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Autore: Dioni    13/09/2014    1 recensioni
Giappone,sengoku jidai,mentre il paese del sol levante percorre il suo periodo più caotico,un giovane yokai vive la sua vita,inconsapevole che la sua esistenza sarà turbata dall'arrivo di un nuovo nemico,più forte e temibile di quanto lo siano stati i suoi nemici precedenti,ma in suo aiuto interverrà un umano molto particolare,proveniente da una terra lontana.
Tra intrighi e battaglie,personaggi famosi e luoghi dimenticati,una storia prende vita,una storia dove niente e quello che sembra e che alcuni segreti e meglio che rimangano tali.
Buona lettura.
(crossover Inuyasha/Assassin's Creed.)
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Dopo poco tempo,passato all'interno di quel piccolo spazio,l'ascensore si fermò facendo si che un altra porta divisa in due parti,si aprisse ai due lati,scomparendo all'interno della pietra montana

- Siamo arrivati.

Disse Akira,uscendo dall'ascensore seguito subito dal dayokai.

Lo spettacolo che Sesshomaru si trovava attorno a lui era incredibilmente spettacolare,un enorme e vasta area cittadina si trovava di fronte a lui,stranezze di ogni sorta era presente agli occhi del glaciale yokai.

Strane costruzioni erano li,case costruite nella pietra erano presenti in quel luogo,strade rurali percorrevono l'intera area formando percorsi ed incroci di precisione geometrica,ai lati di quest'ultime si potevano vedere degli uomini,sia umani che yokai, impegnati nel setacciare il terreno in cerca di qualcosa,mentre soldati yokai giravano in armatura completa ed erano intente ad osservare e controllare l'attivita degli uomini.

-Che luogo e questo?

- Qui ci troviamo in punto particolare di questa zona,da quello che so,questa era una zona abitata da una comunità mista,ovverò,una società formata sia da umani che da yokai,cosa che è stata confermata dalla presenza di vari corpi rinvenuti nella zona.

- E molto interessante,ma non mi avete portato qui per questo,vero?

- Esatto,a giudicare dalla presenza di alcuni interessanti ritrovamenti ho scoperto una cosa sorprendente,una cosa che potrebbe riguardarvi molto.

Akira fece segno a Sesshomaru di seguirlo ancora una volta,poichè loro si trovavano in una zona più ata rispetto a quella che dovevano raggiungere dovettero attraversare una rampa scavata nella roccia che conduceva direttamente al luogo che dovevano raggiungere.

Percorrendo quella strada in discesa,Sesshomaru si accorse,della presenza di piccoli muri spaccati,o meglio,resti di mura domestiche ormai ridotti in semplici perimetri che delimitano le case,giusto qualche muro era in piedi ed era raro vedere una casa completamente integra o per lo meno con solo qualche buco.

Da la sopra si poteva intravedere qualche scheletro,alcuni all'interno della case,altri in strada o sul ciglio di essa,è non tutti presentavano le stesse particolarità,alcuni erano con le braccia spalancate,altri accasciati contro i muri,alcuni era persino seduti contro di essi,la presenza di così tanti corpi era una cosa fin troppo strana,anche per qualcuno che non si intendeva affatto di storia.

Scendendo sempre più,ci si accorgeva che la rampa era più lunga di quella che sembrava e molto meno inclinata di quello che dava a vedere,misurava sui duecento metri e aveva un inclinazione talmente minima da sembrare nulla,cosa alquanto particolare quando tutto il resto aveva un livello architettonico primitivo e privo di grazia geometrica.

Scesi fino in fondo dalla strada inclinata,vennero subito raggiunti da una guardia.

- signore,ci sono delle novità riguardo alle scoperte.

Disse la gaurdia al padrone di casa.

- Bene,mi dica tutto.

- La struttura che ci ha chiesto di controllare ha dato segni di attività,adesso non sappiamo come intervenire.

- Non si preoccupi,ci penso io,dica a tutti i cercatori che ora possono tornare alle loro case e che riceveranno una paga in riso,carne e la paga per i loro sforzi.

- Certo.

- Ah,non dimentichi di dirgli che se hanno bisogno di qualcosa,bastarà chiedere,può andare.

- Si signore.

La guardia chinò la testa rispettosamente è se ne andò,lasciando il suo signore è Sesshomaru con una nuova domanda da porsi,se gli invitati erano immobili,perchè loro due e tutti quelli all'interno della montagna erano perfettamente in grado di muoversi?Cosa impediva loro di bloccarsi?

- Signor Sesshomaru,vedo che è rimasto stupefatto da quello che vede,ebbene si,loro non subiscono gli effetti della pietra,sa perchè?Perchè questo posto è speciale,proprio come quella pietra...e anche come voi.

Akira è Sesshomaru,ripresero di nuovo il cammino,il figlio di Inutaisho si sentiva strano a rimanere in quel posto,in quel luogo così vecchio e misterioso,antico è pieno di cose incomprensibili.

Via via che si inotravano all'interno dell'area il paesaggio diventava sempre più strano,strane statue dell'altazze di uomo emergevano dalle costruzioni in rovine,alcune crollate,altre in piedi,tutte con lo stesso aspetto,propèrio come le bamboline di terracotta che si vedevano alla festa.

Dopo un pò di tempo,passando di casa in casa,arrivarono ad un immenso spazio vuoto,dominato dalla presenza di una delle cose più strane sulla quale gli occhi dell'inuyokai si siano mai posati.

Era una specie di monumento,era alto sei metri e largo due ed formato semplicemente da due colonne che sostenevano una colonna orizzontale perfettamente combinata con in due pilastri di sotto,sembrava una sorta di torii,(un Torii e una tipica costruzione legata alla religione shintoista,consiste in due colonne che ne sostengono un altra in orizzontale posta sopra di loro,sono considerati simboli di fortuna e prosperità ed uno in particolare si trova nel santuario di Itsukushima,considerato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO a partire dal millenovecentonovantasei).

Le colonne avevano una forma particolare,era perfettamente dritte,rettangolari,nere come la notte,con una superficie liscia,tanto che lo yokai ci si poteva quasi specchiare

- Allora signor Sesshomaru,come le sembra?

Lo yokai aveva lo sguardo fisso su quella cosa,stupito,c'era qualcosa in essa che attirava la sua attenzione.

- Che cos'è?

Chiese Sesshomaru mentre si avvicinava alla strana costruzione di fronte a lui.

- Purtroppo non saprei dirlo,tutto ciò che so è che questa cosa era qui ben prima di tutte le altre costruzioni qua attorno,ma la sua funzione,resta per me un vero mistero.

lo yokai si avvicinava sempre di più alla struttura,con una mano rivolta verso di essa,sul palmo riusciva a sentire qualcosa di strano,come se qualcosa lo tenesse per il polso,quasi a volerlo prendere con se.

E poi,ancora un altro passo è l'avrebbe toccata,sentiva il cuore in gola,sentiva che non era sicuro entrare in contatto con quella cosa,ma non riusciva a farne a meno,un impulso irrefrenabile si faceva strada nella sua menten e di certo non poteva essere una cosa normale.

- Ma,c'è una cosa che ho scoperto.

La voce di Akira si fece udire di nuovo,riattirando l'attenzione di Sesshomaru su di lui.

- Lo stesso giorno in cui ho inviato il mio brigante a cercarvi,questa costruzione ha cominciato a dare segni di attività.

- Segni di attività? Che tipo di attività?

Akira non fece nemmeno in tempo a rispondere,che in breve,accadde qualcosa che avrebbe rimpiazzato ogni parola che sarebbe stata pronunciata dal padrone di casa.

Mentre lo sgaurdo di Sesshomaru era ancora fisso sul volto di Akira,la sua mano,quella che era rivolta verso la struttura,venne colpito da qualcosa.,come a ricevere una scossa,ma senza sentire il dolore,solo il colpo si era fatto sentire.

Giratosi all'improvviso,lo yokai si guardò la mano,sul dorso non vide nulla,la girò e vide quello che c'era sul palmo,un segno.

- Ma cosa...

Vedere quella cosa sulla sua mano lo lascio non poco sorpreso,di certo non si poteva dire che la cosa non lo avesse spaventato,almeno in piccola parte.

Guardò attentamente quello che c'era sulla sua mano,sul suo palmo era riportata un immagine particolare,due puntini uniti da una linea.

- E questa che cos'è?

Disse Sesshomaru guardando stupito l'accaduto,avrebbe voluto farsi delle domande,ma non ebbe neanche il tempo di formulare una sola parola,che accadde qualcos'altro.

Un fortissimo e grandissimo bagliore comparve nello spazio della strana costruzione,il vuoto che c'era prima era stato sostituito da una fortissima luce bianca.

Sesshomaru riuscì comunque a pararsi gli occhi con  un braccio,sostenere lo sguardo contro quella struttura era impossibile,provò a guardare da sotto il braccio che gli copriva gli occhi,ma nulla da fare,provò allora di coprirsi il volto con la mano,per poi guardare tra le fessura della dita,ma ancora niente,ogni tentativo era inutile.

All'improvviso vide qualcosa di strano,sembrava polvere e svolazzava verso la fonte di luce,Sesshomaru vide per terra,eppure non c'era nulla che si alzasse dal terreno.

Ma poi arrivò ad una sconcertante deduzione,quando vide quello che sembrava polvere,lo vide dopo che si era messo il braccio davanti al viso,quindi,c'era solo un altra spiegazione.

Si girò con le spalle rivolte verso la struttura,così da potersi riparare da quella fortissima luce,controll la parte del braccio con la quale si era coperto dalla luce,poi,una scena terrificante.

Il palmo della mano,le dita e la parte sotto dell'avambraccio erano privi della pelle e dei muscoli sottostanti,ma in compenso,al loro posto,c'era una strana sostanza luminescente,come quella prodotta dalla bizzarra costruzione.

- Che cosa mi sta succedendo?

Chiese Sesshomaru notando che era il suo braccio quello che si stava sbriciolando.

Ormai era chiaro,Sesshomaru era più tanto freddo,anzi,ormai la situazione gli era sfuggita di mano,gli occhi sbarrati,la respirazione acceerata,il battito cardiaco accellerato,l'adrenalina che si faceva sentire,lo stress ormai,aveva fatto raggiungere la pazienza di Sesshomaru al culmine.

Nemmeno uno calmo e riflessivo come lui,era in grado di sopportare tutti quegli effetti sorpresa,la pazienza non dura per sempre,nemmeno per uno yokai.

- Nulla di che,solo una cosa transitoria.

Disse Akira perfettamente calmo,anche se in realtà nemmeno lui se la passava diversamente.

Anche lui si stava polverizzando.

- Cosa?

- Vedete signor Sesshomaru,c'erà un motivo ben preciso per la quale vi ho condotto fin qui...ed era proprio questo.

- Tu...

Sesshomaru era arrivato al limite,quella era la goccia che faceva trabocare il vaso,era stanco di misteri e rovine,voleva solo ucciderlo e questa volta non si sarebbe fermato.

Se proprio doveva scomparire,avrebbe preso la vita di Akira e lo avrebbe portato con se all'altro mondo,nessuna strategia,nessuna via di fuga,solo lui,Akira e Bakusaiga.

Mise la mano sul manico della sua spada,piegò le gambe,scatto in avanti partendo in punta di piedi,slancio selvaggio,estrazione della spada,entrambe le mani sul manico portando la spada sopra la testa e poi,colpì.

Ma Akira,non era d'accordo col suo ospite.

- Spiacente signor Sesshomaru,ma temo che lei non farà in tempo a colpirmi.

Akira se ne stava immobile,rilassato e con un piccolo sorriso sul volto,per lui la cosa sembrava indifferente,come se l'attacco di Sesshomaru fosse stato un evento perfettamente normale,come qualcosa di ovvio.

Sesshomaru sentiva la lama che si stava avvicinando al suo bersaglio,ancora poco e l'avrebbe tagliato in due.

O così sarebbe dovuto accadere.

Prima ancora che Bakusaiga toccase Akira,quest'ultimo,contrattaccò,rimanendo perfettamente immobile,spostò la mano destra in direzione della spada e poi,un colpo improvviso,il dorso della mano colpì le mani di Sesshomaru,spostando il colpo verso la destra di Akira,facendo scontrare la spada contro il terreno.

Lo yokai non ebbe nemmeno il tempo di stupirsi che il padrone di casa passò all'attacco,dopo aver deviato il colpo,girò su se stesso in senso orario e poi,con la gamba destra,colpire il suo ospite nella parte destra della mascella con il tallone,provocando un danno abbastanza forte da buttare a terra Sesshomaru con notevole forza.

Tali erano stati la forza e la velocità del colpo,che Sesshomaru non fece nemmeno in tempo a parare il colpo,cadde a terra colpendo rovinosamente il duro terreno,poi si alzò con il busto facendo leva sulle mani e vide negli occhi di Akira che non c'era alcun tipo di espressione.

Vedeva bene quello che c'era nelle suo sguardo,non una nota di gioia,n'è di superiorità,non c'era disgusto,n'è tanto meno disprezzo,dove prima c'era un sorriso sul viso del padrone di casa,ora non c'era niente,solo delle labbra fin troppo inespressive,era come se avesse preso le espressioni di Sesshomaru e poi le abbia fatte sue,con l'eccezzione di aver preso oognuna di quelle manifestazioni vagamente emotive appartenenti al figlio di Inutaisho e gli abbia tolto,una ad una la freddezza.

- Che cos'hai da guardare?

- Vedo un ragazzo,molto coraggioso,sprezzante del pericolo e molto fiducioso in se stesso,ma anche impreparato,sconsiderato e totalmente inesperto in un vero scontro fisico,soprattuto se in uno scontro come questo sono incluse avanzate tecniche di lotta,sia di combattimento armato che disarmato,non siate sciocco,accettate la mia offerta,unitevi a noi.

Disse Akira allungando un braccio e porgendo la mano allo yokai per terra.

Ma Sesshomaru non voleva il suo aiuto,si rialzò da solo,mantenendo così il suo orgoglio da guerriero.

- Come immaginavo,non siete il tipo di persone che si arrende facilmente,però,se fossi in voi,accetterei l'offerta,sa e molto vantaggiosa,sia per lei,che per me.

- No.

Disse Sesshomaru rivolgendosi ad Akira con tutto il disprezzo che aveva per lui,non gli importava nulla di chi fosse o quanto potesse essere abile,addirittura,stava lasciando perdere il fatto che sia il suo corpo che quello di Akira si stavano polverizzando.

- N'è siete sicuro?Non volete sapere per quale motivo ho scelto voi?Non provate il desiderio di sapere di più da questa storia?

- L'unica cosa che voglio...

Grande era la forza che la sua mano sprigionava nello stringere il manico di Bakusaiga,un profondo desiderio di morte per il suo avversario si faceva strada attraverso la sua mente.

- E UCCIDERTI.

Dopo l'urlo,un altro scatto,ma questa volta era diverso,era più cattivo,più massiccio e più slanciato,stesso attacco di prima,scatto felino e spada sopra la testa,esattamente come prima.

Ma ancora una volta Akira non sembrava preoccupato,anzi,era di nuovo immobile,consapevole delle conseguenze che quell'attacco,eppure,il suo animo era tranquillo e placido,non vi era alcuna preoccupazione nel suo animo,ma ciò non voleva dire che non fosse attento.

Si stava preparando per il prossimo colpo,le braccia lungo i fianchi,lo sguardo vigile,i nervi saldi,la respirazione regolare,tutte cose che Akira aveva in quel momento.

La spada che si avvicinava ancora una volta,poi,la contromossa.

Poco prima che la spada si abbassasse abbastanza da aprirgli la testa come un anguria,il braccio sinistro di Akira si alzò velocemente e con la mano gli bloccò un polso,mentre con l'altra mano gli prese il colletto del kimono,girò su se stesso di centoottanta gradi,poi si piegò in avanti.

Il risultato,Sesshomaru era stato proiettato per terra,con la schiena a contatto col suolo,la forte botta ricevuta,il fiato mozzato per l'impatto subito,i polmoni schicciati contro il retro della gabbia toracica,tutti segni che stavano a significare che il suo attacco,non solo era stato inefficace,ma che gli si era ritorto contro,cosa che di certo non era molto bella.

Lo yokai faceva fatica respirare,sentiva che gli mancava il fiato,che la sua schiena si era abbattuta con troppa forza contro il terreno,tossiva,il suo corpo cercava l'aria,ma a fatica raggiungeva i polmoni.

Akira lo guardava,vedeva il suo ospite preferito disteso a terra,sporco di polvere,che annaspava in cerca dell'aria.

Mentre lui era in piedi,trionfante,con gli abiti puliti,non un graffio,non un piega,nemmeno un pò di polvere,nemmeno su i suoi tabi o i suoi sandali,lui era perfettamente integro.

Nel suo sguardo non c'era superiorità,semplicemente osservava,forse incuriositò,forse interessato,ma a cosa di preciso?

- Signor Sesshomaru,temo sia evidente la differenza che ci contraddistingue,con questo non dico di essere migliore,io ho semplicemente più esperienza,più capacità,l'unica cosa che ci accomuna e la testardaggine,guardi lei per esempio,lei insiste nel non volere accettare il dono che le sto facendo,mentre io non riesco a smettere di chiedervi di entrare nei ranghi del nostro ordine,perchè insiste così tanto?

Sesshomaru provò rialzarsi,ma la cosa gli sembrava difficile,troppo grande era il suo svantaggio su Akira.

Il chiarore naturale della sua pelle stava scomparendo facendo prendere lentamente posto al vuoto,non poteva scomparire senza essere riuscito a colpire quel maledetto,non poteva,non voleva,non lo accettava,per questo cercò di rialzarsi.

Ma prima ancora di poter mettersi in piedi,qualcosa lo prese per le vesti,era una delle mani di Akira.

Lo prese delicatamente,rimettendolo in piedi,su gambe non molto stabili.

- Allora signor Sessh...

- La mia risposta...rimane no

Disse lo yokai con respiro debole ed affannato.

- Vedo che siete un tipo tenace,ma purtroppo per voi,lo sono anch'io.

Akira strinse di più la presa sulle vesti del giovane yokai,poi,con forza bruta,lo lanciò contro la luce abbagliante,che lo assorbì completamente.

- Interessante,spero solo che la mia intuizione sia giusta.

Pensando questo,Akira,si avviò lentamente verso il bianco accecante che gli stava di fronte,non una sola emozione si percepiva sul suo volto,nessuna paura,nessuna esitazione,solo una tranquilla,serena,ma grand,sete di conoscenza.

più si avvicinava,più il suo corpo svaniva,lentamente,in miriade di frammenti dalle dimensioni notevolmente piccoli,ed infine,il nulla.

Nessun corpo,nessuna carne,nessuno scheletro,aria e polvere,solo questo era rimasto di loro due.


Due minuti dopo,in luogo imprecisato,qualcosa comparve dal nulla.

Un grosso ammasso,formato da quello che sembrava polvere o sabbia,comparve all'improvviso,che,subito dopo essere comparso da chissà dove cominciò a compattarsi.

Da quell'ammasso però,accadde una cosa ancora più strana,cominciava a prendere un forma interessante,sembrava quella di un uomo.

Gambe,braccia,tronco,testa,non mancava nulla,anzi,si stavano formando persino dei capelli e delle vesti,si stava creando una persona.

Ed infine,da quella moltitudine di granelli uscì fuorì un ragazzo.

Era Sesshomaru e questa volta tutto intero,si guardò attentamente, i piedi c'erano,le mani c'erano,kimono,corazza,spallaccio,calzature,spada,c'era tutto.

- Cosa mi è successo? E poi,dove mi trovo?

Si chiese mentalmente lo yokai con immenso stupore,mentre si guardava attorno per capire in quale altro assurdo posto si trovasse.

Attorno a lui il paesaggio era decisamente particolare,guardò in alto,si vedeva il cielo,era grigio,sembrava finto,irreale,non c'era nemmeno un alito di vento,sembrava di stare al chiuso.

Sotto di lui il terreno era bianco come la neve,era lisco è non presentava anomalie di alcun genere,era tutto un perfetto piano orrizontale.

si guardò attorno è vide una zona vuota intorno a lui,un fossato senza fondo,nero come la notte,che circondava il terreno su qualle stava Sesshomaru,un cerchio molto ampio.

Oltre il fossato si potevano vedere delle mura altissime,che circondavano l'intera zona,mura liscie,anch'esse bianche,ma non erano liscie,anzi,presentavano delle linee orizzontali e verticali,che,di tanto in tanto,ogni cinque metri,la linea orizzontale incrociava una linea verticale,formando così una croce.

Nello scorgere quel luogo bizzarro si sentì perso,disorientato,confuso,era come se quel luogo nascondesse qualcosa.

- Che posto è questo?

- Domanda interessante.

A sentire quella voce provenire dietro di lui si girò immediatamente,era Akira,con lo stessa identica calma stanpata sul volto.

- Tu,sei stato tu a scagliarmi contro quella luce,se sai qualcosa dillo subito.

- Quanta fretta signor Sesshomaru,ma temo che nemmeno io sappia cosa sia successo,vede,l'unica cosa che posso dirle per certo e che teoricamente,questo posto non'è reale,o per meglio dire,è reale fino ad un certo punto.

- Spiegati meglio.

- La forma è l'aspetto di questo luogo è stato ifluenzato dalla presenza di uno o più elementi estranei,in questo caso gli elementi saremmo io e lei,qualunque cosa sia è reale finchè noi lo percepieamo come tale,se la nostra logica lo definisce reale esso sarà reale.

- Davvero?come fai ad esserne così sicuro?

- Semplice,non'è la prima volta che vedo bizzarie simili,anzi,dei tanti manufatti che ci sono a questo mondo,la pietra con le incisioni e questa porta,sono solo due di questi,c'è ne sono molti altri,sparsi per questo nostro grande e vario mondo.

- Manufatti? vuoi dirmi che ci sono altre cose come quelle?

- Ops,temo di aver detto troppo,spiacente signor Sesshomaru,ma temo di non poter continuare oltre,almeno che lei non...

- quando dico no è no.

- Come volete,temo che per convincervi,dovrò usare le maniere forti.

detto ciò assunse una posizione interessante,la gamba sinistra leggermente piegata in avanti mentre la gamba destra veniva tenuta rigida mentre veniva posizionata dietro e le braccia venivano messe di fronte al torace,il braccio sinistro era davanti a quello destro ed in entrambe le braccia le mani venivano tenute semiaperte.

- Arrivo.

Akira fece uno scatto in avanti avvicinandosi rapidamente a Sesshomaru che a fatica si era accorto del moviemento fatto da quest'ultimo.

Il templare gli mise la mano sinistra sul volto,coprendogli gli occhi ed accecandolo temporaneamente,mentre con la mano destra,gli tirò un velocissimo schiaffo verso l'orecchio sinistro,provocando così,non un violento piegamento del collo,cosa molto pericolosa in un combattimento ravvicinato,ma anche un momentaneo stordimento provocato dallo schiaffo,che,arrivando sull'orecchio,produsse un fischio,causandogli così un leggero senso di stordimento.

staccatosì da Akira,Sesshomaru faceva fatica a comprendere quello che era successo,sapeva di essere stato colpito,ma la botta ricevuta gli impediva di ragionare lucidamente,un colpo tanto semplice quanto devastante.

ma questo per Akira non era abbastanza,sempre con la mano destra akirà gli mollò un montante che gli arrivò dritto nello stomaco,un altro colpo effettuato con molta forza bruta.

Sesshomaru si piegò in due dal dolore,il colpo che aveva ricevuto era stato devastante,dal basso verso l'alto e con una forza tale da far crollare anche il più resistente dei combattenti.

rischiò di accasciarsi per terra,se non che,riuscì a frenare la sua caduta poggiando in tempo un ginocchio,il dolore era forte,ma la volontà di resistere era rimasta illesa.

Si rialzò,dolorante e provato dai pochi colpi subiti,pochi,ma pesanti.

- Va bene,adesso sono arrabbiato.

Disse Sesshomaru ripartendo subito all'attacco,veloci fendenti colpino l'aria di fronte a lui,tentava di colpire il templare con forza ben maggiore di prima.

Ma Akira sapeva schivare i colpi con grande efficacia,inclinare la testa,piegarsi,inclinare il busto,movimenti semplici,ma di grande importanza,era evidente che per Akira la cosa era seria,anche se non si stava impegnando al meglio delle sue capacità,anzi,era come se fosse una sessione di allenamento,una fase di riscaldamento.

Colpo dopo colpo,schivata dopo schivata,arrivò il momento propizio.

Sesshomaru,utilizzando una mano sola,tirò un affondo nel tentativo di infilzare Akira,ma l'ennesimo movimento del templare lo rese vulnerabile,Akira si spostò di lato,poi,con una mano gli prese il polso girandoglilo nel senso contrario,poi,come se non bastasse,irrigidì l'altro braccio,lo portò in alto con la mano chiusa,per poi facendo cadere di peso il proprio gomito contro quello di Sesshomaru,provocando così il piegamento del braccio nel senso opposto a quello naturale.

Lo yokai di ghiaccio sentì il proprio braccio piegarsi violentemente nella parte opposta,grande fu il dolore sentito in quel movimento innaturale,ababstanza grande da fargli aprire la mano facendo cadere la spada per terra.

- Bene,ora che siete arrabbiato cosa avete risolto?

Disse Akira prima di prenderlo per il braccio con una mano e farlo cadere per terra,girandolo e facendogli fare un giro a mezz'aria.

Sesshomaru si ritrovò per l'ennesima volta sul pavimento,ma questa volta stava peggio di prima,stava cercando la spada con lo sguardo,la vide che era quasi a portata di mano,cercò di raggiungierla,ma proprio quando stava per riprenderla in mano,Akira si avvicinò alla spada,la raccolse e poi la osservò attentamente.

- Che arma interessante,Bakusaiga,trovo sorprendente il fatto che sia nata da un braccio mozzato,insomma,non'è la prima volta che si sente parlare di un arma ricavata dal corpo di un demone o di uno yokai,ma creare un arma già all'interno del proprio corpo e poi poterla usare subito in combattimento,non'è qualcosa che possono fare tutti,non solo sul piano fisico,ma anche quello mentale,straordinario.

- Lascia immediatamente quella spada.

- Non si preoccupi,la sto solo osservando,cosa che non mi avete permesso di fare visto che la stavate usando contro la mia persona,quindi,vi concedo un momento di riposo,intanto che io vi parlo.

- Preferisco i fatti alle parole.

- Comprendo,ma ditemi,che cosa sono i fatti,Se non il volere di una persona eseguita attraverso un azione fisica? E che cos'è l'azione,se non eseguire un comando dettato dalla nostra volontà? E che cos'è la volontà,senza l'idea che c'è dietro?

Per azione si definisce una serie di movimenti atti a raggiungere un fine,ma cos'è l'azione se priva dell'idea che c'è dietro? Voi mi combattete unicamente perchè avete la sensazione che io sia come Naraku,una minaccia alla tranquillità della vostra vita.

Ma a cosa è valso uccidere quel disonesto hanyou?Nulla,lui aveva rovinato le vostre vite e quella di molte altre persone,ha seminato disgrazia e distruzione solo per un mero desiderio peronale,infine lo sconfitto,ponendo fine alle sue mire sulla sfera dei quattro spiriti.

- Non c'è bisogno che me lo ricordi.

- No infatti,però,c'è una cosa che non vi siete chiesti.

- E quale sarebbe?

- Che cosa avete ottenuto dalla morte di Naraku? A parte la vendetta compiuta naturalmente,ve lo dico io,nulla,non avete ottenuto nulla dalla sua morte,il paese non'è cambiato,la guerra civile tra le casate umane non'è cessata e le mire espansionistiche dei piccoli stati degli yokai rimane un sogno ben lungi dall'essere realizzato,sono si comandate da  potenti famiglie,ma sono divise,non in grado di vedere che l'unità sarebbe la sola cosa che sia in grado di salvare questa nostra razza così legata a un passato ormai privo di significato per i molti che ancora credono di essere superiori a ben altre razze.

- Se e così che la pensi allora anch'io sarei un ottuso come dici tu.

- No signor Sesshomaru, la sua situazione e diversa,voi avete compreso che la differenza tra razze è solo un illusione,chè non esiste vera differenza se non quella che concepiamo noi stessi,sa,si capisce che voi siete come vostro padre,un uomo libero con idee proprie,non siete il tipo di persona che si piega,anzi,l'unico modo per farla inginocchiare dovrei spezzarvi le gambe i quattro punti differenti e subito dopo polverizzarvi le ginocchia a suon colpi,eppure voi rimarreste in piedi anche dopo che vi avrei fatto tagliare le gambe.

- Grazie è la prima volta che sento qualcuno che si vuole impegnare così tanto con me,mi sento lusingato.

- Ah si figuri,tra l'altro e quello che ho intenzione di fare.












  
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