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Autore: Lordvessel    05/09/2014    1 recensioni
Questa è una storia basata sulla leggenda metropolitana dello Slender Man ideata da Victor Surge. Un 28enne sociofobico di nome Andrea scoprirà attraverso una terapia con l'ipnosi che la sua patologia (la quale non gli consente di parlare con nessuno se non con il proprio psicologo) è dovuto ad un trauma mentre era in vacanza dai suoi zii a Boston: un incontro ravvicinato con il leggendario Slender Man. Tornerà a Boston per rivisitare il luogo in cui aveva visto la terrificante creatura e sarà sempre qui,alla fine, che lo incontrerà di nuovo.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Bondage
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Spalancai leggermente le palpebre e vidi ciò che stava accadendo: ogni cosa di fronte a me era distorto, sfocato. Un fumo nero iniziò a formarsi qualche metro sopra la mia testa, diventava sempre più grande, e più denso. All'improvviso cominciai ad udire un suono stridulo simile ad un urlo di dolore,molto acuto, la cui intenzione evidente era quella di rompermi i timpani. Il fumo si avvicinava verso di me come se volesse inghiottirmi, ad un certo punto da esso ne uscì un volto senza occhi, né naso,né orecchie,solo una bocca spalancata da cui si intravedevano i denti aguzzi e una lingua nera. Il mio cuore iniziò a battere all'impazzata, ma ero pietrificato,debole, non riuscivo a muovermi!Il mio respiro si faceva sempre più pesante, la paura mi stava soffocando, avrei voluto alzarmi e scappare ma non ci riuscivo. La sua lingua nera e viscida si avvicinava sempre di più al mio collo, allora feci un grosso respiro finché non ebbi li forza da riuscire ad emettere un gridolino, prima di svenire. Ripresi conoscenza e vidi Dottor Meis che mi chiamava:
 - Andrea! Andrea!
Saltai fuori dal letto e iniziai a parlare velocemente e alla rinfusa, ma ad alta voce.
- Un fumo nero!Da cui è uscita una testa con i denti aguzzi e la lingua, delle urla!
-Figliuolo calmati e dimmi cosa è successo.
In quel momento accorsero anche i miei zii:
- Abbiamo sentito un urlo e siamo accorsi!- disse zio Mark.
Riuscendo a parlare solo col Dottor Meis, egli chiese di uscire momentaneamente ai miei zii per poi spiegare anche a loro l’accaduto. Il Dottor Meis era molto interessato nel sapere ogni minimo dettaglio (“I sogni non riguardano mai delle sciocchezze; non permettiamo infatti che il nostro sonno venga turbato da inezie.” Citando Freud) mentre mio zio,una volta che gli fu spiegato tutto dal Dottor Meis, esclamò: - È lo Slender Man, ne andavi matto da piccolo, ma come hai fatto a sognarlo di nuovo  dopo tutti questi anni?
Allora intervenne mia zia che, prese in mano il libro di Creepypasta comprato in centro la scorsa volta e sorridendo disse: - Colpa mia!
- Ecco spiegato il mistero!E’ stato solo un incubo. – Aggiunse Zio Mark.
Zia Margaret - Già solo un brutto sogno!- E rivolgendosi a me - Ti prendo un po' di camomilla, tu rimettiti a letto che domani ci aspetta un'altra giornata impegnativa, non hai ancora visto nulla della grande Boston! Dopo aver preso la camomilla gli zii tornarono a letto e rimanemmo in stanza solo io e il Dottor Meis che bisbigliando disse: - C'è qualcosa che non mi convince...
- Ovvero?
- Da come ho sentito, tu da piccolo andavi matto per lo Slender Man, cioè ne eri affascinato …
- E quindi?
- Perché avresti dovuto fare un incubo su di lui?
- Sul libro ci sono molte storie di orrore sul suo conto…
- Non mi sei mai sembrato un tipo facilmente impressionabile.
Non seppi che rispondere, il Dottor Meis voleva farmi capire che si trattava in suo parere di un semplice brutto sogno ma che significava di più.
- Magari, seppur non nella stessa casa, l’ambiente familiare di Boston, accompagnato da le stesse cose che facevi proprio qualche anno fa quando arrivasti per la prima volta qui come girare in città o leggere Creepypasta..
- Una sorta di flashback?
- Non proprio, sarebbe un flashback se tu avessi sognato già o avuto un vero incontro con lo Slender Man, secondo me è come se tu avessi avvertito una tensione, per me, hai rivissuto il trauma, ma inconsciamente. E’ come se fosse stato mascherato dall’immagine dello Slender Man. In poche parole hai visto lo Slender Man ma hai sentito ciò che hai provato nel momento del trauma, è come un puzzle, tante esperienze sensibili rivissute ti hanno portato a quella traumatica altrettanto rivissuta. Ripetendo quasi tutto quello che facevi qualche anno fa hai ottenuto solo le sensazioni del trauma, questo significa che per avere l’esperienza completa..
- Dovremo tornare alla vecchia casa.
- Esattamente. Se nel corso di un solo giorno abbiamo due o più esperienze adatte a provocare un sogno, questo farà riferimento ad un tutto unico; esso è costretto a farne un'unità.
-
Sempre Freud?
- Altrettanto esatto.
  
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