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Autore: SmellyJelly    06/09/2014    6 recensioni
Io sono invincibile.
Sì, e potete dirlo forte... Sono sopravvissuta al mio passato e sto sperando nel mio presente.
(Sequel della storia "HIStory & HERstory")
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Jackson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Love me

Quando fummo tornati in albergo mi diedi due minuti per osservare quello che c’era al di fuori la finestra, non potevo avvicinarmi o i suoi fans appostati giù avrebbero avuto un gran brutta delusione nel vedere me invece che il Re del Pop.
-Ti piace?- disse Michael mentre si sedeva sul letto.
Annuii.
-Prima o poi dovrai uscire allo scoperto… Non riuscirò a tenerti nascosta ancora per tanto, la situazione sta diventando insostenibile e se i media dovessero scoprirlo da soli si scatenerà il putiferio-
-Lo so, lo so… Ma non è ancora il momento, non ancora…- deglutii e poi continuai –Michael- ma lui mi tirò le parole dalla bocca senza che io dovessi muovere un muscolo.
-Elizabeth… Se sei tornata qui ci dovrà essere un motivo… Come sta Anisa?-
-Anisa, lei è…- arricciai la bocca –è colpa mia. Lei è morta per colpa mia- cominciai ad agitarmi e misi le mani contro il muro, e mentre lo tastavo ricordai le sbarre della prigione.
-Spiegati meglio-
-Michael… Io le ho staccato la spina… La spina che la teneva in vita, io sono… Un mostro! Ecco cosa sono! Adesso io sono anche peggio di lei, perché?! Io non dovevo farlo, non volevo farlo… Ma… Non ce l’ho fatta- abbassai lo sguardo, sempre tenendo le mani attaccate al muro, poi mi voltai –era questo che volevo dirti, e che sono stata in carcere… Sono stata lì dentro per anni- continuai ancora con lo sguardo basso.
-Certo, lo so-
Alzai gli occhi –che significa che lo sai?-
-Elizabeth, anche tu devi sapere una cosa… Ho pagato io la tua cauzione, l’ho fatto per farti tornare da me…- sospirò alzandosi –so bene quanto sia stato difficile per te sopportare tutto quello che è stato, eri così giovane infondo…-
-Michael allora come puoi accettarmi? Lo sai… Infondo anche io avevo paura che tu venissi a sapere di ciò che avevo fatto, anche per questo non volevo vederti… Non sapevo cosa avresti pensato, non sapevo che reazione avresti avuto- sospirai –io ti amavo troppo anche se cercavo di dimenticarti, non volevo che tu pensassi che io ero un mostro più di quanto lo penso io ora, e quindi… Che non avresti voluto più vedermi, io questo non me lo sarei mai perdonato- mi coprii il volto.
Sorrise –non ho pensato assolutamente nulla tesoro. In questi casi bisogna agire con calma, senza fare conclusioni troppo affrettate, esattamente com’è successo a me nel processo, ricordi? E se non l’avessi fatto io sarei stato un ipocrita anche nei miei stessi confronti. Perciò prima di pagare la cauzione ho fatto una ricerca approfondita per vedere cosa c’era dietro: volevo constatare con i miei occhi da quanto tempo Anisa era in quello stato, quante probabilità c’erano che quella situazione sarebbe potuta durare per molti anni e quale ragione avevi tu per fare quel gesto-
Cercai di sostenere il suo sguardo, che cercava sempre di consolarmi nonostante il casino che stavo creando.
-Le persone sono il frutto del loro passato Elizabeth, e il tuo è stato troppo crudele con te. Mio padre non è mai stato il mio punto di riferimento semplicemente per il fatto che lo è stato mia madre, ma tu non avevi nessuno a cui aggrapparti se non te stessa, ma i bambini sono dei fogli bianchi e purtroppo prendono anche i cattivi esempi delle persone che gli sono accanto. Non condannarti per quello che hai fatto, non è colpa tua, è solo colpa di chi ti ha insegnato e può darsi anche che tu abbia agito troppo d’istinto è vero, ma anche io l’avrei fatto se la situazione in cui mi fossi trovato sarebbe stata più grande di me-
-Potresti avere ragione, ma… Se qualcuno ci manda queste situazioni, e non dico il destino perché sono fortemente incredula, beh… Allora possiamo affrontarle, ho sempre pensato così-
-Potrebbe anche darsi, ma a volte puoi farti trascinare dalla corrente… A volte la situazione ti sembra così grande che ti costringi a fare quello che in realtà dovresti affrontare, e anche in quel caso non è colpa tua perché io so benissimo che tu sei una donna molto forte amore mio, e se una situazione ti fa crollare dev’essere davvero seria, non credi?-
-Oh Michael…- lo abbracciai e lasciai imprimere le mie lacrime nel tessuto della sua giacca –io non ce la faccio, ho tanta paura…-
-Non devi averne invece, perché ci sono io con te ed è proprio questo che bisogna fare in una coppia: aiutare l’altro a superare le proprie paure- mi strinse a sé.
-Non posso vivere senza di te, non più ormai… Dovrai sopportarmi tutto il tempo d’ora in poi- gli sussurrai ancora con voce rotta dalle lacrime.
-Tutto il tempo per tutta la mia vita, non vedevo l’ora- mi sorrise ed io sorrisi a lui mentre gli passavo le mani sul torace. Gli accarezzai il viso e ci scambiammo baci e tenere affusioni tutta la notte, dopo un po’ mi tenni alle sue spalle e mi sollevai per abbracciarlo.
Rise e mi baciò la spalla.
Rimanemmo in quello stato tutta la notte e la mattina dopo ci risvegliammo ancora con i vestiti della sera precedente addosso.
Almeno io mi risvegliai in quel modo, perché Michael molto prima si era sciolto dalle mie braccia ed era sparito. Sbadigliai, un attimo dopo qualcuno aprì malamente la porta e quello era proprio Michael che mi aveva portato la colazione a letto.
-Vuoi che ti dica ancora che sei un gentiluomo?- risi.
-Non credo tu l’abbia provato ancora fino in fondo-
-L’ho fatto… la notte di Natale di sei o sette anni fa-
-In realtà non te lo ricordi così bene- ovviò.
-La mia è una buona memoria-
-Non credo, o forse sì. Ma quella era la mia prima volta e quando invece lo vedrai ora con i tuoi occhi rimarrai ancora più sorpresa, a quel punto me lo dirai tutti i giorni-
-Ti reputi così eccezionalmente esperto?- alzai un sopracciglio.
Rise malizioso.
-Vedremo- assottigliai lo sguardo.
-Mi stai lanciando una sfida?-
-Forse. Sai quanto ci vuole per sbalordirmi-
-Lo so perfettamente, anche io ho una buona memoria-
-Lo so- risi.
-Quindi cosa vuoi scommetterti?-
-Guarda che lo so benissimo cosa ha detto Lisa in quell’intervista… “Il miglior sesso” certo…-
Rise –sei ancora gelosa a quanto vedo-
Sbuffai –è vero, hai ragione, lo sono ancora già, ma anche tu lo sei!-
-Dannatamente- disse ancora ridendo.
Incrociai la mia mano con la sua.
-Sono cresciute anche le tue mani…- disse lui osservando le mie.
Sorrisi e guardai invece quelle di Michael. Erano così grandi e terribilmente protettive…
-Michael come hai scoperto che ero in carcere?- gli domandai.
Rise sotto i baffi –non ci crederesti se te lo dicessi-
Inclinai la testa con sguardo interrogativo.
-Avevo ancora il numero di Siria, e dato che non sapevo come contattarti visto che non avevi più un cellulare, ho chiamato lei. Mi disse piangendo cos’era successo, poi mi disse anche che voleva farti uscire dalla prigione al più presto perché sapeva che non era colpa tua come lo sapevo io, così io pensai alla cauzione e Siria pensò a come farci incontrare… Poi in qualche modo avrà rintracciato Frank, non chiedermi come perché non ne ho idea, e si saranno messi d’accordo su come farci incontrare attraverso lui, visto che tu non volevi vedermi neanche da lontano- sorrise.
-Come sai che ha chiamato Frank?-
-Il padre di lei e di lui a quanto pare si conoscevano molto bene essendo di mestiere, credo fosse appunto il padre di Frank a trovare gli appartamenti negli alberghi per la famiglia Rosenberg- spiegò.
-Ah capisco… Wow che caso!- risi.
-Già…-
-Comunque… vorrei sapere chi sono quelle due personcine che dovrei conoscere-
-Oh giusto! Però dovrai aspettare qualche ora, adesso sono a scuola- indicò l’esterno.
-Scuola? I tuoi figli?- chiesi con occhi sognanti.
-Esatto- rispose sollevato.
-Credi che gli piacerò?- gli domandai mentre cercavo qualcosa con cui vestirmi.
-Pensi sia possibile che accada il contrario?- ribatté con un tocco di ironia.
-Dici? E perché?- lo guardai per un attimo.
-Non lo so, mi fai pensare ad una che ama i bambini, e che insegna loro come vivere… Saresti la professoressa di vita perfetta per loro-
-Voglio solo che non vivano nemmeno un briciolo di quello che ho vissuto io…- feci una pausa –ogni bambino ha diritto alla libertà di espressione, alla spensieratezza e all’amore assoluto, ma soprattutto alla disciplina. Io l’ho avuta sempre nei casi sbagliati e adesso…- risi –adesso sono tutta sbagliata-
-No invece, tu sei perfetta così come sei-
-Adoro questi tuoi commenti dolcissimi e eccessivamente fuori luogo- assottigliai lo sguardo.
Scoppiò a ridere.
-E scommetto che ti piacciono anche i miei difetti-
-Sono quelli i più belli, bambolina- si stiracchiò le gambe.
Risi ancora di più –accidenti, tu con queste frasi ti porteresti una dozzina di donne a letto in una sola sera, sei così affascinante- mimai una qualsiasi voce sensuale nel pronunciare l’ultima parola.
-Tu hai uno splendido senso delle humor, invece. Gli uomini adorano questo, sei tremendamente bella e terribilmente sfacciata, perciò anche tu saresti capace di portartene una ventina a letto in una sola sera-
-Sai, come sfida proporrei a chi se ne porta di più a letto in una sola sera, che ne pensi… tesoro?- sottolineai l’ultima parola.
-Mmh… Per me siamo pari- si stese sul letto e io ne approfittai per salirci sopra.
-No… Mi batteresti su larga scala- gli passai un dito sulle labbra.
Rise di gusto –ti sbagli. Io non ti farei mai una cosa del genere, tesoro. Porterei a letto solo te, quindi sei tu quella che mi batte- anche lui sottolineò il suo “tesoro”.
-Visto? Te l’avevo detto che con una sola frase faresti sciogliere l’intero mondo femminile- continuai –e poi scherzavo con quella sfida se non l’avessi capito, caro. Ti ucciderei come minimo se solo tu ci provassi…- misi il lucidalabbra sempre seduta su di lui, mentre nello stesso tempo mi guardavo allo specchio.
Rise ancora –peccato, un po’ mi piaceva la cosa-
-Stronzo…- mi aggiustai sul suo stomaco facendolo “leggermente” saltare dal dolore.
-Tesoro che ne dici se provassi a toglierti dal mio stomaco?-
Stavo per rispondere quando poi entrò di botto Frank.
-Oh… Vi ho interrotti?-
In effetti a primo impatto la nostra poteva sembrare una posizione alquanto ambigua…
-Non si bussa più Francesco?- alzai un sopracciglio ancora impegnata ad aggiustare il trucco.
-Mi scusi sua maestà Elizabeth, ma io gentilmente starei aspettando Michael da tre ore!- urlò incazzato –e poi dobbiamo andare a ritirare premi e altre cose che nemmeno ricordo tra l’altro…- disse ancora prevedendo quella che sarebbe stata la mia prossima domanda.
-Scusa Frank, ma Lely ha voluto per forza trattenermi… Sai, non ce la fa a stare lontana da me-
-Se stai cercando di provocarmi allora ci stai riuscendo alla grande- gli diedi una gomitata sullo stomaco, poi mi alzai facendolo sobbalzare ancora e posai i trucchi.
Frank sospirò paziente –voi due siete la coppia perfetta… Se non vi foste incontrati sareste finiti tutti e due su una cattiva strada- disse indicandoci.
-Bene, sono pronta- presi la borsa.
-Come sapevi che saremmo usciti?- domandò Michael cercando di alzarsi.
-Andiamo Michael, quando mai tu resti un po’ con me? Perciò ho deciso di rimediare io a questo punto- feci spallucce.
Sorrise.
-Ci muoviamo?!- domandò ancora innervosito Frank.
-D’accordo!- affermammo io e Michael ancora più “stizzati” di lui. A volte il suo lavoro stressava persino me.



*Angolo autrice*
Rieccomi! Ragazzi dovete scusarmi se non aggiorno con molta regolarità, ma in questi giorni sono stata continuamente fuori casa e tra l'altro tra una settimana comincia la scuola e si lavorerà sodo!
Quindi... Beh non sorprendetevi se non aggiornerò in breve tempo, almeno saprete che non è per il fatto che voglio abbandonarvi, assolutamente non lo farei mai...
Comunque siccome anche in questo momento devo scappare continuerò a ringraziare chi segue e chi recensisce la mia storia, spero solo che ogni tanto qualcun'altro si faccia vedere... A volte vi vedo sparire così all'improvviso e questo di certo non mi rende felice..
Ora dvo proprio andare, spero che il capitolo vi piaccia!
I love you and God bless..!

SJ
  
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