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Autore: AriannaMellark    13/09/2014    0 recensioni
Bridget Slanchers non si considera una ragazza normale. Nessuno ha tanti anneddoti da raccontare quanto lei in soli sedici anni della sua vita.
Ma come in ogni storia che si rispetti... La sua vita sta per cambiare. Grazie a Gary imparerà qualcosa che prima non sarebbe riuscita neanche a immaginare, e spazio nella testa lei ne ha. Proverà tristezza, gioia, odio e amore. Ma sopratutto scoprirà molto su se stessa, ovviamente tra cadute improvvise e frasi imbarazzanti.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Guardo fuori dalla finestra della classe, e piove. Come se non bastasse il tempo schifoso, sono anche interrogata. Dalla Wilson, una disagiata che pensa che i baffetti siano ancora di moda. E già è uno squallo solo vederla vestita come un confetto verde, in più la sua vocina è così acuta che di sicuro Nico la sente anche ad una distanza di venti chilometri (circa), e implora di ucciderlo a qualche gatto obeso di passaggio. La Wilson mi odia con tutto il cuore, il che è tutto da dire visto che secondo me un cuore neanche ce l'ha. Forse perchè una volta le ho tirato una boccetta di inchiostro addosso, o perchè le ho messo un intero formicaio nella borsa. Cose da poco, cioè. Suona la campanella e me ne vado in bagno. Lì trovo la mia miglior amica, Dafne. -Ei Rid! -Ti ho detto che mi chiamo Bridget, e Rid sembra il nome di una foca. -Si, okay Rid. Senti... Damon mi ha invitata al cinema, ma a me scoccia andarci perchè a lui interessa solo pomiciare e io ho deciso che devo cambiare vita e devo trovare un ragazzo serio con gli occhiali e devo anche andare dall'estetista. Ci andresti tu al posto mio? -No. -Ti prego, ti scongiuro, ti imploro. Farò tutto quello che vuoi quando lo vuoi. -Tutto tuttissimo? -Si. Anche accompagnarti in braccio a casa. -A che ora devo andarci? Ho accettato solo perchè avevo già in programma di andare al cinema, e evitare Damon non mi costa niente. In più ci ho guadagnato dieci euro di caramelle. Gnam gnam. E per una settimana Dafne sarà la mia schiava. Guardo il film con più gente in sala, così posso parlare con i miei vicini di sedia, e non stare sola come una cosa sola nel regno di Solandia. Il posto alla mia sinistra è occupato da quella che ho capito è una troietta patentata circondata da ragazzi. Mentre quello alla mia destra è libero. Inizia il film... e lo vedo. Uno strafigo in nero. Occhi verdi, capelli scuri, lobi delle orecchie apparentemente morbidi... Insomma, uno sballo. E io non sono il tipo che si innamora di ogni tizio affascinante, ma non sono neanche asessuata. Non si può rimanere indifferenti a un tizio del genere. Ed è seduto proprio vicino a me, io, me, io!! E mi ha guardata! E ha sorriso! Anch'io gli ho sorriso, ricordando le regole fondamentali del sorridere: mordi la lingua con i molari, sbatti le ciglia, abbassa lo sguardo, arrossisci appena, alza lo sgardo e distogli gli occhi da lui. Tutto il primo tempo passato a sorridere, e la bocca mi fa un male cane. Si accendono le luci ed è ancora più bello. Mi alzo, e lui si alza anche. Vado verso la pattumiera e mi segue. -Ciao- dice mentre mi guarda e sorride. -Mi stai seguendo? -Non sono uno stalker, ma si-. Scoppia a ridere. -Ti ho vista a scuola molto spesso e pensavo che potremmo diventare amici- -Potresti essere uno spacciatore, drogato, megalomane, pervertito, killer professionista e pappone. E il fatto che mi segui non aiuta affatto a difendere la tua immagine. -Ehm... -Stavo scherzando -Ti assicuro che non sono nessuna di quelle cose. -Quanti anni hai? -Sedici -Anch'io Lo guardo un secondo e lui mi fa l'occhiolino. Ritorno al mio posto, lui mi segue e rinizia il film. Può sembrare, da come l'ho descritto, che io mi sia innamorata di lui. Ma non sono così ingenua, amici è una parola che mi piace, e io lo voglio conoscere davvero. Così appena finisce il film mi chiede il numero di telefono e lui mi da il suo. Ci salutiamo e io vado verso casa. Mi suona il telefono e vedo un messaggio da parte sua: Per la cronaca, mi chiamo Gary. Felice di averti conosciuta.
  
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