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Autore: Scimmietta_Innamorata99    11/09/2014    2 recensioni
Jolanda è allegra e vivace, ha appena cambiato scuola e conoscerà molte persone tra cui LUI, il tipo strano e misterioso che nasconde un segreto...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Entrai in casa ancora scombussolata.

Mia mamma mi vide.

“Tesoro! Come stai? Ti sei divertita con i tuoi amici?” mi chiese venendomi incontro saltellando.

Beh non chiedetemi come mai stesse saltellando.

“Mi ha...baciata....” sussurrai a me stessa, evidentemente mia mamma non sentì nulla poiché mi ripeté “Beh ti sei divertita?”

Io stavo per esplodere dalla gioia e lei mi chiedeva se mi fossi divertita.

“Mi ha...Oh sì sì mamma, è stato molto bello. Beh io vado a dormire ho un sonno!” mi ripresi, stavo per ripetere “Mi ha baciata” ma sarebbe stato troppo perfino per un baccalà come me, suvvia!

Le schioccai un bacio sulla guancia, poi mi fiondai sulle scale e salii in camera mia.

Ero molto su di giri.

Mi svestii con aria sognante e mi misi il mio pigiama azzurro chiaro ripetendo “mi ha...baciata, oddio non ci credo... Ma... come mai l'ha fatto? La mia buonanotte? Uh se pensa che dopo questo riuscirò a dormire, il babbuino si sbaglia di grosso...”

E infatti non riuscii a chiudere occhio, mi ritornavano di continuo in mente i suoi occhi che brillavano al buio e la sua voce... Mi toccai le labbra e mi ritrovai a sorridere come una scema.

Che mi stava succedendo? Sentivo ancora l'impronta delle labbra soffici di Ivan.

Mi addormentai alle tre di notte e sognai babbuini che mi fissavano... Era alquanto inquietante.

 

 

Il mattino seguente ero orripilante.

Avevo dormito malissimo e infatti le mie occhiaie erano un misto di viola, blu e ancora viola.

Mi lavai la faccia, poi fregai il correttore di mia sorella e lo applicai in quantità industriale, misi un po' di mascara e matita e mi vestii.

“Giorno...”farfugliò Sarah entrando in bagno.

“Ciao” le risposi facendo uno sbadiglio da oscar.

“Ehi chiudi quella bocca che entrano le mosche” mi disse mia sorella mentre si sciacquava il viso.

“Beh meglio le mosche che le vespe non credi?” le risposi con aria maliziosa.

Se l'era già dimenticato?

A quanto pare no, siccome mi fissò alquanto male per averle ricordato quel giorno orrendo.

Eravamo in spiaggia e ad un certo punto molte vespe si erano avvicinate a noi, e mia sorella, dato che non teneva la bocca chiusa ma urlava e urlava si era ritrovata con una vespa in bocca. Era sbiancata e per fortuna ha fatto in tempo a sputarla fuori prima che la pungesse...

“Sì, decisamente meglio le mosche” ripetei da sola, finendo di spazzolare i miei capelli e uscendo dal bagno.

 

 

Arrivai a scuola con il cuore in gola.

Come si sarebbe comportato dopo quello che era successo?

“Ehi baccalà” sussultai a quelle parole, lentamente mi girai e me lo ritrovai di fronte, splendido come sempre che mi fissava divertito.

“Babbuino...” gli risposi, non sapendo cosa altro dire.

“Non hai dormito stanotte?” mi chiese trattenendo una risata.

“Cosa te lo fa pensare?” ribattei incrociando le braccia al petto.

“Mah, forse il fatto che le tue occhiaie ti fanno assomigliare a un panda?” mi rispose, stavolta senza trattenerla, la risata.

Maledetto correttore, scriverò una lettera di protesta alla ditta che lo produce!

“Beh hai qualcosa contro i panda?” gli dissi avvicinandomi al mio banco e sedendomi.

Mi raggiunse e si fermò in piedi accanto a me.

“No, assolutamente niente” mi sussurrò, poi si voltò e si sedette al suo posto.

Non mi guardò più per tutto il giorno. Che ragazzo lunatico.

 

 

 

Nel pomeriggio Sharon venne a casa mia, manco il tempo di salutarla che lei “Dimmi tutto tutto tutto! Il bel principe che ha combinato ieri sera?”

Sospirai scuotendo la testa e le raccontai tutto quello che era successo.

Rise tantissimo per la storia dei baccalà e dei babbuini, beh dovevo ammettere che era divertente.

“E tu signorina? Guarda che non sono cieca, ho visto benissimo che tu e Nicola vi mangiavate con lo sguardo!”

Appena pronunciai il nome di Nicola le vennero gli occhi a forma di cuoricino.

“Non immagini quanto è stato carino con me! Quando stavo per inciampare mi ha afferrata al volo e io mi stavo per sciogliere.

Poi abbiamo parlato un sacco ed è così simpatico!!” mi disse saltellando per la mia stanza e addentando un biscotto al cioccolato.

“E sboccia l'amore....” mi misi a canticchiare guardandola sorridendo. Ero così felice per lei...

Se lo meritava davvero tanto! Era ora che mettesse un punto definitivo con quel bastardo di Andrea e si innamorasse di un altro.

 

 

Dopo aver accompagnato Sharon a casa sua decisi di tornare a casa passando per il porto.

Era già sera e i lampioni erano accesi.

C'era molto vento e il mare era molto agitato.

Mi strinsi nella giacca, quando vidi qualcosa che mi fece fermare di botto.

Una sagoma a me nota, le spalle ampie, le braccia muscolose che tenevano diverse cassette di frutta verdura. Stava aiutando a scaricare della merce da un camion stracolmo di cose.

Mi nascosi dietro ad una macchina, non volevo che mi vedesse.

Notai che si guardava continuamente intorno con sguardo furtivo, come se avesse paura di essere visto da qualcuno.

Ma da chi? E come mai Ivan aiutava a scaricare la merce?

Lo osservai a lungo, c'erano diversi uomini che lo aiutavano ma lui era quello che lavorava di più, per un tempo indeterminato lo vidi fare avanti e indietro con casse di verdura e di frutta.

Iniziava ad essere stanco. Ad un certo punto si fermò un attimo per riprendere fiato, sembrava che stesse pensando a qualcosa, poi si riscosse e continuò a fare avanti e indietro dal negozio al camion, dal camion al negozio.

Stavo congelando ma non riuscivo a muovermi di lì.

Pensavo ad un milione di cose.

Ma lui domani ha scuola, come me! Sarà stanchissimo!

Beh, supposi che era già da un bel po' che lo faceva, sembrava abituato.

Poi mi venne in mente quel sogno che avevo fatto un bel po' di giorni fa. Mi sembrava proprio questo il luogo!

Però era l'alba, non sera.

Mi venne in mente un'idea, per quanto assurda ma mi venne.

“Domani mi recherò qui all'alba per vedere se c'è...”

Decisi che ero stata lì ferma per abbastanza tempo, così, tra mille pensieri mi incamminai verso casa mia.

Non so perchè non mi volli mostrare a lui, non so perchè non volli parlargli e chiedergli spiegazioni.

Qualcosa nel suo sguardo stanco e furtivo mi aveva colpita.

 

Mi addormentai sfinita, come mai il mio babbuino doveva lavorare?

 

Angolo della scimmia.

Eccomi qua col capitolo 7!

Allora... Iniziamo a capire qualcosa di più su Ivan, ma per ora non ho detto ancora molto... Ci saranno delle motivazioni sul PERCHE' Ivan debba fare questo ma non deve fare solo quello.... AAAh meglio che sto zitta altrimenti faccio spoiler! Fatemi sapere che ne pensate, se siete rimaste deluse o altro..

Vorrei ringraziare di cuore:

m_Arti

Chizu_chan

Brillante e scura

feilin

Betz5SOS

Per aver lasciato delle recensioni alla mia storia <3

Ringrazio tantissimo anche tutte le ragazze che hanno messo la storia tra le preferite, seguite e ricordate e ringrazio ovviamente anche tutte quelle che leggono in silenzio <3

Al prossimo capitolo, spero di non deludere le vostre aspettative!

  
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