
Io: grazie. –Dissi sorpreso.- Allora dovrò spiegarti un bel po’ di cose sul mondo sopranaturale.
Devon: beh credo proprio di si.
 
Ci guardammo in faccia e poi ridemmo entrambi ci sediamo su una panchina e cominciai a spiegare da quando io e la mia famiglia eravamo diventati vampiri,delle streghe,dei lupi mannari e infine i ibridi.
La fedeltà del ragazzo nei miei confronti mi aveva sorpreso,fin dal primo giorno che mi aveva quasi supplicato di non ucciderlo che lui non centrava nulla con quei vampiri anche se lo era diventato e poi il giorno dopo mi raccontò tutto in ogni mia domanda anche più intima lui rispondeva senza batter ciglio. Aveva uno scopo che aveva portarlo ad ucciderlo perdendo la sua vecchia vita e tutto ciò che amava,per questo era come me.
 
Pov. Katherine
 
La mia mente era invasa da una vita che non era mai stata mia.
Vidi i volti di Klaus,Elijah,Rebekah,Finn e Kol con un ragazzino che non conoscevo poco distanti c’erano i loro genitori,venivo catapultata ad altri ricordi a un altro tempo vedendo cose che non volevo ne sapere e ne volere.
Ma la mia mente era bloccata ed io ero costretta ad vedere tutto ogni cosa contro la mia volontà guardando l’uomo che amo fare una promessa d’amore fino che i loro giorni non fossero finiti capendo adesso quando Elijah desiderasse una famiglia unita.
Vidi ogni cosa.
Ogni sentimento.
Ogni bacio.
Ogni gioco sporco che Tatia aveva fatto.
Quanto Esther l’avesse fatta soffrire per il sacrifico,la sua maledizione quando disse che la nostra stirpe sarebbe continuata.
Il viso di Elijah quando suo padre,Mikael,disse hai suoi figli appena trasformati in vampiri originali che avevano bevuto il sangue di Tatia la rabbia di Klaus quando si era buttato su suo padre e il dolore nei occhi di Elijah mentre urlava contro i suoi genitori.
Sentivo l’odio di Tatia crescere dentro di se entrando dentro il mio,ad un tratto la vidi davanti a me che mi bloccava il mio viso cercai di divincolarmi dalla sua presa ma sembrava tutto inutile come se non avessi forze.
 
Tatia: shh mia cara siamo state una cosa sola da tanto tempo. –Mi disse sorridendomi.- Anche se tu adesso ami Elijah e dopo quando ha ucciso tua madre lo devi odiare io so quanto l’amavi e che quando scappavi da Klaus volevi prenderla con te permettendole di fare una vita migliore di quello che gli offriva tuo padre.. Sai io li c’ero quando Elijah senza nemmeno un sintomo di bontà gli ha messo la mano nel petto e gli ha staccato il cuore mentre tua madre gli urlava pietà.
 
Disse piano sussurrando al mio orecchio io ero diventata un pezzo di ghiaccio era stato proprio lui? Si staccò da me guardandomi meglio in viso mentre il mio cuore diventava cenere mentre ricordai quando trovai mio padre attaccato sopra il guardo con il simbolo della nostra famiglia con una spada sul cuore,mio fratello buttato a terra anche lui con il cuore staccato dal proprio corpo con la bocca sporca di sangue.. Mia sorella seduta per terra accanto al letto dei miei genitori dove un tempo avevo partorito la mia bambina,mia madre con un enorme apertura sul petto ed accanto al suo corpo senza vita c’era il suo cuore. Avevo sentito molte storie su quanto Elijah uccideva amava staccare il cuore o la testa ad ogni vampiro umano che si mettevano in mezzo con i piani di Klaus loro si erano vendicati di me.
Scossi la testa dicendo di noi volendomi svegliare ma ogni minuto che passava pensavo che questo non era un sogno ne un incubo era completamente la realtà,sembrava quasi che stessi andando di nuovo da qualche parte ma Tatia velocemente mi prese il polso bloccandomi cercai di trattenere le lacrime che volevano scendere contro il mio viso.
No Katherine Pierce non piange.
Mi ripetevo sempre più forte a me stessa mentre la mia Doppelganger continuava a guardarmi per poi sorridere prendendo la mia mano.
 
Tatia: so cosa provi Katerina per questo che dobbiamo vendicarci per le nostre famiglie per la nostra vita che hanno rovinato. –Continuai a guardarla senza dire nulla.- Non vuoi vendetta per tua madre? In questo momento non desideri uccidere Elijah come lui ha fatto a tua madre?
Io: NO!
 
Dissi urlando con tutta me stessa con tutta la voce che avevo dentro di me e la forza che man mano ritornava la spinsi lontano correndo via portandomi le mani alla testa come qualche attimo prima non era reale,io non avrei mai potuto uccidere Elijah c’era una spiegazione a tutto no? Correvo più veloce che potevo senza guardarmi indietro sentivo la voce di Tatia di nuovo come prima nella mia stanza insieme ad Elijah mi ripeteva che non potevo fare nulla ormai mancava poco a tutto,ma a tutto cosa? No non le avrei permesso di uccidere l’uomo che amavo e la mia migliore amica. Non le avrei permesso di comandare una volta per tutte il mio corpo,di colpo la ritrovai davanti a me che avanzava con velocità appoggiando le mani sulle mie spalle..
..
Mi svegliai di soprasalto ansimando forte sentivo il sudore sul mio volto un dolore alla testa fortissimo come se stesse per esplodere,mi portai le mani sopra cercando di allontanare l’eco della voce di Tatia mi guardai intorno trovandomi nella mia camera seduta sul letto con dei vestiti addosso ricordando quello che era successo prima che cadessi nel buio.
Gli altri ricordi erano oscurati non riuscivo a ricordarli ma avevo paura più paura di quanto avevo scoperto che Klaus voleva il mio sangue per creare un sacco di ibridi,no non era reale. In quel momento mi sentivo più un umana che una vampira che era scappata da un ibrido originale.
Era solo un sogno Katerina. Solo un brutto incubo calmati.
Tatia è solo un vecchio fantasma che vuole vendetta una vendetta che non vuole avere,sapevi già da tempo che erano stati Klaus e Elijah ad uccidere tutta la tua famiglia quindi lo hai già perdonato lei non può entrare nel tuo corpo fingendoti te mentre li uccide.
Ma queste erano solamente delle sicurezze che davo a me stessa da tempo ormai da quando li avevo conosciuti e ho conosciuto il mio mondo sapevo che.. Tutto era possibile forse questo portava tutto all’arrivo di Dafne nella nostra vita ma no quelle immagine non potevano essere vere Elijah non poteva avere quel viso quando uccise mia madre.. Si lo avevo deluso ma. Mi rifiutavo di credere quello che avevo visto.
Eppure lo hai visto.
Disse la parte di me che in tutti questi 537 anni mi aveva aiutato ad andare avanti a sopravvivere a non farmi trovare da Klaus o dai suoi seguaci (scagnozzi come li chiamavo io),infondo Katerina la mia parte umana era sempre stata ingenua credeva sempre nell’amore che un uomo potesse cambiare al tal punto di diventare una persona migliore ma in quel momento era all’incontrario io grazie a lui stavo diventando una persona migliore. Ma la vera domanda era: Elijah era davvero quello che conoscevo da quando lo avevo incontrato?
Mi alzai dal letto sentendomi tutto ad un tratto debole avevo una voglia matta di bere del sangue direttamente da una vena ma mi sarei anche accontenta di una sacca apro il mini bar ed era vuoto alzai il sopracciglio fino a ieri era pieno.. Dov’erano finite? Mi stavo ponendo troppe domande ed non era realmente da me sbuffai chiudendo con violenza lo sportello mi avvicinai allo specchio e trovai un immagine sfocata di una donna ma sapevo già di chi si trattasse.. Scattai subito all’indietro contro al muro e poi copri i specchi con un asciugamano e una coperta presi il pettine e mi sistemai i capelli mordendomi il labbro facendomi una treccia veloce.
Stavo decisamente diventando pazza,forse era una di quelle tisane di Lara a farmi questo effetto,ad un tratto sento la porta aprirsi mi alzai di scatto guardando dietro di me trovando Elijah che mi guardava un po’ sollevato di rivedermi forse sveglia ed in piedi. Come nel sogno non riuscivo a comandare il mio corpo rompo la sedia dove un attimo prima ero seduta prendendo un pezzo giusto a forma di paletto mi avvicinai velocemente a lui puntandogli il paletto al cuore,una parte di me non voleva farlo ma non riuscivo a controllare la mia mano mentre spingeva il paletto nel cuore di Elijah.
 
Lara: DEVON! Prendila.

Senti prendermi da dietro e poi un dolore forte alla tempia urlai cercando di togliere la stretta alla mia vita ad un tratto senza che Lara facesse nulla tutto fini.. Mi senti di nuovo libera il dolore alla testa era andato via come era arrivata mi fermai guardandomi intorno disorientata e confuso avevo immaginato che Tatia avesse comandato ogni muscolo del mio corpo guardai Elijah appoggiato sul muro cercando di togliere il paletto ma entrambi nella stanza,eravamo rimasti senza parole confusi da quello che era appena successo mi staccai dalla presa di Devon lui cercò subito di riprendermi ma Lara fece un segno osservando ogni mia mossa mi avvicinai a Elijah scusandomi in tutti modi che potevo o nelle lingue che conoscevo,guardai meglio il paletto si trovava sotto il cuore una parte di me era riuscito ad evitare il peggio anche se sapevo che questo non poteva ucciderlo ma solo farlo svenire per qualche ora lo tolsi buttando il paletto a terra e gettai le braccia intorno al suo collo ero stanca di tutto quello che stava succedendo in quel periodo senti le sue braccia che mi stringevano la vita dolcemente rispondendomi di non preoccuparmi. Senti Lara che mi diceva di andare tutti in salotto che dovevamo parlare di una cosa che aveva anticipato prima,Elijah rispose e mi prese stringendomi a se andando nella sala insieme a Devon mi siedo sul divano sentendomi esausta come se avessi bisogno di una lunga dormita per calmare tutto quello che sentivo dentro di me la mia amica spari dietro la porta della cucina,cercai di alzarmi per seguirla ma Elijah mi bloccò per il polso facendomi il segno di sedermi faccio come mi dice rimanendo in silenzio cercando di ricordare ogni cosa. Mi vergognai di quello che stavo facendo qualche minuto prima.
Dopo qualche minuto interminabile Lara ritornò in salotto con delle tazza porgendocele a tutti dicendo che c’era anche un goccio di verbena,molto di più alla mia,presi la mia tazza senza dire nulla se questo faceva allontanare sia Tatia che le manie di Dafne avrei bevuto tutta la verbena che esisteva nel mondo. Bevo tutto d’un fiato sentendo che man mano che il liquido scendeva giù per la mia gola bruciare ma non me ne importava vidi di nuovo la mia Doppelganger crudele urlare di rabbia ma poi fu tutto libero,la mia mente la sentivo leggera il dolore era passato sospirai dal sollievo guardando Lara che sorrise soddisfatta poi si mise seduta anche lei.
 
Io: se ne è andata..
Lara: si ma non per sempre..
Io: cosa? Lara..
Lara: lo so Kath.. Ma come ho detto ad Elijah ho scoperto che Kenna usa una magia nera molto potente chiamata “Espressione” molte streghe ci muoiono.. Per vivere a lungo e avere di nuovo magia si deve nutrire di umani o lupi mannari.. Basta che sia una fonte di vita.
Elijah: in questo anno direi adesso che lei è stata con noi non ci ha mai dimostrato debolezza..
Io: Klaus.. –alzo lo sguardo verso di loro mentre Elijah mi guarda stranito.- Lui è mezzo lupo mannaro.. I suoi ibridi..
Lara: si la fonte vitale umana per non ucciderli dura poco massimo 4 settimane quella di lupo mannaro molto di più.. Ma se sono dei ibridi la cosa cambia può rimanere anche per mesi senza nutrirsi,ma prima o poi si consuma tutto questo potere e da quando ho visto ha fatto molti incantesimi specialmente se vuole riportare in vita Tatia.
Elijah: non riesco a capire il perché infondo lei era umana non dovrebbe stare dentro all’altro..
Lara: lei non era umana Elijah.
Elijah: cosa? No..
Lara: l’albero genealogico delle Doppelganger Petrova è molto diverso dal Doppelganger nati dopo Silas.. Umane,la maledizione del lupo mannaro che è stato destinato a Tatia e poi c’è il vampirismo.
Io: Lara ma io e Elena siamo nate umane..
Lara: si anche Tatia ma poi è il destino che vi spinge verso la vostra vera natura.
Elijah: quindi se Tatia dovesse tornare in vita nel corpo di Katerina sarebbe solamente vampira giusto?
Lara: credo di no Tatia non è morta da umana lei ha ucciso quindi la sua anima è anche un lupo mannaro.
Io: Dafne quando riprenderà di nuovo i suoi poteri?
Lara: purtroppo presto Kenna anche vuole vendetta quindi si nutrirà molto presto. Al massimo 4 o 5 giorni.
 
Nella stanza si calò un silenzio agghiacciante anche gli uccellini che un attimo prima cantavano fuori felici avevano smesso guardai la mia amica la conoscevo molto bene,ricambiò il mio stesso sguardo c’era qualcosa che non mi aveva ancora confessato.
 
Pov. Dafne\Kenna
 
Mi risvegliai sul divano della mia stanza da letto mi alzai piano sentendo le mie ossa scricchiolare un po’ feci una smorfia sentendo che i miei poteri erano svaniti del nulla e questo poteva portarmi alla morte.. E ad una vecchiaia precoce,allungai la mano rugosa con delle linee sopra verso il comodino prendendo un bastone appoggiato li sopra mi sentivo stanca era quasi tutto il giorno che dormivo ma più passavano  le ore e più avevo sonno cliccai il pulsante sopra e si allunga un ottimo metodo per non far sapere il mio lungo segreto che ho da secoli ormai,mi alzai con l’aiuto del bastane avanzai verso il comò e mi guardai allo specchio.
I miei capelli castano scuro erano rovinati da le ciocche bianche e crespi come se non mi pettinavo da un bel po’ di tempo,i miei occhi erano neri come la notte e infine il mio viso era rovinato dai segni dell’Espressione pieno di rughe come se stessi raggiungendo man mano la mia vera età fino a quando non sarei diventata una mummia,da quando avevo accettato di praticare sia magia oscura che l’Espressione sapevo i rischi che avrei avuto se non mi sarei nutrita di una fonte umana o sopranaturale che potesse darmi forza e gioventù. I vampiri purtroppo non facevano parte di questa lista.
La mia prima vittima fu la donna che mi salvò quando mia madre mi aveva abbandonato sapendo quello che sarei diventata ma colei che avevo cominciato a chiamare “mamma” era piena di speranze che io potessi cambiare visto che avrei avuto una sorella amore e pace. Ma si sbagliava,io volevo e voglio essere potente e la magia che lei e la mia ex sorella che praticavano non faceva per me sono deboli come un pezzo di ramo. Quando avevo acquisito la sua fonte vitale mi ero sentita piena nella prima volta in vita mia potente senza timore che qualche uomo poteva uccidermi potevo vivere tranquilla perché potevo difendermi da ogni essere sopranaturale e da ogni umano le altre streghe invece no,non avrebbero mai ferito qualche essere vivente qualche umano.
Io lo facevo senza avere i sensi di colpa.
Senza che gli Antenati che bloccavano ogni potere di una strega,mi fermasse o mi uccideva seduta stante.
Un colpo di tosse fermò il flusso dei miei pensieri mi portai una mano davanti alla bocca e quando si calmò l’appoggiai al petto dovevo uscire subito e andarmi a nutrire scorre troppo velocemente il mio tempo per far si che potessi rintracciare Katherine e sapere che Elijah era ritornato in vita ho consumato troppa magia senza riposarmi nemmeno un secondo,Tatia insisteva troppo ma per fortuna che quando ho fatto accedere dentro i sogni della sua Doppelganger lei era riuscita ad indebolirla senza che io usassi altra magia.
 
X: hai un brutto aspetto dovresti nutrirti perché non lo fai?
 
Senti la voce di Tatia dietro di me mi girai a guardarla e per poco non cadevo per terra dalla troppa debolezza mi aiutò portandomi sulla poltrona dove mi siedo riprendendo man mano un po’ di forze.

Io: sono troppo debole Tatia non riesco a reggermi in piedi come hai visto. –dissi innervosita e poi a guardai.- Poi come mai questo atto di gentilezza? Non è proprio da te.
Tatia: io e te siamo sempre state amiche in tutto questo viaggio. –Dice incrociando le braccia intorno al petto.- E poi sto aspettando da oltre 1000 anni questo momento ed non ne voglio aspettare altri 1000 per convincere un'altra strega di aiutarmi adesso che ho indebolito Katerina.
Io: se sta con Lara dobbiamo stare molto attente è meglio che lei venga qui a New Orleans noi l’aspetteremo a braccia aperte. –dissi sorridendo.- Sta tranquilla non muoio proprio adesso il nostro piano sta funzionando di giorno in giorno ma se vuoi essere un ibrido devo avere molte più fonti vitali.
Tatia: lo so nutriti della donna che ti sistema la stanza non puoi fidarti di lei.
Io: no è solo una povera donna anziana ed è nonna e..
Tatia: davvero ti importa questo? Che è anziana e che abbia dei nipoti? –mi guarda scuotendo la testa.- Ci impiegherà 2 secondi a dire a Klaus che sei invecchiata cosi velocemente e lui ha dei grossi dubbi su di te o vuoi finire tu dentro a una tomba.. O bruciata viva?
Io: sai che con me questi giochetti con me non funzionano.
Tatia: allora fallo sennò posso sempre ucciderla io ricordi?
 
Disse seria guardandomi con il suo sguardo crudele sospirai e annuisco chiamai la donna dicendole che avevo fame e se cortesemente poteva portarmi qualcosa da stuzzicare disse che sarebbe arrivata subito chiusi insicura la chiamata sotto lo sguardo di Tatia che mi teneva d’occhio sapevo che se mi sarei nutrita da sola ci avrebbe pensato lei quindi era meglio che l’ha uccidevo io. Infondo sarebbe stato indolore senti bussare e dissi avanti cercando di rimanere più tranquilla possibile,Agnese entrò ad un tratto ricordai che era molto amica con Katherine e ogni mio ripensamento senso di colpo spari di colpo appoggiò il vassoio al tavolino al mio fianco e la bloccai per il polso facendola avvicinare a me il più possibile.
Senza dire un mi dispiace misi una mano sul suo cuore dicendo alcune parole,una luce bianca e pura usci dal suo petto entrando dentro la mia mano lei mi guardò nei occhi scioccata cercando di dire qualcosa ma era troppo tardi. Man mano che il flusso vitale che rimaneva entrava dentro di me mi sentivo molto più meglio di poche ore prima lasciai la mano e il corpo senza vita della donna cadde a terra non facendo nemmeno troppo rumore,era vuoto visto che la sua anima era ormai mia.
Senti un po’ le ossa scricchiolare come se fossi stata per molto tempo seduta,mi sarei dovuta ancora nutrire un bel po’ ma per adesso potevo andarci da sola prima ero troppo debole,mi avvicinai piano allo specchio guardando di nuovo il mio volto cambiare molte rughe scomparivano insieme alle linee nere che in quelle ore avevano invaso il mio povero viso quando ritornai qualche anno più giovane sentendo molta più forza per andarmi a nutrire di qualche altra persona sorrisi al mio riflesso,adesso nessuno mi poteva fermare.
 
 
Tatia: beh ora si che ti si può vedere in faccia. –Disse sorridendo.- Ma sei sempre orribile.
Io: vieni con me devo andarmi a nutrire di altre persone e devo portare questo corpo in cucina.

Le dissi sorridendo di nuovo maleficamente guardando Tatia che mi ricambiò lo sguardo con aria complice,mi andai a cambiare indossando i miei abiti preferiti coprendomi bene il viso con una sciarpa mettendomi un cappello semplice presi il corpo della donna scendendo per delle scale secondarie che usavano i domestici e anche Klaus o qualche ibrido avevo trovato molte vie di uscite che avevo anche insegnato a Tatia per potersi nascondersi per parlare con me in modo che nessuno ci avrebbe sentite,arrivata nella cucina lasciai il corpo senza vita sdraiata sul pavimento gli do un ultimo sguardo e poi scompari dietro alla seconda uscita.
Potevo essere chiunque,potevo avere tutto ciò che volevo ma questa volta nessuno mi avrebbe fermato a completare il mio piano.
La mia vendetta.
 
Pov. Katherine
 
2 GIORNI DOPO.
 
Mettemmo ogni valigia nell’auto ad un tratto Lara mi chiamò dicendomi che mi doveva parlare da sola la guardai e annui dicendo a Elijah che sarei tornata subito,andammo in mezzo al giardino dove si trovava un piccolo capanno dove teneva gli attrezzi per il giardino entrammo dentro e la guardai un po’ confusa anche se immaginavano quello che mi doveva dire.  Era stata una decisione difficile da prendere ma era l’unica soluzione che Elijah non scoprisse nulla.
 
Lara: tu sai.. Che non sono abbastanza forte da liberarti da Tatia..
Io: si lo so Lara ma tranquilla risolveremo ogni cosa.. Credo.
Lara: no alla notte del plenilunio di sicuro sia Kenna che Tatia saranno vulnerabili durante quel incantesimo in molte non riescono a portarlo al termine.
Io: e io cosa dovrei fare?
Lara: io farò un incantesimo ti liberò per circa due minuti non sono sicura del tempo. –mi guarda.- E quando sarà il momento sai già cosa devi fare.
 
La guardai annuendo e poi mi diede un sacchetto di erbe che dovevamo dare a tutti che vivevano in quella casa,ci abbracciammo e dopo un ultimo sguardo preoccupato tornammo dai gli altri Lara disse ad Elijah che sarebbe venuta domani a New Orleans aveva delle cose da fare riguardo a quello che stava succedendo e doveva contattare gli Antenati misi la bustina nella borsa e salutai la mia amica stringendola non sapevo quando sarebbe stata l’ultima volta che l’avrei rivista o se Tatia appena rientrata a casa si sarebbe preso il mio corpo le sorrisi e poi Elijah mi apri la portiera della macchina lo ringraziai sorridendo dandogli un bacio dolce sulla guancia per poi mettermi seduta cercando di rilassarmi sul sedile cercando di non pensare a quello che poteva capitare a tutti.



Ciao a tutte\i scusatemi questi lunghissimi 8 mesi che non ho aggiornato la ff.. Il capitolo è un pò lungo.. è.è
Mi sono presa un periodo di pausa anche da quella Delena ma volevo pensare il destino di questa fanfiction e ho deciso che la continuo ho molti progetti e molte idee che vorrei già scrivere ma mi devo frenare u.u
Ne vedrete delle belle specialmente con Tatia come avrete letto sarà un personaggio molto ma molto cattiva e vendicativa,ho voluto crearla cosi Tatia con la vendetta e rabbia con la famiglia originale!
Beh,ma non voglio dare troppi spoiler!
A presto,
DenyDF 

 
  
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