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Autore: roro    04/10/2008    13 recensioni
«Kagome-chan? Ehi, Kagome? Guarda che è ora di andare».
«Mh?».
«Svegliati, dai. C’è InuYasha fuori dalla finestra!».
Spalancò gli occhi, si mise a sedere e per poco non cacciò un urlo – ah, sì, non che si aspettasse davvero di vedere InuYasha, eh. Era solo – niente di importante. Scosse il capo e guardò Sango. «Perché mi hai aspettata? Potevi andare. Non c’era bisogno di restare qui».
«Oh, invece sì. Era l'unica soluzione», sospirò l’altra, «non voglio che tu cada in un tombino perché impegnata a leggere quelle sciocche leggende. Sì, so che le ami visceralmente, ma riconoscerai anche tu che sono leggermente stupide. E una sacerdotessa non dovrebbe prendere tanto in considerazione certe storielle».

[Storia in revisione]
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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New Fan Fic 18
Because of you
Capitolo 18 - Vittorie



*\* (*Roro, titubante, entra nella stanza. Ha un pacco di fazzolettini tra le mani, e si soffia costantemente il naso. I suoi aguzzini la osservano da prima furiosi, poi incuriositi, poi inteneriti. Roro prende un profondo respiro*).
Perdonoperdonoperdonoperdono!
Lo so, lo so... Avevo promesso che avrei aggiornato più di frequente, ma così non è stato, e chiedo venia. Ma la scuola - dannata! - mi sta privando di molto tempo. Ho cambiato tutti i prof, e mi sto abituando a sempre nuovi ritmi. Come chi mi conosce sa, sono una che non trascura mai la scuola, indi... -.- Indi non accadrà più un simile ritardo. Avrei dovuto aggiornare domani ma, dato che oggi siamo usciti prima da scuola, ho deciso di terminare il capitolo ora e scrivere il prossimo domani, così da avere un po' di autonomia.
Insomma, vi ho fatti tanto penare ma mi sono impegnata per scrivere un capitolo un po' più decente (Si spera che i miei sforzi non siano stati vani, dato che ieri - cause che non sto qui a spiegarvi - mi sono quasi rotta un dito e che scrivere sulla tastiera mi risulta un po' difficile XD). Speriamo che sia così!
Poipoipoi... Dedico il capitolo a KaDe, che ama la coppia principale di questo capitolo, e a Valeria: Vale, mi sa che te la riscrivo da capo, quella Shot! Anzi, ti scrivo quell'altra storia a capitoli! *.* Anzi, te le scrivo tutte e due!
Allora, le premesse le ho fatte, i ringraziamenti alla fine... Spero che vogliate ancora seguire la storia, sebbene la sua autrice sia una stupida tontolona! *.* Bacioni, a dopo!*/*

Sesshomaru proseguì il suo silenzioso cammino per il palazzo, mentre le guardie si inchinavano al suo passaggio e le donne ridacchiavano, facendogli cenno di avvicinarsi.

Ridicolo.

Tutto quell’interessamento era totalmente ridicolo.

Non li avrebbe favoriti solo perché lo rispettavano, e non avrebbe fatto di nessuna di quelle sciocche la sua amante. Sarebbe diventato il prossimo re, e sarebbe stato rispettato.

Era uno youkai.

Gli youkai non aiutavano i ningen. Mai.

Sentì un borbottio confuso alla sua destra, mentre entrava nella sala principale, e gli sfuggì un rantolo furioso – tutti si zittirono, turbati. Sesshomaru non era di certo una visione piacevole, in quel momento.

Il suo volto era divenuto quasi insofferente, e gli occhi lanciavano moniti a chiunque avesse osato guardarlo per più di un istante.

Si sistemò la coda con un gesto della mano, e si fermò nel mezzo della stanza, le braccia incrociate al petto e lo sguardo fisso verso la porta, in attesa – un’attesa che non durò molto. Pochi attimi, e suo fratello spalancò l’ingresso, seguito dal resto dei suoi compagni di viaggio.

Per ultime entrarono Rin e Kagome – le ragazze parlavano tra loro, guardando o lui o il fratellastro. Era fastidioso essere osservato da quelle ragazzine, e desiderò che la cerimonia iniziasse il prima possibile, per poterle allontanarle.

Lui sarebbe diventato il sovrano.

Il grande sovrano del regno di Goshinboku.

Sarebbe stato importante, anche più di suo padre.

Suo fratello, invece, sarebbe divenuto il capo dell’esercito – meglio. Non avrebbe dovuto sopportare un inetto nel suo castello. Sarebbe divenuto sovrano e non avrebbe avuto suo fratello tra i piedi. E avrebbe potuto privarlo di Tessaiga, volendo.

Ghignò, immaginando il volto di Inu-Yasha deformato dall’ira, mentre la sua katana cambiava proprietario, finendo tra le sue mani.

“Sesshomaru?”.

Si voltò, incrociando le iridi d’ambra del fratello – l’hanyou sembrava agitato, e si torturava le dita.

“Sesshomaru, sei sicuro di voler diventare re?”.

“Vorresti prendere il mio posto?”, domandò l’inu youkai pacato, spostando il suo sguardo verso l’esterno. “Vorresti essere tu il re, giusto?”.

“No, maledizione!”, ringhiò Inu-Yasha “Io re? Mai! Non seguirò mai le orme di nostro padre!”.

“Allora non trovo ragione per cui dovresti chiedermi se sono sicuro delle mie scelte”.

“No? Allora mi esprimo meglio: tu. non. sai. governare. Dovrai dominare un mucchio di esseri viventi. Di specie differenti! Sarai il re di youkai, di ningen e di hanyou: che cosa offri loro?”.

“Cosa offro loro?”, ripeté Sesshomaru “Non capisco che intendi. Io non permetterò ai nemici di penetrare nel regno, e sbaraglierò il regno di Asu. Saranno protetti. Cos’altro dovrei offrire loro?”.

“Tu non li difenderai, Sesshomaru. Tu difenderai il tuo orgoglio. Non avrai mai nulla da proteggere, se vedi le cose così”.

Nulla da proteggere?

Ridicolo.

Non ho bisogno di qualcosa da proteggere.

Sono forte, e tanto basta.

Non c’è bisogno di diventare sentimentale come mio padre, o come Inu-Yasha.

Vide suo fratello voltargli le spalle a testa bassa e correre da Kagome, prendendola in disparte. E vide Rin guardarsi intorno – doveva sentirsi sola, perché si protendeva verso Kagome, come per dirle qualcosa. Era la presenza di Inu-Yasha a renderla così timida?

Era forse innamorata di Inu-Yasha?

Fremette, infastidito. Non doveva interessargli quel che provava una ningen. Non doveva valutare i sentimenti di una ningen, e non doveva prendere a cuore la sorte di una ningen. Non doveva e non poteva.

Lui era uno youkai, gli youkai erano superiori ai ningen.

Una vena gli pulsò sul capo, e ringraziò il suo autocontrollo – la sua freddezza lo aiutava a non perdere la ragione. No, non doveva perderla.

“Sesshomaru, contegno!”.

Le parole che sua mamma gli ripeteva da bambino gli tornarono utili – con un sospirò, riprese il suo cammino fino a raggiungere Totosai.

Il vecchio youkai era affiancato a Sara, e continuava a parlare con Miroku e Sango, senza neppure calcolare l’espressione indispettita della ragazza – probabilmente, avrebbe voluto correre da Sesshomaru e parlare con lui, piuttosto che restare accanto ad un vecchio e a due fidanzatini.

L’inu youkai incurvò le labbra in una smorfia di disappunto – “Totosai, dovremmo iniziare l’incoronazione”.

“Eh? L’incoronazione… Cos’è un’incoronazione?”.

Sesshomaru lo sollevò, portandolo qualche centimetro sul pavimento. “Spero che la tua memoria ora funzioni”, sibilò, facendo schioccare le dita – queste presero una leggera colorazione verde, segno che il demone era desideroso di attaccare e avvelenare.

“Sì, ora ricordo, ora ricordo!”, confermò Totosai agitandosi e appigliandosi ad una manica del kimono di Sara. La ragazza si ribellò alla presa del vecchio, attaccandosi poi al braccio libero di Sesshomaru – “Sesshomaru-sama, non si preoccupi… vi incoronerò io!”.

“Incoronarmi?”, il demone la squadrò con sufficienza “Tu? Non scherzare, e allontanati”.

Sara strinse i denti, mentre una lacrima le rotolava lungo il volto.

***

“Sta’ piangendo”.

Kagome si voltò verso Rin, curiosa, e la notò fissare Sesshomaru. E Sara.

Era lei quella che stava piangendo, e che faceva del suo meglio per asciugarsi gli occhi.

“Kagome, cosa posso fare?”, chiese la ragazza.

Fare?”. Inu-Yasha le guardò, interrogativo. “Non credo tu debba immischiarti. Mio fratello non vuole essere incoronato da quella ragazza perché sarebbe come prometterle di sposarla”.

Rin si morse il labbro, indecisa. Certo, non voleva che Sesshomaru sposasse quella ragazza, ma non voleva comunque vederla in lacrime. In un certo senso, le dispiaceva.

Si legò i capelli in una coda, poi sorrise a Kagome – “Non posso starmene con le mani in mano”.

“Divertiti”, ridacchiò la mora, mentre l’altra correva in direzione dell’inu youkai.

Sesshomaru-sama”.

***

“Così”, ripeté Sesshomaru, guardando la ragazza con aria infastidita. “Tu giudichi il mio comportamento nei riguardi di Sara scortese”.

Erano usciti nell’immenso giardino della residenza, per parlare tranquillamente, e Rin gli aveva esposto la sua tesi – con argomentazioni pertinenti –, attendendo poi pazientemente una risposta, che lo youkai sembrava deciso a non darle.

Sembrava offeso dalla sua considerazione, e lei si sentì stupida. Ma non era intenzionata a mollare.

“Sì, Sesshomaru-sama. Ritengo il suo comportamento inappropriato al prossimo re del regno di Goshinboku. Ha duramente ferito una sua suddita, che non ha colpe non essersi innamorata di lei”.

“Non sarebbe una colpa?”, chiese lui a bruciapelo, portandosi di spalle per non incrociare lo sguardo della mocciosa – da sempre, quella zona del regno era da lui amata per le piante di rose. E quel giardino, voluto da sua Madre secoli prima, non faceva eccezione, contenendo specie di rose persino ormai quasi sparite.

“No, non ritengo l’innamorarsi una colpa. Perché, Sesshomaru-sama, lei ritiene che debba essere punito colui che prova amore nei confronti di un altro essere vivente?”.

“Sì”.

Spiazzata, la ragazza indietreggiò – in fondo, lo capiva.

Kagome le aveva raccontato perfettamente la sua storia, tempo addietro – era una notte torrida, e nessuna delle due era riuscita a trovare conforto nelle coperte. Ritrovatesi entrambe lungo la riva di un fiume, avevano iniziato a ciarlare del più e del meno. E quella storia era stata sviscerata nel profondo, ampliando le minime informazioni che Rin poteva vantare prima di quel giorno.

Dopotutto, la madre di Sesshomaru era stata ripudiata proprio per questo, no? Perché Inu no Taisho, il potente Signore di quelle terre, si era perdutamente innamorato di una ningen, no?

La vecchia sovrana era fuggita via per il fastidio che la vista di quella bellissima donna le suscitava, e si era spenta in una terra lontanissima, senza vedere neppure un’ultima volta il figlio.

Era quasi comprensibile quell’odio profondo, ma a Rin dispiacque comunque, e desiderò con tutta se stessa di poter fare qualcosa.

“Sesshomaru-sama, so perfettamente di non essere poi molto interessante, e di…”.

“Non essere interessante?”. Lo youkai si voltò, inarcando il sopracciglio. “Rin, sappi che sei l’essere più strano con cui io sia mai venuto in contatto. E non è poco”.

La ragazzina arrossì, iniziando a torturarsi le dita. Non si era aspettata una simile risposta, e ora non sapeva più cosa dire.

“Non hai nulla da aggiungere?”, domandò lui atono, carezzando con la punta delle dita una rosa particolarmente bella e aggraziata, cresciuta tra le spire di un rampicante.

“S-Sì”, biascicò lei con la voce roca per l’emozione. “La ringrazio infinitamente, Sesshomaru-sama, per la costante attenzione che mi ha riservato in questo periodo. Non penso la dimenticherò mai, e mio padre, stia sicuro, farà del suo meglio per portare giovamento al suo regno quando la guerra sarà terminata”.

Lo youkai avanzò, sollevandole il volto con una mano, mentre con l’altra accostava il viso alla rosa che aveva appena colto.

Rin si sentì lentamente andare a fuoco – “Perché ci mette a confronto? Non è logico che questa rosa sia più bella di me?”.

“Nella teoria, i fiori son sempre più belli degli esseri umani, Rin”, commentò aspramente lui, lasciando andare il mento della giovane e guardando accuratamente la rosa.

Piena di spine. Ma così bella e vitale.

Lasciò lo sguardo scivolare sulla ragazza, che non parve accorgersene, troppo impegnata a ricercare il suo normale contegno.

“Sesshomaru-sama, posso farle una domanda?”, chiese a un tratto Rin, non appena il demone adagiò la rosa ai piedi di un albero.

“Sì”.

“Sesshomaru-sama… Posso innamorarmi di lei?”.

Si morse il labbro, maledicendosi per essere stata così diretta, e per averglielo chiesto. L’avrebbe trattata come Sara, d’ora in poi?

“Sì”.

Non riuscì ad alzare il capo, e avanzò guardando solo i piedi di Sesshomaru, facendo attenzione a non inciampare e a non sbattere contro qualcosa.

Non ci riusciva a capacitarsene.

Doveva essere un sogno, di sicuro.

Sesshomaru-sama non le avrebbe mai dato quel permesso, era assodato – lui, l’amore lo odiava.

Quando riuscì a sollevare di un minimo gli occhi, si scoprì a fissare l’ambra dello sguardo dello youkai, e si ritrovò a tirare su col naso, quasi volesse contenere le lacrime.

Gli si buttò tra le braccia, incapace di ragionare, e iniziò a singhiozzare, stringendo forte a sé i lembi del kimono di Sesshomaru, e ripetendo il suo nome come in una nenia.

Lui, dal canto suo, rimase rigido, incapace di compiere alcunché.

Solo quando lei rialzò lo sguardo, serrò gli occhi, per imprimere meglio quell’immagine.

“Sesshomaru… Posso restare sempre con te?”, mormorò incerta: era stata una buona idea togliere il sama? E dargli del tu?

“Ti è concesso”.

Rin sorrise, e riappoggiò il capo sul suo petto.

***

Quando Rin era uscita in giardino con Sesshomaru, anche Kagome e Inu-Yasha avevano sentito l’incontrollabile impulso di uscire per raggiungere il medesimo luogo e, mano nella mano, avevano seguito i due amici.

Si erano poi nascosti in un cespuglio e, attenti a non fare il minimo rumore, li avevano spiati – l’uno con assoluta indifferenza, l’altra in adorazione.

Erano così teneri!

E la dichiarazione di Rin!

Kagome sospirò, sporgendosi ancora di più.

Le piacevano, quei due. Erano una bella coppia, si compensavano adeguatamente.

E aver visto quella scena era stato così piacevole da sopperire anche al luogo in cui erano nascosti, pieno di rovi e di spine che li graffiavano tutti.

Mentre lei si dilungava in discorsi su quanto quei due fossero kawaii, Inu-Yasha sbatteva incredulo le palpebre, domandandosi dove, quando e perché suo fratello avesse acquistato un briciolo di umanità. Gli sembrava così impossibile, quel repentino cambiamento!

Uscite di lì, vi ho visti”.

Sobbalzando, scattarono in piedi, mentre Rin avvampava e Sesshomaru li osservava truci.

AhiAhi. Fine dei giochi.

Game Over.

Ritenta, sarai più fortunato.

Sesshomaru li avrebbe fatti a fettine, e loro non avrebbero potuto opporsi.

Kagome tentò un azione diversiva, che la face inciampare in una radice e cadere per terra – Inu-Yasha, rassegnato, uscì allo scoperto e la rialzò, controllando poi minuziosamente che i tagli fossero solo escoriazioni superficiali.

“Sesshomaru, non ti facevo così amante degli umani”, ghignò a un tratto, mentre Kagome ridacchiava, e Rin si sentiva sempre più debole.

Chiuse gli occhi, e perse i sensi tra le braccia di Sesshomaru.

Rin!”.

***

Quando si risvegliò, notò con disappunto che il capo le doleva infinitamente e che il desiderio di correre in bagno e vomitare era ormai insopprimibile.

Doveva essere stato tutto un bel sogno maturato dalla sua fantasia fin troppo sviluppata, decise, sedendosi sul materasso…

Materasso?

Erano realmente al castello?

Ma quanto aveva dormito, e doveva aveva perso i sensi?

Si toccò la fronte dolorante, e vi ritrovò un piccolo straccio bagnato – mentre scostava le coperte bianche, notò che, poggiata a terra, vi era una bacinella.

Arrossì.

Alzò lo sguardo.

“Ciao…”, disse imbarazzata, incontrando lo sguardo di Sesshomaru, completamente rivolto a lei. “Cosa mi è successo?”.

“Sei svenuta”. Lo youkai era comodamente seduto su una poltroncina, gli occhi socchiusi – come se la luce nella stanza fosse troppa –, e le labbra serrate. Vedendolo, nessuno avrebbe mai potuto giurare che fosse stato lui a parlare.

“Ah, bene”, ridacchiò lei. Almeno non aveva sbattuto la testa contro un albero mentre canticchiava qualche stupidata presa dall’euforia del momento! “Comunque, ti chiedo perdono. Ti ho… costretto… a portarmi in camera. Sono stata un disturbo”. La sua voce di affievolì ad ogni parola, e si spense sull’ultima parola. Era così distratta, che non udì la poltrona scivolare sul pavimento, né i passi che si avvicinavano al letto, né il cigolio delle molle.

Quando alzò lo sguardo, l’oro degli occhi di Sesshomaru la inchiodò – “Eh?”.

“Zitta”, ringhiò lui.

Rin lo osservò pochi attimi ancora, prima di scoppiare a ridere.

“Perché ridi?”, domandò lo youkai, ricomponendosi.

“Perché, se si potesse contare ogni tua minima parola, potrei giurare che hai battuto il tuo record di loquacità! I primi giorni mi rivolgevi la parola a stento, e preferivi parlare a Jaken, piuttosto che a me”.

Lo vide abbozzare un sorriso, e poi guardò i suoi occhi, e poi… E poi non vide più nulla, perché chiuse le palpebre, e si beò della nuova sensazione che le labbra di Sesshomaru le provocavano.

Era completamente diversa da tutto quel che lei conosceva.

Non le era mai – mai – successo di sentirsi così leggera, e al contempo così completa.

Arrossì leggermente, e si chiese cosa mai le stesse succedendo – voleva che quel momento continuasse ancora. E ancora. E ancora.

Si allontanarono, ansanti, e si osservarono un po’. Lo sguardo di Sesshomaru le ricordava un po’ quello di una belva famelica, di un animale pronto ad attaccare, e un brivido le percorse la schiena – inaspettatamente, non era un brivido di terrore.

Le sarebbe piaciuto essere azzannata, e di questo si vergognò.

Era pronta a chiedergli il perché di quel bacio, ma la porta si aprì e Kagome, seguita da una contenta Sango, fece la sua comparsa. Non notarono subito Sesshomaru ma, quando lo scorsero, entrambe rivolsero a Rin un’occhiata divertita.

Presero l’inu youkai e lo sospinsero fuori dalla stanza, gridando che erano cose da donna, e che non doveva ascoltarle.

Poi, si sedettero sul letto, l’una da un lato, l’altra dall’altro, e si voltarono contemporaneamente verso Rin.

“Ora ci racconti tutto”.









*\* Allora? Allora? Allora?
*.* Cosa ve n'è parso?
Oggi sono particolarmente giù, indi ho il terrore di aver scritto un capitolo deprimente e non consono a questa coppia.
Lo so che sono pessima, e me ne scuso: ma ho un orrendo carattere, che mi fa deprimere nei momenti meno appropriati - senza contare che il mio pc è un babbeo patentato, e mi ha cancellato 8 volte il capitolo, prima di darmi la possibilità di finirlo.
Insomma, ringrazio coloro che hanno e letto, e in special modo chi cliccherà sulla scritta Vuoi inserire una recesione? e mi dirà cose ne ha pensato ^^.
RINGRAZIO:
mikamey (^^ Ma non preoccuparti: fa nulla se il commento è lungo o breve, l'importante è ciò che contiene! Non ti piace Sara, eh? Mi dispiace, ma mi serviva una rompiscatole, e ho subito pensato a lei XD Spero tu abbia gradito il capitolo, baci!)
Dark_Inu_Light (Grazie per il bravissima: essendo priva di autostima, sentirmi dire certe cose mi rende felicissima ^^ Spero che il capitolo ti sia piaciuto! E grazie per il commento!)
saphira86 (^^ Terrò a mente che hai due account, non preoccuparti! ^^ Comunque sì, io sono di Sorrento! *.* E ti consiglio veramente di vederla, quando puoi, perchè è davvero spettacolare *Me vanto mode on* Sono felicissima di sapere che hai gradito il capitolo precedente, e spero che anche questo ti sia piaciuto almeno un po'! Baci)
Isy_264 (Ok, ok. Mi spiace per non aver aggiornato presto, ma, come penso tu abbia potuto leggere, ho avuto non pochi problemi... Perdonami, per favore! ç.ç Sono davvero felice di sapere che lo scorso capitolo ti è piaciuto, e spero che questo sia stato all'altezza. Bacioni!)
kirarachan (*.* Mi fa piacere sapere che hai intuito lo spoiler! Grazie per i sempre costanti complimenti, che non reputo di meritare, e grazie mille per il sostegno, perchè mi fa sempre un immenso piacere leggere i tuoi commenti. Mi mettono di buon umore, ecco! ^^ Come hai trovato il capitolo? *.* Baci!)
inufan4ever (XD Hai intuito? Io penso che fosse lampante, ma sappi che ti reputo comunque intelligente, Kikka-chan! ^^ E non ti odio! ù.ù Non si può odiare Kikka, mai e poi mai. Spero che ti sia piaciuto anche questo stupidissimo capitolo! Kiss!)
kaggychan94 (Stefy, sao! ^^ Visto che ho aggiornato, infine? So di averci messo un bel po', ma ti ho anche spiegato le cause, e mi sono impegnata... Ergo, non mi uccidere, please! Io preferisco fare un buon lavoro, e postare magari poco, piuttosto che fare mille capitoli scritti con i piedi! XD Spero che il capitolo sia stato di tuo gradimento! Alla prossima!)
jessy101 (Ecco un'altra cui Sara sta antipatica... Ma poverina, dai. Sessho l'ha anche rifiutata magistralmente! XD Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo, baci!)
ryanforever (Ehi, ma Sara la odiate proprio tutti? O.O Povera! XD Spero che il seguito ti sia piaciuto almeno un po'! Baci)
KaDe (ù.ù Sara è comparsa perchè, come hai potuto leggere, volevo farla piantare da Sessho. Eheh, è la sua unica utilità, in fin dei conti XD *Rin, mentre KaDe è impegnata con roro, devasta la sua camera da letto, lasciandole poi un bigliettino con su scritto "Lascia in pace il MIO INU YOUKAI. Rin RuleZ, non dimenticarlo. Mai".* Sao, KaDe, spero che il capitolo ti sia piaciuto. Ci sentiamo su msn!)

Grazie
a tutti quelli che hanno commentato, perchè mi rendono più gradevole lo scrivere.
Grazie a chi mette la fic tra le preferite, perchè mi riempie di orgoglio sapere che esiste gente che apprezza i miei scleri.
E scusate, se a volte vi faccio penare. Cercherò di fare del mio meglio per aggiornare presto, ma non vi prometto nulla XD
Bacioni a tutti, e commentate!!! XD
   
 
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