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Autore: izzie_sadaharu    22/09/2014    1 recensioni
Serie di one-shot sul passato di alcuni personaggi di Gintama.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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- Ti prego, nii-san, vieni!

- Arrivo, un attimo! Finisco di scrivere questo rapporto e vengo.

- Per favore, nii-san! Altrimenti dopo sparisce e non lo trovi più, e poi mi dici che sono una fifona che si inventa le cose!

- Non lo direi mai, Soyo, e lo sai!

 

 

- Allora, dov'è?

La bambina piagnucolando gli indicò il muro finemente decorato. - Prima era lì!

Le rivolse un'occhiata mista di irritazione e divertimento, e si trattenne dal dirle proprio ciò che lei si aspettava,e cioè che era una fifona.

Si avvicinò lentamente al muro e sentenziò: - Qui non c'è.

Soyo scoppiò a piangere: - Questo lo so! Ma prima c'era, te lo giuro! Se solo fossi venuto subito, a quest'ora lo avresti già ucciso!

- Su, non piangere. Sarà andato via, vedrai! Non ci pensare... un ragno non ha nessun interesse a rimanere in una stanza così pulita, non credi? A quest'ora se ne sarà sgambettato via, in giardino.

La sorella gli rivolse uno sguardo impaurito, caldo di lacrime. - Lo credi davvero?

- Ne sono sicuro!

Con passo calmo Shigeshige uscì dalla stanza, seguito a ruota da Soyo, che gli chiese con voce tremula: - Papà ha detto che, se non sarà troppo impegnato, questa sera ci racconterà un altro aneddoto sulla mamma!
Il ragazzino si girò incredulo. - Davvero? Questa sì che è una buona notizia! Sono passate ere dal suo ultimo racconto!

Soyo annuì rincuorata, la paura dell'artropode già archiviata. - Già. Io spero che ci racconti del loro primo incontro.

Shigeshige sbuffò. - No, che noia! Molto meglio un racconto più avventuroso! Per esempio, del primo incontro tra la mamma e il capo degli Oniwabanshu! A proposito, devo ricordarmi di andare da Zenzou, più tardi. Dobbiamo finire quella partita di go che abbiamo iniziato ieri.

Soyo sorrise speranzosa. - Posso venire anche io? Ti prego, nii-san!

Il fratello ci pensò un po' su, poi annuì: - Va bene, dopotutto credo che verrà anche Sarutobi-chan.

Erano un'allegra combriccola, come li definiva Maizou: Soyo era la più piccolina e non era sempre presente quando gli altri tre si riunivano, ma Sacchan, Zenzou e Shigeshige erano quasi sempre insieme a giocare e divertirsi; i due shinobi avevano insegnato al futuro shogun a lanciare i kunai, e insieme si esercitavano nella foresta. Spesso si univano a loro anche gli altri Oniwabanshu, quando non erano troppo impegnati con gli allenamenti.

I due uscirono in giardino, in attesa dell'arrivo dei due shinobi. Presto li videro mentre con passo svelto si avvicinavano a loro.

Sacchan sorrise a Soyo. - Ci sei anche tu oggi, Soyo-chan?

La bambina annuì e le sorrise di rimando. - Mi annoio altimenti a casa da sola.

Zenzou si rivolse subito a Shigeshige: - Che ne dici di rimandare la partita a go? Oggi avevamo intenzione di mostrarti la nuova tecnica per lanciare alla perfezione i kunai!

Il ragazzino annuì. - Certo, per me va bene!

Tutti e quattro cominciarono a camminare in direzione della foresta in cui erano soliti allenarsi.

Una volta arrivati, Soyo si sedette a terra, osservando il fratello che con aria intenta lanciava coltelli che fendevano l'aria per poi conficcarsi negli alberi. Sacchan e Zenzou, concentrati, gli correggevano le posizione delle mani e delle gambe, lodandolo quando centrava il bersaglio, una foglia d'acero fissata a un tronco con un kunai.

Dopo un'ora di esercizio, i due shinobi si sedettero di fronte al futuro shogun e a sua sorella, e i quattro cominciarono a chiaccherare allegramente.

- Allora, Soyo-chan, hai poi letto quel libro che ti avevo consigliato? - Sacchan le sorrise.

La bambina annuì entusiasta: - Sì, ed è stato fantastico, sul serio! Kami, credo che sia stato uno dei libri più belli che abbia mai letto! Maizou mi consiglia sempre dei mattoni noiosi e interminabili, e invece quello era così interessante! Mi ha aperto un mondo!

Zenzou si girò preoccupato verso Sacchan. - Sarutobi... che libro le hai consigliato?

Lei scosse i lunghi capelli viola e si aggiustò gli occhiali sul naso. - 'Lo shogun degli anelli'.

Il ragazzo assentì e si rivolse a Shigeshige: - A proposito di shogun, sei pronto a prendere il comando?

Un attimo di silenzio seguì questa domanda, durante il quale i tre guardarono ansiosi Shigeshige, mentre lui sembrava dubbioso su cosa rispondere. Alla fine ammise: - Non lo so.

Spirava un vento caldo, che scuoteva le ciocche dei ragazzini e li riscaldava più di quanto già non fossero.

Soyo parlò per prima. - Nii-san, sarai un ottimo shogun. Non devi avere paura!

Gli altri assentirono, e Shigeshige sorrise. - Sono felice di sentirtelo dire, sorellina, ma il problema è che ho paura di non essere all'altezza del mio compito..

Zenzou e Sacchan si scambiarono un'occhiata, poi il ragazzino parlò. - Non sei da solo. Hai sempre noi, i tuoi amici, e tutti gli Oniwabanshu. Il nostro compito, lo sai, è quello di proteggere il compito stesso dello shogun. Quindi faremo di tutto per aiutarti.

L'amico alzò lo sguardo fino a incrociare il suo, poi chiese, con voce tremante. - E quale sarebbe il compito di uno shogun?

Lo shinobi rispose sicuro: - Quello di essere pronto a tutto per il bene del paese. Anche a morire.

Soyo si alzò in piedi e sbottò: - Non se ne parla, nii-san non deve morire, è chiaro? Nii-san..

- Soyo. - Suo fratello la interruppe. - Zenzou ha ragione. Quello è il compito di uno shogun. E quello sarà il mio compito. Sono pronto ad adempierlo. Però, vi prego...- Li guardò, tutti e tre, con occhi decisi e imploranti al tempo stesso. - Mi aiuterete?

Dopo una manciata di secondi di silenzio, i tre risposero, in coro: - Yakusoku da.

Quattro mignoli si intrecciarono a sigillare quella promessa che destinata a essere mantenuta.

 

 

GLOSSARIO

 

nii-san: fratellone

shinobi: ninja

kunai: coltelli da lancio

Kami: Dio

yakusoku da: è una promessa

 

 

 

FINITA!!

Eh già, questo era l'ultimo capitolo di questa serie di one shots sui passati di Gintama!

Innanzitutto mi dispiace di avere pubblicato così tardi questo breve capitolo, ma il fatto è che ho avuto un blocco dello scrittore – o forse dovrei dire della scrittrice xD – e una volta avuta l'ispirazione, mi è mancato il tempo! Le congiunzini astrali evidentemente volevano impedirmi di caricare, ha-ha-ha!

Parlando del capitolo, inizierei col dire che non mi convince molto, al solito. Meno riflessivo del solito, diciamo che l'ho scritto per creare un collegamento al manga, quindi penso che sia più che appopriata la tag 'spoiler' a questa fanfiction. Inoltre, è voluto il fatto che il primo capitolo tratti di due fratelli, Kamui e Kagura, destinati a vivere separatamente e in due modi completamente diversi, e che anche l'ultimo capitolo tratti di due fratelli, Soyo e Shigeshige – anche se devo dire che non sono protagonisti. Questo perchè secondo me il life motive di Gintama è 'ci sono legami più importanti di quelli di sangue'. O almeno, questa è la mia opinione!

Ho voluto fare anche un piccolo tributo al Signore degli Anelli, uno dei miei libri preferiti! *.*



Passiamo ai ringraziamenti!

- ovviamente, non posso non ringraziare te, Flory, (aka Floryana), che hai seguito questa storia fino alla fine, hai recensito ogni singolo capitolo e l'hai anche preferita! Grazie, grazie, grazie!! <3 A proposito, aspetto il nuovo capitolo di Io sono Shiroyasha! ;)

- yato kamui, che l'hai preferita! Grazie mille ^^

- Takasugi, che l'hai letta fino alla fine e hai anche lasciato una recensione, grazie mille!! ^.^

- tutti i lettori silenziosi, grazie anche a voi!!

 

   
 
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