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Autore: Ashley Decay    03/10/2008    5 recensioni
Ginevra è una 16enne come tante, frequenta il 3° anno alle superiori,ha bei voti a scuola e ha amici che le vogliono bene. E se la sua vita improvvisamente cambiasse dopo l'acquisto di due biglietti per un concerto? E' la mia prima ff,quindi siate clementi!!
Genere: Romantico, Triste, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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C 1 The tickets

Ho scritto questa FF solo per puro divertimento. Le azioni e i fatti narrati non sono mai acaduti, sono solo il frutto della mia immaginazione. I Cinema Bizarre non mi appartengono. Questa FF è stata scritta senza scopo lucrativo.


Una turnérimane sempre nel cuore
Capitolo 1: I biglietti

Quella era una mattina di Luglio, per molti un’altra giornata afosa come tutte le altre, in attesa delle ferie di Agosto, tranne che per una ragazza. Lei era in vacanza già da un pezzo, visto che frequentava il 3° anno presso un Istituto Commerciale. Da quando erano iniziate le vacanze, amava dormire fin dopo le 11, ma quella mattina si era svegliata prestissimo.

Sveglia da poco, si era preparata in tempo record con un semplice paio di jeans e una canotta bianca con stampatovi copra un teschio alato argentato, era scesa per fare colazione con un bicchiere di latte freddo ed era tornata subito in camera per indossare le scarpe. Il treno arrivava in stazione alle 8.30 e lei non era ancora pronta!

-Maa, dove sono le scarpe?-

-Quali?-

-Le mie Converse nere con le stringhe nere!-

-Hai provato a guardare sotto il letto?-

Subito si accasciò al pavimento e le trovò, le sue fedeli scarpe.

-Grazie, mamy!-

Le indossò allacciando frettolosamente le stringhe, diede una veloce pettinata alla lunga chioma castana mechata di biondo platino, uscì dalla camera e entrò in cucina per salutare la madre,ancora in pigiama.

-Dove vai?-

-Non ti ricordi? Devo andare a prendere i biglietti per quel concerto!-

-Ahhh…Guarda che stasera non sarò a casa prima delle 22.00,quindi portati il tuo mazzetto delle chiavi!-

-Ok! E papà?-

-E’ dovuto scappare…Un altro viaggio di lavoro…-

-Ah,capisco…-

-Non ti lascio niente pronto,quindi…-

-…penserò io a farmi da mangiare, mamy, stai tranquilla!-

Guardò l’orologio.

Le 08.23!

-Fra meno di 7 minuti arriva il treno e devo ancora fare il biglietto!!! Devo affrettarmi! Ciao mamy!- così dicendo stampò un bacio sulla guancia della madre.

-Stai attenta, mi raccomando-

Uscì dalla cucina diretta verso la scale e per poco rischiò di cadere, inciampando contro il povero gatto dal folto pelo grigio che fino a qualche secondo prima stava dormendo acciambellato sul tappeto del corridoio.

-Oh! Scusa Tomi, non ti avevo proprio visto!-

Di tutta risposta, il gatto miagolo e saltò sul divano,riacciambellandosi.

Prese le chiavi dello scooter e il mazzetto con le chiavi di casa, uscì dalla dimora e scese velocemente le scale.

Non doveva perdere quel treno; e comunque non sarebbe stato un treno perso a impedirle di acquistare quei biglietti, anche se questo avrebbe significato stare ad aspettare 2 snervanti ore in stazione.

Solo il giorno prima era riuscita a convincere i sui genitori. Sapeva che sarebbe stata un’impresa ardua convincerli, non tanto la madre, ma il padre, che trovata ogni scusa per non lasciarla andare. Volle quel giorno, dopo alcune settimane di tentativi invani, che la fortuna le assistette, o che Dio finalmente avesse ascoltato le sue numerose preghiere, o semplicemente perché era l’unico giorno in cui il padre non era in viaggio, che riuscì a parlargli a quattr’occhi e a convincerlo ad accompagnarla al concerto. Il padre aveva detto quel “Sì” con tono arreso, pronto a subirsi un’altra serata di torture per i suoi poveri timpani. La figlia fece un gesto strano: gli saltò letteralmente al collo quasi da farlo cadere all’indietro. Non aveva mai visto sua figlia tanto felice. Era come quando le aveva regalato la sua prima bicicletta con le rotelline a 3 anni.

No,non poteva perderlo…NON DOVEVA!

Ready, Set, Go!
It’s time to run
The sky is changing, we are one
Together we can make it while the wall
Is crashing down
Don’t you turn around


In un paio di minuti fu alla stazione; lasciò lo scooter a casa di un suo amico e corse a fare il biglietto alle macchinette. Timbrò il biglietto e dopo neanche un minuto il treno arrivò. Salì e andò in ava scoperta di un posto libero. Lo trovò e si sedette. Prese l’iPod e si mise ad ascoltare Forever Or Never. Canticchiava a ritmo della musica. Quella melodia era stupenda. Si chiedeva come una band la potesse farle provare quelle sensazioni. Qunado era felice, quando era triste, quando aveva voglia di piangere o anche di ballare, ascoltava sempre loro.

Dopo una ventina di minuti, una voce metallica disse “Fra pochi minuti  raggiungeremo l’ ultima fermata. Ringraziamo i gentili passeggeri di aver usufruito del nostro servizio. Grazie e arrivederci.”

Scese velocemente dal treno, corse giù dalle scale che la condussero nel sottopassaggio e lo percorse, per poi risalirne delle altre e ritrovarsi all’uscita della stazione.

Si avviò verso il centro della città dove avrebbe acquistato quei biglietti.

Quei biglietti che il 1° di ottobre la avrebbero portata a Milano.

All’Alcatraz.

Al concerto dei Cinema Bizarre.

Al solo pensiero che entro pochi minuti li avrebbe avuti tra le mani, quasi le veniva voglia di urlare dalla felicità.

Percorse le vie della città, fermando qua e la a vedere i vestiti e gli accessori che la interessavano.

Entrò in una butique di accessori e si mise a cercare qualcosa che le piacesse. Vi rimase qualche minuto cercando e ricercando; stava già per uscire quando vide qualcosa che attirò la sua attenzione. Era un polsino in pelle, rosa candido, con dei lacci del medesimo colore. Il rosa non le piaceva molto. Ma quel polsino aveva un non so ché che la attirava. Decise di acquistarlo. Per fortuna si era portata con sé qualche spicciolo in più, nel caso in cui avesse trovato qualcosa che le interessasse, così lo pagò e uscì.

Erano le 9.20. Il negozio era ancora chiuso. Avrebbe dovuto aspettare ancora 10 minuti e la pancia reclamava qualcosa di più sostanzioso oltre al bicchiere di latte. Così entrò in una pasticceria lì vicino e ne uscì pochi attimi dopo con una brioche al cioccolato. La addentò e quel boccone le portò alla mante molti ricordi, uno in particolare; le brioche che la nonna preparava apposta per lei la domenica. Ricordava che appena si svegliava e usciva dalla sua cameretta, l’aroma di quei croissant appena sfornati arrivava fin lì e lei correva giù dalle scale per abbracciare la nonna e fare colazione. Nel ripensarci, le venne un po’ di tristezza.

Si incamminò nella direzione in cui era il negozio di cd, continuando a gustarsi il suo cornetto appena sfornato.

Passo dopo passo sapeva di essere sempre più vicina, siccome si iniziava a udire della musica. Voltò l’angolo e lo vide, il negozio dall’insegna accesa nonostante fosse giorno. Eccolo. Finalmente lo aveva raggiunto. Ed entro pochi minuti avrebbe stretto tra le mani i biglietti! Era emozionata e, a ogni passo che faceva in quel negozio, l’adrenalina cresceva sempre di più.

Giunse alla cassa

-Ciao, posso esserti utile?- a parlare era un ragazzo pressappoco della sua età, alto più di lei e con gli occhi verde smeraldo. La caratteristica che attirò la sua attenzione fu un piccolo anellino al lato destro del labbro inferiore.

-Si, vorrei dei biglietti per un concerto- la voce le tremò un po’ e arrossì leggermente. Era un ragazzo davvero carino.

-Quale?-

-Cinema Bizarre, 1° Ottobre all’ Alcatraz di Milano…due biglietti- disse tutto d’un fiato.

-Bene… un attimo che te li stampo-

Quel silenzio era pesante, il ragazzo continuava a guardarla e il suo sguardo la innervosiva; fu lui che ruppe il ghiaccio.

-Ho sentito parlare di questo gruppo e ho anche sentito qualche loro canzone…non sono male…-

-Dici davvero?-

-Si!Ecco i tuoi biglietti…ti faccio un regalino- insieme ai biglietti, il ragazzo mise nella busta anche un rotolo.

-Oh!...Grazie…Ecco i soldi.Beh…ci vediamo-  e così dicendo,uscì di corsa dal negozio. Era arrossita vistosamente in volto.

Dopodiché si incamminò tranquillamente a prendere il pullman e intorno alle 10.30 arrivò al suo paesino,riprese lo scooter e dopo pochi minuti arrivò a casa.

Entrò nella dimora e senza svegliare il gatto, lo accarezzo. Si diresse in camera per svestirsi e mettere qualcosa di più comodo; accese lo stereo e fece partire il cd, la prima canzone era Lovesongs. Si mise a cantare stringendo ancora tra le mani la coppia di biglietti. Erano i numeri 585 e 586. Il cuore le batteva all’impazzata, quasi volesse uscire dal suo addome…e solo perché aveva comprato i biglietti; allora, quando sarebbe andata al concerto, avrebbe avuto un infarto?

Ripose con cura i biglietti in una busta che mise nel cassetto della scrivania, al sicuro dal disordine della sua stanza. C’erano vestiti ovunque: sul letto, sull’armadio,sullo stereo e addirittura sulla stessa.

La sua camera non era tappezzata di poster di ogni dimensione; quei pochi, ma grandi, che vi erano appesi erano un paio dei Cinema Bizarre e dei Tokio Hotel.

Proprio appesi alla parete della scrivania ce ne erano due; uno a testa per i due gruppi.

Sotto a uno di questi vi era appiccicato un biglietto di un concerto: 30/10/07. Era stato il suo primo concerto e le era piaciuto moltissimo anche se non era riuscita a essere tra le prime file.

Ma a quello all’Alcatraz sarebbe stata sotto il palco.

Fece per sdraiarsi sul letto, quando si accorse che stava schiacciando qualcosa. Era il rotolo che gli aveva dato quel ragazzo!

Lo srotolò e vide che era un poster del gruppo tedesco.

-Oh! Che carino che è stato…-

Lo appese con molta cura vicino agli alti che aveva già.

Accese il pc e si mise a chattare con una sua amica.

h

Bely: Ciao!! Come va?

Starlight: Gut, danke. Und du?

Bely: Anche a me tutto bene. Promossa? Io si.

Starlight: Jaaaa!

Bely: Bene. Allora, li hai trovati i biglietti per il concerto dei Cinema Bizarre?

Starlight: Certo! Sapessi quanto sono felice!!XD

Bely: Lo sono io per te! Comunque divertiti e poi fammi il resoconto!

Starlight: Ok! Va bene. Ora devo andare, ci sentiamo un’altra volta. Ciau!!

Bely: Ciao-Ciao!

h

Appena terminata la chiaccherata, spense il pc.

Si stava lentamente perdendo nelle note di quelle canzoni.

Guardò l’orologio.

Le 11.50!

-Devo ancora andare a fare la spesa! Devo correre!!!-

Uscì dalla camera diretta verso la scale.

Quel giorno aveva molte faccende da fare ed era ancora in alto mare.

…NEL FRATTEMPO…
…IN GERMANIA…

Un ragazzo tutto eccitato stava salendo di corsa le scale,rischiando di inciampare in ogni scalino per la fretta che aveva, e ragguingere la stanza dove all’interno vi erano altre 4 persone. Non le salutò neanche, che subito disse -Ehi, ragazzi, che ne pensate di fare una sorpresa alle nostre fan italiane,visto che è la prima volta che ci esibiamo nel loro paese?-

-Bravo Strify,grande idea!...e di che si tratta?- chiese Kiro tutto eccitato.

-Se mi lasci finire…Come stavo dicendo, visto che è la prima volta che ci esibiamo in Italia, che ne pensate di…-

Anticipazioni:

Strify ha in mente un piano, un'idea che vuole realizzare a tutti i costi...
Nel frattempo una ragazza, sola in casa, ascolta ripetutamente il cd e immagina come sarà quel giorno..

*********************************

Ciao a tutti.

Questa è la mia prima ff XD e spero che vi sia piaciuta.

Ringrazio di cuore la mia amica Bely che mi ha aiutato a scegliere il titolo per questa ff.XD

Scusate se ci potrebbero essere qualche errori di tedesco, ma sfortunatamente nn lo studio a scuola...-.-"

Spero che continuerete a seguire questa ff!

Commentate, please, ci tengo!!

Elengel483 =3

   
 
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