C'è una luce accecante. Prima quel verde intenso, poi l'oscurità mi ha avvolto. Ad un certo punto mi sono solo reso conto che ho gli occhi chiusi. E li ho aperti. Ma la luce è accecante. Ho bisogno di sbattere le palpebre più volte per abituarmi alla luce del sole. Mi accorgo di essere steso su qualcosa di soffice. Sembra erba. Mi metto a sedere, focalizzando lo spazio circostante. Non ci metto un attimo a riconoscerlo. Ci tornavo spesso dopo... dopo i GUFO. Ancora più spesso da quando è morta. Il parco giochi del mio paesino natale. È tutto così... pulito. Ad un tratto mi ricordo tutto. Harry. Hogwarts. La battaglia. Mi metto in piedi. 
"Severus" 
Non è possibile. È la sua voce. La riconoscerei tra mille. Ho quasi paura a voltarmi. Ho paura di sbagliarmi. Quando mi giro il mio cuore salta un battito. O parecchi battiti.
Quante volte l'ho sognata? Quante volte ho immaginato di ritrovarmela davanti? Quante volte ho sperato di rivederla? 
È più bella di come la ricordassi. I capelli rossi che splendono alla luce del sole, gli occhi verdi luminosi e non più pieni di odio.
Mi sorride, mi corre incontro e mi abbraccia. Il suo profumo è quello di sempre. Ha sempre odorato di fiori, Lily.
Dopo un po' si allontana e mi guarda negli occhi.
"Grazie Severus. Grazie per aver aiutato mio figlio."
"Scusami" mi esce in un soffio. Ci riprovo.
"Perdonami, Lily. Avrei dovuto fare di più. Non ti meritavi di morire. Dovevo proteggerti. Non dovevo dirti quelle parole. Avrei dovuto lasciare perdere i Mangiamorte e seguire i tuoi consigli. Ho sbagliato tutto."
Lei annuisce lentamente.
"Ti perdono" dice. 
Un senso di pace mi pervade. Mi ha perdonato. Non ci credo. Quante volte l'ho implorata? Ho capito troppo tardi che lei era più importante di un gruppo di folli. Però ora mi ha perdonato. E ora?
"Ora anche qualcun altro deve fare delle scuse." dice Lily, come leggendomi nel pensiero. D'altro canto, c'è sempre riuscita.
Qualcuno si schiarisce la voce dietro di me. Mi giro un'altra volta, intuendo chi si trova di è.
James Potter mi guarda attraverso le lenti un po' storte degli occhiali. È esattamente come me lo ricordavo. Identico al figlio.
"Grazie per aver aiutato mio figlio. Anche se lo maltrattavi." aggiunge.
"E scusami per averti fatto tanti scherzi cretini. Ero un piccolo imbecille viziato"
James Potter che si scusa? Impossibile. Però sembra sincero.
"Almeno su questo siamo d'accordo" affermo con un sorrisetto ironico. 
"Ricominciamo daccapo. Piacere, James." dice porgendomi una mano. Ci penso un po' prima di stringerla. La tranquillità di questo posto mi spinge a farlo. Non avrebbe senso continuare una disputa inutile. E voglio restare vicino a Lily. In un modo o nell'altro. Quando mi volto a guardarla la vedo rilassata. Sembra in pace. E questo è ciò che voglio. Ciò che ho sempre voluto.


NdA: Ciao a tutti! In un momento d'ispirazione mi è venuta in mente una Snily. Non chiedetemi come. Insomma, io adoro le Jily in tutte le loro forme e scrivo Snily. Okay, la pianto. Allora, vi spiego un paio di punti. Per me l'effetto del Paradiso è quello di rendere tutti un po' più pacifici, perciò Severus perdona James e Lily lo perdona a sua volta. Cercano tutti di essere più amici.  Mi scuso per non aver inserito anche Sirius a fare le scuse, ma non mi andava di rompere il quadretto con una presenza in più. Non uccidetemi, anche io adoro Sirius. E poi... stop. Hoo finito. Spero vi possa piacere e che facciate anche un salto dalle altre mie storie. Ciao a tutti, buoni ultimi giorni di vacanze.
Baci,
-A