Entro nella mia vecchia stanza e una grande nostalgia mi assale.

Mia madre ha confessato che ha intenzione di vendere questa casa. Troppe spese.

Mi seggo sul letto e fisso fuori dalla finestra... forse è meglio riprendere la storia.

I mesi passavano e così, tra una voglia e l' altra, arrivai al nono mese di gravidanza.

Ricordo che ero stesa sul divano a guardare una di quelle soap strappa lacrime quando sentii qualcosa di bagnato tra le gambe.

-Ma che...-

Ok, lo ammetto, credevo di essermela fatta sotto, ma capendo che non era pipì strabuzzai gli occhi.

E intanto il mio adorato fidanzatino era appena sceso al piano di sotto dopo una rilassante doccia.

-TROY!-

-Che c'è?-

-Mi si sono rotte le acque!-

-COSA?-

Urlò lui raggiungendomi e prendendomi in braccio.

-Dove andiamo?!-

-In ospedale mi pare ovvio!-

Eravamo entrambi nervosi ed anche un po' emozionati.

Mi mise in macchina e partimmo verso l' ospedale. Cavolo se non facevano male le contrazioni.

-Oddio, fa presto... fa presto!-

-Sto anche superando il limite di velocità più veloce di così si muore!-

Credo che a momenti ci saremmo presi a parole a vicenda.

Troy frenò bruscamente di fronte l' entrata dell' ospedale.

-Si... si Chad, sbrigati però!-

Esclamò quando fummo in camera.

Io intanto cercavo di non urlare. Il dolore era tremendo.

-Sharpay... vuoi che ti porti del ghiaccio?-

Scossì la testa, nonostante fossi bollente.

Si sedette accanto al letto e mi prese una mano.

-Come vorresti chiamarlo?-

Chiesi per non pensare al dolore.

-Non lo so, non ci abbiamo mai pensato!-

-Bhe... l' importante è che sia sana...-

-Sana? Credi che sia femmina?-

Annuii e lo sentì ridere.

-Mi dispiace amore, ma i Bolton sfornano solo maschi!-

Risi anche io mentre una contranzione molto forte mi fece urlacchiare.

-Sicura che non vuoi che chiami neache il medico per l' epidurale?-

Scossi la testa, avevo paura dell' epidurale.

Non era sicura, ne avevo parlato più di una volta con lui.

Una contrazione ancora più forte mi fece urlare.

-Quanto diavolo manca ancora?!-

Domanda retorica, ok, io e Troy eravamo nel panico più totale, soprattutto perchè lui è sensibile alla vista del troppo sangue e non sarebbe entrato con me in sala parto.

Improvvisamente vivi il medico entrare, controllò di quanto fossi dilatata, credo anche che Troy lo fulminò con lo sguardo per dove stesse gurdando.

-è dilatata al massimo!-

Sentii dire solo questo e Troy sussurrarmi un "Ci vediamo dopo".

Era dispiaciuto per non assistere alla nascita di suo figlio.

Lo rassicurai un pochino baciandolo castamente.

Quando entrai in sala operatoria volli Taylor con me, che non esitò ad entrare.

Mi strinse forte la mano sorridendomi.

-Ci siamo futura mamma!-

Esclamò ridacchiando e facendomi sorridere.

-Ok, Signorina Evans, al mio tre spinga!-

Annuii nonostante le fitte dolorose.

Ma ne valse la pena.

Infatti poco dopo sentii il pianto perfetto di quello che poi sarebbe diventato il mio piccolo Alexander.

Taylor corse a dire a tutti la bella notiza e Troy, miracolosamente, entrò in sala parto, più felice che mai.

-Ti avevo detto che i Bolton sfornano solo maschi, amore!-

Scoppiai a ridere seguita da lui.

Quando i medici misero tra le nostre braccia Alex non volevo crederci.

Tutto quello che avevo sempre sognato era lì, per me, e non potevo essere più felice.

E ora abbiamo anche un nuovo arrivo, che allargherà la famiglia e mi renderà ancora più fortunata di quel che sono già.

Continua...

Grazie a chi ha commentato, dedicato con affetto a _Tay^^