Shifty stava dormendo sul divano e Lifty era sempre al muro sconvolto.
Dopo un po' decise di andare a dormire anche lui. Passò per il salotto e vide suo fratello sul divano a dormire come un ghiro.
“Non è poi così male dai.” Pensò accucciandosi sul fratello.
Non si accorse né di essersi avvicinato tanto a Shifty da sentire il suo respiro sul volto né di tenerlo per mano.
-Già fratellaccio non sei male.- Sussurrò avvicinando ancora di più il suo volto contro quello del gemello.
-Quando dormi posso farti quello che voglio.- Disse.
Quindi lo scostò un po' in modo da entrare sdraiato sul divano anche lui.
In quel momento nella testa di Litfy c'erano molti pensieri. Sbottonò la camicia a suo fratello e appoggiò la sua testa contro i pettorali di Shifty per poi addormentarsi di colpo.
La mattina fu un disastro totale.
Appena Shifty si svegliò si ritrovò suo fratello abbracciato a se, appiccicato come una patella a uno scoglio. All'inizio quasi gli piaceva, ma poi tornò in se.
- LIFTY MA CHE CAZZO FAI!!!-
Lifty si svegliò per lo spavento.
-MA COSA URLI DI MATTINATA!!!- Urlò Lifty.
Appena realizzò che aveva dormito corpo a corpo con Shifty si imbarazzò e cadde dal divano.
“Ma che sto facendo!” Si urlò nella mente.
“ Che mi succede? Cosa volevo fare? Perché arrossisco in continuazione quando mi ritrovo Shifty davanti a me?” Queste erano le domande che si poneva Lifty.
Shifty lo guardava quasi impaurito.
-Non oso immaginare cosa mi puoi aver fatto mentre dormivo!-
- Non ho fatto niente! Mi sono solo addormentato su di te Shifty!-
Shifty si guardò la camicia come per dire “ E questa chi me la sbottonata? Un fantasma?”
- Lifty... cioè come dire, SE TU SEI BUO DILLO!- Gli urlò in faccia Shifty.
- No ma che ti salta in mente! Avevo bevuto troppo ieri!-
-Ah ecco, ora torna tutto... mi era presa male.- Shifty si tranquillizzò.
Ci fu un lungo silenzio prima che Lifty decise di andare a farsi una doccia.
Shifty andò a farsi la colazione intanto. Dopo un'ora se ne andò in camera sua e di Lifty. Sfogliò il diario dove appuntava tutti i tentativi falliti per svaligiare qualcosa o qualcuno. In ogni pagina c'era scritto “fallita a causa di Lifty”. Questo gli fece salire la rabbia e decise di andarsi a sciacquare la faccia. Camminò versò il bagno e aprì senza bussare. Si ritrovò davanti suo fratello nudo.
- Shifty esci immediatamente!- Esclamò Lifty coprendosi con un asciugamano.
Shifty si era scordato che il compagno era a farsi la doccia e si girò di scatto di spalle per non guardarlo, ma davanti aveva lo specchio...
“Fanculo” Pensò.
Non riuscì a distogliere lo sguardo da suo fratello. Fece caso che il gemello arrossiva in continuazione quando si trovava in strane situazione con lui. E voleva scoprire se Lifty era etero o no.
Shifty decise che era giunto il momento di vendetta, quindi si girò verso Lifty appoggiandosi al lavandino, incrociò le braccia e si mise a guardarlo con uno sguardo strafottente.
- Ti comporti come una femmina! Sei sicuro che li sotto ci sia un bastone?-
-Ma che domande sono? Sono maschio idiota!-
- Allora perché non me lo dimostri?-
Lifty non capiva se il fratello si stesse prendendo gioco di lui.
-Allora?- Disse Shifty.
-Allora cosa!- Esclamò Lifty - Ma cosa hai preso per colazione? Un chilo di marijuana!?-
-Si vede che dovrò fare da solo...- Disse il gangster iniziando a togliersi la camicia e a sganciarsi la cintura.
Lifty arrossì di colpo e indietreggiò. Di certo le intenzioni di Shifty non erano buone.
Il capo gli si avvicinò al “subordinato” camminando in modo sexy e abbassò lo sguardo per scoprire la verità. Sorrise lievemente.
-Si sei maschio. - Disse.
- Ma cosa?- Lifty non capiva.
Shifty si avviò fuori ma prima di uscire si volto verso il fratello che non ci aveva capito una mazza da quando era entrato in bagno.
-Sai Lif, non credevo che ti eccitassi per così poco...- E uscì.
“E'? Ma cosa c'entra?” Si disse Lifty.
Poi abbassando la testa in giù lo capì da solo.
“Mi si rizza quando gli pare... di sicuro non è per quella testa calda!”
Ci pensò un altro po'.
“Si è per quella fottutissima testa calda di mio fratello...”
- Che bello! Ora credo di essere anche gay!- Si disse tra se e se.