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Autore: shywr1ter    21/09/2014    1 recensioni
Due omicidi, entrambi di ex SEAL, riuniscono due cugini a un continente di distanza.
Crossover tra la prima serie di Dark Angel e NCIS. Ambientato intorno all’anno 2020 nel mondo di Dark Angel. Max/Logan.
ATTENZIONE: questa storia è stata scritta nel 2006.
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Logan 'Eyes Only' Cale, Max Guevara
Note: Cross-over, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Traduzione a cura di: AryYuna
Betato da: Serpentina


   L’originale di questa storia può essere trovato qui .

   DISCLAIMER: guardate i capitoli precedenti.
   
   

Tutto è relativo


   
   SEATTLE, WASHINGTON. 10 febbraio 2020, 9:53 pm.
   
   Settore Nove. Appartamento di Bling.

   
   Il chili piccante e ricco di Logan era finito, Max aveva scoperto le delizie della focaccia di mais, e la conversazione si spostò sulla giornata di Tony con Parks e la madre.
   « A quanto pare, mammina aveva programmato tutto » spiegò Tony. « Mi ha detto che la Marina “ha ucciso Denny”. E aveva una percezione dei fatti interessante: ci ha tenuto a dire che era rimasta sola con un bambino, e dopo ha detto “la Marina ha ucciso Denny”, in quest’ordine. Il meglio a cui riesco a pensare è che Gregory mostrasse segni d’instabilità mentale fin da piccolo e non abbia accettato facilmente la morte del padre. Quasi subito dopo la morte di Parks - sei, otto mesi, forse - mammina ha iniziato ad addestrare il figlioletto a vendicare la morte del padre. In più, nella sua mente, la Marina non aveva fatto abbastanza per aiutarla, lei vedova del servizio con un bambino piccolo, e aiutare il figlio. Chiaramente dopo l’Onda c’erano stati all’assistenza e credo che lei abbia scelto di prendersela con la Marina più che con l’economia ». Tony fece una pausa per mangiare un altro boccone di chili e proseguì. « Negli anni, mammina ha convinto il figlio che la squadra aveva voluto zittire il padre - anche se il perché non sono riuscito a ottenerlo da nessuno dei due. Fin dall’inizio mammina ha insistito perché si arruolasse ad Annapolis. Gregory mi ha detto che secondo la madre era “giusto” che la Marina pagasse per i suoi errori dandogli l’addestramento necessario a dare la caccia ai membri della squadra del padre ».
   « Quindi era lei il vero killer, e il figlio soltanto l’arma? Che cosa folle » sbuffò Max disgustata. « Che razza di “mamma” incastra il figlio così, gli fa fare l’assassino e prendersi la colpa al posto suo? » Sembrava troppo la versione casalinga di Manticore per i suoi gusti.
   « Beh, mammina guardava troppa tv ». Tony prese un altro pezzo di focaccia e masticò con un messo sorriso, dando voce alla teoria che gli veniva sempre in mente in situazioni simili. « A quanto pare, mammina credeva che, visti i problemi mentali del figlio e la documentata difficoltà di continuare a prendere i farmaci, Gregory potesse uscirne praticamente senza essere toccato. Incapace di intendere e di volere, no? » Il sorriso ironico era ancora lì. « È vero che qualcuno davvero incapace di intendere e di volere - o che per lo meno lo sia al momento del crimine - potrebbe non essere perseguibile. Ma il problema è che in tv non ti dicono mai quanto fuori di testa devi essere veramente. E non sarò un avvocato o un medico, ma non lo è nemmeno Gayle, e ci scommetto l’attico di Logan che Gregory non è abbastanza pazzo da restare in libertà. Assolutamente no ».
   Logan, tutt’altro che sorpreso dalle sue parole, era più concentrato sull’offerta del cugino di dare la sua casa. « Grazie, cugino » mormorò con un sorriso ironico. Tony gli fece un ampio sorriso divertito prima che Bling parlasse.
   « Nessuna attenuante? » Era altrettanto pronto ad accettare le parole di Tony, ma chiaramente si era aspettato che il figlio del suo compagno di squadra evitasse la pena a causa dell’instabilità mentale. I suoi occhi erano bui, diviso tra due alleanze: erano i suoi compagni di squadra che erano morti, ma era stato per mano del figlio di uno di loro che cercava di vendicare il padre. In qualche modo, per Gregory erano stati omicidi onorevoli… e ora sembra che, qualunque fosse la sua realtà, non lo avrebbe protetto dal peggio che il sistema di giustizia aveva da offrire.
   Tony fece una pausa, riflettendo che era il terzo bersaglio del killer a porgli la domanda. « Sicuramente la useranno per la sentenza; forse anche durante il processo… » Tony fece spallucce. « Per Gregory potrebbe essere un attenuante, considerando l’età che aveva quando è morto il padre e il fatto che Gayle ha iniziato a lavorare su di lui fin da allora ». Un’attenuante per evitare la pena di morte; non c’era bisogno di aggiungerlo. « Gayle non avrà quest’opzione, però… »
   « Quindi Gregory non ne uscirà » chiese Max, « ma nemmeno mammina? »
   « Non dovrebbe. Se non altro, ha sparato a Bling - come minimo è violenza aggravata. Date le informazioni che possiamo fornire come testimoni oculari, direi più che altro tentato omicidio ». Tony si concesse una risata senza allegria. « Ovviamente, come Max ha già detto, è una cosa folle - e sospetto che mammina sia un po’ fuori di testa a sua volta ». Scosse la testa, mangiando un’altra cucchiaiata di chili. « Sarebbe ironico, no, se mammina trovasse un avvocato capace di convincere il giudice di essere lei quella incapace di intendere e di volere per non essere processata? »
   « Quanto è possibile? »
   « Beh, dato che potrebbe trovarsi accuse federali oltre che quelle di stato in tre diverse giurisdizioni, potrebbe esserle difficile scampare a tutte - diversi stati usano diversi standard per determinare la capacità di intendere e volere. Non sono sicuro se una sentenza federale possa battere gli standard dei singoli stati - è ben oltre le mie conoscenze legali di seconda mano » concluse grattando il fondo della ciotola.
   « Quanto è possibile che le diano più del concorso in omicidio, da quanto ne sai? » chiese Logan.
   « Non so ancora - visto che qui hanno abbastanza per arrestarla e tenerla in custodia, l’Indiana e il Texas possono prendersela comoda per mettere insieme le prove necessarie prima di accusarla ». Tony vide che il cugino era preoccupato, almeno per un momento, all’idea che la donna potesse non essere ritenuta colpevole per la sua parte negli omicidi, e lo rassicurò. « Ma anche se fosse incapace di essere processata, ci sono altre possibilità in alcune giurisdizioni. In alcuni stati, puoi essere ritenuto colpevole ma mentalmente incapace - non ti mettono in prigione, ma sei rinchiuso in un istituto per la durata della sentenza o finché non guarisci. Quindi ci sono più possibilità ».
   Logan annuì e Max realizzò che niente di tutto ciò lo sorprendeva, come se Logan si fosse aspettato tutti gli intrecci legali che Tony aveva appena descritto. Forse lo sa per la sua carriera giornalistica, si chiese, nuovamente incantata dall’impressionante conoscenza dell’uomo. Tutti a Manticore ripetevano quanto fossimo più intelligenti, più coraggiosi e migliori di chiunque altro sul pianeta, rifletté. Immagino che nessuno di loro si aspettasse Logan Cale…
   
Mentre lo osservava, i suoi pensieri meno sui due in galera e più sull’uomo di fronte a lei, Logan alzò lo sguardo e la scoprì a fissarlo, sorridendo imbarazzata. « Chi ne vuole ancora? » chiese la ragazza alzandosi di scatto e prendendo la ciotola di Bling e quella di Tony. Mentre lei usciva dalla stanza per andare a prendere altro chili, Tony rivolse uno sguardo deciso al cugino, sollevando le sopracciglia e indicando la cucina. Riuscì persino ad avere un’aria un po’ colpevole quando sentì la risatina di Bling al suo incoraggiamento - anche lui si era accorto dello sguardo di Max. La ragazza tornò prima che qualunque parola fosse pronunciata, però, e dopo aver messo le ciotole fumanti di fronte a Bling e Tony, prese la propria e fece per prendere quella di Logan. « Ne vuoi ancora? Devi essere affamato, dopo la partita… »
   « Certo » annuì lui, e il sorriso di Max sciolse qualunque imbarazzo causato dall’insistenza del cucino. « Grazie ». Lo sguardo negli occhi di lei quasi gli tolse il respiro. Mentre tornava in cucina, Logan diede uno sguardo imbarazzato a Tony, che di nuovo indicò l’altra stanza quasi esasperato.
   Ma per scusarsi del suo giocare a fare Cupido, Tony cancellò l’imbarazzo del cugino al ritorno di Max chiedendole del suo lavoro, suggerendo che come fattorina si era ritrovata in altrettante situazioni strane o divertenti di un poliziotto, guadagnandosi un paio di racconti che nemmeno Logan le aveva mai sentito prima. Mentre raccoglieva col cucchiaio il chili, Logan ascoltò i racconti di Seattle dalla bella di Manticore, rilassandosi finalmente nella piacevolezza del gruppo, in silenzio, sorridendo a tutti loro; era contento, ancora una volta, che - nonostante i terribili eventi che li avevano portati lì insieme - le tre persone a cui teneva di più erano intorno a un tavolo con lui, a chiacchierare come vecchi amici.
   
   SEATTLE, WASHINGTON. 10 febbraio 2020, 10:22 pm.
   
   Settore Nove. Appartamento di Bling.

   
   Dopo un altro giro di chili per tutti e abbondanza di insalata, focacce e racconti di guerra, i piatti furono allontanati. Max si alzò raccogliendo i piatti vicini e disse « Immagino sia il mio turno di contribuire » sorrise. « Logan cucina, io pulisco ».
   Tony si alzò immediatamente. « Immagino tocchi anche a me, allora. Io non ho fatto nemmeno il caffè ».
   « Sì, ma tu hai avuto una serata piena in campo » gli ricordo Max.
   « Niente di che… ugh… » Fece una smorfia, proprio in quel momento, mentre allungava il braccio sul tavolo per prendere l’insalatiera. Bling e Logan ridacchiarono.
   « Già, è uno stile di gioco che fa a pezzi in punti diversi da quello a cui sei abituato » disse Logan prendendo il proprio piatto e portandoselo in grembo. « Forse dovresti rilassarti, qui ».
   « Col cavolo » rispose Tony con un sorrisetto, come Logan si aspettava; il suo orgoglio di atleta non gli permetteva di rispondere altrimenti. « A pezzi o no, tu hai cucinato per tutti, quindi sei libero. Tieni compagnia a Bling ».
   Con Tony e Max che si spostavano in cucina per sciacquare i piatti sporchi, Logan guardò Bling; finalmente aveva il momento di privacy con lui che desiderava da quando era tornato dal capanno. Non c’è momento migliore di adesso, si disse … o è folle parlarne proprio ora che gli altri sono in cucina? Con uno sguardo un po’ colpevole, Logan indicò lo stereo vicino e chiese « Ti spiace se alzò un po’ il volume? »
   Con un sopracciglio alzato, Bling si strinse nelle spalle - con una spalla sola - curioso. « No… » Capì subito che la musica avrebbe dovuto mascherare le parole di Logan da Max… e aveva una mezza idea anche sull’argomento della conversazione, visto cosa gli aveva detto la ragazza prima che gli altri arrivassero. Osservò Logan avvicinarsi all’amplificatore e aumentare il volume del rilassante jazz prima di tornare al tavolo con aria preoccupata. Bling capì di sapere esattamente cosa aveva in mente Logan e si impegnò a mantenere un’espressione neutra, sperando di avere ragione. E, come in tante altre cose su Logan Cale, non aveva torto…
   « Senti, Bling, ho, uh… ho bisogno che tu… uh… » Logan si fermò, quasi ripensandoci. Dopo un momento, però, e con una nervosa occhiata verso la cucina, tornò a guardare il tavolo ed evitare gli occhi di Bling prima di parlare. « Ho bisogno che parli con Max » disse a bassa voce.
   Stavolta Bling sollevò entrambe le sopracciglia in una domanda silenziosa, aspettando che Logan spiegasse - e vide il nervosismo che si aspettava. Bene, annuì tra sé, deve accorgersi di quanto sia basso scaricare la responsabilità su qualcun altro. Dopo qualche momento di silenzio - Logan non disse niente - Bling insistette. Una spintarella non farà male. « Hai qualcosa di specifico in mente o vuoi che chiacchieri amabilmente? »
   Logan sbuffò, irritato dalla battuta sarcastica, ma voleva ancora il suo aiuto… e anche se sentiva ancora suoni dalla cucina, questi non sarebbero durati ancora a lungo. Deglutì e parlò, in fretta. « Senti, credo che Max possa essere interessata - a me. Ma non so se sa in cosa si sta imbarcando, Bling… potrebbe non sapere come le… cose… cambiano; potrebbe pensare che tutto possa andare normalmente… non lo so. Ha detto che ha letto qualcosa su internet, ma chi lo sa cosa ha letto e quanto sia accurato. Se potessi dirle tu che una lesione al midollo spinale… » Deglutì, la bocca secca, sapendo che doveva completare la frase perché il terapista capisse. « Se potessi spiegarle, così saprà… e in modo che sappia anche che… beh, lo hai detto tu, che altre cose sono possibili… »
   « Vuoi dire… parlare con lei di quello di cui ho cercato di parlare con te, in ospedale… » Mantenne la faccia impassibile, ma non riuscì a evitare un piccolo “te lo avevo detto”. « Se tu non hai voluto parlare di queste cose, che pensavo fossero abbastanza in alto nella tua lista di “cose che voglio sapere”, cosa ti fa pensare che Max voglia sentirle più di te? »
   « Andiamo, Bling » insistette Logan. « Lo so, sono stato un imbecille dalla testa dura, lo ammetto » disse con improvvisa frustrazione. Avrebbe confessato qualsiasi cosa, pur di avere l’aiuto di Bling. « Senti - Max tornerà da un momento all’altro, ormai. Puoi parlarle? »
   « Hai fatto il college, Yale, e non hai letto Longfellow? » Bling scosse la testa desiderando di avere le parole magiche che avrebbero convinto il suo datore di lavoro e cliente che questa conversazione avrebbe significato molto di più per Max se fosse venuta da Logan stesso. « Non ha funzionato troppo bene per Miles Standish, mandare John Alden a corteggiare la bella al suo posto ». Guardò gli occhi verdi preoccupati e continuò. « Logan, è la cosa più personale del mondo… non credi che Max voglia sentirla da te? Come farà a credere che vuoi un’intimità con lei se non le prendi la mano, non la guardi negli occhi e non le dici che vuoi fare l’amore con lei ma che potresti dover usare dei metodi non convenzionali? » Bling osservò quel viso che aveva mostrato tanta felicità durante la serata riflettere ora il dolore anticipato dell’essere respinto dalla donna che significava il mondo per lui. « Parlarne con lei potrebbe rompere il ghiaccio - quale miglior modo per introdurre il discorso che discutere modi per trovare cosa potrete godervi, insieme? »
   Le guance di Logan bruciavano; scosse la testa. « Non posso… » sussurrò. « E se mi sbagliassi e non è interessata in quel senso? O se è interessata a chi pensa che io sia, ma se sapesse… » Sollevò occhi addolorati sul suo amico. « Voglio darle una via d’uscita, Bling. Voglio che sappia cosa troverà, e se non è quello che ha in mente… » Logan abbassò di nuovo lo sguardo. « Potrebbe non essere sincera con me se glielo dicessi io, per non ferire i miei sentimenti. Se glielo dici tu… può tirarsi indietro e nessuno dovrà restare ferito… »
   Bling sospirò, sperando che l’altro cambiasse idea prima di dover mantenere la promessa - ma annuì, comunque, le labbra strette. « D’accordo - ma a una condizione ». Vide la disperazione negli occhi verdi e sentì un pizzico - ma solo un pizzico - di compassione per quanto Logan Cale rendeva le cose più difficili per se stesso. « Ascolterai anche tu lo stesso discorso - e prima, non dopo. Soprattutto se credi che tu e Max state andando in quella direzione… » Si ammorbidì, la voce più gentile. « Non ti farà male, Logan - e magari troverai qualcosa di utile ».
   Tra gli occhiali cerchiati e la barba non fatta, il viso di Logan arrossì imbarazzato, ma non ci mise molto a rispondere, lamentandosi permaloso « Oh, d’accordo. Se è l’unico modo ».
   Bling osservò il suo amico e gli venne un’altra idea. Con un sorriso disse « Consideralo un pagamento per il lavoro che mi chiedi ».
   Logan annuì, lo sguardo brevemente sul tavolo; il fatto che Bling aveva detto di sì non bastò a fargli sparire le farfalle dallo stomaco. In un modo o nell’altro, il suo rapporto con Max non sarebbe mai più stato lo stesso: il week-end - la giornata era stata luminosa e calda e allegra, in gran parte per la presenza di Tony, ma anche per quello, il modo in cui aveva reagito allo spensierato interessamento del cugino e l’effetto che aveva avuto sui suoi momenti con Max.
   In un modo o nell’altro… Gli era difficile convincersi di aver solo immaginato l’interesse di Max: le sue parole sulla veranda del capanno… la sua dolce compagnia, il suo stargli vicino quando si era svegliato domenica mattina… ma se anche fosse stato incerto prima, aveva certamente fugato ogni dubbio quella mattina, no? Come poteva il suo bacio significare qualcosa di diverso?
   « Il dessert ora o più tardi? » chiese Max apparendo nella sala da pranzo con la caffettiera e posando le quattro tazze che portava nell’altra mano sul tavolo. « Logan ha preparato una cosa appiccicosa e calda ».
   « Budino di pane » mormorò con un sorrisetto per la descrizione, chiedendosi come faceva a sembrargli improvvisamente una frase così suggestiva; e arrossendo di nuovo quando vide Tony apparire dietro di lei e osservarlo in modo familiare. « Probabilmente si sarà scaldato, a quest’ora - ho acceso il forno appena prima che ci mettessimo a tavola ». Si riscosse e tornò sulla terra, lanciando uno sguardo a Bling e poi di nuovo a Max. « Meglio mangiarlo ora: il nostro padrone di casa deve fare il suo sonnellino di bellezza ».
   « E scommetto che saremo di nuovo qui a un’oscena ora della mattina per raccogliere la tua testimonianza » aggiunse Tony parlando con Bling. « Farà bene a entrambi dormire un po’ ».
   Bling scosse la testa. « Sto bene, finché non vi aspettate che faccia qualcosa di diverso da sedere qua e mangiare quello che ha cucinato Logan ». Sentirono allora il rumore di una chiave che gira nella serratura. « E possiamo mangiare il dessert quando Sandra avrà finito il chili ».
   « Salve a tutti ». Tony alzò lo sguardo e vide una donna minuta e sorridente entrare nella stanza aperta posando una grossa borsa su una sedia; la donna si avvicinò agli uomini seduti al tavolo. Passando dietro Logan mentre raggiungeva Bling, gli posò una mano calda sulla spalla e si chinò per sfiorargli la guancia in un bacio amichevole che il giovane Cale restituì con familiarità. « Logan, come stai? Ehi, Max » disse alzando lo sguardo per sorridere alla giovane che versava il caffè per il gruppo, poi guardò Tony e salutò anche lui prima di raggiungere la sedia dov’era seduto l’allenatore. Si chinò per un bacio, preoccupata, osservandolo. « Amore, come ti senti? »
   « Una meraviglia, Sandra: il cibo di Logan può curare qualsiasi cosa ». Prima che la donna potesse dar voce al proprio sguardo scettico, Bling proseguì. « Sandra, questo è il cugino di Logan, Tony DiNozzo. Tony, questa è Sandra Jacobson ».
   La maestra guardò Tony e gli si avvicinò porgendogli la mano. Tony la strinse e la donna disse « Mr. DiNozzo, ho sentito molto parlare di lei - quello che ha fatto per BL, fermando quelle persone prima che qualcun altro si facesse male… La ringrazio tanto. Vi ringrazio tutti » disse spostando lo sguardo sul gruppo, « per quello che avete fatto per far arrestare quei due - e per essere venuti a passare la serata con BL, visto che io non potevo ».
   Max e Logan lanciarono uno sguardo pieno di divertito senso di colpa a Bling, ma Tony si fece avanti col suo solito fascino e nascose ogni indizio della fuga del terapista. « Siamo contenti sia tutto finito. E per favore, mi chiami Tony » disse con un sorriso abbagliante. « Quando si tratta di BL, la “famiglia” di Logan è la mia famiglia - letteralmente. E siamo stati felici di essere d’aiuto, ma BL aveva già capito tutto prima di noi ». Il suo tono leggero e i complimenti per Bling fecero apparire un largo sorriso sul viso della donna.
   « Sandra, ci sono chili e focacce di mais - vuoi cenare? » le offrì Max, indicando la cucina con la caffettiera.
   « Sono affamata, quindi sì, per favore ». Fece per seguire Max. « Ti aiuto… »
   « No, siediti. Sembra tu abbia avuto una serata lunga. Ce ne occupiamo noi » disse contenta riportando a posto la caffettiera; l’aria di domesticità che aveva era nuova e, date le circostanze, divertente. Logan era felice, negli ultimi giorni; senza problemi da quando Parks era stato catturato - e Max sospettava di essere rientrata in sala proprio alla fine di una confessione di Logan a Bling…
   … il Sogno americano, Max, si disse mentre prendeva il chili dalla grossa pentola sul fornello. Non è quello che hai sempre voluto? Una famiglia… una casa… un senso di appartenenza… E aveva tutto ciò grazie all’aver conosciuto Logan Cale. Sentì il proprio sorriso allargarsi.
   Sentì Logan avvicinarsi a lei, entrando in cucina per prendere uno strofinaccio. « Ehi, le sorrise, improvvisamente timido all’idea di essere “soli” per la prima volta da quando lei era venuta a trovarlo quella mattina. « Sono venuto a prendere il budino… »
   « Oh, ok. Solo che… » disse, « a meno che Bling non abbia un vassoio, così puoi poggiarti la teglia in grembo, forse è meglio che faccia io ». Si girò per prendere l’insalata e le focacce oltre al chili e disse « Porto prima questi a Sandra ».
   « Oh… giusto » disse lui, riflettendo su quanto sarebbe stato scomodo per lui riprendere la teglia dal piano del fornello dopo avercelo posato. Quando la ragazza tornò un momento dopo, lui le rivolse un sorriso a disagio e le diede lo strofinaccio, arretrando e voltandosi per prendere un altro cucchiaio per servire. « Grazie ». Dopo un momento, ricordandosi, aggiunse « C’è anche un contenitore più piccolo, la salsa di accompagnamento ».
   La osservò tirare fuori la teglia e mettergliela di fronte sul tavolo prima di tornare con la salsa. « È stupendo, Logan… come fai a fare tutto questo? »
   « Cos, la cena? Sono tutti piatti abbastanza facili; la parte difficile è trovare gli ingredienti per farli bene… »
   « No… non solo quello ». Fece una pausa, improvvisamente timida a sua volta, ma poi continuò. « Tutte le piccole cose, gli extra. Io forse sarei arrivata al chili, magari al pane, ma tu fai le focacce di mais, e pure l’insalata. Hai il budino di pane, ma anche la salsa da metterci sopra. Prendi un miscuglio di sconosciuti come noi » indicò con la testa l’altra stanza « e ne fai una famiglia. E questo senza contare tutto quello che ha fatto Solo Occhi ». Lo osservò negli occhi che brillavano dietro gli occhiali, i capelli spettinati, la barba non fatta, e il suo sguardo si addolcì. « Manticore non è niente in confronto ai Cale. Mi piacerebbe sapere che DNA hanno messo insieme per fare te ».
   Un nuovo rossore gli colorì le guance e dovette distogliere lo sguardo, impegnato a fare le porzioni di budino. « Non è più difficile che smontare una Ninja in pochi minuti e rimontarla » minimizzò.
   « Non c’è paragone: io seguo delle indicazioni… tu crei ». Lo fissò, realizzando improvvisamente quanto giuste fossero quelle parole. « Ho imparato così tanto da te, Logan, lo capisci? »
   Logan rimase immobile per un momento, alzando gli occhi verso di lei. Esitò di fronte alla profondità dello sguardo che vide, e si riscosse facendo spallucce. « Non a scacchi - o ? » ridacchiò sperando di smorzare le emozioni che entrambi che sentiva.
   « Non avrei mai vinto così tante volte, altrimenti » rise lei comprendendo il disagio e lasciandolo ritirarsi. Indicò il dessert e chiese « Che posso fare? »
   « Che ne dici di trovare un sottopentola per la salsa, così la lasciamo lì dentro e ce la passiamo? E questi sono pronti » disse indicando le coppette che aveva riempito. Mentre lei tornava a tavola con un piatto su cui poggiare il contenitore della salsa, Logan aggiunse a bassa voce ma in modo che lei sentisse « … e se uno di noi ha imparato dall’altro… » Si azzardò ad allungare la mano e posare le dita su quelle di lei.
   Max lo guardò negli occhi che brillavano di speranza e sentì un nodo nel petto di fronte all’effetto dell’ottimismo sui bei tratti di lui. Mosse la mano per intrecciare le dita con quelle di lui e sorrise, dicendo lentamente « Immagino di aver fatto bene a tornare, all’inizio, uh? »
   « La cosa migliore che mi sia mai successa » le promise.
   
   … continua…
   

   Nota della traduttrice: Dai che ‘sti due si muovono nella giusta direzione! *-*
   Qualsiasi recensione verrà tradotta ed inviata all’autrice, e se ci saranno risposte ve le posterò tramite il servizio di replica di efp.
   A tal proposito, ringrazio
silviabella a nome mio e dell’autrice per la bellissima recensione! :)
   
   
 
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