Parla Ralph



Vanellope è aggrappata al mio collo, provo a calmarla, ma trema come una foglia. Cosa le ha fatto quel mostro? E soprattutto, cosa vuole farci? I Belpostiani mi fissano interrogativi, Felix si rigira il martelletto fra le mani, ha la testa da un'altra parte, forse pensa ancora a Calhoun, che doveva venire qui, ma non si è fatta vedere.  Poi la vedo scivolare fuori dal trenino e correre verso di noi, sfinita.    -Tam? Che è successo?- fa Felix, correndo verso la bionda. Calhoun si appoggia una mano sul fianco, probabilmente le fa male per la corsa:-Quel pazzo di Candito è entato in Hero's Duty, e ha preso il sangue di uno Scarafoide, se lo beve sono guai, abbiamo provato a fermarlo, ma è glitchiato via...-            Fissa per alcuni secondi Vanellope tremante, ancora stretta a me.  Si avvicina a Vanellope:- Lo ha già fatto, vero?-le chiede.     Van lascia leggermente la presa e, con gli occhioni nocciola arrossati, guarda Tamora:-Si, ed è diventato uno Scarafoide.- risponde Van, glitchiando; i suoi  pixel che mi scorrono fra le braccia mi fanno il solletico. Calhoun scuote la testa:-Non è così.-         -COSA?- dice Felix, in preda ad un attacco di panico.          -Che è molto peggio, se ti mangia uno Scarafoide, come è successo a Turbo, prevale  la parte dello Scarafoide, quindi è più facile, basta avere un faro. Ma se si beve il sangue di una di quelle creature, prevale la tua parte, e un faro non basta.-spiega Calhoun massaggiandosi una tempia.           -Pezzo di Strudel!- grida Vanellope, dandosi un ceffone sulla fronte.       
-Oh bhè, è un problema vostro! Basta che non ci staccano la spina, poi fate come vi pare.-fa Mary, seguita a ruota dai Belpostiani, che rientrano nel palazzo come nulla fosse.      -Come si fa a non odiarli?- bisbiglia Vanellope, che ha smesso di tremare, ma non ha intenzione di staccarsi da me.    Mi limito a scuotere leggermente la testa, perchè veramente non so come ho fatto a sopportarli per 31, quasi 32, anni.
-Sarò la prima vittima-sospiro.     -Allora è meglio che tutti rimaniamo nel nostro gioco, per sicurezza.- dice Calhoun, passandosi una mano fra i capelli.  Annuisco; ma sono certo che Vanellope non ha intenzione di staccarsi da me, infatti sento la sua presa sulla mia maglietta aumentare.  E' una bambina, è ovvio che ha paura di tornare là da sola! No, non la rimanderò a Sugar Rush.      -Lei rimane qui.-affermo, stringendola un po' di più.  -Grazie- mi bisbiglia lei.     Felix mi guarda con gli occhi sgranati, come per dirmi:"SEI MATTO!"
-Spaccatutto, sei partito?!- abbaia Calhoun.- Qui TU ti rigeneri, ma lei NO!-    -Si, ma lui non la ucciderebbe mai...è me che vuole. Lo aspetto qui, se ha il coraggio di farsi vedere.- rispondo io, serio.   -In effetti ha ragione...- sussurra Vanellope- Poteva farmi fuori subito...insomma era uno Scarafoide gigantesco e io un piccoletta! Ma non mi ha fatto del male..-     
Felix ci riflette un po', Calhoun sospira:- Ok...facciamo così.- poi si avvia verso il trenino- Io avviso i miei soldati di fare un giro alla Game Central Station, se quel pazzo compare, lo facciamo fuori.-





Con fatica, faccio scendere Vanellope, anche quando non è più attaccata a me, sento comunque la presa delle sue dita tremanti. Felix le cura la sbucciatura al ginocchio, e altri piccoli tagli che si è fatta venendo qui. Appena ha fatto, Felix va al palazzo, ma probabilmente non per fare una lavata di testa ai Belpostiani come spero io. Van è ancora seduta a terra, fissa il vuoto, ha vissuto anche troppe cose inquietanti per una bambina. Quante volte mi scordo che è una bambina...sarà per il suo modo di parlare e comportarsi.        -Ehi, Caramella.- bisbiglio- Tutto ok?-     Lei  annuisce e si alza.   -Grazie...- dice -Ma è colpa mia, tutto è colpa mia, se io...non...- scuote la testa.   La prendo e la metto sulla spalla, so che le piace, ma non dice niente. Andiamo verso la mia casa, deve spiegarmi che è successo. Supero le casette degli Scollegati che ora vivono qui, sono tutti da Tapper, in questi giorni di vacanza non sanno che fare. Van appoggia la testa sopra la mia:- Ralph?- chiede.      -Dimmi..-rispondo io.      -Mi fai una promessa?-        -Quale?- domando, sentendo la sua voce roca e stanca.        -Che se non ce la faccio e che Candito mi uccide, non mi dimenticherai...-   Mi si blocca la gola, non ho mai pensato a questo, MAI.         -Si. Lo farò. -prometto, ma non riesco a evitare di dirlo con la voce strozzata. No, non glielo permetterò, lei non morirà.  -Solo se lo farai anche tu.- dico poi.     
-Ovvio...-risponde lei.-Lo prometto.-