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Autore: Alison Cole    13/09/2014    8 recensioni
La ragazza aveva le lacrime agli occhi. Sapeva.
Ormai lo aveva capito. Aveva capito cosa sarebbe accaduto da lì a poco.
Provava paura. Tanta paura.
E non per la sua morte imminente. No. Era già morta una volta, di sua volontà per la salvezza di molti. Anzi, per la loro salvezza.
Ma questa volta era diverso.
Sarebbe morta per mano di un mostro.
Sarebbe morta per donare un potere immenso, spaventoso e indomabile ad un essere ripugnante e senza scrupoli.
A quello stesso essere che, più tardi, dopo aver ottenuto il potere, avrebbe ucciso senza pietà l'unica ragione di speranza e di vita di quella stessa ragazza.
Urlava con tutto il fiato in gola, per sfogare quella frustrazione e quella disperazione che straziavano il suo cuore.
Il suo amore, quel ragazzo che aveva imparato a conoscere e ad amare, lo stesso che in passato le aveva procurato tanta sofferenza e confusione, sarebbe perito per mano del potere che ora lei celava dentro sé.
Era consapevole e, in tutto quel caos, il suo unico desiderio era quello di non esserlo.
Genere: Dark, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ayato Sakamaki, Tougo Sakamaki/Karl Heinz, Yui Komori
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 1
A Vampire, a Girl, a Bride


 

"Più dolce sarebbe la morte se il mio sguardo avesse come ultimo orizzonte il tuo volto, e se così fosse, mille volte vorrei nascere per mille volte ancor morire”
William Shakespeare




Quando fu sul punto di morire, si accorse in maniera lampante dell'importanza del vivere.
I sensi le si acuirono: un respiro, un leggero movimento, la stoffa setosa del vestito che le accarezzava la pelle. Tutto si fece più limpido e chiaro.
Così, poco prima di chiudere gli occhi per sempre, l'unico suo desiderio fu di restare un altro po', solo un attimo, per non dimenticare neanche un particolare di quel momento in cui stava per abbandonare il mondo.
E man mano che il mondo perdeva consistenza, la paura le attanagliava le viscere, una paura soffocante, che le impediva quasi di respirare.
Sentì la vita scivolarle dalle dita, mentre un freddo glaciale la avvolgeva, impossessandosi di lei, e un buco senza fondo la inghiottiva nella più nera oscurità.
Ma, a quanto pare, non era ancora giunto il momento di sparire per sempre.
Non per lei.

-Yui?-

Un richiamo lontano, quasi impercettibile, come se venisse da un altro mondo. Poi, la luce apparve all'improvviso, ferendole gli occhi ancora nascosti dietro le palpebre.
Yui li dischiuse lievemente, sentendo pronunciare il proprio nome con maggiore nitidezza.
Li aprì definitivamente, con riluttanza, riconoscendo la voce che la stava riportando alla vita.
Quello doveva essere un sogno o il paradiso.
Non aveva molta fiducia di ritrovarsi ancora viva, non dopo essersi impiantata un pugnale nel cuore. Era impossibile, ma mai dire mai, dopo tutto.

-Ayato- mormorò appena con un fil di voce, dopo essersi ritrovata davanti al viso gli occhi verde smeraldo di una bellezza da mozzare il fiato del vampiro dai capelli rossi.

-Ben svegliata- disse lui, con un lieve sorriso.

Lei si sollevò appena, guardandosi intorno. Poi si distese si nuovo, chiudendo gli occhi.
Li riaprì e mosse la mano destra davanti al proprio viso, come per testarne la funzionalità.

-Sono ancora viva- constatò a voce alta, anche se sembrava più una domanda.
Rivolse uno sguardo interrogativo a Ayato.

-Che ci faccio qui?-

Lui le sorrise.

-Non serve che tu lo sappia- disse divertito.

Allora non era un sogno. Era realmente viva.
Entrambi si voltarono in direzione degli altri presenti nella stanza.
Yui scrutò a uno a uno i visi di quei ragazzi che in quei pochi mesi aveva imparato ad apprezzare.
Era così contenta di rivederli.
Sinceramente la sua scelta, quella di suicidarsi, le aveva messo addosso una tremenda paura.
Non voleva andarsene per sempre. Voleva stare con loro, con quei ragazzi strani, un po' pervertiti, sadici e anche pieni di complessi. Ma non le interessava.
Voleva bene a ciascuno di loro molto profondamente. Per questo alla fine si era decisa.
Per il loro bene. Non si sarebbe perdonata se avessero sofferto.
Se Cordelia fosse rinata nel suo corpo, rendendo la vita dei ragazzi impossibile, non si sarebbe perdonata per l'eternità.
Tanto sarebbe morta comunque, o no? Meglio andarsene con dignità.

-Ci siete tutti- mormorò, sorpresa e sollevata in cuor suo, poi si tirò su a sedere e, portandosi una mano alla gola, si rivolse ai ragazzi.

Sentiva un male insopportabile, come quando hai il mal di gola.
Era fastidiosissimo e sentiva il bisogno di bere qualcosa.

-Sono assetata- commentò innocentemente Yui, con un'espressione sofferente.

Laito si coprì la bocca, trattenendo a stento una risata, e pure gli altri ragazzi risposero alla sua affermazione con ilarità.

-Credo che sia normale che tu abbia sete- commentò Ayato, guardandola con un sorrisetto furbo stampato sulle labbra.

-Già, Bitch-chan. Ora sei una vampira- disse Laito facendole l'occhiolino.

Una vampira? Si guardò intorno e iniziò a notare certi particolari che prima le erano sfuggiti.
Per esempio, il fatto che pur essendoci un'illuminazione scarsa, come v'era sempre stata in quella casa, vedeva i ragazzi con una nitidezza incredibile.
Guardò il viso di Ayato, il quale era ancora affianco alla ragazza.
Le sembrò più bello del solito: sembrava risplendere e i suoi occhi quasi la ipnotizzavano.
Abbassò lo sguardo verso il suo petto, abbastanza visibile dalla camicia semi-aperta.
Certi pensieri indesiderati cominciarono ad affiorire nella sua mente, facendola arrossire.
Distolse lo sguardo immediatamente.
Non sapeva se il fatto di vedere meglio fosse un vantaggio o uno svantaggio. Così erano anche più belli del solito e ciò rendeva il tutto più fastidioso del solito.
Un'altra risata venne soffocata.
La ragazza si guardò in torno e capì dagli sguardi che lesse nei loro occhi, che lo aveva appena borbottato ad alta voce, che, per un vampiro, era come se lo urlassi. Non faceva molta differenza.
Divenne rossa come un tinozzo ardente.

-Credo sia un nostro vantaggio, Bitch-chan. Ne, ne! Così però ci faciliti le cose- commentò il vampiro col cappello, con una nota di scherno nella voce.

Yui si girò di scatto verso un Laito sorridente che si indicava la bocca.
Si tastò la propria e sentì due piccole protuberanze affilate fare capolino dal labbro superiore. Ritrasse immediatamente i canini, ancora più rossa di prima.
Ayato scoppiò in una fragorosa risata.
Si girò verso di lei con un sorriso disarmante, costringendola a voltare di scatto la testa dall'altra parte, imbronciata.
Odiava essere presa in giro a quel modo.

-Di solito è un riflesso involontario, quindi ci dà da presumere un sacco di cose- disse Shu, con un occhio semi-aperto e un ghigno stampato sulle labbra, per poi tornare impassibile e indifferente come al solito, rintanato nel suo mondo dove c'erano solo lui e lui.

Yui si coprì il volto con le mani per non esporre il rossore lampante che lambiva il suo viso.

-Ora che sono una vampira posso stare calma e non devo barricarmi in camera, vero? Non mi morderete?- chiese Yui cercando di cambiare discorso, mentre spiava di sottecchi le espressioni dei ragazzi.

-Ci proveremo- rispose Laito evasivo, tenendo lo sguardo puntato verso di lei con un sorrisetto malizioso.

Non la rassicurò per niente.

-Insomma. In teoria sì. Forse- disse Ayato, anch'egli evasivo.

Guardò gli altri ragazzi: c'era chi fischiettava, chi aveva lo sguardo perso e chi faceva finta di niente, evitando in ogni caso di dare una risposta precisa alla sua domanda.
Iniziavano a darle sui nervi.
Era sicura che l'avrebbero molestata lo stesso, vita natural durante.
Diede un'occhiata all'orologio a pendolo e notò che erano le 11 di sera.
La luna piena era alta nel cielo e rischiarava appena quel cielo nero e oscuro che sembrava coperto da una cappa di fumo denso.
Yui sospirò, per poi decidere di alzarsi.
Lo fece senza un minimo sforzo.
La sua energia sembrava essere tornata tutta d'un colpo e non si sentiva per nulla stanca, cosa strana dopo quello che le era successo.
Si tastò il petto e sentì che la ferita, infertasi al cuore, si era richiusa.
Ne rimase affascinata.

-Cosa so fare ora che sono una vampira?- chiese entusiasta come una bimba, mentre un sorriso spensierato le affiorava sulle labbra.

-Beh, un paio di cose, tra cui la capacità di guarigione e recupero delle forze molto rapida, o il vedere le cose con maggiore nitidezza. E, ovviamente, l'istinto di bere sangue- concluse Subaru, spiegando in breve.

-Questo spiega la tua sete, ne Teddy?- disse Kanato con voce cristallina, per poi rivolgersi al suo orsacchiotto che teneva stretto al petto.

Quindi la sua sete derivava dal bisogno di sangue? E l'unico modo per placarla era berlo?!
Al pensiero di dover bere del sangue umano, le si accapponò la pelle.
Non poteva. Le faceva troppo senso, soprattutto perché sapeva come ci si sentiva a essere una vittima.

-Passando alle cose importanti- cominciò Reiji, risvegliandola dai suoi pensieri. -Devi ancora finire il tuo compito- disse sistemandosi gli occhiali, rivolto a Yui.

Lei lo fissò interrogativa. Non capiva dove volesse andare a parare.

-Non capisco di cosa stai...- iniziò, ma venne subito interrotta bruscamente.

-Sei ancora una sposa- sentenziò lui con il suo solito tono glaciale.

La ragazza sgranò gli occhi. Ma se ora era una vampira!

-Dovrai sposare uno di noi, proprio perché sei l'unica che è riuscita a trasformarsi- aggiunse poi, dando risposta alle sue domande interiori.

Yui rimase un attimo scossa.

-Che cosa!?- urlò poi lei, strabuzzando gli occhi. -Spero tu stia scherzando.-

-Ti sembro uno che scherza?- chiese il vampiro con freddezza, rivolgendole un'occhiataccia.
Lei rimase interdetta e spaesata.

No, Reiji non scherzava assolutamente.
Non lo aveva mai visto sorridere, figurati scherzare!
Proprio ora che pensava che i problemi fossero finalmente finiti.
E ora? Avrebbe dovuto sposarsi, ma con chi?
Con qualcuno che l'aveva sempre molestata e perseguitata.
Voleva bene a tutti loro, infondo, ma non sapeva bene analizzare neanche lei i suoi stessi sentimenti e per ora non si avvicinavano molto al vivere per sempre come sposa con uno di loro. Forse.


**************
Angolo Autrice:

Buona zera! Questa è la prima Fan Fiction che scrivo su DL, ma ne ho già un'altra che mi ronza in testa. Comunque questa è praticamente una Intro, quindi se avete voglia (per carità, non costringo nessuno) continuate a seguire la storia!
Shu: Noiaaaaaa zzz... Sei noiosaa... zzz...
*apre un occhio e fa una linguaccia rivolta alla scrittrice*
Ali: Dormi e non rompere!
*Laito appare dal nulla e afferra la scrittrice da dietro*
Laito: Sei carina quando sei arrabbiata... Fufu...
*la scrittrice affera un'enciclopedia e gliela tira in testa*
Ali: Vade de retroo! *lo minaccia con una bibbia in mano*
Ali: Comunque recensite grazie! A presto! 
Laito: E a me non fai salutare?! 
*Ali gli tira dietro un mappamondo*
Jaa ne ♥

Alison Cole
   
 
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