«
Aki, quando m'insegnerai ad usare la magia? » Domanda Sana
che vuole
provare a vedere se ci è portata o meno in quell' arte.
«
Stanotte, adesso abbiamo fin troppi impegni, inoltre siamo a casa
tua, quindi devi aspettare» Afferma Akito con risolutezza
mentre sta
testando dei cd, poi aggiunge.
« Sana cosa sono questi cd, non
vanno nel lettore di musica. » Chiede Akito un po' curioso.
«
Ah quelli, sono D.V.D, sono diversi dai CD musicali» Si
posiziona
verso il lettore D.V.D per metterne uno dentro.
« Vedi, lo
immetti qui in questa fessura, e poi parte; Già che ci siamo
guardiamo un film? » Domanda Sana felice.
Akito, controlla
l'orologio. « Sono le 14.00 avresti massimo trenta minuti
prima di
lavorare... » Precisa lui con dettaglio.
« Mmm... Allora
guardiamoci un anime, dalla durata di trenta minuti, così
non
sbaglieremo! » propone mentre cerca dentro un cassetto altri
D.V.D»
« Dai guardiamo questo anime, parla di una ragazza come
me che aiuta uno che fa atti di bullismo, fino a cambiarlo. »
Akito
si siede sul letto acconsentendo.
Sana fa partire il video,
si mette vicino al ragazzo.
Lui un po' arrossato, si accorge
della presenza vicina della ragazza.
Lei Si fa coraggio e si porta
vicino alla del biondo fino a toccarlo, facendlo sentire per un
attimo a disagio in quanto lui è assai timido, anche se non
vuole
mostrarlo alla rossa.
Sana invece, non si rende conto di
questo imbarazzo da parte di lui; al contrario, si avvicina
notevolmente verso lui per poi tenergli la mano, tutto per sentire
vicino a sé che egli sia davvero con lei, perché
ha come sempre
timore che tutto svanisca.
Passano dieci minuti e Sana inizia
a contemplare un commento verso il video.
« Non ti ricordano me
e te? »
Akito a vedere le immagini, si lascia scappare un sorriso
di soddisfacimento. « Sì, questo video mi fa
pensare alla mia ex-
famiglia...» Afferma provando un po' di nostalgia.
« Già,
potresti andarli a trovare che ne pensi? » Domanda Sana
iniziando a
guardare di fianco il ragazzo che se ne sta con lo sguardo fisso
nello schermo mentre pensa al suo passato.
« Potrei, ma penso
che non mi vogliano più. Sai sono stato classificato come
disperso... »
« Io penso che sarebbero felici di rivederti! »
«
Se lo fossero, mi avrebbero riconosciuto in una rivista... Se non
sbaglio Nelly era patita dei Gossip, ma penso che ora si sia
diplomata e stia lavorando da qualche parte.»
« Lo vedi che ti
manca! »
« Ma no che dici!?»
« Hai ricordato un fatto
inerente a tua sorella, quindi ti manca, se tu non le volessi bene,
non avresti ricordato nulla verso lei! »
Akito un po' stupito
inizia a riflettere per poi rispondere. «
Chissà... Forse potrei
tornare a farmi sentire...»
« E magari ti accolgono a casa con
loro! »
« Non esageriamo...»
« E se accadesse, che
faresti? »
« Beh, se solo mi chiedessero scusa, forse potrei
tornare con loro, pero' devo parlarne prima con Aka. Alla fine io
sono stato incolpato di cose non vere, ma pur per entrare in quella
famiglia ho dovuto subire un' ingiustizia che mi aveva ha il segno.
Non hai idea di come ero ancora prima di sapere chi ero... Ricordo
che a scuola istigavo il prossimo al bullismo, facevo fare tutto a
loro, ed io furbamente non muovevo un dito.
Tutti mi temevano, e
a me andava bene così; meno persone avevo vicino, meglio
stavo...
»
« Che storia! Io invece sono da sempre solare e felice,
eppure
ho un vuoto di memoria dai miei sette anni in su... Non so il motivo,
ma probabilmente è normale dato che ero una bambina. Beh,
è storia
passata! Pensiamo al futuro Aki! »
« Ok...»
Finito di
vedere l'episodio i due salutano Rei e la madre di Sana.
Rei
ancora scioccato per la notizia, non rivolge la parola ai due, pero'
li saluta con un cenno. Mentre la madre della rossa, con un allegro
sorriso e voce spumeggiante, enfatizza un forte saluto.
Sana
e Akito si dirigono in città, usufruendo dei veicoli di
trasporto
pubblico.
Vengono fermati da alcuni, fan.
Sana senza problemi
firma tutto mentre Akito per proteggerla dai ragazzi, si pone vicino
a lei per far capire che non devono toccarla. Perfino lui viene
invaso da qualche fan,pero' non essendo abituato, si rinchiude in
sé
non mostrando il suo imbarazzo a nessuno. Ma Sana che lo capisce con
un solo sguardo, lo incoraggia facendo sembrare il ragazzo tramite le
sue battute un tipo simpatico.
Fujio e Hadzuki, pranzano
assieme a casa della castana.
Durante il tragitto i due
difficilmente riuscirono a parlare, un po' per via degli eventi
accaduti e poi anche per la tensione.
Camminavano vicini ma con
pensieri contrapposti, distanti ognuno con le sue domande e speranze.
Ora i due pranzano a Casa di Hazuki. Qui lei, ha fatto
conoscere al suo ragazzo i suoi genitori che si sono dimostrati molto
cordiali e sorridenti.
I genitori di Hazuki sono entrambi nel
mondo dello spettacolo, ma in modo diverso, infatti il padre
è un
regista di film, mentre la madre una stilista di moda dai capi molto
affermati.
Fujio non appena fece conoscenza con queste due
persone, un po' si sentii a disagio, ma nonostante tutto
riuscì ad
oltrepassare il momento grazie alla sua voglia frenetica di
domandare. Infatti lui è un ragazzo che ama scoprire, per
poi far
mostrare ai suoi amici maghi che lui è il più
esperto in campo
della materia “ Umani”. Hazuki, di questo lato suo
se ne è un
po' accorta, per questo non appena terminano di pranzare, lei porta
Fujio in camera sua per fargli vedere i suoi libri.
Il
castano rimane strabiliato da tanti libri, ognuno con uno spessore
che va dal leggero al pesante.
Hazuki lo osserva contenta, così
prende uno dei suoi libri e glielo porge per farglielo leggere.
Il
castano lo accetta, si siede sul letto della ragazza per poi
sfogliarlo con interesse aggiungendo. « E da qui che prendi
spunto
per i tuoi testi? »
La castana un po' sentita scoperta ammette. «
Sì, devi sapere che i miei testi, sono studiati per
trasmettere un
messaggio indelebile al cervello umano. »
« Lo supponevo,
infatti sentivo che avevano un messaggio sempre identico, ma non ho
mai capito quale...»
Hazuki si mette vicino alui per poi dargli
un bacio e sussurrare dolcemente mentre lui rimane ancora un po'
scosso del suffuso improvviso « L'amore! » Si
allontana divertita.
Fujio imbarazzato, studia da lontano la ragazza chiedendosi
che cosa gli fosse preso.
« Perché mi hai baciato così senza
preavviso? » Domanda guardandola negli occhi.
Lei fa un sorriso
dolce « Perché mi piace quando rifletti, e ti
accorgi di ciò che
faccio! » Decanta con tono sprizzante.
« Sì ma, i tuoi non
sanno che sono il tuo ragazzo. »Esplicita, con la tensione
che
qualcuno li senta.
« Oh beh, dobbiamo ancora fare un mese
insieme, e poi vedremo... Intanto teniamoglielo nascosto.
Mamma e
papà sono assai gelosi. »
« Capisco...»
I due si
mettono a leggere un libro in pace nella loro tranquillità.
Appena
arriva il momento di tornare agli studi, entrambi escono salutando i
genitori della ragazza.
Durante il tragitto, iniziano a trattare
argomenti riguardo ciò che avevano letto per poi
confrontarlo con
altri simili, ed è proprio così che i due
riescono ad andare
d'amore e d'accordo.
Anche loro come Sana e Akito vengono
presi di mira da dei fan.
Loro con forza di volontà e pazienza,
firmano gli autografi per poi subito entrare negli studi dove trovano
gli altri.
Sharon invece si trova nel suo appartamento dove
Demitria non smette di chiedergli cosa vogliano dire certe parole.
Stuffo di spiegare, lui fa una magia traducendo il libro in
tedesco.
La ragazza affascinata da un bacio sulla guancia al
ragazzo per poi rivelargli. « Sei fantastico, se dovessi
dirti che
talneto hai lo direi sulla magia »
« Mmm... sono solo andato a
scuola, beh non è importante...» esplicita un po'
in imbarazzo.
«
Wow, avete una scuola?! Raccontami, là come vi trattano?
»
«
Vediamo... All' inizio avevo dieci anni se non sbaglio, e diciamo che
c'erano molti insegnanti di vario genere. Le materie erano molte, ma
era tutto sulla pratica.
Là pero' vigilava il team più forte...
»
« Team più forte? Che significa? »
« Ma dai, lo sai che
intendo... Perfino nella nostra ex-scuola accadeva! »
« Ah forse
intendi che vince chi è più bravo? »
« Sì, nella scuola dei
maghi, diciamo che se non avevi abbastanza bravura venivi preso di
mira da tutti...
Io e gli altri miei amici, ci
contraddistinguemmo dagli altri.
A quel tempo non ci conoscevamo:
Akito era uno taciturno ma che comunque, tentava di manovrare la
gente, solo che non ci riuscì.
Kaito invece, fece amicizia con
tutti non ebbe problemi, aiutava chi trovava un po' impacciato sempre
che fossero amici.
Hideiaki rimase in disparte nel suo mondo di
cultura. Studiava i libri di magia, proprio come Fujio.
Lì non
smetteva di allenarsi con la sua spada antica; sai appartiene ad una
casata famigliare molto nota nel nostro mondo, proprio
perché hanno
parentele con un grande mago scomparso da tempo...
Akatsuki
invece, non frequentava la scuola, pare che avesse insegnamenti
privati, tuttavia fu portato dentro per qualche giorno come
esaminatore. Tu non hai idea, di come ero contento a rivederlo, e non
ero l'unico; quasi tutti del gruppo andarono da lui per parlargli...
Molti maghi ci presero per sfacciati, ma a noi non importava,
eravamo in debito con lui...»
Demitria durante il racconto,
abbassa un po' la testa capendo che in tutto quel tempo Sharon non si
era preoccupato minimamente di lei.
Si chiede del perché ora
tutto ad un tratto lui l'ami, tuttavia non dice nulla ed annuisce
come se nulla fosse alla spiegazione sentita.
« Pero' non
capisco una cosa... Perché sei tornato su questo pianeta, se
ami
tanto il tuo regno? »
Il ragazzo risponde « Quando finì la
scuola, io ero senza una vera famiglia, certo avevo una casa, ma non
me la sentivo di fare il mantenuto, anche perché io con
quella
scuola avevo imparato molte cose, e gli insegnanti mi dissero che
potevo fare molto con i miei poteri, così andai a palazzo
per
leggere se avevano dei lavori per chi aveva conseguito il diploma;
siccome volevo restare a fianco di Akatsuki, anzi essergli amico,
feci una selezione. Questa, riguardava appunto la ricerca di giovani
maghi per salvare il regno magico.
M'iscrissi, e poco tempo dopo,
fui chiamato per sostenere l'esame...
Era difficile, fui messo in
squadra con Kaito e Hideiaki; eravamo già amici, a scuola
quindi non
avevamo avuto difficoltà! Ma quando arrivammo alla fine,
dovevamo
scegliere chi su chi si aggiudicasse la vittoria.
Tutti noi,
avevamo un motivo simile per entrare in questo “
Lavoro” Così
Hideiaki propose di avanzare insieme e lasciar decidere la giulia tra
cui ne fece parte Akatsuki.
Lui ci disse che eravamo promossi, in
quanto avevamo messo da parte la rivalità per far spazio
all'
amicizia! Questo era ciò che cercavano... Solo chi era
vissuto con
gli umani comprendeva quel gesto.
Eravamo in quaranta, ma solo io
e gli altri superammo la prova! Una bella storia non pensi? »
«
Sì, è molto bella... Ah, a che ora lavori oggi?
»
« Alle 16.00
mi sembra... Perché? »
Demitria chiude il libro asserendo. «
Andiamo al parco? »
Sharon Accetta. Così i due vanno al parco,
mentre s'incamminano trovano diverse persone di loro conoscenza.
Demitria, fa dietro-front, ma non riesce in tempo perché
viene
raggiunta dai suoi vecchi amici.
« Demitria, dove eri finita? »
Chiede Yuya.
« Ciao, Yu... ehm.. non faccio più parte della
vostra scuola. » Si affretta a dire, controllando che nessun
altro
la senta.
« Le insegnanti ce l'hanno a morte con te! Io ti
consiglio di cambiare aria, qui ci sono coloro che ti
cercano...»
«
Come mi cercano?! » Domanda stupita.
«Sì, leggi cosa danno in
premio se ti catturano...» Lui, dà a lei un
foglio.
Sharon lo
legge sbraitando. « Che solo ci provino! E poi chi ci
crederebbe a
tutto questo, è ovvio che non pagherebbero nessuno!
»
« Diciamo
che Kotake ci crede, per questo l'ho allontanato appena vi ho visti.
Oltretutto Sharon, anche tu sei in lista, io vi consiglio di non
farvi vedere, ne qui ne vicino al Hotel. Demitria, ti do il programma
fino a che non ripartiremo. » Dettaglia prendendo dalla tasca
un
foglio spiegazzato male, per poi darlo ai due.
« Yuya, grazie
sei un amico! » Esprima commossa la ragazza.
« Figurati, meglio
che scappo, se scoprono che vi copro ho paura che sia la mia
fine...»
Indietreggia per poi correre via e tornare dai suoi compagni.
Sharon
e Demitria, seguono il consiglio ricevuto, così i due
cambiano
direzione andando in città.
« Quel ragazzo è uno dei tuoi amici
stretti? » Domada Sharon curioso.
« Sì, perché? »
« È la
coppia gemella di Hideiaki! »
« Ah sì, l'avevo notato, ma ti
assicuro che Yuya non è un mago o altro...»
« Si nota, ma lo
stesso è strano! »
« Figurati, scommetto che esiste uno
identico a te in questo mondo! »
« Può' darsi, allora poverino,
perché sarebbe scambiato per me! Sai ho molte fan!
»
« mmm,
ok...» farfuglia lei, un po' gelosa.
I due si fermano per
andare a mangiare una brioche.
Entrano e molti guardano Sharon
facendo dei bisbigli. Ciò mette un po' a disagio la ragazza.
«
Mi squadrano male! » si lamenta con finta sicurezza.
Il ragazzo
mentre sceglie da mangiare decanta « Sta tranquilla,
è normale,
Doremi ha patito di peggio! »
La ragazza inizia a munirsi di
palloncini rigonfiati.
Sharon la sorprende per poi farli sparire
sgridandola « Ti vuoi fidare di me!? »
« Mi fido, ma non di
questi! » Indica il pubblico.
« Allora, se ti fidi, lasciali
stare. Non mi va che ti fai dei nemici perché ti metti ad
attaccare
briga! »
« Sì ok... » Prende le cose ordinate,
per poi
dirigersi su un tavolo.
Mentre mangiano, certe persone, si
mettono a fare l'interrogatorio a Sharon. Lui con freddezza risponde
con frasi senza reali risposte, rimanendo nel vago.
Demitria, mentre sorseggia il suo succo di frutta, ascolta interessata
il come
il suo ragazzo riesca ad essere espressivo e carismatico in tutto
ciò
che fa o dice.
Volta lo sguardo verso la finestra notando un
cartellone pubblicitario dove si trova il gruppo delle * Las Magic*
su di essa, nota Hanon, splendente come non mai, sorridente raggiante
e sopratutto bellissima.
Un motto di invidia invade la fanciulla
nei confronti di Hanon, ma poi si tranquillizza, perché sa
di aver vinto contro di lei per avere il suo attuale ragazzo. Tuttavia
inizia
a chiedersi, se davvero sia giusto ad averglielo strappato
così
facilmente; un po' si sente responsabile, perché pensa che
se lei
non si fosse messa in mezzo, forse quei due si sarebbero dichiarati.
Con questi ragionamenti, la ragazza cade in un baratro di tristezza
ed incertezza, perché lei non lo ammetterà mai di
fronte a
qualcuno, ma le dispiace di aver battuto una ragazza come Hanon.
«
Ehi, che hai? » Domanda Sharon mentre addenta il suo dolce
alla
fragola.
« Nulla... perché? »
« beh, hai lo sguardo fisso
nel vuoto, non sorridi e in più riesco a capire il tuo
umore... Che
ti è successo? »
La fanciulla presa in fragrante rivela «
Non ti sfugge nulla, sei diverso da come ti ricordavo... Anni fa mai
ti saresti accorto della mia inquietudine.»
« Sono più
sensibile ora, adesso mi dici che hai? »
« Sai Hanon... perché
hai scelto me e non lei? E non dirmi solo perché ti aveva
rifiutato
eh...»
« Perché le volevo dare una lezione! »
Ammette un po'
seccato.
« C-Come, mi stai usando?! » Domanda lei delusa ed
allibita da tale coraggio.
« No, non lo farei mai, non a te
almeno! »
« A-allora spiegati! » Trattiene la sua rabbia
improvvisa pensando – Ora mi spiegherà
tutto e dopo agirò, non
fare nulla...-
« Hanon mi piaceva, ma io e lei eravamo molto
simili, ci attaccavamo a vicenda, non ci sopportavamo, eppure ci
aiutavamo.
Quando io gli chiesi di dirmi cosa provasse, io le
avevo dato la scelta libera. Potevo ben aspettare, ma ero talmente
rimasto male, che alla fine non mi importava più nulla di
lei. E
dato che tu eri comunque una mia amica e nemica, avevo compreso che
in Hanon vedevo te non lei. Questo l'avevo capito, perché
mai una
volta ero riuscito a consolarla. La proteggevo, ma non era quel
genere di protezione che sto dando a te... Insomma... Questo
è il
tutto! »
« Se io non ci fossi stata che avresti fatto? »
Domanda stavolta trattenendo la tristezza.
« Ma che domanda è?
Non lo so, forse avrei chiarito con Hanon o...»
«
Quindi è colpa mia? »
« Eh? Ehi ma che ti passa per la mente?
»
« Nulla... Io sto bene, non vedi sto ridendo...»
Il
ragazzo sospettoso. «Mmm... non mi convinci del
tutto...»
La
ragazza prende la sua borsa, per poi chiedere. « Andiamo, ti
porto
agli studi, così puoi... lavorare! » Cerca un
pretesto per rimanere
sola in quanto sente che presto non reggerà più a
sentirsi in
colpa.
« Sì, giusto, sono quasi le 15.00! »lui
si sbriga a
dire, controllando l'orologio.
Prende le sue cose, per poi
incamminarsi verso il luogo del appuntamento con il suo gruppo.
Durante il tragitto, Sharon e Demitria, non spicciano parola:
Il ragazzo non domanda perché si è reso conto che
qualcosa la
turba, e così se ne sta zitto per aspettare che la fanciulla
glielo
riferisca.
Demitria invece, non riesce a parlare perché i suoi
pensieri sono negativi: i sensi di colpa le inondano la mente,
sopratutto il dispiacere che lei sia odiata da Hanon in quanto la
reputa una ragazza in gamba.
Arrivano a destinazione, così i
due si separano.
Demitria subito dopo falsi sorrisi, corre via
per sistemarsi in un angolino remoto della città, isolato
per poter
piangere e pensare a cosa fare.
*
« Leon, la gonna non la
metterò mai, hai capito! »
« Tu la metti sempre quando ti
esibisci, perché se esci con me no?! »
« Io devo mantenere lo
stile del gruppo, non posso andare in pantaloncini quando loro si
mettono vestitini a mini gonna! Pero' se esco preferisco tornare al
mio solito stile da maschiaccio! »
« Ma così non mi fai
effetto, scema...»
« Ma sta zitto! Io piaccio per come sono. »
«
Non metto parola...»
« Vuoi un pugno?No perché se lo cerchi, te
lo tiro ora! »
« Se mi prendi, tanto non puoi stendermi, sono
allenato! »
« A volte sei insopportabile! »
« Lo stesso,
tu, mi chiedo perché mai ti amo...»
« Ah... Facciamo pace? »
«
uhm...ok, comunque... puoi uscire con me anche imbotta, mi basta che
sia te stessa...»
« Oh.. ehm... sì tranquillo, forse... ecco un
giorno potrei fare un eccezione per te! »
Mentre i due
camminano un po' imbarazzati, svoltano l'angolo trovando Demitria
rannicchiata con le spalle al muro che piange.
« Ma quella è
Demitria? » Chiede Aiko curiosa.
« Eh già, che ci farà là
tutta sola? »
La blu, senza dire nulla, la raggiunge per
chiederle.
« Hei, cosa ti è successo, perché
piangi? »
La
fanciulla apre gli occhi per poi dire. « Non sto piangendo,
io non
piango, io sono...» Si ferma non appena Aiko le da una
leggera pacca
sulla testa.
« Su, sei umana, piangi, ma mi spieghi cosa è
accaduto? »
La ragazza risponde singhiozzando. « Mi sento in
colpa... Sai, se non c'ero ora, Sharon amerebbe Hanon... Il fatto
è
che, Sharon mai una volta mi ha pensata in tutti questi anni... e ora
mi dice che mi ama... per cui mi sento un impostora... Mi sono detta
“ Se non ci fossi stata ora, Hanon e Sharon sarebbero felici;
entrambi famosi, con un lavoro e magici... Io non ne faccio parte,
non sono come voi e lui... Ecco perché mi sento in colpa. -
Leon
si mette su un muro a guardare l'orario pensando. - E io che la
pensavo una dal carattere freddo e vanitoso... Va beh, tanto
c'è
Aiko »
Lui poi fa apparire un traduttore, lo metto su demitria
mentre piange spiegando. « Così vi capirete, dato
che è straniera.
»
« Grazie!» esplicita Aiko verso Leon.
Aiko,
chiede A Demitria. « Ci credi nel destino? »
« Mmm... Assai, ma
cosa c'entra?» Domanda invidiando la spensieratezza della
interlocutrice.
« Io ci credo, anzi tutte noi del gruppo ci
crediamo!
Ti racconto una storia che è vera: Doremi era una
ragazza fannullona, molto egoista e possessiva. S'imbattè in
un
avventura magica. Conobbe, nuove persone, esplorò luoghi
incantati,
e poi incontrò colui che ora ama.
Questa ragazza, amava
Akatsuki, ma il ragazzo mai la notò, al contrario lui se ne
approfittò per poi tradirla.
Passarono gli anni e adesso si sono
rivisti, e si amano, nonostante Doremi amasse un altro ragazzo;
adesso dimmi come è potuto accadere? »
La ragazza suppone. «
Perché si sono incontrati...»
« Esatto! Ma l'incontrarsi, non è
un caso, almeno per me non lo è! Devi cogliere coloro che
conosci e
capire che ognuno ha uno scopo ben preciso nel corso della tua vita.
C'è chi ti vorrà bene e poi ti odierà,
chi ti odierà e poi ti
amerà e così via. Tutto è legato,
tutto è un gioco d'incontro!
Il fatto che tu abbia rivisto Sharon è una coincidenza... Ma
l'essere diventata la sua ragazza non lo è! »
Demitria ribatte.
« Il ragionamento è giusto, ma lui sta con me solo
perché Hanon
l'ha rifiutato! E adesso se ho ben capito, mi ama solo per un
incantesimo. »
Leon con tono grave asserisce. « Questo non è
vero! Forse non hai compreso bene come funziona. Se io anche baciassi
una ragazza che non provo nulla per lei, non diventerebbe la mia
ragazza né col cuore né per il mio mondo!
Se Sharon ti ha reso
la tua ragazza, significa che qualcosa per te lo prova! Quindi non
inventarti scuse adesso! » Spiega lasciando Aiko stupita.
«
Quindi mi amava anche prima? » Domanda Demitria mentre si
asciuga
gli occhi con un fazzoletto.
« Ovvio! » Afferma Aiko.
« Ok,
pero' se non c'ero Hanon ora starebbe con lui. »
« Sì forse, ma
non puoi colpevolizzarti solo perché Hanon ha avuto il
coraggio di
rifiutarlo. Alla fine devi pensarla così: Sharon ti ha
cercata! Tu
sei stato nel tuo. »
« E poi mi ha salvato la vita...»
« Ah
sì? Beh, quindi puoi capire che lui ha scelto, non tu.
»
«
Quindi io non ho colpe? »
« Nessuna colpa, perché lui poteva
benissimo ignorarti e aspettare di fare pace con Hanon! »
«
A-Aiko... Io non sono mai stata confortata da nessuna ragazza, tu sei
la prima! »
« Per così poco, e poi posso capirti, sei qui sola
perché volevi piangere vero? »
« Sì... Ero con Sharon, ma mi
sentivo male, pero' non avevo pianto. Non voglio che pensi che sono
una femminuccia, e poi l'avrei preoccupato, e lui deve lavorare, non
posso distrarlo con i miei problemi psicologici. »
« Mi piaci
come ragazza! Adesso, stai meglio? »
« Sì... grazie,
d-d-diventiamo a-a-amiche?! » Chiede arrossendo.
« Volentieri,
ma c'è la farai a resistere ai miei fan? »
« Oh sì, so
difendermi! »
« bene, allora va bene. »
Aiko prende per
la manica Leon asserendo. « Noi andiamo, tu cerca di tirarti
su di
morale ciao! »
Demitria fa un sorriso pensando. - le
amiche di Hanon, sono tutte fantastiche, peccato che io mai
entrerò
nel loro gruppo. Lo so che Aiko mi ha detto che siamo amiche, eppure,
sono sicura che non vedrà la mia timidezza... va beh, meglio
che
vada a nascondermi prima che i miei ex- compagni mi vedano in giro.
Sakura assieme a Lì, iniziano a discutere.
« Senti
queste voci incantante, come le troverete? » Domanda Sakura
curiosa.
« Ah sì, beh, basta che sento qualcuna cantare!
»
« mmm,
lo sai, ho un' amica che è molto brava nel canto, si chiama
Tomoyo,
ma non è in questa città. Potremo parlarle e
vedere se è lei ciò
che cercate!»
« Ottimo, quando si parte? »
« Beh, penso che
ora sia notte, da lei, quindi, ci andremo stasera va bene? »
«
Sì! Ci portiamo anche Erol? »
« Perché, lui cosa c'entra? »
«
Beh, so che lui era in Inghilterra, e magari gli facciamo fare una
visita del posto! »
« Se vuoi avvisalo... anzi no, fallo pure
venire, così mi parla della prova! »
« Dubito che te ne
parlerà! Pero' è da tentare, Ah lo sai la tua
cucina è davvero
squisita. »
« Sfido io, da quando mio fratello se ne è andato
all' estero, mi preparo sempre da sola i pasti; pensa che Kero-chan,
a volte mi implora di preparagli i biscotti al cioccolato, dice che
ne va matto. »
« A me piacciono i biscotti alla crema
pasticcera. »
« beh, dopo ne compriamo un po' ti va? »
«
Sì! »
Angolo
autrice: Non so quanto vi ho fatto aspettare, penso molto.
Ad
ogni modo, spero che il capitolo sia piaciuto.
Nel prossimo
dovrei mettere il resto.
Scusatemi se sono corti ( 13 pagine)
Spero apprezziate i dialoghi :)
A presto^^