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Autore: Inquisitor95    17/09/2014    1 recensioni
"Mi svegliai sobbalzando visto lo strano sogno che avevo fatto: delle creature spaventose correvano contro di me, avevano sete del mio sangue. Io continuavo a correre cercando di scappare visto che non avevo una spada con cui difendermi; se nel sogno fossi stata armata, sicuramente le cose sarebbero andate diversamente. Fortunatamente però era stato solo un terribile incubo, non avevo mai lasciato la mia stanza nel castello di Altura Perenne. Non avevo mai lasciato il mio letto e per tutto il tempo ero rimasta tra le braccia possenti del mio cavaliere. Ero ancora abbracciata a lui in effetti, la testa appoggiata sul suo petto forte e caldo, il fatto che mi fossi svegliata sobbalzando però aveva condizionato anche il fatto che lui si svegliasse. Lo trovai con i suoi occhi brillanti come smeraldi che mi fissavano, allungai una mano percorrendo il suo corpo fino al viso e salendo fino ai capelli morbidi, rossi come le fiamme e leggermente sudati per via del caldo estivo."
Questa è la storia che più volte è stata raccontata, in molti hanno aggiunto dettagli, ma solo io conosco la verità e sono qui per raccontarla: di come il Quinto Flagello si è concluso prima che devastasse il Thedas.
Genere: Avventura, Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alistair Therin, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Leggende del Thedas'
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CAPITOLO DICIANNOVESIMO
L'ARCIDEMONE


Il cielo era di uno strano colore, rosso e nero, le nubi erano agghiaccianti e soprattutto non sembravano neanche reali. Era come se quel giorno il sole avesse distorto la realtà, ma quella era un'illusione creata dalle fiamme e dai fumi che avanzavano verso il cielo, lingue di fuoco che si generavano ovunque in città, perché nonostante sapessimo dell'arrivo dei prole oscura, non potevamo immaginare che l'attacco sarebbe stato così improvviso e distruttivo. Vedemmo il fuoco piovere dal cielo sulle nostre case e dentro la città, volavano sfere di rottami fiammeggianti oltre le mura alte, altre colpivano direttamente il perimetro della città creando giganteschi fuochi ed esplosioni a catena. I prole oscura usavano degli armamenti in grado di attaccarci a distanza e noi facemmo riferimento alla magia e agli elfi con i loro archi e frecce. Vidi una pioggia di frecce e incantesimi venire lanciati oltre i cancelli di Denerim, l'ingresso principale dal quale i prole oscura erano riusciti in buona parte ad entrare. Inizialmente avemmo solo la resistenza della città e ciò ci mise in svantaggio, dopo poche ore però arrivarono anche i nostri alleati, gli eserciti che ero riuscita a convocare.
Prima di quello avevo già avuto una scarica, avevo pianto e adesso mi sentivo più forte. Perché dopo che Alistair aveva finito con Morrigan, tornò nella sua camera dove mi ero addormentata, ricordo che era più buio e mi svegliai quando lo sentii accanto a me, mi stringeva tra le sue braccia, non gli volevo chiedere nulla, ma sapevo che ciò che doveva fare era stato compiuto. Continuava a dire che era dispiaciuto e io non sapevo che dire; non riuscii neanche a baciarlo visto che avevo paura di sentire il sapore delle labbra della strega addosso a lui. Il giorno dopo fu difficile per entrambi, Morrigan che mi lanciava strane occhiate che cercavo di evitare, Alistair chiaramente dispiaciuto, la sera prima della battaglia. Facemmo pace (non che avessimo realmente litigato) e facemmo l'amore, ammetto che fu un ottimo mezzo per dimenticare l'accaduto, anche se pensarci fa male anche ora!
Il cielo si tinse di quella strana luce oscura e tenebrosa, ci eravamo già preparati per il grande scontro ed era giunto il momento del discorso. Alistair era il re e dovette quindi parlare all'esercito. « Soldati, siamo riuniti qui per ergerci contro la prole oscura che avanza minacciosa desiderosa della nostra distruzione. Per fare in modo che il Flagello si concluda qui e che non dilaghi, oggi combattiamo la battaglia decisiva che in un modo o nell'altro deciderà le sorti del Thedas. » prese qualche istante di pausa mentre gli uomini gioivano e alzavano le spade al cielo. « Ma nessuno di noi sarebbe qui oggi se non fosse stato per una giovane donna, la vostra futura regina. Nonostante Howe abbia distrutto la sua famiglia, lei si è fatta coraggio, ha partecipato all'Unione dei Custodi Grigi e ha riunito il più grande esercito mai visto! » si voltò verso di me, fissandomi con i suoi occhi caldi, quegli occhi di cui mi ero innamorata e mi feci avanti, mi rivolsi all'esercito.
« Quest'oggi il Flagello si concluderà. Avanzate e lottate, combattere per il Ferelden! » urlai alla fine e tutti urlarono con me, fu allora che mettemmo mani alle armi e ci spostammo verso i cancelli di Denerim per bloccare l'ingresso in città.
I cancelli erano stati abbattuti e la prole oscura avanzava con forza, vidi hurlock e genlock scagliarsi contro di noi, cercando in tutti i modi di entrare, il mio gruppo era stato posizionato in punti strategici: Leliana rimase in alto tra i tetti delle case insieme ad alcuni arcieri con i quali scagliò le frecce. Insieme a lei rimasero Morrigan e Wynne che lanciarono potentissimi incantesimi, la prima scagliò delle tempeste di fuoco e di fulmini con il quale fece in modo di disperdere i pochi prole oscura che sopravvivevano al passaggio tra le fiamme; la seconda invece rafforzò come sempre le nostre armi, i nostri spiriti ed evocò lo spirito che aveva dentro di sé, in quell'istante generò una potente tempesta di neve e un terremoto che scosse la terra intorno a noi, ci fece vacillare ma non crollammo. Sten e Drawgnar furono come sempre una bellissima squadra, rimasero uniti e combatterono fianco a fianco, potei vedere quanto Sten era praticamente indistruttibile ora che aveva di nuovo la sua amata spada, il mio mabari aveva chiaramente stabilito un legame con il qunari e sembravano trovarsi pienamente d'accordo in battaglia, un po' come me e Alistair. Oghren rimase nella zona vicino ai cancelli, muoveva la sua mannaia con la solita maestria e recise moltissime teste di prole oscura, Zevran al suo seguito eseguiva una danza mortale grazie alle due spade che stringeva e che usava perfettamente, poteva difendersi e subito dopo uccideva il proprio nemico.
Io e Alistair facemmo coppia, i nemici oltrepassarono il cancello abbattendo la porta per terra e sollevando polvere, mi mossi con lo scudo alto e pronta a parare i colpi dei nemici, una combinazione davvero letale: parare il colpo e poi uccidere. Con questa tecnica mi liberai in fretta di cinque nemici ma poi un gigantesco ogre si avvicinò a me correndo, mi ricordò molto la battaglia contro il mio primo ogre, mi avvicinai alle sue caviglia evitando abilmente i pugni che sbatté a terra, gli recisi i polpacci facendone fuoriuscire il sangue e facendolo urlare, a quel punto gli saltai addosso, scalai il suo ginocchio e mi aggrappai alla spalla, a quel punto infilzai la spada nella nuca del mostro che spirò all'istante cadendo in avanti. Estrassi l'arma e mi trovai a fiancheggiare Zevran che stava combattendo contro alcuni shriek, una tipologia di prole oscura, letale e veloce proprio come l'antivano, stavolta la parata con lo scudo non ebbe i risultati che speravo, rischiai più volte di perdere l'arma, diedi un colpo di scudo diretto contro il mio avversario e piantai la lama dentro il suo cranio, estrassi la spada e diedi un fendente contro un prole oscura che mi attaccava da dietro, Zevran si era abbassato, ruotava dal lato opposto al mio e mi permise di uccidere il nemico; lui si mosse contro altri due shriek e ne spinse uno contro di me, la creatura cercò di riprendersi ma feci una veloce combinazione con la spada e lo lasciai a terra morto. Accanto a me ricomparve Alistair che era imbrattato di sangue del nemico, o almeno speravo fosse del nemico, ci scambiammo uno sguardo veloce e poi riprendemmo a combattere finché non potemmo riposarci, tornare a respirare tranquillamente anche se l'aria era impregnata dell'odore pestilenziale che emanavano i mostri.
« La battaglia per adesso è vinta. Ma torneranno quando penseranno che i cancelli non saranno più protetti... » disse Riordan spostandosi verso di noi, tutti e dieci eravamo di nuovo vicini, io e lui e i miei otto compagni di squadra.
« Che si fa adesso? » chiese Wynne con il respiro affannoso, ero certa che fosse in difficoltà vista la stanchezza della battaglia. Il Custode le rispose subito rispondendo alla curiosità che tutti avevano.
« Dobbiamo dividerci: io andrò a cercare di attirare l'Arcidemone nella torre di Forte Drakon, là dovremo dare il colpo di grazia. Nel frattempo voi, Myalee, dovrete spostarvi per i vari distretti insieme ad Alistair e altri due così da non farvi individuare. Gli altri resteranno qui a proteggere i cancelli dal nuovo assalto... » rispose l'uomo, la donna parve avere una risposta.
« Va bene io e Alistair andremo insieme a Leliana e Oghren! » ci fu qualche dissenso vista la mia decisione, chiaramente io e Alistair avremmo partecipato visto il nostro ruolo da Custodi Grigi, Leliana era un'ottima arciera e alquanto letale, inoltre ero certa che volesse venire a tutti i costi, la sua visione si realizzava: lei sul baratro dell'oscurità, avrebbe lottato con me contro l'Arcidemone. Oghren era un buon combattente, era forte e sentivo che fosse giusto portarlo con me; avrei voluto portare tutti forse eccetto Wynne perché avevo paura che si sentisse male e Morrigan, la strega che aveva sedotto Alistair, ma che in fondo ci aveva salvati e a cui dovevo molta riconoscenza... qualcosa che non avrei mai potuto dirle.
Giungeva il momento di salutare i compagni che dovevano restare là, di lì a poche ore si sarebbe compiuto il nostro destino, avremmo combattuto e saremmo usciti o vittoriosi o morti. In ogni caso pieni di fierezza per aver provato. Wynne mi venne contro per prima, il suo solito sorriso da nonna. « Capisco perché mi avete lasciata indietro e lo rispetto. Servirò più qui per le cure... voi siete forte! »
« Grazie Wynne,vorrei tanto portarvi con me... siete la prima persona che in assoluto ho conosciuto ad Ostagar, prima ancora di Alistair... »
« Tranquilla cara. Ci vedremo presto... grazie amica mia » si allontanò via per poter dare occasione anche agli altri di salutarmi. Oghren spinse via tutti e mi si parò davanti, sorrisi stranita per la sua espressione.
« Volevo solo dirti che è stato un onore combattere con te. E sarà ancora più grande l'onore nel prendere a calci l'Arcidemone... grazie per avermi tirato fuori da Orzammar! » annuii felice di ciò che mi aveva detto e poi mi trovai a terra, il muso di Drawgnar contro il mio viso che stava leccando.
« Vacci piano piccolo. Sai che tornerò intera vera? Questo non è mica un addio! » il mio segugio abbaiò, felice per la misera consolazione che gli avevo dato e mi si avvicinò Sten che era rimasto alla larga da tutti finora.
« Fai attenzione kadan. Volevo solo dirti che ho molti ripensamenti, il più forte tra tutti è quello di non aver subito creduto in te. Grazie... » un debole sorriso, e poi annuii, a quel punto andò via lasciando il posto a Leliana.
« Sai Myalee... ho molta paura. Ma immagino che tutti i grandi eroi del passato ne abbiano avuta no? Sapevo che il Creatore mi aveva mandato un segno... sapevo che lasciare il monastero era la cosa giusta. Anche se verrò con voi... sono felice! » disse la suora parlando debolmente. Lontano da noi scoppiò qualcosa e fissammo il punto e le fiamme lontane.
« Anch'io ho paura. Molta... ma so che siamo pronti a qualunque cosa. Voglio ringraziarti Leliana, viaggiare con te è stato bellissimo. Non sapevo cosa fosse una migliore amica... ma ho trovato te e adesso lo so! » quasi le vennero le lacrime.
« Anche per me lo sei. Meglio metterci in marcia e in fretta » disse spostandosi, dietro di lei comparve un offeso e arrabbiato Zevran, ormai però riconoscevo quando faceva finta e quand'era serio, stava fingendo.
« E così affronterai l'Arcidemone senza di me? Va bene. Salutamelo però che è da molto che non mi manda lettere... » mi strappò un sorriso e non mi lasciò il tempo di dire altro, soprattutto perché subito dopo di lui c'era Morrigan.
Bella come sempre, era la prima volta che la guardavo da quand'era stato compiuto il rituale due notti precedenti. « Sono triste se penso che sono stata con te per tanto tempo e adesso non verrò a combattere con te... » chiaramente si aspettava qualche risentimento per ciò che era accaduto, in effetti era proprio così!
« Nelle tue condizioni... combattere non è buono! » mi limitai a dire cercando di sorriderle. Fece un ghigno e si toccò il ventre, il rituale era riuscito.
« Volevo dirti che questa è l'ultima volta che ci vediamo. Quando l'Arcidemone morirà, io scomparirò... non vedrete più né me né mio figlio o figlia; è stato bello avere un'amica... grazie di tutto. E grazie per avermi salvata da Flemeth... » quelle ultime parole furono dolorose, se ne andò prima che potessi parlare, non so cosa avrei potuto dirle, non riuscii più a ringraziarla e quella fu l'ultima volta che la vidi, almeno fino a oggi è stata l'ultima volta che vidi la strega.
« Ci siamo finalmente » dissi mentre Alistair si avvicinava a me, chiaramente in ansia e triste visto che aveva sentito il mio discorso con Morrigan. « Ti amo Alistair! » furono le uniche parole che dissi, poi ci baciammo, un bacio pieno di passione.
« E io amo te Myalee, ti amerò per sempre... » era stato molto vago da come aveva parlato, un altro bacio e finalmente radunai i miei compagni, accanto a me c'era Alistair e subito dietro c'erano Leliana e Oghren.
« Andiamo... » riuscii a dire ai miei tre compagni, un ultimo sguardo indietro visto che non sapevo se avrei più rivisto il resto della mia squadra, chiusi gli occhi senza posare lo sguardo su nessuno e avanzai verso il distretto del mercato.


La strada che portava a Forte Drakon era molto insidiosa, soprattutto perché Denerim era completamente stata rimodellata viste le continue esplosioni e tutta la distruzione e i danni che la città aveva subito. Potemmo notare il grosso dei problemi nel distretto del mercato dove nulla era rimasto in piedi, persino la chiesa cadeva a pezzi tra le fiamme ardenti. L'intera zona era popolata da giganteschi ogre spaventosi, a lottare contro di loro c'era parte dell'esercito dei nani. Andammo subito all'attacco per dare man forte ai nostri alleati, strisciammo vicini alle gambe dei nostri avversari e tagliammo loro le caviglie e infliggemmo ferite alle gambe, Leliana si dimostrò utile con le sue frecce visto con quando scoccava riusciva ad accecare il nemico brutalmente. A quel punto era facilissimo arrivare all'ogre, salire grazie all'armatura e arrivare alla sua testa che veniva subito tartassata di colpi. Oghren fece in modo di decapitare qualunque ogre su cui salisse. Alistair spappolava i crani dei suoi nemici grazie allo scudo e io mi limitavo a infierire con la spada più volte. In pochi minuti vedemmo tutti gli ogre nella zona crollare anche grazie ai ripetuti attacchi dell'esercito dei nani che vestiva l'armatura con il simbolo di Bhelen, accanto a loro c'erano dei nani con una corazza scura come il carbone che mi ricordava molto quella di Branka, l'armatura della Legione dei Morti. Un grandissimo aiuto non solo per il numero dei partecipanti allo scontro ma anche per la loro brutale forza, erano pronti anche a morire per vincere lo scontro e questo faceva al caso nostro. Ci volle quasi un'ora per ripulire tutto il distretto e finalmente potemmo avanzare, chiedemmo ai nani lì presenti di non far passare alcun prole oscura. Fatto quello ci dirigemmo verso il cancello dell'Enclave elfica, passato per essa saremmo arrivati prima al distretto del palazzo reale viste le scorciatoie che potevano essersi create.
L'Enclave elfica non ci apparve meno insidiosa. Là i nemici erano radunati in maggioranza, le abitazioni già devastate non erano infine state risparmiate. Tra le fiamme e i cadaveri degli elfi dalish riuscimmo ad arrivare al gigantesco albero, stavolta non profumava più come la foresta di Brencilian, l'aria era troppo soffocata dal fumo e dalla puzza di bruciato. Avanzammo fino ad incontrare la nostra resistenza e oltre il cancello dell'Enclave c'erano delle decine di prole oscura. La cosa mi fece accapponare la pelle visto come fissavano me e Alistair, i Custodi Grigi, cercavano di abbattere il cancello ma non ci riuscirono, almeno per i primi minuti dal nostro arrivo. Improvvisamente ci trovammo a combattere contro i prole oscura che entravano, la maggior parte degli elfi stava lottando insieme a noi e ne riconobbi persino qualcuno appartenente al clan che avevamo visitato, gli altri stavano sui tetti delle case e scoccavano frecce contro gli avversari più lontani cercando di non prendere noi e di fare arretrare coloro che avanzavano, entrai in confusione. Troppi colori e troppo sangue attorno a me, ad un certo punto riuscii a trovare Oghren che stava proteggendo Leliana da alcuni prole oscura, vidi la suora stesa per terra che cercava di ignorare il dolore derivato dalla ferita profonda che aveva alla gamba. Diedi man forte al mio compagno e trovai nella mischia anche Alistair, non potei non osservare il grande squarcio nell'armatura che aveva, eravamo in parecchia difficoltà quando sentimmo un urlo nell'aria, l'urlo dell'Arcidemone, un'esplosione poco lontana da noi e poi lo vedemmo volare via da quello che sembrava essere il distretto del castello, era atterrato sul Forte e questo era perfetto per noi. La prole oscura che combatteva contro di noi parve indebolirsi, non davano più la carica con cui erano arrivati e riuscimmo a farli cadere uno per uno fino ad avere la zona in un lago di sangue umido che veniva assorbito dalla terra.
« State bene? » chiesi rivolta a Leliana e ad Alistair, entrambi si stavano già fasciando e cercavano di rialzarsi, lei era più in difficoltà ma era una combattente straordinaria.
« Ce la caveremo. Dobbiamo avanzare adesso! Non possiamo perdere ancora tempo... » queste furono le parole di Leliana, ci mettemmo subito in moto verso il distretto seguente e raccomandammo agli elfi di resistere e di non far passare prole oscura.
« Hai sentito l'urlo dell'Arcidemone? » chiese Alistair mentre camminavamo lungo un ponte di pietra, era stato distrutto e solo poche travi resistevano ancora, dovevamo passare per di là a qualunque costo però. Mi voltai verso di lui e annuii. Non potevamo sapere a cosa era dovuto anche perché stranamente non eravamo riusciti a capire cosa aveva detto, solitamente l'avrei capito, stavolta non era successo.
Il nostro arrivo al distretto del palazzo fu chiaramente un duro colpo, qualcosa che non sappi riuscire a controllare, qualcosa che mi spezzò il fiato. Il corpo di Riodarn in una grande macchia di sangue, straziato e con la spada insanguinata, il sangue ancora caldo e il corpo messo in una stranissima posizione. Cominciai a respirare a fatica e mi cadde l'arma dalle mani. Un totale annebbiamento e il cuore che batteva forte.
« Riordan è morto. Toccherà a noi due uccidere l'Arcidemone e uno di noi dovrà morire! » continuai a ripeterlo per tre volte di fila prima che Alistair mi prendesse le braccia e mi scuotesse con forza fissando con i suoi occhi color caramello.
« Myalee non dovremo morire e lo sai benissimo! Possiamo superare insieme l'Arcidemone! » ma qualunque parola mi dicesse scivolava subito via. A causa della confusione che provavo. Poi ripresi a riflettere, mi trovai lontana dalla battaglia insieme ai miei tre compagni. Lontani da noi c'erano le forze di Arle Eamon che stavano lottando contro la prole oscura davanti al castello reale.
« Hanno mandato un messaggio dai cancelli di Denerim... » disse Leliana rivolta principalmente ad Alistair visto che era lui quello sano di mente in quel momento. « Nessuno è caduto dei nostri, i cancelli continuano a restare in piedi e la prole oscura sembra essersi nuovamente fermata! »
« Ottimo... Myalee come ti senti? » chiese il ragazzo rivolgendosi a me, annuivo senza che mi fosse stata posta una domanda precisa. Il corpo di Riordan mi aveva chiaramente turbata, mi misi composta, il rito di Morrigan ci aveva appena salvati!


Forte Drakon apparve davanti ai nostri occhi, totalmente privo di resistenza da parte dei nemici, ci eravamo lasciati alle spalle i soldati di Redcliffe che ci avrebbero protetto e che avrebbero difeso la piazza davanti al castello reale. Avanzammo fino a trovarci davanti l'ingresso della gigantesca torre. Dopo aver superato il piano terra ci trovammo davanti un'infinità di cadaveri di prole oscura, due appartenevano a degli ogre e sopra di loro si ergeva Sandal in modo glorioso. Ero sconvolta!
« Sandal come hai fatto a combattere tutti questi prole oscura? » chiesi basita. Lui si voltò verso di me e fece un largo sorriso contento di vedermi.
« Incantamento! » esclamò, ero ancora sconvolta ma sapevo che non avrei ricevuto una risposta concreta, sapevo anche che Sandal aveva qualcosa di speciale, che era capace di moltissime cose e che nessuno di noi poteva saperne di più.
Precedemmo lungo la grande scalinata che ci avrebbe condotto all'ultimo piano, una gigantesca terrazza nella quale sapevamo che avremmo incontrato l'Arcidemone, aprimmo l'ultima porta e tornammo alla luce esterna, una bellissima terrazza ampia compariva davanti ai nostri occhi, un gigantesco drago dalle scaglie scure e dagli occhi brillanti e bramasi del nostro sangue, del sangue degli ultimi due Custodi Grigi, perché se fosse riuscito ad uccidere me e Alistair allora il Flagello sarebbe durato per chissà quanti altri anni e avrebbe rovinato il Thedas. Dovevamo segnarne la fine. Cominciammo lo scontro lanciandosi con forza contro la creatura mostruosa.
Non eravamo solo noi quattro contro l'Arcidemone, entrambi gli schieramenti si erano preparati; dalla nostra parte avevamo i maghi che lanciavano incantesimi ovunque, c'era anche la restante parte degli elfi che lanciavano le frecce e il resto dei nani a lottare a terra contro i prole oscura che si lanciavano per proteggere la loro divinità. Feci segno a Leliana di salire sul tetto dell'ingresso alla terrazza, sarebbe stata insieme agli elfi al piano superiore, Oghren avrebbe combattuto contro la prole oscura e io e Alistair ci lanciammo contro l'Arcidemone. La creatura capì subito la nostra tecnica, attaccarlo su due fronti, cominciò con lo sputare le sue fiamme violacee, il suo soffio contro di noi che bruciò l'area intorno a noi e arrivò a colpire le corazze, fortunatamente riuscii ad evitarlo gettandomi in avanti e poi di lato per arrivare al fianco sinistro dell'Arcidemone per gettarmi subito contro di lui.
In passato avevamo già lottato contro un gigantesco drago, Flemeth aveva mutato forma proprio in quello e alla fine eravamo riusciti a batterla. Ma la donna non era neanche lontanamente vicina alla dimensioni di questa creatura! Cominciai ad attaccarlo alle zampe, sfuggendo alla sua morsa o quando cercava di schiacciarmi sotto il peso della zampa urlava ancora e ancora cercando di chiedere aiuto ai propri alleati, alzò la testa mentre io e Alistair lo colpivamo, stava per urlare quando ricevette una freccia esplosiva dentro la gola che lo bloccò. Vidi in lontananza Leliana che aveva appena scoccato, fiera di aver centrato la gola dell'Arcidemone, il mostro si voltò poi verso di lei, Leliana cominciò ad urlare agli altri di scappare e saltò giù, l'attimo seguente l'Arcidemone lanciò una gigantesca fiammata distruttiva contro quel punto distruggendo la struttura e stroncato decine di vite tra elfi e maghi, pochi erano ormai rimasti vivi.
Fu nuovamente Oghren a soccorrerla visto che la creatura si preparava ad un nuovo attacco, vidi la suora muoversi con grazia in mezzo ai prole oscura e grazie anche all'aiuto del nano, proprio quando stava per sputare il proprio fuoco, Alistair gli ficcò la spada dritta nel mezzo della zampa, la mosse verso gli artigli e gliene recise una buona parte arrivando persino a staccare un dito del drago. Si spostò in aria volando e continuando a ruggire di dolore, raggiunsi Alistair prima che potessimo essere nuovamente separati ed entrambi potemmo benissimo vedere in che stato era il mostro, un'ala per totalmente divisa in due metà e questo lo faceva volare malissimo.
Capimmo entrambi che Riordan era morto in giusta causa, aveva impedito all'Arcidemone di ricorrere ancora alle ali per poter scappare, non sarebbe guarito in fretta, prima lo avremmo ucciso o lui avrebbe ucciso noi. Si spostò di pochi metri e cercammo di stare non proprio sotto di lui ma vicini. Atterrò bruscamente in un nuovo spiazzo lontano dalla battaglia e dagli altri, cercò i schiacciarci con il suo peso e cercò anche di spazzarci oltre il bordo della terrazza grazie alla sua coda. Ci gettammo a terra evitando il colpo e poi tornammo ai lati dell'Arcidemone per confonderlo. La sua mossa era totalmente stata inutile e i prole oscura erano ormai quasi stati decimati, anche e noi avevamo ormai perso l'aiuto dei maghi e degli elfi e i nani erano davvero pochissimi. I nostri due alleati erano un buon punto di forza con il quale non avremmo subito distrazioni. Volgemmo lo sguardo al drago di nuovo.
« Siamo quasi alla fine Arcidemone! » urlai contro il gigantesco drago, aveva capito fin troppo bene le mie parole visto che continuò ad attaccarci con violenza.
La battaglia non durò molto a lungo in effetti. Io e Alistair restammo separati attaccando l'Arcidemone in due lati diversi, lui si concentrò sulla gigantesca coda e fu un'ottima distrazione, eravamo in posizione di stallo direi, ma poi accanto a noi comparvero due nani della Legione della Morte accompagnati da Leliana e Oghren, entrambi stavano bene e rivolsi uno sguardo lontano, il campo di battaglia era una landa di morte ad eccezione di noi che stavamo ancora combattendo, stavolta l'Arcidemone si trovò in grandissime difficoltà visto che era attaccato su troppi fronti.
Sferrò un morso con il quale inghiottì di netto un nano, c'ero io vicina a lui e concentrai i miei attacchi sul viso della creatura, la mia spada si muoveva da sola come se fosse posseduta, fu così che saltai sul viso del drago e infilzai la spada in un occhio con tutta la forza che avevo, mi strattonò in aria ma restai aggrappata all'elsa fino a che non sentii più nulla sotto di me, stavo volando via e temevo di non trovare più il terreno a tenermi ma il vuoto della torre. Atterrai su del sangue, ancora viva e poco distante dalla battaglia principale. Osservai la spada della mia famiglia, mi si spezzò il cuore del vederla spezzata in due, solo una metà potevo stringere tra le mani. L'altra era ancora conficcata dentro la testa dell'Arcidemone che si stava liberando dei miei amici con la stessa tecnica usata contro di me, vidi il nano a me sconosciuto volare oltre il ciglio, verso la morte sicura.
Abbandonai la mia lama, presi la prima spada che mi capitò a tirò a corsi abbandonando anche lo scudo, tenendo l'elsa con entrambe la mani, corsi contro l'Arcidemone che aveva spinto Alistair a terra, il drago si chinò appena, non voleva darla vinta a noi, lottava per la sua vita fino all'ultimo respiro. Spiccai un salto in avanti e infilzai la spada nel collo del drago, mi spostai verso il suo corpo trafiggendolo e facendo riversare fuori il suo sangue nero, estrassi la lama e la testa del drago cadde a terra dolorante, a quel punto diedi un colpo secco e netto nel mezzo della tempia trapassando la lama fino a farle toccare il pavimento. Non ricordo esattamente cosa accadde, vidi chiaramente moltissima luce intorno a me, una forza che cercava di spingere con forza via la spada, una luce che arrivò fino alla cima e che mi spinse via facendomi sbattere la testa contro il pavimento; non scorderò mai la visione che ebbi: qualcosa che volava via, scendeva per tutta Denerim fino ad arrivare ai cancelli della città, non sapevo cosa fosse ma vidi quella strana cosa entrare nel ventre di Morrigan, il rituale aveva infine funzionato.
Ci fu un'esplosione e poi il nulla. Il silenzio più totale e ogni colore scomparve lasciandomi nell'ombra e nel vuoto. Avevo la consapevolezza di essere viva.







Angolo Autore:
Finalmente eccomi con un altro capitolo della mia ff. Chiedo ancora scusa per la serietà dell'altro ma vi assicuro che questo sarà più allegro. O almeno lo spero xD Commentiamo subito questo penultimo capitolo.

Mi ero ripromesso di cercare di scrivere una battaglia epica, un combattimento incredibile perché in effetti è questo che è il Climax, la battaglia finale, il cambiamento che tutto il Ferelden sta attraversando. Rileggendo il capitolo per correggerlo, ho scoperto che mi piace molto come inizia: l'apparente quiete e poi lo scoppio della battaglia in tutti i distretti di Denerim. Mi piace anche molto l'addio ai vari personaggi, e soprattutto mi son detto di aver combattuto io stesso in quella battaglia e per i vicoli di Denerim. Fino alla fine... l'uccisione dell'Arcidemone (il fatto di averlo scritto con la A maiuscola è stato volontario così come “prole oscura” con la P e la O). Durante la mia prima partita, fu il mio umano nobile ad andare con Morrigan – con mio disappunto in verità visto che potevo lo stesso convincere Alistair a compiere lui il rito – e alla fine è finito per essere il consigliere di Alistair. In questa partita possiamo vedere come Myalee sia molto diversa da Eleazar (appunto il mio primo personaggio) e diventi la Regina del Ferelden oltre che l'eroina che ha dato il colpo di grazia all'Arcidemone.

Grazie... non è una bella parola vista quante volte l'ho usata, ogni volta riferita ad Alithea e vorrei davvero che non mi sembrasse così priva di significato ormai. Ma è con quella parole che descrivo i miei ringraziamenti per ciò che hai fatto in questi mesi in cui mi hai seguito e aiutato con la ff :D Un grazie anche a tutti coloro che hanno commentato e che seguono la mia ff, un grazie a tutti quelli che la leggono e che spero in futuro leggeranno anche altri; il prossimo capitolo sarà quello finale. A presto byeeeee ^^
  
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