Angolo autrice: Questa storia è nata per purissimo caso ascoltando delle canzoni un po’ deprimenti su Youtube. Chissà perché ogni volta che ascolto canzoni simili penso a Severus.. (Beh oddio la motivazione è piuttosto ovvia). Credo si sia capito che per me Piton è un personaggio incredibile, unico, con una storia talmente triste e dei sentimenti talmente forti che merita di essere descritto. Io non sono la Rowling quindi non so se sono riuscita a descrivere appieno il vero Seversu Piton, ma questo sono sicura gli somigli.
(A scrivere di Severus ci sto prendendo la mano eh) Ho blaterato anche troppo. Buona lettura!


Tutto solo per lei

Era passato così tanto tempo eppure con la mente sono ancora là su quei verdi prati di Hogwarts con la testa rivolta verso il cielo. Lei sdraiata accanto a me sempre sorridente e solare a regalarmi la splendida visione dei suoi lunghi capelli rossi che parevano assorbire la luce del sole. E i suoi occhi, quei due occhi verdi, di un verde intenso e luminoso. Erano forse la cosa più bella, il tocco che la rendeva unica e speciale.
Era come un angelo, una figura di effimero desiderio.
“Severus..” ricordo ancora la sua voce e quando chiamava il mio nome quest’ ultimo pareva diventare la parola più bella del mondo. Le parole fluivano e scivolavano sulla sua lingua come seta diventando soavi.
Lei era perfetta in ogni dettaglio, in ogni più piccola debolezza.
Era forte, lei, altroché… Ed era allo stesso tempo anche tanto fragile, come un giglio candido da ammirare che non viene toccato per paura di sciuparlo.
Quel pomeriggio in particolare sembrava davvero felice, e quando lei era felice lo ero anche io.
“Credo proprio che a Pozioni prenderò una E” disse sorridendo fissando il cielo mentre i suoi capelli color fuoco erano sparsi sull’ erba “E tutto grazie a te” disse rivolgendomi un sorriso d’ ammirazione. Io sorrisi, probabilmente nel mio solito modo un po’ goffo.
“Non esistono tante persone come te, Sev” sussurrò
Io deglutii rumorosamente imbarazzato e felice, come se quelle parole avessero scatenato una esplosione di fuochi d’ artificio dentro di me.
“Come me?!” chiesi sorpreso immergendo i miei occhi di pece nei suoi di smeraldo.
“Sì” disse lei tornando a riempire i suoi occhi dell’ azzurro del cielo “Fedeli, dolci e.. Disposte ad aiutare qualcuno in difficoltà”
“Bè.. Ecco.. E’ solo un.. Un aiuto a Pozioni” risposi arrossendo
“Tu mi sei sempre d’ aiuto Sev, non solo a Pozioni.. Ti ringrazio per questo”
Tornò a guardarmi con quei suoi splendidi occhi.
“Non capisco come fanno a prenderti in giro” continuò Lily cercando la risposta nei miei occhi.
Io arrossi “Non saprei.. Odio reciproco forse”
Lily sorrise “Bah.. Sono un branco di pazzi” disse sorridendo ancora.

Quello fu uno dei migliori momenti della mia vita, forse il più bello.
La ragazza che amavo, quella che non ho mai smesso di amare era lì accanto a me.
Mi diceva “grazie” mi diceva che per lei ero importante.
Mi diceva che per lei io significavo qualcosa, che le ero d’ aiuto.
A distanza di anni mi accorgo quanto però le parole possano essere vane, inutili.
Se n’è andata con James, lei.
“Sono un branco di pazzi” aveva detto, eppure lei con uno del branco ci si è sposata.
Si è dimenticata chi ero, cominciando a disprezzarmi per ciò che stavo diventando.
Sarei morto per lei, ma lei non l’ ha mia saputo.
Non si è mai accorta che quella E a Pozioni non era che una minima parte di quello che avrei fatto per lei, di ciò a cui sarei andato in contro solo per lei.
Per vedere i suoi occhi brillare di gioia e per vedere il suo sorriso.
Per questo che proteggo Harry. Per questo che lo difendo, anche se lui non lo sa.
Gli dono la protezione che non ho mai potuto donare a Lily e il disprezzo che ho serbato per anni verso James.
Perché quella ragazza, quella donna mi manca terribilmente.
Mi ha cancellato piano dalla sua vita, lentamente e inesorabilmente perdendosi dietro a quei capelli riccioli e a quegli occhi ammaliatori.
Ma Severus Piton è abituato a essere dimenticato, lo fanno tutti.
Perfino Harry non sa tutto ciò che faccio per lui, ma forse è meglio così.
Ci sono abituato.
Ma tutto quello che ho fatto e che faccio tutt’ ora lo faccio per lei, perché so che se fosse qui sarebbe fiera di me e mi regalerebbe un sorriso.
E’ tutto per lei, ogni cosa, ogni mio gesto, ogni mio pensiero.
Tutto solo per lei, solo perché io la amo.
E’ la mia condanna, ma io la amo.