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Autore: LittleDefender    10/09/2014    1 recensioni
"La cosa buffa di tutta quella faccenda era che nonostante stessi davvero male per quello che era successo, non ero riuscito a versare neanche una lacrima. "
Genere: Angst, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jonghyun, Key, Onew, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Chapter 3

Inutile descrivere le ore e ore di preparazione sia mentale che fisica che hanno preceduto il nostro arrivo al Neverland. Ero cosi ossessionato dal mio piano che avevo impiegato quasi un ora solo a sistemarmi i capelli. Dovevo sembrare più bello di come non fossi mai stato. Forse Jonghyun aveva ragione. Ero solo una stupida diva che basava la sua vita sulle attenzioni e sui commenti della gente, cercando di apparire sempre al massimo per lasciare anche solo un piccolo segno del proprio passaggio. Gli skinny jeans erano perfettamente abbinati alla maglia con scollo ampio che faceva intravedere le clavicole. La leggera linea di eyeliner permetteva ai miei occhi di avere un sguardo più deciso e accattivante. Mi diedi l'ultima occhiata allo specchio e soddisfatto feci la mia entrata in soggiorno dove gli altri erano già li pronti da una decina di minuti per uscire.

“Sono pronto! Andiamo?” dissi nel modo più allegro possibile.

Quattro paia di occhi si posarono sulla mia figura con sguardi stupiti e sconcertati. Il primo a parlare fu Taemin “umma! sembri essere tornato il vecchio te “ e io sorrisi sentendomelo dire “Il piccoletto qui ho ragione” aggiunse Minho che non si sprecava mai troppo con i commenti. Poi arrivò il turno di Jonghyun che con la sua solita delicatezza tipica degli uomini burberi chiamati solitamente con nomi virili tipo Boris provenienti dalle montagne disse “ Sei uno schianto Key! Vuoi infilarti nei pantaloni di qualcuno per caso questa sera?” Non diedi troppo peso al suo commento e sorrisi a tutti. Jinki non aveva proferito parola, ma potevo capirlo. Cosa mi potevo aspettare da lui dopo tutto quello che era successo? Era già un traguardo sapere che aveva ricominciato a guardarmi in viso.

“Vogliamo andare? Se no si fa troppo tardi “

Tutti si alzarono e lentamente, uno ad uno varcammo la soglia della porta per arrivare in seguito alla macchina. Il viaggio fu breve ma comunque pieno di parole. Taemin tentava in tutti i modi di tenere alto e rilassato l'umore di tutto il gruppo e gliene ero immensamente grato. Presto eravamo già all'entrata del locale. Ero agitato ma cercavo in tutti i modi di sciogliere i nervi. Una mano si posò sulla mia spalla e poi delle labbra dolcemente si posarono sul mio orecchio sussurrandomi

“Sei bellissimo, ti prego non essere nervoso” Sbarrai gli occhi e voltai lo sguardo verso il ragazzo che mi aveva appena confortato. Jinki sorrideva ancora e mi guardava con lo sguardo piu dolce che avessi mai visto. Sorrisi, uno di quei sorrisi sinceri e pieni di mille significati. Tornai a guardare difronte a me e lentamente entrammo. Mi diressi subito verso la pista da ballo pronto a perdermi nel ritmo costante della musica. Volevo solo un momento per me prima di attuare il piano. Muovevo tutto il mio corpo con movimenti lenti e sensuale attraendo l'attenzione sia delle donne che degli uomini che erano presenti sulla pista da ballo. Ritenutomi soddisfatto e appagato da tutte quelle attenzioni decisi di dirigermi verso il bancone del bar dove i miei amici erano a sorseggiare i primi drink della serata.

“Voi ragazzi non ballate?” Dissi dopo aver ordinato uno di quei drink eccentricamente colorati e con un valore alcolico fin troppo alto.

“In realtà stavamo pensando di restare ancora un po' qui a chiacchierare. Stavamo dicendo che è da molto che il gruppo non va in gita assieme, quindi stavamo raccogliendo idee su dove andare. Tu hai qualche suggerimento?”

Ero sconvolto, non avevo mai sentito Minho pronunciare così tante parole in una volta sola. La conversazione più lunga che aveva intrapreso con lui era avvenuta anni prima quando Minho aveva sprecato ben due frasi per presentarsi al gruppo. Vidi gli sguardi in attesa dei miei compagni e cercai di ricongiungermi con la realtà fornendo loro una risposta

“Il mare non sarebbe una brutta idea! Prendiamo un po di sole e ci rilassiamo in spiaggia!”

Si guardarono tutti per un secondo in cerca di un silenzioso consenso e arrivati ad una approvazione generale Onew disse :

“ Perfetto! Che mare sia allora!... E Key, forse questo è meglio che lo prenda io” Disse l'ultima frase sfilandomi dalle mani l'alcolico che dovevo ancora assaggiare. Stizzito dal suo comportamento presi Jonghyun sotto braccio e lo portai verso la pista da ballo.

“Kibum che diamine stai facendo?”

“Ho voglia di ballare! Ma sicuramente non continuerò a farlo da solo, quindi tu sei lo sfortunato essere umano sorteggiato per farmi compagnia durante la serata dato che gli altri sono troppo occupati a chiacchierare tra loro e a rubarmi i drink”

“E non ti è venuta neanche in mente la mezza idea che magari io voglio stare con loro?”

Lo guarda con aria saccente e ridacchiando gli risposi

“Andiamo Jong, quando mai tu hai voglia di parlare quando siamo in discoteca? Mi stupisco ancora del fatto che tu non abbia già infilato in maniera poco cortese una delle tue mani dentro il reggiseno di qualche povera ragazza. Quindi zitto e vieni a ballare.”

Varie emozioni si presentarono sul volto del mio 'amico' ma alla fine dopo aver avuto un dibattito interiore su cosa fare si arrese ai miei voleri e si fece trascinare verso la pista da ballo. Se era partito tutto come un ballare da semplici amici presto tutto si evolse in dei movimenti disperati pieni di provocazione e istinti sessuali. Iniziai a strofinarmi in un modo fin troppo spinto su di lui, ma Jong non si ritrasse anzi mi prese per la vita e inizio a farsi sempre più vicino. Tutto stava andando secondo i piani, era perfetto, e anche se tutte quelle attenzioni risvegliavano in me diversi sentimenti contrastanti, dovevo rimanere più lucido possibile per gustarmi appieno la mia vendetta.

“Sai Jongie.. negli ultimi tempi ti ho odiato davvero tanto”

“Perché mi stai dicendo questo, proprio adesso?” disse stringendomi ancora di più a se

“Per farti capire che le persone non si possono trattare come hai fatto tu con me..” Gli avvolsi un braccio intorno al collo e portai le mie labbra vicino al suo orecchio “vedi, ci sono persone che, possono.. come dire, starci 'male' se le tratti solo come degli oggetti..” gli morsicai leggermente il lobo per poi spostare immediatamente le mie attenzioni sul suo collo “non a tutti gli piacciono questo tipo di attenzioni” un altro morso, questa volta sul collo “Come ti sentiresti se qualcuno ti trattasse come fai tu con il resto del mondo?” Gli soffiai sulle labbra prima di fare scontrare i nostri inguini. Trattenne un gemito “Avanti Jongie, hai perso l'uso della parola?” Risi vedendo la sua espressione confusa ma eccitata.

“Key sei scorretto”

Risi ancora di più, trattenendomi da assestargli un pugno dritto sul naso.

“Tu, proprio tu, Kim Jonghyun stai venendo a dire a me, Kim Kibum di essere scorretto? Ti prego dimmi che stai scherzando, o che in realtà sei così stupido da non sapere cosa significhi la parola scorretto, perché mi sto arrabbiando. Vieni a parlare a me di scorrettezza dopo che tu mi hai sfruttato per tutti questi anni nonostante i sentimenti che sapevi provavo per te. Viene a dirlo proprio a me che mi sono dovuto sorbire ogni sabato sera i racconti del te ubriaco su come ti sei scopato nel bagno sudicio di un locale una delle tue tante puttanelle. Proprio a me che nonostante tutto questo ti sono sempre stato accanto, cercando di essere un tuo amico nonostante il male che mi facevi ogni giorno!”

Stavo urlano e me ne rendevo perfettamente conto ma la rabbia e la frustrazione erano troppe.

“Si sono stato un coglione lo ammetto! Ma ho cercato di rimediare! Ho cercato di essere più disponibile, ti ho trattato nel migliore dei modi solo perché volevo riconquistare la tua fiducia. E cazzo sarei un pazzo a dire di non provare niente per te! Perché si Key ho iniziato a provare un sentimento che va oltre l'amicizia, ed è per questo che adesso sono qui con te su questa maledetta pista da ballo invece che a scoparmi in un bagno sudicio di un locale una delle mie puttanelle. E ora ti prego guardami negli occhi, e perdonami, perdonami per essere stata la persona più stronza presente sulla faccia della terra. Perdonami”

Mi prese il viso tra le mani e mi costrinse a guardarlo dritto negli occhi. Tutto avrei pensato che dicesse ma sicuramente non mi ero preparato ad una confessione. Stavo li a scrutare il suo sguardo, e leggevo solo sincerità e tristezza nel suo volto. Si avvicinò lentamente al mio viso e posò le sue calde labbra sulle mie. Fu un bacio casto, uno di quelli che durano un istante ma che volgono più di tutte le parole al mondo. Sorrise e si riavvicino al mio viso questa volta premendo di più per intensificare il bacio. Cercavo di opporre resistenza ma era tutto inutile, era troppo forte per essere contrastato, e una parte di me era troppo debole per lottare. Dopo tutto era quello che avevo sempre desiderato, una sua dichiarazione e uno di quei baci così dolci da lasciarti senza parole per le prossime ventiquattro ore. Nonostante ciò dovevo essere forte e continuare ciò che avevo iniziato. Cosi feci leva sul suo petto con le mani e mi scostai da lui riprendendo fiato. Lo guardai e assottiglia lo sguardo dopo di che lo dissi, dissi quella parola che avrebbe portato ad uno degli eventi più tragici e dolorosi della mia vita.

“Niente”

Jonghyun mi guardo confuso, per poi capire un istante dopo. Mi scostai ancora di più da lui e aspettai una qualche risposta

“Stai scherzando vero? Key dimmi che questo è uno scherzo.”

Raggruppai tutte le forze che avevo in corpo e continuai:

“No Jongie non sto scherzando, Non ho sentito niente, ma non essere triste vedrai che troverai un altro omaccione pronto a soddisfarti, quindi niente rancore okay? Ancora amici?”

E poi arrivò.

Uno schiaffo dritto sul mio viso. Guardai Jonghyun e l'espressione triste di prima si era mutata in una rabbiosa e cattiva.

“Sarei io lo stronzo adesso? Niente dici? Bene meglio così allora. Meglio trovarsi un altra o altro piuttosto di stare con una sporca puttana come te. Volevo regalarti il mio amore, ma non ne vale la pena se so che sei solo una di quelle altre sgualdrine da quattro soldi. Forse sono un po rude in questo momento? Ma.. hey .. dico solo ciò che è vero. Ed è la pura verità quando affermo che sei stato condizionato così tanto dall'idea di vendetta da esserti perso anche l'ultima speranza di felicità. Ora spero solamente che tu non sia mai più felice per il resto della tua vita Kibum, perché non te lo meriti. Puttana”

Rimasi ferito da quelle parole, più di quanto pensassi. Decisi di correre via come l'ultima volta. Di scappare da tutto e da tutti. Non mi fermai quando sentii urlare il mio nome all'entrata dell'locale, e non mi fermai ancora per diversi minuti. Continuai a correre anche quando qualcuno mi afferrò il braccio per farmi rallentare. Lo scostai e basta, e continuai per la mia strada con le lacrime agli occhi e la vista annebbiata. Non mi fermai neanche quando senti la sua voce chiamarmi in un modo fin troppo dolce nonostante tutto quello che gli avevo fatto passare. Poi in un istante non fui io a fermarmi ma il tempo. Sentii il suono di un forte urto, sentii le urla della gente intorno a me e mi fermai. Voltai lo sguardo e lui era li disteso a terra pieno di sangue ed ansimante. Corsi da lui e iniziai a parlargli a dirgli di stare sveglio e che tutto sarebbe andato bene. Iniziai a piangere e lui nonostante le sue condizioni si sforzo di parlare

“Ti prego non piangere. Si forte. Anche per me...”

E poi crollo tra le mie braccia. Chiuse gli occhi lentamente.

“No, no ti prego, no.. non volevo questo. Non volevo che succedesse tutto questo. Ti prego, non sono abbastanza forte per affrontare la vita da solo, ho bisogno della tua presenza! Apri quel maledetti occhi e guardami! Guardami dannazione.. “ iniziai a singhiozzare “No.. non puoi! NON PUOI!!! Sei troppo importante, per tutti! Per il gruppo, per la tua famiglia, per i tuoi amici.. e per me! Quindi ti prego resisti, hanno già chiamato l'ambulanza.. Ti prego, ti chiedo questo ultimo favore.. fallo per me.. Jinki”

Sorrise tra le smorfie di dolore e poi sussurro un ultima frase prima di lasciarsi completamente andare

“Kibummie.. ti amo...”

 

Nome: Lee Jinki

Nato a: Gwangmyeong il: 14/12/1989

Ora del decesso: 00:23 del 10/03/2013

Causa: Arresto cardiaco in seguito a molteplici ferite causate da uno scontro frontale con un veicolo

 

 

Nome: Kim Kibum

Nato a: Daegu il: 23/09/1991

Ora del decesso: 00:23 del 18/12/2013

Causa: Suicidio.

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Nota di LittleDefender: Sono un emerita testa di Jongie! E mi dispiace. Già il fatto di avervi fatto aspettare mesi e mesi è imperdonabile, e con la fine che ho scritto posso uccidermi da sola senza il vostro aiuto, così da risparmiarvi tempo e fatica. Ma almeno sono tornata e anche se in ritardo ho portato a termine questa benedetta fanfiction. Devo ringraziare quella depravata di mia cugina per avermi obbligato a riprenderla nonostante i miei vari scatti di demenza. Con la fine dell'anno scolastico avevo perso la voglia di scrivere e durante le vacanze la mia vita si è basata solo sul dormire e sul lavoro. Volevo informarvi che anche se non sarà dedicata a questo gruppo a breve (si spera) pubblicherò una fanfiction sugli EXO scritta con la collaborazione della depravata citata sopra. Grazie a tutti per aver letto questa fanfictrion e alla prossima.

Che la forza sia con voi!


 
  
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