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Autore: MarsBlame    18/09/2014    1 recensioni
-Signorina, deve andare via.-
Cinque storie, quattro superstiti, tre aggressori, due misteri ed un’avventura.
Layla - L’istintiva.
Alex - L’intelligente.
Ugo - Il coraggioso.
Steph - La timida.
Clare - La disinvolta.
Scopriranno il loro potere, lascieranno le loro famiglie, saranno circondati da lupi.
Chi incontraranno?
Chi li aiuterà?
Chi li salverà?
Chi gli darà contro?
Chi ucciderà per primo?
http://youtu.be/WocAyqgJTR8
Genere: Avventura, Azione, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Siamo in acqua!- Urlo.
-Aprite le finestre e uscite!- Ordina Clare.
-Ugo...- Mi alzo in piedi -non so nuotare...- gli intimo.
-Attaccati alle mie spalle e non mollarti neanche per sbaglio!- Si abbassa, mi fa annodare le mani al suo petto e poi apre la finestra imprecando per il getto d’acqua.
“Siamo come quel nodo non stretto abbastanza forte da tenersi...”
Lega una corda intorno alle mie mani annodate intorno a lui,  in modo da non lasciarmi indietro e continua a battere i piedi.
Forse aveva notato che ero troppo poco forte per tenermi.
“Eppure troviamo sempre il modo di formarne un altro.”
***
-Siete tutti vivi vero?- Si accerta Clare.
-Si.- Mi affretto a dire, nonostante stia sputando acqua. Però sono viva. E’ una cosa buona.
-Dove siamo?- Chiede Drew.
-A IslaTuensa.- Risponde ‘Go. -Ho un amico che vive da queste parti. E’ più o meno bravo con l’elettronica e la magia.-
-E cosa dovremmo farcene, esattamente?- Chiedo io.
-Ehm, farti costruire un sostegno per la gamba mozza o cercare qualche incantesimo che faccia la stessa cosa?- dice come se la cosa fosse ovvia.
E, in effetti, lo è...
***
Per tutto il tragitto Ugo mi tiene sulle spalle e nessuno proferisce parola finché Drew:
-Allora? Siamo arrivati?
All’inizio Ugo non sembra neanche sentire Drew, ma poi dice di si.
-Promettimi che ti farai sedare.- Mi intima Ugo.
-Ho una soglia di dolore abbastanza alta. Non preoccuparti.- Lo rassicuro.
-No. Devi sedarti.- Dice in tono duro, che scema poi in un languido -Ti prego.-
-Non mi fido di aghi e sostanze strane...-
-E se ti sedassi io?-
-Prego.- Lascio cadere il piede per terra e incurvò il collo.
Se qualcuno deve avvelenarmi, voglio che sia lui.
***
 Mi sveglio in una stanza buia.
Sono stesa su di un letto estremamente duro.
Ma non sono avvelenata.
Dovrei fidarmi di più degli aghi.
Certe volte ti evitano dolori inutili.
Provo a muovermi, ma non mi sento nessuna parte del corpo. Apparte la testa, quella è pesantissima e mi gira un sacco.
Nel tentativo di dimenarmi mi accorgo che accanto a me c’è qualcuno che mi tiene la mano. Credo sia Ugo.
-Ugo.- dico con un filo di voce.
Se sta dormendo non voglio svegliarlo.
-Dormi?- Suppongo di si. Insomma, ha la testa stesa sul mio addome...
***
-Svegliati, piccola.- Mi scuote Ugo.
-Tu prima stavi dormendo...- Gli dico con la voce impastata dal sonno.
-Era l’una di notte, Ly.-
-Ah...-
-Scendi.- Dice mettendo un mio braccio intorno alla sua spalla e tenendomi per la schiena.
-Non mi sento il corpo.-
-E’ un effetto collaterale, passa dopo un po’ che sei in piedi.-
-Ah.-
***
-E’ mezz’ora che camminiamo per la strada e le mie gambe le sento già da dieci minuti buoni. Torniamo indietro? Potremmo perderci...Non è il caso. Insomma...-
-Ti stai un po’ zitta?- Mi rimprovera ridacchiando.
E’ la risatina più dolce che abbia mai sentito, probabilmente.
-Scavalca qui. Ti aiuto.-
-Provo da sola, aspetta...- Dico lasciando la sua presa e tenendomi al muretto.
Ho scoperto di avere entrambe le gambe appena ho messo i piedi per terra.
Non è una gamba artificiale.
...almeno sembra.
Anzi, ne sono sicura.
Nonostante sia di polverina magica sembra quasi carne.
La magia fa miracoli.
...e credo sia anche giusto così.
Ad ogni modo, con un po’ di fatica riesco a scavalcare il muretto.
-Stai prendendo confidenza con la nuova gamba!-
-Hey, due arti sono meglio di uno!- Gli do una gomitata scherzosa sullo stomaco.
-Seguimi.- Mi prende la mano e si assicura che riesca a camminare su questo nuovo terreno.
Siamo arrivati in spiaggia.
***
Si ferma. Siamo sul bagnasciuga.
-Non buttarmi in mare, eh!- Scherzo.
Lui non reagisce e mi prende le mani.
-Cross...- Ha usato il mio cognome...mi infastidisce quando usano l’appellativo che ha anche mio padre...-io ti amo.-
Apro la bocca per dire qualcosa, ma la richiudo subito, accorgendomi di non avere nulla da dire.
-O almeno, penso. Non ho mai provato qualcosa del genere per qualcuno. Deduco quindi che sia amore...-
Lo fisso.
-Ecco...adesso mi aspetterei una dichiarazione, ma...so come sei fatta. Quindi ti chiedo di annuire o rifiutare...-
Mi scappa una risatina.
-Vuoi essere la mia ragazza?-
Annuisco.
Lui sorride.
Solo ora mi accorgo di aver tenuto la bocca aperta tutto questo tempo.
La chiudo.
E’...un po secca.
Lo vedo avvicinarsi a me.
Poi si blocca.
Okay. Magari non sono la ragazza più romantica del mondo certe volte, ma un bacio lo voglio!
E adesso!
Prendo io l’iniziativa e vengo accolta piacevolmente dalle sue braccia e dalle sue labbra calde.
Poi ci abbracciamo.
-Ti amo anch’io.- Sottolineo sussurrando.
Mi stringe ancora più forte.
Poi mi alza da terra e mi butta in acqua.
-Lo sapevo!- Urlo ridendo e scostando i capelli bagnati dagli occhi.
Gli prendo un braccio e lui si lascia tirare in acqua.
-Ti amo, ti amo, ti amo.- Continua a ripetere mantenendosi con le braccia sulla sabbia per non cadermi addosso.
-Anch’io, anch’io, anch’io.- Lo bacio.
***
-Layla, vieni. E’ ora di cena.
Non m’ero accorta di esser stata qui cosi allungo.
Il mare m’ipnotizza.
Adoro restare con i piedi in acqua, a fissare le onde che s’infrangono sulla riva.
-Arrivo.
***
A cena si presenta anche l’amico di Ugo. Credo ci sia un flirt tra lui e Clare, ma non m’interessa più di tanto.
Si allunga per prendere un pezzo di pane e scorge i miei jeans bagnati.
-Sei andata a mare?
-Si.
Gli parlo distaccatamente. Sapendo  che lui è il mio ‘medico’ lo vedo un po’ come una persona superiore...
-E ti piace?
Ricomincia a parlare, dopo aver ingurgitato un’intera fetta di pane. L’ha fatto Clare. E’ il pane più buono che abbia mai assaggiato.
-Il mare, intendi?
-Si, il mare. Ti piace?
-Si, molto...
Rispondo abbassando gli occhi e avvampando. Non mi piace far sapere di me. M’imbarazza.
*** -Buonanotte piccola.
Mi saluta Ugo, girandosi dal lato opposto del letto.
-Buonanotte.
Gli schiocco un bacio sulla tempia.
Non dormirò. Ne sono sicura. Non so cosa, ma qualcosa mi tormenta.
Mi alzo e apro la finestra.
Sento il rumore del mare.
Sento l’odore del mare.
Sento la brezza del mare.
Scavalco la finestra ed esco.
Spero che Ugo non si svegli. Non voglio che si preoccupi, però ho bisogno del mare.
***
Immergo i piedi nell’acqua e inizio a fissare l’orizzonte.
Non si vede nulla, oltre i riflessi del mare.
Mi piace restare da sola, a volte, per analizzare i miei problemi.
Penso di essere in colpa per aver preso questa strada.
Ho usato troppo i poteri da BioTerrorista.
Dovevo salvare il mondo!
Domani partirò.
Voglio ritornare in città.
Voglio ritrovare Alex.
Magari morirò, ma morirò facendo del bene. Non del BioTerrorismo.
E’ ora di tornare in camera, Ugo potrebbe preoccuparsi.
***
Sto per uscire dalla spiaggia, quando vedo due sagome.
Una è Clare, l’altro...
...Ugo.
Cosa stanno facendo?
Ugo si avvicina a Clare, si abbracciano.
Ugo e Clare...
Ugo...
...mi sta tradendo?!
  
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