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Autore: RYear    10/09/2014    1 recensioni
Apocalisse.
«Quando non ci sarà più posto all'inferno, i morti cammineranno sulla terra.»
- Non credevo accadesse tutto alla lettera. O almeno speravo in qualcosa di meglio! Adesso li odio. Mi hanno portato via, di nuovo, una delle persone a cui tenevo molto.
- Hai ancora tuo fratello, Gwen. Goditelo finché puoi.
- Mi stai augurando di morire? - scherzò.
- Non lo vorrei mai.
- Da quel giorno ho capito una cosa, fin troppo evidente ormai. In questo mondo dove si rischia di morire ogni secondo, ci sono due opzioni: non c’è spazio per la speranza, per le emozioni. O semplicemente bisogna lasciarsi andare e vivere ogni momento finché si può.
- Opterei per la seconda.
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Mai avrebbe permesso al destino di vincere, di nuovo.
Non avrebbe rinunciato a lei, non sarebbe tornato ad essere il triste e solo guerriero.
- Adesso sei tu ad avermi salvata – sorrise mentre lottava per tenere gli occhi aperti e mettere a fuoco la sua figura.
- Non abituarti.
Gwen sorrise. Sorrise per il ritorno della sua voce, dei suoi banali e falsi modi bruschi, per il suo ritorno.
Era viva grazie a lui, e lo era in tutti i sensi.
Aprite se vi ho incuriositi! Buona lettura! ^^.
Genere: Azione, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daryl Dixon, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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SVOLTA

Giorni caotici successero dall’arrivo di Gwen.
Daryl si era ripreso, Lori era incinta - e, dopo aver ingoiato e poi vomitato le pillole per l’aborto, confessò a Rick della sua gravidanza chiarendo i suoi dubbi affermando che il figlio era suo – Glenn aveva parlato al resto del gruppo degli zombie nascosti nel fienile, posto cui era vietato visitare. L’aveva scoperto perché, il giorno prima, aveva proposto a Maggie di far l’amore lì, cosa che ovviamente non avvenne. Aveva giurato di non dirlo a nessuno, ma gli altri dovevano saperlo. La loro vita lì fuori probabilmente era in pericolo, ma Hershel non voleva saperne nulla. Per quanto gli riguardava, li aveva accolti nei migliori dei modi e per lui ora potevano anche andar via.
Ma Rick non si arrese e con i suoi modi persuasivi riuscì a convincere il pastore a farli restare ancora lì stabilendo dei patti.
Nel frattempo Shane era fuori di sé, continuando ad imporre di lasciar perdere le ricerche di Sophia e di sbarazzarsi dei vaganti nel fienile. Su questo non riuscirono a fermarlo.
Mentre Rick era di ritorno dalla caccia di morti viventi insieme ad Hershel, Shane aveva spalancato la porta del fienile e, affiancato dagli altri, cominciò a sparare contro gli Erranti.
Beth e Maggie piangevano abbracciate, il pastore e Patricia, sconvolti da quella visuale, si accasciarono a terra disperati. Gwen aiutò gli altri a far fuori gli zombie.
Per un attimo sembrò tutto finito: corpi di cadaveri giacevano a terra, mentre dall’interno si udiva un ultimo lamento ed una bimba – con una maglia blu trasandata e pantaloni strappati – uscì allo scoperto mordendo il vuoto, in cerca di carne viva, avanzando verso loro.
Carol cercò di correrle incontro ma venne fermata da Daryl che l’abbracciò facendola inginocchiare cautamente; probabilmente le gambe non riuscivano più a reggerla in piedi.
D’istinto tutti si portano le mani sulla bocca, sorpresi, sconvolti, rassegnati.
Gwen capì che quella bambina era Sophia e si sentì mancare anche lei.
Shane aveva ragione. Le tante ricerche di Daryl – che per poco non ci lasciava la pelle - risultarono inutili, ed ora tutte le speranze erano bruciate. Non c’era più nulla di positivo in quella vita e avrebbero dovuto saperlo da tempo ormai.
Rick avanzò verso lo zombie-bambina, puntandole una pistola contro e sparando dritto alla testa,  con una lacrima che gli rigava il volto.
 
 
- Carol… Sono pronti. Coraggio. – invitò Lori.
- Perché?
- Perché è la tua bambina. – si aggiunse Daryl.
- Quella non è la mia bambina. E' qualche altra... cosa.
Carol era ormai distrutta. E’ come se un pezzo del suo cuore si fosse strappato, riducendosi in polvere. Tutte le sue emozioni erano svanite: speranza, coraggio, amore. Sarebbe diventata come di pietra, nulla l’avrebbe più scalfita. Nessun sentimento apparteneva più a questo mondo, tutto era morto sin dal principio dell’apocalisse.
 
Intanto gli altri si occupavano di scavare fosse per seppellire i corpi dei loro cari, mentre bruciavano tutti gli altri; Beth era caduta in depressione per via della morte di sua madre e del fratello-zombie. Passava le ore stesa sul letto a fissare il vuoto, nulla riusciva a farla riprendere e c’era bisogno di qualcuno esperto… provando con qualche medicina, magari! ma anche Hershel era scappato dopo l’accaduto al fienile.
- Dove può essere andato? – domandò Rick a Patricia.
- In città… un tempo, quando le cose non andavano bene, si rinchiudeva a bere in un bar. Probabilmente lo troverai lì.
- Ok, allora ci andrò.
- Vengo con te! – lo raggiunse Glenn.
- Glenn, no.. – tentò di fermarlo Maggie.
- Tranquilla, tornerò. Sono con Rick, andrà tutto bene. Voglio andarci. – la ragazza annuì mentre il coreano andò a prendere le armi.
- Sta tranquilla, te lo porterò sano e salvo – sorrise Rick incoraggiandola e posandole una mano sulla spalla.
Poco dopo si dileguarono con la macchina.
 
Nel frattempo Maggie, insieme a Lori, cercava di far riprendere Beth tenendole compagnia.
Ci provò anche Gwen stendendosi accanto a lei, abbracciandola e cantandole qualcosa di dolce, ma era irremovibile.
Così, dopo vari tentativi, ci riprovò per l’ultima volta Lori che, ferma e decisa, le portò da mangiare facendola ragionare e sembrò riuscirci.
Quando tornò a riprendersi il piatto notò che mancava il coltello. Corse dalla ragazzina facendoselo restituire. Ma pochi minuti dopo Beth era rinchiusa in bagno intenta a tagliarsi le vene. Ci riuscì ma se ne penti subito correndo fuori tra le braccia di Maggie e Lori che l’aiutarono.
 
Cominciava a farsi buio, ma Rick, Glenn e Hershel non erano ancora di ritorno.
- Daryl… Rick e gli altri ancora non tornano. Sono preoccupata, potresti andare a cercarli? – chiese Lori supplichevole.
- No, basta! – cominciò ad urlare – ne ho le palle piene di trovare le persone. Non è più compito mio, me ne sbatto.
- Sei proprio uno stronzo.
Così la donna prese una pistola, una cartina ed una macchina e si avviò verso la città.
 
Ormai era notte e non era tornato ancora nessuno. Così Shane se ne andò e tornò dopo un paio d’ore insieme a Lori che, stando a ciò che diceva, aveva fatto un incidente. Gwen pensò a curare le sue ferite e a preparare la cena insieme a Patricia.
 
Dopo essere uscita a consolare Carol, – senza riuscirci molto – Gwen cercò Daryl e lo trovò sotto al suo solito albero. Si sedette accanto a lui silenziosa e dopo qualche minuto prese a parlare.
- Mi spiace per Sophia. Ci tenevi molto a quella bambina e…
- Sono state ricerche inutili. Tutto è inutile ormai. Che andassero tutti a puttane.
- Come puoi dire questo dopo tanto lavoro fatto…
- E tu come puoi venire qui ed giudicarmi!? – alzò la voce adirato – sei qui da poco e ti credi già indispensabile, vero? La dea che tutti aspettavano! Ma la verità è che non sai un cazzo di tutti noi e non te ne frega una minchia. – cercò di riprendersi e ricominciare a parlare tranquillamente.
- Stavo per morire ma non m’importava, il mio unico obiettivo era trovarla. Ma come sempre, ogni cosa che faccio, ogni tentativo diventa vano. Ti rassegni e pensi che nulla andrà mai nel lato positivo. Ti sembra fortuna, quella che sta dalla nostra parte? Solo perché siamo ancora vivi? Io credo sia più vendetta nei nostri confronti. Saremo i pochi sopravvissuti in tutto il mondo, e perché? Perché spetta a noi vedere la morte dei nostri cari? Non credo sia una coincidenza o altro. Forse il karma, non so. E non so neanche perché continuiamo. Tutto questo distrugge, il mondo va a puttane e noi proviamo ancora a restare in vita. A quale scopo? Non possiamo fuggire per sempre da tutto questo, e lo sappiamo. Ma non l’ammettiamo. Non ci sarà una fine, siamo tutti spacciati. – entrambi guardarono davanti a loro sospirando. Gwen era sorpresa da quell’assurda dichiarazione di Daryl. Non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere da un tipo come lui.
- Tutto ciò mi fa ricredere su di te – la guardò interrogativa – voglio dire… pensi così tanto!? Mi stupisci sempre più Daryl Dixon! – rise accompagnata da lui.
- Fanculo, sei la solita guastafeste – scosse la testa divertito.
- Ti sbagli su quello che hai detto. Un motivo c’è: hai lottato finora, perché arrenderti proprio adesso? Una fine ci sarà, bisogna solo aspettare che accada. Io penso che il destino è già stato scritto, noi ci mettiamo solo del nostro. Quel che deve succedere, succede. Aspettiamo e basta. E riteniamoci fortunati. Voglio dire, preferirei essere viva piuttosto che ridurmi in quella merda di stato! – disse divertita riferendosi agli zombie -  non voglio abbattermi così facilmente. C’è sempre un motivo per andare avanti e lo troverò. Adesso ne ho uno in più.
- Cioè?
- Voi – sorrise – se fossi stata sola allora sì che avrei messo fine alle mie sofferenze. Ma in compagnia è tutta un’altra cosa. Si lotta per se stessi e per colui che ti è accanto. E voglio crederci. Voglio credere che in fondo a tutta questa merda ci sarà il lieto fine. Qualcosa mi spinge a farlo e la terrò viva finché posso. – ora era lui a guardarla stupita.
“Da dove caccia tutta questa positività?” – si chiese per poi capire che nulla avrebbe abbattuto quella ragazza, così forte e coraggiosa. Nel suo cuore c’era qualcosa di tenero, qualcosa le portava a pensare ciò e che mai l’avrebbe portata a sconfiggersi. Era dolce ma dura allo stesso tempo, proprio come lui.
 
 
Il giorno dopo finalmente Rick, Glenn e Hershel tornano, in compagnia di un altro ragazzo.
- Due tipi ci hanno attaccati e li abbiamo fatti fuori. Erano suoi amici. Era un nostro nemico ed ha provato a spararci contro nascosto sul tetto di un negozio. Ma stava arrivando un’orda di zombie ed il suo compagno l’aveva lasciato lì dopo averlo visto bloccato con una gamba trafitta da un’inferriata. Non c’ho pensato due volte a sfilargliela all’ultimo minuto. Probabilmente ho sbagliato o forse no, ma è un ragazzino e non potevo lasciarlo morire lì. – spiegò Rick al resto del gruppo.
- Sei fuori di testa amico! Lui è un nemico – continuò Shane.
- Come si chiama? – chiese Andrea.
- Randall.
 

 
SPAZIO AUTRICE

Ciao a tutti! Allora, ci tengo a dire che questo era solo un capitolo di passaggio - fatto piuttosto male e con scene anticipate riguardo la serie - ma che, nella sua inutilità, fa notare un avvicinamento a Gwen da parte di Daryl che comincia ad aprirsi e a cacciare il suo lato…. “buono”.
Per il resto ammetto che il capitolo non è un granché e vi chiedo scusa, anche per eventuali errori grammaticali.
Fatemi sapere i vostri pareri, le vostre idee.. recensite! ^^
Alla prossima, xo.
   
 
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