Serie TV > In the flesh
Ricorda la storia  |      
Autore: badluna    08/09/2014    0 recensioni
Kieren vive un piccolo momento di pace dopo aver visto morire le persone a cui teneva e l'attacco da parte di Gary.
Simon sembra essere diventata una costante nella sua vita, finchè proprio a casa sua non viene a conoscenza di un particolare che Simon gli aveva tenuto nascosto.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kieren Walker, Simon Monroe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
The First Risen




Roaton non era mai stata una città tranquilla, sicuramente non dopo il giorno del risveglio.

Da quando era tornato a vivere con i suoi genitori Kieren era stato scombussolato da diversi avvenimenti: la lotta costante per venire accettato dai cittadini, la tensione con Jemima, l’incontro con Amy,  il ritorno di Rick, la caccia ai rabbiosi liberi nei boschi, le incursioni della Forza armata Umana Volontaria (HVF)nelle case di chiunque sia sospettato di proteggere individui affetti dalla Sindrome da Decesso Parziale (PDS), la partenza di Amy, la morte di Rick, il riconciliamento con suo padre ancora scosso dal suo suicidio, l’arrivo del partito Victus così come quello dell’Esercito di Liberazione Non-Morta (ULA) in città, il fallito tentativo di partire per la Francia, i lavori forzati per il progetto Give Back, Freddie che saltava una dose diventando rabbioso, il bacio scambiatosi con Simon, il pranzo disastroso con Gary e Simon, l’accusa di omicidio, Simon che scompare nel nulla, il sabotaggio di Gary con la Blue Oblivion, Simon che gli salva la vita, la morte di Amy, la scoperta che Jemima aveva ucciso Henry ed infine, la lenta processione mentale per accettare il suo vero aspetto.

Erano stati momenti pieni di dubbi e incertezze ma ora sembravano essere passati , erano in quel momento che Kieren avrebbe chiamato calma piatta.

Mentre camminava verso il bungalow di Amy, per passare del tempo con Simon, osservava quella che era sempre stata casa sua, la città che aveva pensato di abbandonare per cercare una vita migliore in un altro stato, quella stessa città che ora si sentiva pronto di affrontare.

Passò davanti alla casa dei-della signora Macey si corresse mentalmente passando lo sguardo malinconico sulla porta del garage imbiancata per nascondere la scritta PDS, per poi spostarlo sulla finestra che sapeva appartenere alla camera di Rick.

Pensava spesso al suo migliore amico, ogni giorno, da qualche tempo a questa parte più saltuariamente durante la giornata ma non per questo meno intensamente.

Aveva un legame molto stretto con Rick e nonostante ora ci fosse Simon, quel rapporto non si poteva spezzare.

Kieren sapeva che il ricordo di Rick gli avrebbe sempre portato tristezza, ma era a conoscenza che con il passare del tempo il dolore si sarebbe attenuato,  così come il loro rapporto, che mentalmente cercava ancora di tenere in vita, si sarebbe affievolito.

Complice il bel tempo Kieren decise di prende una scorciatoia per i prati così da arrivare al bungalow dalla parte posteriore ed allungando così il tragitto di alcuni minuti per potersi godere meglio il sole sulla pelle ed il vento tra i capelli.

Gioendo nel ricordo delle sensazioni che questi davano sul corpo.

Arrivò al bungalow di Amy con la mente svuotata da cattivi pensieri, quel giorno nemmeno il pensiero delle persone che aveva perso gli fece provare l’abituale dolore.

Non si premurò di bussare ed entrò nell’abitazione con passi leggeri e movimenti fluidi, dovuti all’ordinaria frequentazione in quelle settimane.

Stava per chiamare Simon a gran voce quando sentì provenire rumori di discussione dal salotto, cercando di fare il minor rumore possibile si avvicinò alla stanza percorrendo la piccola cucina e dando una veloce occhiata a cosa stava accadendo.

Tutti i “seguaci di Simon”, come ancora era abituato a chiamarli Kieren, si trovavano nel salotto portando avanti una discussione con il suo ragazzo, che dava le spalle al muro.

-Tu avevi un compito Simon! Un compito assegnatoti neanche meno che dal Profeta non-morto! Non posso credere che tu ci abbia tradito!- Kieren aggrottò le sopracciglia alle parole di Zoe. Che genere di compito aveva Simon? E perché non glie ne aveva parlato? Non riusciva a credere che nel loro rapporto ci fossero ancora segreti simili…

- Non era la cosa giusta da fare – rispose Simon con tono pacato, cercando ovviamente di non far alterare maggiormente il gruppo di fronte a lui.

- Non era la cosa giusta da fare? La Seconda Risurrezione può avvenire solo con la morte del Primo Risorto e tu lo sai benissimo, era tuo l’incarico di portare a termine l’esecuzione!- A quanto pare Zoe era diventata il nuovo capo della combriccola di evasi mentali, pensò Kieren.

- È un prezzo troppo alto da pagare! Uccidere uno di noi non dovrebbe essere una cosa così da nulla!-

-Ma fammi il piacere. Il tuo tradimento è dovuto solo al legame che hai con il Primo Risorto!- Kieren vide Simon sgranare gli occhi e un dubbio si infiltrò nei suoi pensieri. Chi poteva essere il primo risorto se riusciva addirittura a far sobbalzare il suo ragazzo in quel modo? E perché era così importante per lui?

Zoe sembrò lasciare un momento di suspense, per accreditare il proprio ego, prima di continuare a parlare.

-Il Profeta ci ha detto che se il Primo Risorto era riuscito a farti cambiare idea doveva essere rimasto con te diverso tempo, quindi abbiamo cominciato a tenerti d’occhio. Ti abbiamo osservato ed a dire il vero non è stato difficile capire chi fosse, non ti circondi di molte persone Simon Monroe. È bastato un attimo per collegare i punti e capire che la persona che stavi cercando dal primo giorno in cui hai messo piede a Roaton è Kieren Walker!-

Il silenzio calò nel bungalow al suono del suo nome.

Simon rimase immobile fissando Zoe con la bocca poco socchiusa, come se stesse per dire qualcosa ma non trovasse le parole.

Kieren si ritirò nuovamente in cucina con un peso nel petto, non riuscendo a credere a quello che stava accadendo.

-Sono io- disse muovendo le labbra senza però riuscire ad emettere alcuna parola.

Era Kieren il primo risorto, quello che gli ULA e la signora Martin volevano uccidere, la persona che avrebbe aiutato il Profeta a portare un secondo Giorno del Risveglio sul mondo.

Chiuse gli occhi rilasciando il respiro, inutile nella sua condizione, rimasto bloccato fino ad allora e dopo un momento di immobilità si mosse uscendo dalla cucina e camminando sicuro fino al salotto.

-Perché?- Chiese. Perché era lui ad aver dato inizio a tutto. Perché Simon non gli aveva mai detto niente. Perché non lo aveva ucciso quando avrebbe dovuto. Perché ….

-Kieren- Simon lo chiamò con tono preoccupato.

Kieren decise che voleva parlarne con lui, senza stupidi spettatori in attesa della sua morte , quindi si girò verso il gruppo degli ULA e con tono secco ed terribilmente autoritario li invitò ad uscire.

-Andatevene. Subito-

Zoe rimase per un attimo a fissarlo come ponderando quale mossa fare e poi facendo un cenno agli altri tutti si mossero in direzione della porta. – A presto Kieren Walker-

Quando finalmente rimasero soli in casa il silenzio regnava sovrano, Kieren si massaggiava gli occhi mentre Simon non si era ancora mosso, continuando a fissarlo.

Il rosso sollevò il viso cercando di prendere l’ennesimo sospiro inutile e muovendosi verso la finestra, mosse la testa cercando di allentare la tensione psicologica che si sentiva sulle spalle.

Scostò di poco la tenda della finestra controllando, più per istinto che per reale bisogno, la strada deserta davanti al bungalow.

Sentì il suo ragazzo avvicinarsi a lui e con la coda dell’occhio lo vide allungare la mano destra fino ad appoggiargliela sul braccio in quella che sarebbe stata sicuramente una carezza leggera se avesse potuto percepirla.

-Kieren-

Il suo nome sussurrato gli diede la forza di girarsi per guardare in faccia il proprio ragazzo.

-Perché non me lo hai detto?- gli chiese con voce monocorde.

- Sapevo che se te lo avessi detto  ti saresti sentito in dovere di fare qualcosa di molto stupido- gli rispose con semplicità Simon.

- Non tocca a te decidere, Simon!- la voce di Kieren era forte abbastanza per dare carattere alle parole.

-E tu non dovresti sentirti in dovere di decidere! Dannazione dovrebbe essere la tua seconda chance. Una seconda vita con cui rifarti di quella che hai abbandonato!-

- Appunto una seconda chance! Non credi che anche il resto dei deceduti ne meriti una? Tutte quelle persone morte fino ad ora potrebbero tornare dai propri cari!- Il pensiero di poter riportare tutti in vita era sconcertante. Poteva vedere i visi di Rick, Amy, Lisa….  

-Ma a quale prezzo!! Le loro vite non valgono la tua!-

- Ne sei sicuro? La mia vita vale più di quella di Amy? Di tua madre?- Chiese Kieren sapendo quanto la madre fosse un argomento spinoso per lui. Simon gli aveva parlato poco tempo prima di come fosse andata quando si era risvegliato nella tomba, e quello che aveva fatto quando aveva ritrovato la via di casa. Doveva girare il coltello nella piaga per capire esattamente per quale motivo Simon lo stava proteggendo, se perché teneva a lui oppure…

-Sì! Sì! La tua vita vale di più. E ti proteggerò da tutti e da tutto!- ormai la voce di Simon aveva raggiunto un tono che era impossibile scambiare per tranquillo. Kieren non aveva mai visto il proprio ragazzo urlare ma era sicuro che non  mancasse molto alla prima volta.


-Non stai parlando così solo perché sono il primo risorto? – chiese esponendo il dubbio che si era creato in lui non appena aveva scoperto di esserlo, nella sua mente si aggiravano strane ipotesi sul perché Simon lo volesse vivo come Primo Risorto e non come Kieren.

-No! Io voglio che tu viva perché sei tu! Dannazione Kieren io ti amo! Vivi per me!- lo scoppio d’ira di Simon sconvolse Kieren più di quanto pensasse.

Credeva di averlo visto all’apice dello sconvolgimento il giorno con cui Phil è entrato in clinica con Amy sanguinante in braccio ma, vedendolo con gli occhi sgranati e i capelli scombinati che gli donavano un aria ancora più sexy e scossa allo stesso tempo, capiva che la vera espressione sconvolta di Simon l’aveva davanti ora.

Così bello, intelligente, protettivo ed innamorato di lui!

Poteva essere egoista per Simon? Poteva vivere negando l’opportunità di una nuova e immortale vita a milioni di persone?

Osservò quegli occhi bianchi tendenti all’azzurro e vi ci perse dentro, riuscendo a leggere dietro la sua espressione impassibile e trovando il centro delle emozioni  del moro. Incredibile quanto entusiasmo, dolore, volontà ed amore si nascondesse in quel giovane uomo.

Si poteva. Per lui.

-Okay. Okay – gli rispose ricordando quelle stesse parole che furono mormorate dal ragazzo davanti a lui nella cucina di quello stesso bungalow.

Sorrise, Kieren, sorrise come non faceva da anni, come forse non aveva mai fatto, e si avvicinò maggiormente al proprio ragazzo.

Portò le mani ad accarezzare il suo viso con dolcezza, cercando di fargli capire senza dover usare le parole che lo ricambiava pienamente, ripassando la piega delle sopracciglia spostandosi a massaggiare per pochi secondi i lati della fronte per poi seguire con il pollice il broncio perenne posate su quelle labbra tentatrici.

Non resistette un momento di più e affondando le mani nei capelli mori si fiondò su quelle stessa labbra baciandolo appassionatamente.

Come da manuale le mani di Simon si spostarono in un attimo accanto al volto di Kieren per poi improvvisamente raggiungere i suoi capelli ed aggrapparvisi delicatamente.

Kieren lasciò scivolare le mani assaporando per quanto possibile il corpo dell’altro in quel gesto fino ad arrivare alla vita del moro.

Con un paio di gesti riuscì a superare l’impiccio dei vestiti per raggiungere il proprio scopo e riuscire ad accarezzare le ossa delle anche di Simon con i pollici.

Il gesto fisico non gli comunicava niente ma emozionalmente gli donava una scarica di energia ed eccitazione che lo fece sorridere impreparato.

Il bacio raggiunse un livello tale di famelicità che se fosse stato umano avrebbe sicuramente sentito un forte dolore ai polmoni per la mancanza di ossigeno.

Sorrise nuovamente nel bacio sentendo una delle mani di Simon spostarsi verso la sua schiena e stringere i suoi vestiti in un moto di possessività che lo fece sentire felice e per la prima volta da un anno ed alcuni mesi, al sicuro.

-Vivrò per te-

Saremo l’uno l’ancora dell’altro.










Antro di Bad:
Ciao a tutti, questa storia mi è venuta in mente mentre archiviavo le pratiche a lavoro. A quanto pare infilare i documenti negli appositi scomparti mi sollecita la fantasia xD
Ammetto di aver  cominciato a vedere In The Flesh solo da agosto, me ne aveva parlato un'amica a giugno ma ho atteso un po' ad iniziarla complice anche il fatto che le altre serie erano tutte ferme.
Mi piace molto Kieren nonostante io non lo capisca molto, non fingerò dicendo di essere affine al suo modo di pensare o altro.
Apprezzo essere stupita dal suo personaggio ogni volta.
Ad esempio con il bacio dato a Simon, io non me lo ero per niente immagina una cosa simile! Non avevo nemmeno capito che Kierien fosse interessato a Simon in quel senso.
È bello farsi sorprendere in queste genere di cose per una volta, visto che seguo serie tipo Supernatural; Doctor Who e Teen Wolf non mi capita spesso di venir sorpresa in fattore sentimentale ma più in altri generi di situazioni.
Spero che la storia - nonostante sia cortissima- vi piaccia e se avete commenti o critiche costruttive io sono aperta a tutto :)
Grazie mille per averla letta.
Un bacione

Badluna
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > In the flesh / Vai alla pagina dell'autore: badluna