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Autore: nhfan25    22/09/2014    8 recensioni
Una long che sbalza i protagonisti del manga di Kishimoto nel magico mondo della danza. Una storia in punta di piedi, tra piqué e rond de jambe, che tratta di un colpo di fulmine vissuto sul parquet di una delle più grandi accademie di danza del mondo: la Konoha Dance Academy.
Tratto dal diciannovesimo capitolo:
-Sai... È normale! Può capitare di lasciarsi trasportare dalle emozioni in momenti come questi. È un po' come quando balli: quando improvvisi non pensi troppo a quello che fai. Ti lasci andare, ti abbandoni totalmente alla musica e ogni tuo gesto, qualunque movimento di ogni singola parte del tuo corpo è dettato dal cuore, non dal cervello. Questa si chiama passione, Hinata. E la passione talvolta sa trasformarci, sa far uscire quella parte che teniamo chiusa dentro di noi, nascosta addirittura a noi stessi, come una farfalla che esce dal bozzolo nel quale tutti pensavano che ci fosse ancora il solito bruco-.
Genere: Song-fic, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Neji Hyuuga, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 21 - DUE GOCCE D'ACQUA


Hinata non aveva dormito granché quella notte: una miriade di pensieri l'avevano tormentata senza sosta, tra cui quelli riguardanti il balletto e Naruto. Due profonde occhiaie, vanamente mascherate col correttore, campeggiavano sotto i suoi occhi chiari, testimoniando il bisogno di recuperare il sonno arretrato. Il cuore le martellava forte in petto e l'ansia crescente per il discorso che avrebbe dovuto affrontare col proprio ragazzo si impossessò di lei, costringendola a concentrarsi per mantenere la calma.

Naruto si dirigeva in sua direzione con passi veloci e un gran sorriso sul volto, ignaro di tutte quelle preoccupazioni. La salutò con un bacio dolce al profumo di cappuccino, ancora mezzo addormentato.

-Sono stanco morto, ero talmente eccitato per tutte queste novità che non riuscivo ad addormentarmi...-

-A chi lo dici...- Rispose Hinata, abbozzando un sorriso poco convinto. A pochi metri da lì quattro ragazzi osservavano la scena di soppiatto, pronti a incoraggiarla: dopo le confessioni della sera precedente erano diventati ancora più affiatati.

-Naruto-kun, io dovrei parlarti di una cos...-

-Naruto! Vieni un secondo con me! Oh, buongiorno Hinata-. Kakashi era comparso all'improvviso alle sue spalle, facendola sobbalzare. Prima che potesse dire qualsiasi cosa il maestro aveva trascinato con sé il biondino, lasciandola sola e interdetta. Si voltò in direzione dei suoi amici, che sospirarono rassegnati e si voltarono in direzione delle rispettive aule. Stava per raggiungerli, quando una voce conosciuta giunse alle sue orecchie.

-Buongiorno principessina- Sussurrò Sasuke al suo orecchio, per poi pararsi di fronte a lei -Ti hanno fregato il fidanzato da sotto il naso?-

-Scusa, non sono in vena stamattina- Rispose lei, tentando invano di superarlo.

-Oh, andiamo, tu non mi conosci nemmeno. Perché mantieni questo atteggiamento?-

-Io ho capito benissimo che tipo di persona sei. Mi è bastato vedere come ti rivolgi a Naruto- Rispose seccata, tentando di cambiare direzione. Ma il moro non sembrava intenzionato a lasciarla andare: seccato si mise un'altra volta sulla sua strada, parandosi di fronte a lei.

-Ah sì? E sentiamo, secondo te come mi dovrei comportare nei suoi confronti?-

-Beh, potresti lasciarlo stare se non ti sta simpatico! Oppure comportarti in modo un po' più gentile! Insomma, ha già abbastanza problemi per conto suo!-

-Ah sì? Allora si vede che non hai capito proprio un cazzo di lui-.

Hinata si stupì di fronte all'espressione dura, quasi arrabbiata di Sasuke.

-...Cosa intendi dire?-

-Oh, andiamo, non vedi come si comportano con lui quelli che sono qui da più di un anno? Lo ignorano. O peggio ancora, provano pietà per lui. Quando eravamo entrambi studenti non ci sopportavamo e ci insultavamo in continuazione, proprio come facciamo adesso. Io sono l'unico che lo rispetta a tal punto da trattarlo come un rivale. Perché odio ammetterlo, ma è l'unica persona che abbia mai acceso in me lo spirito di competizione! E non vedo perché dovrei provare pietà per lui quando è l'ultima cosa di cui ha bisogno-.

Sasuke le sputò addosso quelle parole con durezza, tanto che Hinata si ritrovò a indietreggiare: non si aspettava di certo una reazione del genere, non da lui. Eppure, per quanto il suo fosse uno strano modo di dimostrare affetto, si rese conto che quel ragazzo dagli occhi neri come la pece considerava Naruto un qualcosa di simile a un amico. Proprio lui, così egocentrico e pieno di sé, sembrava essere l'unico ad aver compreso fino in fondo i sentimenti del biondo.

-Va bene, ho capito- Disse Hinata dopo qualche secondo di silenzio -Ma continua a non piacermi il tuo modo di fare-.

-A me invece piace il tuo- La stupì -Sembri così timida e indifesa, invece appena si toccano dei tasti dolenti del tuo passato o senti il bisogno di difendere una persona a cui tieni tiri fuori gli artigli e ruggisci... Sei strana, ma hai fegato e dici le cose in faccia-.

Hinata non poté fare a meno di arrossire: cominciava seriamente a sentirsi in imbarazzo e non sapeva come tirarsi fuori da quella situazione.

-Beh ora credo dovremmo andare a lezione, tutti e due... Ti lascio in pace, così sei contenta-. Si voltò e fece per andarsene, lasciando la ragazza dai lunghi capelli blu completamente spiazzata e confusa. -Ah! Un'ultima cosa... Non sapevo di tua madre, ho parlato troppo. Mi dispiace-.

Pronunciò quelle ultime parole senza neanche guardarla negli occhi. Se ne andò subito dopo, mentre Hinata, ancora più sorpresa, si chiese se non si trovasse ancora nel suo letto, a sognare. Scosse la testa, incredula, chiedendosi quale miracolo avesse reso Sasuke improvvisamente più digeribile. Che avesse seguito semplicemente il consiglio di Kakashi e avesse tentato in qualche modo di rendere il loro rapporto meno burrascoso? In quel caso non aveva alcuna scelta: avrebbe accolto la tregua da persona matura, senza impuntarsi ulteriormente e rendere le cose ancora più difficili.

Si diresse verso l'aula: non vedeva l'ora di raccontare tutto ai ragazzi.


***


-Stai scherzando?-

Ino rimase a guardarla a bocca e occhi spalancati, incredula. In effetti non era l'unica ad essere rimasta stupita quando Hinata aveva raccontato agli altri la sua breve chiacchierata con l'Uchiha.

-Già, sembra incredibile... Si è sempre comportato in modo così sgarbato e oggi, improvvisamente, sembrava un'altra persona!- Disse Hinata, raccogliendo gli ultimi chicchi di riso dal piatto -In ogni caso deve avere qualche rotella fuori posto-.

-Beh, se ci pensi può capitare che tra due persone ci sia un rapporto conflittuale, anche se alla fine ci si vuole bene... Guarda me e Ino! Ce ne diciamo di tutti i colori, eppure tengo talmente tanto a lei che non l'ho ancora uccisa!- Disse Sakura, scatenando l'ilarità di Lee.

-Che ci provi con te ormai è chiaro direi... Non gliene è mai importato nulla di nessuno, ha sempre lasciato che gli altri pensassero quello che volevano di lui. È la prima volta che dà delle motivazioni a qualcuno- Affermò Tenten, saggia e perspicace come al suo solito.

-Eh certo! Proprio con l'unica che non lo caga ci deve provare! Gli uomini, valli a capire!- Esclamò Ino, agitando le bacchette del riso per aria.

-Sì ma piantala, così caverai gli occhi a qualcuno-.

-Chi ti ha chiesto niente, fronte spaziosa?-

-E invece con Neji hai più parlato?- Chiese Lee, ignorando il quotidiano teatrino gentilmente offerto dalla rosa e dalla bionda.

-No purtroppo... Quando siamo a lezione lavoriamo e basta, non mi guarda, non mi parla, non dice assolutamente nulla. Una sfinge!-

-Strano! Non l'avrei mai detto!- Esclamò Tenten, con accentuato sarcasmo.

-Vedrai che prima o poi le cose si sistemeranno anche con lui- Disse Rock Lee, stringendole solidale la mano -Intanto oggi, dopo le prove con Kakashi, dovrai trovare le forze di reggerti in piedi e di fare un bel discorso a Naruto-.

-Lo so... Tutte le volte che provo a parlargliene succede qualcosa che me lo impedisce!-

-Non trovare scuse, hai avuto più di due mesi per parlargliene- Le ricordò Tenten -Sii onesta almeno con te stessa!-

-Dai, Ten, non essere così dura con lei! Piuttosto, cambiamo discorso, altrimenti le rimarrà il pranzo sullo stomaco!- Esclamò Lee, attirando uno sguardo grato da parte della ragazza dagli occhi perlacei.

-Ah, ragazze! Karin com'era ieri? Alla fine ce lo avete solo accennato!- Chiese Ino, che nel frattempo aveva finito di battibeccare con Sakura.

-Ooooooh, dovevate vederla! Era una furia, quasi faceva paura! In più il colore dei suoi occhi e dei suoi capelli non aiuta, sembrava davvero posseduta... Se la giocava con Yamato-sensei in quanto a inquietudine! Comunque la storia di Romeo e Giulietta rivisitata da lui mi piace un sacco, credo che verrà fuori un bellissimo spettacolo. In più mi duole ammetterlo ma lei sa ballare divinamente...-Raccontò Lee, gesticolando come non mai per enfatizzare le sue stesse parole.

-Già, è proprio brava... Però intanto Kakashi ha preferito la nostra Hinata!- Esclamò Sakura, sorridendo alla sua amica dagli occhi perlacei -A proposito, il sensei ci ha parlato della trama, sappi che io e Ino faremo la parte delle tue amiche, quelle che ti trascinano in discoteca! Insomma, avremo un bel ruolo anche noi. Avremo un paio di pezzi tutti nostri, in cui sicuramente riusciremo a farci notare!-

-Ma è meraviglioso!- Disse Hinata, abbracciando le sue coinquiline -Non potevo sperare di meglio, in pratica non dovremo neppure recitare!-

-Già, sono così emozionata! È una grande, anzi, enorme occasione e non dobbiamo assolutamente sprecarla- Aggiunse Ino, con un sorriso a trentadue denti.

-Sono contento che vi piacciano le vostre parti... In effetti oggi pomeriggio avrei bisogno di voi per provarle. Vi allenerete con noi-.

Le tre amiche sobbalzarono sentendo la voce di Kakashi alle loro spalle: le aveva prese completamente alla sprovvista.

-V...va bene sensei!- Esclamò Sakura, arrossendo lievemente. Kakashi sorrise e si dileguò, velocemente come era apparso.

-Ma quell'uomo ha il teletrasporto? - Chiese Ino, ancora lievemente scossa da quell'apparizione improvvisa. I quattro si misero a ridere, dopodiché ricominciarono a chiacchierare allegramente.

Dopo una ventina di minuti si salutarono, pronti ad andare nelle rispettive aule per le prove dello spettacolo.

-Stai tranquilla Hinata: ora che Sasuke mi vedrà all'opera finirà di darti fastidio. Non saprà resistere al mio fascino!- Esclamò Ino, sfoderando il suo sorriso più luminoso.

-Viva la modestia!- Commentò Sakura aprendo la porta dell'aula. Con sua sorpresa vide che non era ancora arrivato nessuno, dunque decisero di approfittarne per fare un po' di stretching. Non che ne avessero molto bisogno, visto che avevano avuto lezione per tutta la mattina.

-Oh, buongiorno ragazze!- Esclamò Sai, entrando nella stanza poco dopo.

-Sai, queste sono Sakura e Ino- Disse Hinata indicandole rispettivamente -Kakashi vuole che si allenino con noi oggi-.

-Molto piacere- Disse Sai, sorridendo educatamente. Poi si rivolse a Hinata, diventando improvvisamente più serio -Senti, ho visto Neji molto nervoso oggi... Non è che per caso sei andata a parlargli di nuovo?-

-Io? Assolutamente no!- Rispose Hinata, stupita -Ora come ora se andassi da lui mi strangolerebbe. Già non sopporta di dovermi vedere qui tutti i giorni...-

La porta si spalancò di colpo, rivelando un Neji con un'espressione a dir poco furibonda. Non diede segno di aver sentito qualcosa della conversazione in corso prima del suo arrivo, anzi, sembrava talmente preso dai suoi pensieri da non essersi neppure accorto della loro presenza. Semplicemente si diresse verso il fondo dell'aula, più lontano possibile dagli altri, e cominciò il riscaldamento.

-Adorabile...- Commentò Sakura, con un tono di voce appena udibile dalle sue due coinquiline. Poco dopo arrivò anche Sasuke, seguito a ruota da Naruto e un contrariato Kakashi, ormai abituato ai suoi ritardi e costretto invece pr la seconda volta di seguito a presentarsi in orario dal suo ex allievo.

-Oh! Vedo che siete già tutti qui...- Constató stupito il sensei.

-Beh, noi siamo sempre puntuali alle sue lezioni...- Si azzardò a dire Ino, lasciando in sospeso un evidentissimo "Lei NO".

-Beh... Meglio così. Vuol dire che la disciplina non vi manca tutto sommato-. Si avvicinò alle tre ragazze, facendo loro cenno di alzarsi. -Dunque, voglio Hinata al centro, esattamente qui... Sakura a destra e tu, come ti chiami?-

-Ino...-

-Giusto! Ino a sinistra... No, aspetta!- Kakashi si portò dietro la ragazza dai capelli rosa, ponendole le mani sui fianchi. -Ecco, qui è perfetto...-

Se Sakura si fosse trovata in un altro posto avrebbe almeno potuto sperare di non essere arrossita, ma l'enorme specchio che si trovava di fronte a lei non le consentì neppure il beneficio del dubbio. Vide chiaramente le sue gote farsi di un colore più acceso, inequivocabile sulla sua pelle chiara, mentre il battito era improvvisamente accelerato.

-Ehy! Tutto bene?- Chiese Kakashi, senza staccare le mani dal suo bacino: aveva paura che potesse svenire un'altra volta.

-S..Sì, tutto a posto!- Rispose, non molto convinta.

-Hai mangiato, vero? Perché se dovesse capitare un'altra volta un fatto simile a quello della settimana scorsa impiegherei meno di un secondo a toglierti questa parte e a spedirti in ultima fila. E mi dispiacerebbe moltissimo farlo, perché hai buone capacità e meriti un'occasione-.

Sakura rabbrividì, lieta di aver mangiato addirittura un po' più di quanto avrebbe voluto quel giorno a pranzo e ringraziò i kami per non averle dato il tempo di andare a cercare un bagno per rimediare a quella mancanza. Ultimamente cercava di evitare di rigettare il cibo, però talvolta non riusciva proprio a resistere al bisogno di liberarsi di quel peso assurdo che le comprimeva lo stomaco dopo aver ingerito qualcosa.

-N...Non capiterà mai più una cosa del genere. È una promessa-.

Kakashi le sorrise, felice che le sue parole fossero andate a buon fine.

-Bene... Comunque non essere così tesa, non ho mai morso nessuno... Ancora!-.

La lezione andò avanti in modo piuttosto tranquillo. Per la prima parte della lezione i ragazzi rimasero a guardare, mentre Naruto e Kakashi si davano da fare per montare la coreografia e spiegarla alle ragazze. Era un pezzo particolarmente divertente e sbarazzino quello che avevano in serbo per le tre ballerine, anche se parecchio complesso, soprattutto per la quantità di stili che dovevano interpretare. Dopo circa un'ora anche i ragazzi furono chiamati in causa e le prove andarono avanti per parecchio, finché l'orologio non segnò le 19.30.

-Per oggi direi che abbiamo finito- Esordì finalmente Kakashi, osservando le espressioni di sfinimento sul volto dei suoi allievi -Domani pomeriggio avrete le normali lezioni con i miei colleghi. Ci vediamo venerdì, vi voglio di nuovo tutti qui e pretendo che vi ricordiate i passi, quindi ripassate fino allo sfinimento la coreografia di oggi. Anche di notte, non mi interessa. Ci vediamo ragazzi!-

I sette ballerini salutarono il sensei, per poi dirigersi anch'essi verso l'uscita.

-Ora capisco come mai ieri eri così stanca!- Esclamò Ino, sfregandosi una mano contro la schiena dolorante -Neppure una pausa! Questo è sadismo!-

-Piantala di lamentarti Ino-pig, sei insopportabile- Disse Sakura, che a malapena si reggeva in piedi. La bionda avrebbe voluto ribattere, ma si sentì mancare il fiato, dunque decise di lasciar correre.

-Naruto-kun... Se non ti dispiace vorrei parlare di una cosa con te- Disse Hinata, tentando di farsi coraggio. Ormai erano fuori dall'aula e si trovavano praticamente davanti all'uscita della scuola.

-Certamente piccola mia- Rispose il biondino, dandole un bacio a fior di labbra -Sono tutto tuo-.

-Oh, bene!- Esclamò Hinata, cominciando a torturarsi le mani. Per un secondo aveva sperato che lui le dicesse di no, che doveva assolutamente precipitarsi a casa e che ne avrebbero riparlato un'altra volta. Invece ora si trovava senza una via di scampo a dover affrontare quel discorso con lui, senza neppure sapere in che modo avrebbe reagito. -Ecco, non so da dove cominciare...-

-Va tutto bene?- Chiese Naruto, un po' allarmato dal comportamento della sua ragazza. No, non andava bene per niente, sentiva lo stomaco completamente sottosopra.

-Sì, stai tranquillo, è tutto a posto! Vedi, sai che ti avevo detto che mi padr...-

-CHE CI FAI QUI?- L'urlo di Neji interruppe la loro conversazione, facendoli sobbalzare: si diressero verso di lui, che si trovava a pochi passi dal grosso portone che di lì a poco avrebbe dovuto chiudere l'ingresso principale dell'accademia.

-Neji! Stai bene?- Chiese la ballerina una volta raggiunto il ragazzo dagli occhi perlacei.

Quello che vide Hinata un istante dopo la sconvolse a tal punto da pietrificarla.

Suo padre era accasciato sulle scale all'ingresso, con una bottiglia di birra abbandonata a pochi centimetri da lui. Si reggeva a malapena sulle braccia, tentando di tenere il capo rialzato. Aveva la barba incolta, non rasata da giorni, gli occhi vacui e i vestiti sporchi, mal assortiti. Vederlo in quelle condizioni le fece mancare l'aria nei polmoni: si sentì come se qualcuno le avesse tirato una coltellata al cuore. All'inizio parve non averla vista: si accorse che stava tremando e il suo sguardo era rivolto verso terra.

-Ti prego Neji...- Disse, con voce debolmente strascicata. Hinata sentì la puzza di alcol penetrarle nelle narici, nonostante si trovasse a qualche metro da lui. Si portò una mano alla bocca e sentì le gambe cedere sotto il suo peso: si ritrovò seduta a terra, con gli occhi sbarrati, scossa e confusa.

-Oto-san...- Sussurrò la ragazza, quasi impercettibilmente.

-Devi andartene...- Disse Neji, stringendo i pugni -Non voglio più vederti-.

-Tu devi tornare a casa!- Esclamò l'uomo, alzando il tono di voce -Sono tuo padre, dannazione!-

-E io sono maggiorenne, finalmente!- Urlò Neji, facendo rabbrividire Hinata, che era sempre più confusa da tutta quella situazione: di che diavolo stavano parlando quei due? Non riusciva a capire più nulla. In quel momento l'uomo parve accorgersi di lei: il suo sguardo chiaro incontrò quello della ragazza, così simile al suo, e un'espressione di estremo stupore si dipinse sul suo viso. Sembrava che avesse visto un angelo.

-Haruki...- Sussurrò l'uomo, senza staccarle gli occhi di dosso. Hinata aggrottó le sopracciglia: aveva sentito bene? Aveva appena pronunciato il nome di sua madre? Tutto a un tratto l'uomo proruppe in una risata quasi isterica, che la fece rabbrividire.

-Haruki! Oh mio Dio, sei tu!- Disse, tentando di alzarsi. Cominciò ad avvicinarsi lei, muovendosi carponi, con difficoltà.

-Ehi! Stai indietro, hai capito?- Intimò Naruto, allarmato. Si portò davanti a Hinata, facendole da scudo.

-Non mi riconosci? Sono io! Hizashi!-

Hinata sentì il cuore mancare un battito. Hizashi... Dunque quello era suo zio! Ora tutto cominciava ad avere un senso...

-Papà, smettila!- Esclamò Neji spingendolo indietro -Se non te ne vai chiamo la polizia!-

-Cosa succede qui?- Intervenne Shizune, correndo verso di loro.

-Shizune, chiama le forze dell'ordine!- Rispose Naruto, senza muoversi di un passo.

-No! Ho capito, me ne vado...- Disse infine l'uomo, tentando di alzarsi per scendere le scale. Questa volta riuscì nell'intento, nonostante barcollasse pericolosamente. A quanto pare la bottiglia abbandonata per terra doveva essere solo l'ultima di una lunga serie. Guardò un'ultima volta prima Neji e poi Hinata, mentre dal suo occhio sinistro sgorgava una lacrima di rassegnazione, che prese a scendere lentamente lungo la guancia segnata dal tempo e dall'incuria. Sembrava volesse dire qualcosa, ma all'ultimo lasciò perdere e si allontanò silenziosamente nella luce sempre più flebile della sera.

Neji si avvicinò alle scale, chinandosi per raccogliere la bottiglia. La guardò per una manciata di secondi finché, senza alcun preavviso, scattò fuori per lanciarla con forza nella direzione in cui l'uomo si era allontanato.

-TI ODIO!- Urlò, pieno di rabbia, mentre Hinata si rialzava per fermarlo.

-Neji, basta... Se n'è andato- Gli disse, sfiorandogli il braccio. Con sua grande sorpresa il ragazzo non si mosse, semplicemente rimase in piedi, a fissare il punto in cui, un istante prima, suo padre era sparito girando l'angolo.

-Mi dispiace... Non so chi fosse la donna con cui ti ha confuso- Bisbigliò, appena prima che il suo sguardo di ghiaccio venisse offuscato da un velo di lacrime. Sembrava così vulnerabile in quel momento...

Hinata lo prese per mano con decisione, senza dargli il tempo di reagire, e piantò il suo sguardo chiaro in quello pressoché identico di lui.

-Neji-kun... Io e te siamo cugini-.


ANGOLO DELL'AUTRICE:

TAN-DAN-DAAAAAAAN!

Wow, colpo di scena! NESSUNO si sarebbe mai aspettato che Hinata e Neji fossero cugini *semina sarcasmo*! Tranquilli, il mistero non è ancora risolto, dobbiamo ancora capire che diavolo è successo tra Hiashi e Hizashi, scoprire come mai il secondo è diventato un alcolizzato... Insomma, dobbiamo ancora sbrogliare un bel po' di nodi.

Allora ragazzi miei, che ne pensate? Aspetto i vostri commenti ^^

Un abbraccione,

Celeste

   
 
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