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Autore: Dark_S97    20/09/2014    2 recensioni
E se Lily dopo il divorzio con William avesse capito di non essere in grado di prendersi cura di Eric e Serena e li avesse dati in affidamento? E se loro passassero di famiglia in famiglia fino a quando un misterioso benefattore paga loro la retta della Constance Billard/ St. Jude? E se gli Humphrey vivessero ad Hudson?
Serena frequenta l'ultimo anno alla Constance e lì incontra i nostri altri personaggi preferiti di Gossip Girl. Diventeranno lo stesso il Non-Judging-Breakfast-Club? Che cosa succederà?
Entrate e lo scoprirete! Buona lettura!
NS, BC, accenni NB. Possibile (ma spero di no) OOC.
ATTENZIONE: STORIA INCOMPIUTA.
Dal prologo:
Papà che esce di casa e non torna.
Uomini a caso che entrano ed escono da casa nostra.
Un uomo che porta via la mamma.
Un uomo elegante che porta me ed Eric in un orfanotrofio.
Decine di famiglie non degne di questo nome che ci accolgono ma ci ignorano.
L'alcool come unica distrazione.
La mia fuga.
Sirene accecanti e la polizia che mi riporta indietro.
Le cicatrici sui polsi di Eric.
Queste immagini si mostrano nei miei sogni ogni volta che chiudo gli occhi e questa notte non fa eccezione.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Blair Waldorf, Chuck Bass, Erik Van Der Woodsen, Nate Archibald, Serena Van Der Woodsen | Coppie: Blair Waldorf/Chuck Bass, Blair Waldorf/Nate Archibald, Nate Archibald/Serena Van Der Woodsen
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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Capitolo 1.

 
Serena.
 
La preside mi dà l'orario delle lezioni e mi dice che uno studente dell'ultimo anno come me, un certo Charles Bass mi farà da guida durante il mio primo giorno. Spero che sia il ragazzo dagli occhi blu che ho incontrato ieri, ma le mie speranze vengono subito deluse dall'arrivo di un ragazzo dai capelli scuri e gli occhi marroni. Indossa gli stessi vestiti di Eric. Ma certo che indossa gli stessi vestiti, idiota. È un'uniforme! mi dico.
Il giovane si presenta come Chuck Bass e mi bacia la mano con fare malizioso. Accidenti, doveva capitarmi proprio un pervertito come guida?! Gli rispondo che mi chiamo Serena Van Der Woodsen e lui mi dice che è proprio un bel nome.
"Vuoi che ti faccia vedere la piscina? L'acqua è molto calda!" mi informa Chuck.
"No, grazie." rispondo sforzandomi di non colpire la sua faccia da schiaffi. Guardo il mio orario. "Però potresti portarmi all'aula di storia." aggiungo.
"Segui il corso avanzato?" Finalmente una domanda normale! Annuisco.
"Anche io... E il banco accanto al mio è libero!"
Okay, ho parlato, anzi, pensato troppo presto.
Forse Chuck capisce di non avere speranze, perché nel tragitto fino all'aula di storia tace. La stanza è ancora mezza vuota, vedo il ragazzo di ieri che mi saluta con la mano, il banco accanto al suo è vuoto, così faccio per sedermici.
"Quel posto è occupato!" esclama una ragazza bruna alle mie spalle. Dietro di lei ci sono tre altre ragazze che sembrano essere le sue schiavette.
La smorfiosa prende posto accanto al ragazzo dagli occhi blu oceano prima che abbia il tempo di obiettare, mentre lui mi lancia uno sguardo vagamente divertito a mo' di scusa.
"E tu saresti?" domando.
"La regina della Constance!" esclama quella come se fosse una cosa ovvia.
Regina? Ma dove siamo? A Disneyland?
"E hai anche un nome?" chiedo.
"Blair Cornelia Waldorf."
"Io sono S..."
"Aspetta non dirlo! Non so ancora se voglio saperlo." mi interrompe Miss Perfettina.
Decido di non perdere altro tempo con lei e prendo posto. Chuck si siede accanto a me. Lo guardo male.
"Che c'è? È il mio solito posto! Sei tu che ti sei seduta vicino a Chuck Bass!" mormora in un modo che vorrebbe essere suadente, ma l'unica parola che mi viene per descriverlo è viscido.
Il professore di storia, un vecchio barbuto che probabilmente ha assistito agli avvenimenti che insegna, entra e mi dà il benvenuto. Mi chiede di presentarmi. Dico il mio nome, l'età, eccetera e quando nomino Brooklyn tutti mi guardano male. Mentre il professore blatera a proposito del presidente Roosevelt, io penso a quanto sia strana questa scuola.
"Non dovresti prendere appunti?" la voce di Chuck interrompe i miei pensieri.
Neanche lui sta scrivendo e glielo faccio notare.
"Mio padre è miliardario, non potrei dire lo stesso del tuo, Brooklyn... Ma se vieni a letto con me potrei condividere con te qualcuno dei miei privilegi." sussurra lui.
Pervertito e pure figlio di papà! Non potevo chiedere di meglio! Anche Carter è ricco ma non è certo così... Bass-tardo!
"Renditi utile, Bass e spiegami questa cosa della regina." lo rimbecco ignorando il suo commento.
Vorrei chiedergli anche di Occhi-blu-oceano ma non mi sembra proprio il caso. Bass sarà idiota, ma sa il fatto suo, infatti mi spiega che la scuola è come un regno e gli studenti sono sudditi. Come l'Inghilterra, la scuola ha una regina -Miss Perfettina alias Blair Waldorf- e un consorte, un certo Nathaniel Archibald, che capisco essere Occhi-blu-oceano. Non so cosa mi aspettassi, in fondo, lui è così bello ed io sto con Carter, ma quando ho visto quegli occhi un brivido mi ha percosso. Quegli occhi e quel sorriso hanno qualcosa che mi ricorda del mio passato felice, prima che i miei genitori se ne andassero circa tredici anni fa. I loro volti sono un ricordo sbiadito nella mia mente, così come la nostra bella casetta. Non mi ricordo nemmeno i nomi dei miei genitori, sepolti da quelli delle famiglie affidatarie. Ma ricordo dove vivevamo: nella contea di Nassau.
Chuck mi spiega che Blair divide le nuove arrivate in Promettenti (le sue schiavette, insomma) e Vittime (a cui le sue leccapiedi fanno gli scherzi). Durante la ricreazione dovrò presentarmi nel cortile interno della scuola e verrò giudicata anch'io.
"Che bellezza!" commento.
"E il meglio deve ancora venire... Se sarai una Promettente dovrai fare molti lavori letteralmente sporchi e poco dignitosi. Non in quel senso... Anche se non sarebbe male." Un sorriso perverso compare sulla faccia di Chuck. "E se sarai una vittima, verrai tormentata per sempre."
"Non posso non essere nessuno e basta?" sbotto scocciata.
"E dove sarebbe il divertimento?"
La campana suona. Esco dall'aula più in fretta che posso in modo da non farmi disturbare da quegli esseri mentalmente disturbati, prendo i libri nel mio armadietto e mi dirigo alla prossima lezione: matematica, la mia materia preferita (in senso ironico). Faccio così schifo in matematica che mi sono iscritta al corso intermedio, quello che di solito frequentano gli studenti del terzo anno.
Nella classe di matematica vedo Nathaniel, ma lo ignoro e vado dritta verso l'ultimo banco per non ritrovarmi di nuovo davanti alla sua pericolosa fidanzata smorfiosa. Preferivo quando era solo "Occhi-Blu-Oceano"!
Dopo essermi seduta, me lo ritrovo comunque vicino.
"Vuoi che la tua fidanzata mi uccida?" gli chiedo fingendomi spaventata.
"Sarebbe un peccato. Ma stai tranquilla, lei non frequenta questo corso, ma quello avanzato." risponde lui.
"Una secchiona smorfiosa... Scusa." dico.
Lui sorride senza prendersela: "Nathaniel Archibald, ma tutti mi chiamano Nate."
"Serena Van Der Woodsen ma tutti mi chiamano Serena." dico imitandolo. Gli stringo la mano. È calda e grande. Per un attimo la mia scompare tra la sua.
La professoressa di matematica mi fa presentare e come l'ora precedente, ricevo sguardi strani quando dico la parola "Brooklyn".
"Cos'ha Brooklyn che non va?" domando a Nate quando torno al mio posto.
"Oh, niente...
È solo che non è l'Upper East Side."
"Spiegati meglio."
"In parole povere UES=figo, Brooklyn=sfigato."
"Logica interessante! Se sono una sfigata perché mi parli?"
"Perché io non credo a quella logica e hai più carattere di molti di quelli che conosco!"
Mi scopro a sorridere come un'ebete, così mi mordicchio il labbro per non darlo a vedere.
"Come fai a capirlo?" domando.
"Nessuno che abbia mai chiamato Blair 'secchiona smorfiosa' è ancora vivo. Non sarò io a dirglielo, puoi fidarti."
"Di uno che sta con quella?"
Credo di aver alzato un po' troppo la voce perché la professoressa mi rimprovera e mi intima di stare in silenzio. Nate avvicina il suo quaderno a me e scrive con una grafia leggermente disordinata: "Blair è adorabile, se la conosci."
Rispondo scrivendo: "A tuo favore c'è che sei il più normale che abbia incontrato in questa scuola."
"Chi altri hai incontrato?"
"Chuck Bass." Faccio una smorfia.
"
È il mio migliore amico. Anche lui lo devi conoscere per apprezzarlo."
"Con quelle compagnie, dovrei evitarti."
"E io dovrei evitarti perché sei di Brooklyn." sorride soddisfatto. Centro.
"Non esattamente."
"Che intendi?"
Non gli rispondo. Non voglio che provi pena per me. Così mi metto a copiare le cose ostrogote scritte alla lavagna e ignoro le gomitate di Nate.
Al suono della campanella io esco come un fulmine e lui cerca di seguirmi, ma Miss Perfettina lo placca. Guardo l'orario: ho un'ora libera. Metto in ordine il mio armadietto, poi vorrei prendermi un caffè ma non lo faccio per non sprecare il sussidio dello stato. Mi metto, così ad "esplorare" la scuola. Ad un certo punto incappo in Bass che mi ferma: "Ti stavo cercando. L'intervallo sta per iniziare."

Capisco subito dove Chuck sta cercando di arrivare. La sua amica Blair deve decidere se tormentarmi per sempre... O tormentarmi fin quando non finirà il maledetto anno scolastico. In ogni caso, visto che le alternative sono queste, preferisco scegliere il mio destino da sola, il che si rivela molto facile: "Dì alla tua cara reginetta che non verrò." dico cercando di imitare il sorriso perverso che ho visto prima addosso a Chuck.
Lui sogghigna: "Sarà divertente guardare due ragazze così belle cercare di distruggersi a vicenda."
"Peccato che nessuna di noi due verrà a letto con te." lo stuzzico.
Io non lo farò di sicuro e Miss Perfettina è troppo Perfettina per lasciare Nathaniel per una notte brava con... bleah Chuck Bass.
"Vedremo... Se riuscissi a sedurre Blair, verresti a letto con me?"
Lo fisso, sembra serio, per quanto possa essere seria una proposta del genere!
"Certo che no!" rispondo, poi giro i tacchi e me ne vado senza voltarmi.
Decido di andare a vedere come se la passa Eric, lo trovo nel cortile intento a scherzare con un ragazzo moro della sua età, sembra felice, così decido di lasciarli stare. Non credo che voglia che la sua sorella impicciona si immischi nei suoi affari. E poi mi racconterà tutto a casa.
Cerco di parlare con qualcuno che ho visto in classe, ma tutti si limitano a squadrarmi dall'alto in basso senza nemmeno salutare, così ci rinuncio. Quando ormai mi rassegno all'idea di passare la ricreazione da sola, vedo Carter appoggiato ad un armadietto che parla con alcuni suoi amici.
Mi vede e si allontana dal gruppo. Ci salutiamo ma lui mi liquida dicendo che ha da fare e se ne va in fretta e furia nella stessa direzione da cui è venuto.


 
***
 
Nate.

Vedo Serena che si avvicina a quell'idiota di Carter Baizen sorridendo, ma lui dice o fa qualcosa che le fa cambiare espressione, lasciandola amareggiata, quasi con gli occhi lucidi.
L'idiota si vanta spesso di quanto sia figa la sua ragazza e delle loro prestazioni a letto e in un attimo capisco tutto.
Carter si vergogna di lei solo perché non fa parte dell'élite, la tratta male mentre lei pende dalle sue labbra. Okay, Blair e il suo sesto senso mi stanno contagiando! La fama di Carter come bugiardo è conosciuta a tutti, ma dal modo in cui il suo sguardo cambia quando parla della sua ragazza, direi quasi che dice la verità. Il solo pensiero di Serena tra le braccia di quel verme mi fa venire voglia di vomitare. Come fa una ragazza meravigliosa come lei a stare con quel coglione?
No, non mi piace Serena, non in quel modo. Io amo Blair. È solo che qualcosa della bionda mi incuriosisce moltissimo, soprattutto quello che poco più di un'ora fa lei si è rifiutata di dirmi/ scrivermi.
Blair mi si avvicina con passo rabbioso. Spero di non aver fatto qualcosa di sbagliato.
Continua a dire frasi come "come ha potuto, quella stronzetta, chi si crede di essere?"
Capisco di non essere io, le dico di calmarsi e di spiegarmi tutto con calma.
Lei mi racconta alla velocità della luce, ma ormai mi ci sono abituato: "Quella tipa nuova, la sciacquetta bionda, insomma quella vipera di Brooklyn, ha osato sfidarmi! Non si è presentata quando avrei dovuto decidere se prenderla tra le tirapiedi o farla diventare una vittima e ora il suo destino è segnato. Ho già detto a Chuck di sedurla e umiliarla. Ha risposto che ci vorrà un po' più del solito e ha fatto le sue solite avances." Sogghigno. So quanto i tentativi di Chuck la irritino. Lei mi tira un colpo sulla spalla che non mi scalfisce nemmeno.
"Dai, Blair. Lo sai che si scherza!" ribatto. La bacio e le prendo la mano, lei sembra essere più tranquilla. "Comunque" aggiungo "Non credo che il tuo piano funzionerà... Grazie ai tuoi insegnamenti ho capito che sta insieme a Carter Baizen."
"Lieta di esserti d'aiuto, Archibald." mi dà un bacio a fior di labbra "Quei due si meritano a vicenda!"
"Già, non credi che come punizione sia sufficiente?" chiedo. So a quanto può arrivare Blair e mi dispiacerebbe per Serena. Ma se dovessi scegliere, ovviamente si sa chi sceglierei.
"Ricordi? Sono Blair Waldorf! Punizione è il mio secondo nome!"*
Lo prendo come un no.
"Cos'hai in mente?"
"Lo vedrai."
Sono tentato di avvisare Serena del rischio che corre, ma presto se ne accorgerà da sola.


 
***
 
Blair.
 
La sciacquetta bionda a pranzo si siede sui gradini del Met... più in alto di me! Faccio un cenno alle mie tirapiedi e loro le rovesciano lo yogurt in testa. Sento Penelope spiegarle che questo è quello che succede qui quando qualcuno si siede più in alto di me.
Lei se ne va con un'espressione sdegnata, quasi afflitta ed io e le ragazze la deridiamo per tutta la durata della pausa pranzo.
Mando Hazel e Isabel a controllare l'orario della bionda e scoprono che più tardi avrà educazione fisica. Non rimane che formulare un piano per farle capire di che pasta è fatta Blair Waldorf e in fretta, ma senza sprecare troppe energie per quella. Hazel propone un piano abbastanza stupido e io lo accetto e chiedo loro di attuarlo, ho altro a cui pensare ad esempio i piani di stasera con Nate. Usciremo a cena, guarderemo "Colazione da Tiffany" e probabilmente faremo sesso. Non è la prima volta. Abbiamo perso la verginità insieme esattamente sei mesi fa, ad aprile. È stata la prima volta perfetta. Lui è l'uomo perfetto e sono sicura che entrambi vogliamo avere un futuro insieme. Sono sicura che la sciacquetta sia invidiosa di me e Nate, insomma lei sta con Baizen e mi compiaccio di questo. L'unico neo della mia relazione con Nate è che lui non è stato il primo che ho baciato, bensì Chuck Bass dopo il nostro primo complotto riuscito e per quanto mi sforzi non riesco a dimenticare quel bacio. E non perché abbia tradito Nate, visto che allora non stavamo insieme ufficialmente, ma perché sin da piccola volevo che Nate fosse l'unico e il solo. E quello è uno sbaglio da non ripetere.
Il semplice piano di Hazel (mettere sulle scarpe da ginnastica della bionda la colla sulle punte e della cera d'api sul tacco) funziona e quella cade e si fa un graffio non molto grande sulla fronte. Con mio disappunto, Georgina Sparks la aiuta a tirarsi su. Non mi sorprendo. Tra sciacquette ci si aiuta. La bionda mi fulmina con lo sguardo ma non dice niente. Almeno capisce qualcosa!


 
***
 
Serena.

Entro in casa sbattendo la porta. Eric è già lì.
"Wow! Non deve essere andata bene!" esclama lui "E cos'è quel taglio sulla fronte?"
Butto per terra lo zaino e mi fiondo a peso morto su una poltrona. Gli spiego quello che è successo tralasciando il dettaglio più triste (Carter). Lui mi abbraccia ed io, ostentando un sorriso, gli domando della sua giornata. Mi dice che ha fatto amicizia con un ragazzo della sua classe che si chiama Jonathan Whitney e a detta sua è un tipo davvero forte.
"Se vuoi puoi stare con noi..." mi propone.
"No, so cavarmela da sola... E non voglio che Miss Perfettina prenda di mira anche te ed il tuo amico."
Eric mi rassicura che andrà tutto bene e si offre di preparare la cena. Accetto con "gioia" la sua offerta e vado in camera mia. È arredata con i mobili dei proprietari, ma è spoglia di affetti personali e per i miei l'armadio è anche troppo grande. Mi sdraio sul letto e rimango per un po' a fissare il soffitto fino a quando il campanello non suona. Urlo ad Eric che vado io, sperando che sia Carter ed è così. Entra e saluta mio fratello garbatamente (ed è il massimo che possa chiedere da loro visto che nessuno dei due sembra aver voglia di considerare l'altro). Ci sediamo sul mio letto e lui si scusa per come si è comportato questa mattina. Io lo perdono subito e cerco di raccontargli la mia giornata ma lui mi zittisce baciandomi e alla fine cedo e non provo più a parlare. Quando il mio fratellino viene a dire che la cena è pronta, ma quando chiedo a Carter se vuole rimanere, lui si scusa e se ne va. Di nuovo.
E sento che potrei riannegare.


*citazione tratta dalla serie tv e modificata.



Angolo dell'autrice.
Ciao a tutti, come state? Io sono ancora traumatizzata dall'inizio della scuola e ho litigato con l'html!
Vi prego di non uccidermi per come ho caratterizzato Chuck e Blair, anche perché altrimenti non saprete mai come finisce la storia! Ovviamente il rapporto con Serena dei due non rimarrà sempre così. Se avete idee geniali di complotti strani contro chicchesia, ditemele nelle recensioni, visto che io in quanto a complotti non ho molta fantasia D:
Il prossimo capitolo scopriremo di più sul passato della nostra bionda preferita, capirete di più sull'ultima frase di questo capitolo e Carter potrebbe rifarsi dopo questa "delusione"... Oppure no.
   
 
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