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Autore: Justice Gundam    23/09/2014    4 recensioni
Tre anni dopo la distruzione di Lucemon, i Leggendari Guerrieri saranno costretti a tornare in scena: numerosi Digimon ostili stanno infatti iniziando ad apparire nel Mondo Reale, e Takuya e i suoi compagni saranno costretti a scendere di nuovo in campo... ma che cos'è quella misteriosa organizzazione, la DATS, che sta cercando di tenere i Digimon sotto controllo? Chi è che sta dietro a questa invasione? Forse qualcuno, tra le file di una delle fazioni, sta complottando qualcosa di ancora più terrificante? I Leggendari Guerrieri, assieme a nuovi alleati e ai giovani agenti della DATS Masaru, Touma e Yoshino, dovranno venire a capo del mistero, prima che sia troppo tardi per entrambi i mondi! Riusciranno nella loro impresa? Quali incredibili segreti li attendono?
Genere: Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Record of Digital Wars-045

Record of Digital Wars

Una fanfiction crossover (Digimon Frontier & Savers) scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 45 - Su due fronti

"Per avere la possibilità di sconfiggere Kurata e i suoi Gizumon, dovrete tornare nel luogo dove sorgeva il castello dei Tre Grandi Angeli." riprese MagnAngemon. "Quando DigiWorld è stato riformattato dopo la sconfitta di Lucemon, in quel luogo sono rimasti numerosi reperti dell'era precedente, e sappiamo per certo che è lì che alcuni degli antichi Digi-Spirit hanno lasciato rimasugli del loro potere."

"Noi riteniamo che se voi riusciste a raggiungere quel posto, e vi dimostraste degni della loro fiducia, gli antichi Digi-Spirit potrebbero concedere anche a voi la Advanced Spirit Evolution, e permettervi di sconfiggere gli uomini di Kurata senza problemi." proseguì MagnAngemon, rivolto ad Izumi, Tomoki e Junpei. "Non solo, ma quando Kouichi e gli altri vi raggiungeranno, potranno anche loro tentare di ottenere le loro forme Advanced. Sicuramente sarà un grande aiuto per tutti voi."

"Quindi... questo vuol dire che io, Junpei-kun e Tomoki-chan potremo finalmente evolvere ancora, fino a raggiungere il livello degli A-Spirits?" chiese un'incredula ma soddisfatta Izumi. A causa dei suoi insuccessi, sia nel viaggio precedente che quelli più recenti, la biondina stava cominciando a sentirsi un peso nel gruppo... ma forse, ottenere il suo A-Spirit l'avrebbe aiutata a restare alla pari con i suoi amici! "Questa sì che è una buona notizia! Ne avevamo proprio bisogno, visto che in questi ultimi tempi non ne abbiamo avute molte... ma diteci... come faremo ad ottenere i nostri A-Spirits?"

"Purtroppo, non siamo del tutto sicuri di cosa dovrete fare..." disse Angewomon. "In questi ultimi tempi, noi Grandi Angeli siamo rimasti ben nascosti, per recuperare i nostri poteri mentre Mercurimon e altri mantenevano la pace come potevano a DigiWorld. Tuttavia, questo particolare non ci è sfuggito. Se andate lì, potrete rendervene conto con i vostri stessi occhi."

Junpei alzò le spalle, convinto che a quel punto valesse comunque la pena di fare un tentativo, visto che erano quasi con le spalle al muro. "Beh, non vedo che male ci possa essere, se diventiamo più forti. Dobbiamo difendere il Mondo Digitale, dopotutto... e ottenere una nuova evoluzione non potrà fare altro che renderci le cose... un po' meno difficili, non siete d'accordo?"

"Certamente! Io, per parte mia, sono pronto a partire!" esclamò il piccolo Tomoki.

Masaru e i suoi compagni non vollero essere lasciati da parte... e il giovane street fighter, assieme ad Agumon, si fece avanti per primo. "Beh, tutto questo è sicuramente interessante e cose del genere... ma noi, con BanchouLeomon, cosa dovremmo fare?"

"Avete detto che ci aiuterà a controllare del tutto la nostra Full Burst, in modo da raggiungere il livello Mega, immagino..." azzardò Agumon, e il gigantesco uomo-leone annuì con decisione.

"Sì, è così." affermò BanchouLeomon, facendo roteare un pochino il filo d'erba che teneva continuamente in bocca, e guardando con attenzione Agumon, Gaomon, Raramon, Falcomon e Dorumon. "I vostri Digimon sono già arrivati ad un livello notevole. Non è certo da tutti arrivare a padroneggiare il livello Ultimate... ma purtroppo, per affrontare la minaccia dei Bio-Ibridi, non sarà sufficiente. Yatagaramon si è rivelato indeguato ad affrontare questa minaccia, e anche il resto dei vostri livelli Ultimate non è stato all'altezza."

"Tsk... per quanto mi roda ammetterlo, ha ragione..." grugnì Masaru.

Takuya alzò una mano, per fare una domanda che già da un po' gli frullava per la testa. "Ma... esattamente, cosa sono questi Bio-Ibridi di cui parlate? Devono essere terribilmente forti, se Masaru-kun e gli altri ne parlano così... e se il livello Ultimate dei loro Digimon si è rivelato insufficiente.."

"Puoi dirlo forte, Takuya..." cinguettò Raramon. La Digimon rosa aveva un'espressione piuttosto dispiaciuta per la battaglia poco fortunata che aveva sostenuto contro i Bio-Ibridi. "In pratica, i Bio-Ibridi sono tre persone che Kurata ha in qualche modo modificato... sono in grado di trasformarsi in Digimon a loro piacimento, e sono dotati di una forza terribile!"

"Cosa?" esclamò Kouji, la cui espressione normalmente calma e distaccata era ora chiaramente sbalordita. "Volete dire che quel pazzo ha... preso ispirazione da noi Leggendari Guerrieri, ed è riuscito a creare delle imitazioni?"

"Certo che per essere un genio, non ha neanche un po' di fantasia..." disse Takuya con sarcasmo, ripensando con rabbia al momento in cui aveva sentito il crudele scienziato parlare di quanto utili avrebbero potuto essere degli umani in grado di trasformarsi in Digimon. Certo non si aspettava che quelle parole si sarebbero rivelate così profetiche... "Tuttavia, mi pare di capire che questi Bio-Ibridi siano estremamente pericolosi. Un motivo in più per cui sarebbe una buona idea che anche Izumi-chan e gli altri raggiungano il loro livello Advanced. Posso solo sperare... che quello e la Digievoluzione Mega di Agumon e gli altri siano sufficienti."

"State pur certi che non riusciranno a farci fuori, quei brutti bastardi!" esclamò Masaru, tirandosi un pugno sulla mano.

"Raggiungeremo il livello Mega, e Kurata e il suo branco di assassini avranno pane per i loro denti!" esclamò Dorumon, mostrando i denti ferocemente. "Per quanto riguarda voi, Guerrieri Leggendari... fate del vostro meglio per raggiungere la vostra nuova forma evolutiva! Quando sarà il momento... attaccheremo Kurata e i suoi sgherri, e li schiacceremo prima ancora che capiscano cosa sta succedendo!"

"Certo, faremo tutto il possibile. Ma non dimenticate che anche Gallantmon è una minaccia, anche se non al livello di Kurata." affermò Junpei. "Con tutto quello che è capitato in questi ultimi tempi, sono più che sicuro che sarà riuscito a convincere molti più Digimon a passare dalla sua parte."

"E dobbiamo anche ritrovare i vostri compagni... Kouichi-kun e gli altri." ricordò Yoshino. "Molto probabilmente, anche loro farebbero meglio a sottoporsi al test per ottenere i loro A-Spirits. Abbiamo un bel po' di problemi a cui pensare, e non so se riusciremo a gestirli tutti."

"E' meglio gestire i nostri problemi nell'ordine in cui si presentano, e nell'ordine in cui possiamo risolverli." affermò Tohma, razionale come sempre. "Prima di tutto, la nostra priorità è sopravvivere al prossimo attacco dei Bio-Ibridi di Kurata, che temo non tarderanno a rintracciarci. Solo una volta che abbiamo creato un certo margine di sicurezza, o meglio, che siamo riusciti a costringerli a ritirarsi, possiamo pensare a ritrovare i nostri compagni. Gallantmon, almeno per adesso, ha minore priorità."

"Spero che quello che dici sia vero, Tohma-kun..." affermò Takuya, strisciando la suola della sua scarpa destra contro il terreno di granito blu finemente scolpito. "Siamo in un momento decisivo. Se non riusciamo a ribaltare la situazione adesso che siamo ancora in tempo... se Kurata riesce a procurarsi una testa di ponte abbastanza importante qui a DigiWorld... allora la situazione diventerà davvero disperata!"

"E' vero..." ammise Gaomon. "Per questo dobbiamo pianificare bene la nostra prossima mossa. E se dovete raggiungere il luogo dove si trovava il santuario dei Tre Grandi Angeli, allora sarà meglio cercare una via che vi consenta di passare inosservati."

Antylamon annuì. "Kurata starà tenendo d'occhio tutti i punti che lui considera importanti, e i suoi Bio-Ibridi stanno pattugliando DigiWorld, per capire quali potrebbero essere le prossime vie che seguiremo, e tagliarci fuori da ogni ulteriore possibilità di salvezza." affermò. "Dobbiamo colpire rapidamente, e in modo decisivo... e a questo proposito, credo di aver trovato una strada che vi porterà abbastanza vicino al luogo dove sorgeva il nostro santuario. Non vi garantisco che vi permetterà di sfuggire a Kurata, ma sicuramente aiuterà molto."

"Ottimo." disse infine Tohma, pensando che finalmente le cose cominciavano a girare a loro favore. "Allora... penso che partirete quanto prima per raggiungere il luogo dove sorgeva il santuario dei Grandi Angeli. Noi faremo tutto il possibile per ottenere il controllo delle forme Mega dei nostri Digimon. Vi auguriamo la migliore delle fortune, e speriamo che riusciate anche a ritrovare i vostri compagni."

"Kouichi-kun e gli altri sono in gamba. Sono sicuro che riusciranno a cavarsela molto bene." affermò Junpei aggiustandosi gli occhiali. "E va bene... immagino che a questo punto non si possa più tornare indietro, vero? Facciamo del nostro meglio, e recuperiamo anche noi i nostri A-Spirits!"

"Ben detto, Junpei-kun! Questo è lo spirito giusto!" esclamò Masaru, il ghigno sicuro e un po' arrogante che tornava sul suo viso. "Andare sempre avanti e non farsi spaventare da nulla! E' così che deve vivere un vero uomo!"

"Giusto, capo! Facciamogli vedere noi che non c'è nulla che non possiamo fare!" esclamò Agumon, alzando una zampetta artigliata.

"Non avrei saputo dirlo meglio, Masaru-kun!" rispose Takuya, scambiandosi un cinque con il suo compagno di classe e poi con Agumon... mentre il resto degli agenti della DATS, sia quelli regolari che quelli onorari, guardavano con una certa sorpresa la scenetta!

"Certo che hanno un modo di intendersi, quei tre... non credo che potrei mai capirci qualcosa..." affermò Yoshino, sospirando con fare comicamente esasperato.

"Però... io ammettere loro molto convincenti." disse Ikuto, guardando il terzetto con una certa ammirazione.

Falcomon si disse d'accordo. "Quando si ascoltano le parole di Masaru, di Agumon o di Takuya... viene da pensare che si potrebbe fare qualsiasi cosa!" fu il suo commento.

Chika fu alquanto più lapidaria. "Sono dei marmocchi tutti quanti..." disse, tenendo le mani dietro la testa.

"Ma se sei la più piccola del gruppo, Chika-chan..." commentò Izumi, con una breve risata squillante.

MagnAngemon diede un'ulrima occhiata al gruppetto, e fece un cenno di assenso. "In tal caso, provvederemo noi a guidarvi fino al passaggio... ma temo che da quando uscirete da lì in poi, dovrete cavarvela da soli." affermò. "Per quanto riguarda te, BenchouLeomon, siamo sicuri che possiamo fidarci di te per quanto riguarda allenare questi ragazzi."

"Non sarà un allenamento facile, voglio che questo sia chiaro fin dal principio, a scanso di equivoci." affermò il gigantesco uomo-leone, guardando Masaru dritto negli occhi. "Padroneggiare completamente la Full Burst Evolution è un traguardo che solo i più forti e volonterosi riescono a raggiungere, e richiede una totale sintonia con il proprio partner. Dovrete spingervi oltre i vostri limiti se vorrete raggiungere lo scopo."

"Finora, non ci siamo mai lasciati abbattere da nessun ostacolo!" esclamò Agumon con sicurezza. "Non sarà questo a fermarci!"

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Nel frattempo, in un laboratorio mobile ben nascosto, gurdato a vista da numerosi soldati e Gizumon di vario livello evolutivo, il professor Kurata era seduto ad una scrivania, davanti ad un computer portatile sul quale era aperta una finestra, sulla quale si trovava una delle collaboratrici sulle quali Kurata contava di più... la signora Chizuru Umino, la mamma di Kaoru - che evidentemente ancora non sapeva niente della doppia identità della figlia - gli stava parlando dei progressi che un loro esperimento stava facendo. La scienziata, vestita del completo da laboratorio con tanto di camice bianco, un paio di occhiali da vista dalle lenti spesse, e i capelli tagliati corti, in modo da non dover perdere troppo tempo a prendersene cura, stava mostrando al suo ex-insegnante i risultati delle ultime prove che aveva fatto.

"E così, professor Kurata... questo è il risultato che sono riuscita a raggiungere." affermò la donna, mostrando quelli che sembravano essere dei diagrammi cartesiani. "Sembra che, modificando il flusso dei dati e aumentando in maniera significativa ma graduale la loro immissione nel corpo dei nostri volontari, potremo ottenere risultati ancora migliori. Porebbero addirittura raggiungere il livello di potere di un Digimon Mega, e a quel punto, sarebbero in grado di tenere testa da soli ad un intero esercito di Digimon."

"Ooooh, questa sì che è una notizia fantastica, mia cara Chizuru!" esclamò Kurata, con quella sua classica aria allegra e svagata... che, ad insaputa di Chizuru, nascondeva il suo animo corrotto e malvagio. "E... ci sono delle controindicazioni, immagino. Da come ne hai parlato, posso intuire che il processo comporti qualche rischio."

Chizuru annuì. "In effetti, non è una procedura che suggerirei con tanta nonchalance." affermò la giovane donna, massaggiandosi la fronte. Era arrivata la parte che non le piaceva per niente... "Il surplus di dati potrebbe scatenare delle reazioni impreviste nel corpo dei nostri volontari, e i soggetti potrebbero avere bisogno di particolari medicine per stabilizzare le loro condizioni. Senza di quelle, sarebbero probabilmente sopraffatti dall'eccesso di dati, e finirebbero per morire. In maniera alquanto sgradevole, potrei aggiungere."

"Capisco..." affermò lo scienziato malvagio, il sorriso falsamente amichevole che sbiadiva appena un po'. Non che gli importasse molto della fine che facevano i suoi Bio-Ibridi, ma loro erano le sue armi migliori contro i superstiti della DATS e i Leggendari Guerrieri, almeno finchè non fosse riuscito a perfezionare ulteriormente i Gizumon e a raggiungere il suo scopo ultimo... e non era il caso di buttarli via se non era proprio necessario. "Beh, non ho fretta. Al momento, la situazione qui a DigiWorld è sotto controllo. I nostri nemici Digimon sono stati costretti a ritirarsi, e credo che al momento si stiano riorganizzando. Al momento stiamo cercando un luogo chiamato ElDoradimon, che a quanto pare è il luogo dove si stanno raccogliendo quelle bestie infami per organizzare il loro attacco al Mondo Reale. Se vogliamo porre fine per sempre alla loro minaccia, dobbiamo scovare questo luogo e distruggerlo. Ma... non possiamo rischiare un attacco senza essere preparati. Chi lo sa quali abominii hanno preparato per noi. Quindi... prego, Chizuru, prenditi il tempo che ti serve per perfezionare il trattamento e renderlo quanto più sicuro possibile."

"La ringrazio, Kurata-hakase. Vedrà che non la deluderò." rispose Chizuru con una certa apprensione. "E... a questo proposito, Kurata-hakase... avete per caso scoperto che fine ha fatto Kaoru-chan? Sapete dove l'hanno portata, quei mostri?"

Fingendo di essere dispiaciuto per lei, Kurata scosse la testa. "Purtroppo no, mia cara Chizuru... abbiamo cercato di tenerla d'occhio fin da quando i Leggendari Guerrieri l'hanno presa in ostaggio, ma ancora non sappiamo dov'è. Ma... non appena la ritroveremo, tu sarai la prima a saperlo. Non preoccuparti, non stiamo risparmiando alcuno sforzo."

"Grazie Kurata-hakase. So che di lei mi posso fidare." affermò la donna, tirando un piccolo sospiro di sollievo. "Magari tutte le persone fossero degne di fiducia come lei."

Kurata fece un cenno di saluto con la mano prima che la comunicazione si interrompesse, e chiuse la finestra sullo schermo del suo laptop, per poi sogghignare sinistramente, e appoggiare la schiena in un atteggiamento di calma e sicurezza. "Grazie a te, mia cara Chizuru. Una volta che avrai perfezionato il meetodo per ottenere dei Bio-Ibridi ancora più potenti, sarà una passeggiata per noi schiacciare i Leggendari Guerrieri e tutte quelle miserabili bestie che ancora si oppongono al contrattacco dell'umanità! Heheheee... non vedo l'ora che arrivi il giorno in cui vedremo la fine di tutti i Digimon!"

Dopo essersi preso un momento per contemplare quello che ormai riteneva il suo trionfo inevitabile, Kurata si rimise al computer e ricominciò a scrivere, pianificando la sua prossima mossa. Tra un po' avrebbe dovuto ricevere dei rapporti da Kouki e dal resto dei suoi Bio-Ibridi su quello che avevano trovato... ma erano un po' in ritardo, e lo scienziato stava cominciando ad essere impaziente. Comunque, non aveva fretta, e poteva attendere ancora un po' prima di richiamare all'ordine quel branco di indisciplinati.

"Kurata-hakase. Permette?" disse la voce chiara e stentorea, tinta da una punta di arroganza, del generale Nobuo Akameshi, che entrò nella tenda dello scienziato malvagio facendo un cenno di saluto.

"Oh, il generale Akameshi! Prego, prego, si accomodi!" esclamò Kurata, sfoderando il suo classico sorriso sussiegoso. "Allora, ci sono delle novità interessanti? Hanno mandato una buona volta il loro rapporto, quei tre scavezzacollo?"

Akameshi si sedette davanti alla scrivania di Kurata e ghignò sinistramente. "Ho il piacere di annunciarle che è così, Kurata-hakase." rispose con un cenno della mano. "Pare che Nanami sia riuscita ad individuare un punto che sembra interessante... e che potrebbe essere la prossima fermata dei nostri amichetti, i Leggendari Guerrieri. Ma credo che sarà meglio che le parli personalmente, Kurata-hakase. Nanami saprà spiegarle meglio."

Akameshi passò a Kurata un comunicatore, sul cui schermo si vedeva il volto pallido, incorniciato da lunghi e lucenti capelli biondi, di Nanami. La Gothic Lolita teneva tra le mani il suo ombrellino nero, aperto malgrado non stesse piovendo, e strizzò un occhio con fare sbarazzino in direzione di Kurata. "Helloooo, professore! Com'è la situazione dalle vostre parti? Chiedo scusa per il ritardo con cui mando il nostro rapporto, ma abbiamo scoperto un luogo molto interessante, e volevamo essere sicuri di quello che avevamo scoperto, prima di farle perdere tempo."

"La tua premura è apprezzata, Nanami-chan." disse Kurata, mettendosi ad ascoltare con interesse quello che la biondina aveva da dire. Dietro Nanami, Kurata riusciva a vedere Ivan e Kouki che attendevano... e benchè il primo sembrasse paziente e rassegnato, il teppistello biondo mostrava segni di nervosismo. "Prego... dimmi pure cosa avete scoperto."

"Non troppo lontano dalla zona in cui abbiamo intercettato Masaru Daimon e i suoi amichetti, abbiamo trovato uno strano posto che mi ricorda parecchio le rovine di un antico castello. Abbiamo dato un'occhiata qui attorno, e abbiamo scoperto delle rampe di scale che portano ai sotterranei... dai quali proviene una strana energia che non ho mai percepito prima d'ora, almeno da quando sono diventata un Bio-Ibrido." spiegò Nanami. "Mi viene da pensare che questo posto potrebbe essere di qualche interesse ai nostri avversari, e che sicuramente, non appena verranno a conoscenza della sua esistenza, arriveranno per saperne di più. Magari per impadronirsi di ciò che è nascosto nei sotterranei di questo posto. Se organizzassimo una trappola, potremmo sbarazzarci di alcuni dei nostri nemici prima che possano costituire una minaccia autentica per noi."

"Eccellente, Nanami! Mi fa piacere vedere che uno di voi ha fatto buon uso dei suoi poteri di Bio-Ibrido!" esclamò Kurata, con soddisfazione maligna. "Bene... sei proprio sicura che i Leggndari Guerrieri saranno interessati a questo luogo di cui parli?"

La biondina alzò le spalle. "Beh, in queste cose non c'è mai niente di sicuro, professor Kurata." affermò. "Ritengo tuttavia che tenere d'occhio questo posto potrebbe esserci molto utile, e chissà, se fossimo noi ad impadronirci del potere che è nascosto in queste rovine, sarebbe un grosso vantaggio."

"Tsk... perchè dobbiamo tare qui a perdere tempo con queste stupidaggini? A me interessa solo di sfidare nuovamente quella merdina di Masaru Daimon e fargli vedere chi è il più forte!" si lamentò Kouki. "Si può fare in fretta, qui?"

"Tranquillo, mio giovane amico... stai tranquillo, avrai presto modo di dare sfogo alla tua voglia di combattere!" affermò Kurata, il cui sogghigno non era mai sbiadito fin da quando la conversazione era iniziata. "Sappiate che ci avete dato un'informazione potenzialmente vitale... voi, continuate pure a cercare Masaru Daimon e gli altri della DATS. Il mio amico Akameshi ed io ci occuperemo del resto... se è vero quello che Nanami mi ha comunicato, i Leggendari Guerrieri verranno presto a dare un'occhiata a questo posto, e allora... beh, sapremo come accoglierli!"

"Hmph... e va bene, vecchio, in fondo l'unica cosa che mi frega, in tutto questo, è distruggere Masaru Daimon e i suoi amichetti digitali." disse Kouki con evidente disprezzo. "Bah. Cosa prenda a quel branco di coglioni per preoccuparsi tanto di questo mondo ridicolo e delle bestioline insulse che lo infestano, non lo capirò mai."

Ivan non disse nulla e non mostrò nessuna reazione... ma se qualcuno fosse stato lì e avesse potuto guardare da vicino il gigante dai capelli bianchi, avrebbe visto che stava guardando Kouki con disapprovazione, corrugando la fronte.

"Non c'è bisogno che lo capiate. Al momento, tutto quello che ci importa è che voi eseguiate i nostri ordini." disse Akameshi. "Ci occuperemo noi del luogo che avete scoperto. Sono convinto che sarà qui che i Leggendari Guerrieri troveranno la loro fine!"

"Molto bene! Date a quei ragazzini una lezione anche da parte nostra!" disse vivacemente Nanami. "Noi ci vediamo non appena avremo trovato gli agenti della DATS, e contiamo di darle ottime notizie quanto prima!"

La comunicazione si interruppe, e Akameshi rimise a posto il suo comunicatore, prima di rivolgersi a Kurata e annuire con fare interessato. "Bene. Ha sentito anche lei, Kurata-hakase." affermò. "Che ne dice, sarà il caso di portare con me qualche Gizumon? Credo che potranno essermi molto utili, anche perchè non ho idea quanti di loro si presenteranno, se si presenteranno."

"Sì, credo che posso darle qualche Gizumon. Dopotutto, ne ho creati un bel po'." affermò Kurata. "E poi... credo che questa potrebbe essere l'occasione perfetta per un... battesimo del fuoco, se così si può dire! Potrà dimostrare che risultati dà l'unione della sua esperienza sul campo... con i miglioramenti che le ho fornito!"

Akameshi ghignò in maniera ancora più sinistra, e annuì. "Bene, bene... allora, se permette, vado a prendere anche la nostra arma sperimentale! Visto che gli esperimenti che abbiamo fatto su di lei hanno dato dei risultati superiori al previsto, non vedo perchè non dovremmo fare uso! Aspetti qui un secondo, la vado a prendere." affermò, alzandosi poi dal suo posto, e dirigendosi verso l'uscita della tenda. Kurata si mise comodo al suo posto e attese che il suo complice tornasse... cosa che accadde due minuti dopo, e questa volta, Akameshi era accompagnato da una ragazzina dai lunghi capelli fucsia, di non più di sedici o diciassette anni, vestita con la classica uniforme alla marinara, ma sporca e sgualcita... e una strana espressione vacua e vitrea nei suoi profondi occhi rossi. Dava l'impressione di essere persa nel suo mondo, e i suoi occhi guardavano in lontananza, verso qualcosa che nessun altro poteva vedere...

Non era nessun altro che Kaede Suzushiro, la ragazza misteriosamente scomparsa a Tokyo... e ora era lì, nell'accampamento temporaneo che Kurata e i suoi scagnozzi avevano messo su per prepararsi al loro attacco finale a DigiWorld!

"Ottimo. Sì, credo che sarà un'ottima arma da usare contro quegli sciocchi Leggendari Guerrieri." affermò Kurata. "Certo, non avranno problemi a combattere contro i nostri Gizumon, ma... credo che sarà un po' più difficile per loro affrontare una civile del tutto incolpevole! Heheheheee, sono proprio questi i ridicoli sentimenti che rendono deboli quelli della DATS!"

"Ha perfettamente ragione, Kurata-hakase. Non si può vincere facendosi tanti scrupoli di coscienza. L'unica cosa che conta, alla fine, è avere la meglio." si disse d'accordo Akameshi. "Molto bene. Allora, comincerò subito i preparativi, e andrò ad accogliere i Leggendari Guerrieri come meritano. O, se non dovessero presentarsi, sarà comunque utile dare un'occhiata a quello che i nostri ragazzi hanno scoperto. Hehehee..."

Kaede rimase in piedi accanto ad Akameshi, senza mostrare alcuna reazione, lo sguardo perso nel vuoto e l'espressione del tutto vacua...

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"Molto bene... siamo quasi arrivati, tra poco dovreste vedere il luogo in cui farete i vostri allenamenti per controllare la Full Burst Evolution." affermò BanchouLeomon, alla testa del gruppetto composto dai giovani agenti della DATS. Masaru ed Agumon camminavano subito dietro, guardandosi attorno con attenzione, aspettandosi quasi che da un momento all'altro spuntasse fuori qualcuno dei Gizumon di Kurata. I trucchetti sporchi di quell'uomo avevano fatto sì che i ragazzi e i loro partner digitali fossero continuamente all'erta, sempre timorosi che qualcosa li attaccasse di punto in bianco mentre camminavano lungo la stradina dissestata che si inerpicava lungo le rupi a picco sul mare di DigiWorld.

Finalmente, dopo qualche minuto, qualcosa cominciò ad apparire in cima ad una roccia particolarmente alta ed impressionante, e Dorumon per primo lo fece notare al resto del gruppo. "Hey! Guardate là, c'è qualcosa su quel costone di roccia!" esclamò il piccolo dinosauro viola, indicando un'abitazione dall'aspetto decisamente anonimo e un po' trascurato, costruita in tavole di legno con un tetto spiovente, e un'insegna in legno, piazzata orizzontalmente al fianco della porta d'ingresso, che dava l'impressione di entrare in una specie di palestra in stile tradizionale giapponese. Era edificata in cima ad un gigantesco spuntone di roccia in bilico sul mare, e dava l'impressione di essere in equilibrio precario... ma allo stesso tempo, di essere solida e ben costruita.

"Wow... è strano vedere una palestra solitaria in un posto come questo, devo dire..." affermò Chika, sforzando un po' la vista per dare un'occhiata allo strano edificio. "Quella è la sua palestra, signor BanchouLeomon?"

"Se devo essere sincero, mi aspettavo qualcosa di un po' più... impressionante, come dire." fu il commento del piccolo Agumon. "Sembra un po' una catapecchia."

"Un guerriero come te dovrebbe già sapere che le cose non vanno giudicate solo dalle apparenze." disse BanchouLeomon, mentre continuava a guidare il gruppetto di agenti della DATS verso il loro obiettivo. "Qui, in questo posto, si allenano coloro che vogliono conoscere la verità e raggiungere il massimo grado di sincronia con i loro Digimon: la Full Burst Evolution."

"Sì, la sappiamo la pappardella." disse Masaru con fare impaziente. "Anche perchè non è certo questa la prima volta che ne sentiamo parlare. Allora... a questo punto, che cosa dobbiamo fare, per ottenere questa nuova evoluzione?"

"Un po' di pazienza, Masaru. Non è certo una cosa che si può ottenere così, su due piedi... o sbaglio?" chiese Tohma, guardando poi verso BanchouLeomon. Ormai, il dojo era a poco più di un centinaio di metri di distanza, e da quella distanza, appariva ancora più traballante...

Il guerriero-leone annuì seriamente. "Certamente. E al momento, il vostro livello di comprensioe non è sufficiente a permettervi di accedere alla Full Burst Evolution. Comunque, venite con me, e le porte del vostro futuro si apriranno." disse, raggiungendo infine l'ingresso del dojo, e spingendo delicatamente di lato la porta scorrevole. Masaru ed Agumon fecero per entrare... ma il gigantesco uomo-leone si fermò appena dentro, facendo cenno ad Agumon e al resto dei Digimon di fermarsi. "Aspettate. Non voi. I vostri partner umani dovranno affrontare questo test con le loro sole forze, senza di voi. E' necessario, se dovranno combattere assieme a voi in futuro. E poi, non ho abbastanza posti da far accomodare tutti voi..."

Agumon sbattè gli occhi meravigliato, e un grosso gocciolone di sudore scese dalle teste di Yoshino, Ikuto e Chika... mentre Gaomon manteneva la sua espressione distaccata. Neanche Raramon aveva cambiato espressione, ma nel suo caso, era difficile dire se fosse perchè non poteva...

"Oh beh... in tal caso, non credo che ci sia altro da fare che aspettare qui." commentò un ancora stupito Falcomon. "Ma... Ikuto sarà d'accordo?"

"Io... non molto sicuro." affermò il ragazzino selvaggio, armeggiando nervosamente con il suo boomerang. Era ormai così abituato ad allenarsi con il suo amico Pokemon, che adesso dover faresenza di lui gli sembrava davvero strano... fin troppo strano... "Io e Falcomon sempre stati assieme..."

"Questo lo posso capire. Ma per quanto non possa spiegarvi tutto adesso, sappiate che è necessario, affinchè i vostri partner umani raggiungano lo stato mentale necessario a raggiungere il loro scopo." affermò BanchouLeomon con pazienza. "Vi posso solo dire che quando rivedrete i vostri compagni dopo l'allenamento, saranno più forti di quanto non siano mai stati."

Chika tirò un sospiro. Le dava l'impressione che sarebbe stato un duro addestramento, e lei non era esattamente una fan delle arti marziali che invece sembravano piacere tanto a suo fratello maggiore. Tuttavia, anche lei si rendeva conto che l'attuale situazione rendeva tutto questo necessario, e fece del suo meglio per convincere anche Ikuto della cosa. "Ikuto-kun... posso immaginare che sia difficile per te separarti da Falcomon, anche solo per un po', e soprattutto in una situazione come questa... ma temo che in questo caso dobbiamo fare un piccolo sacrificio. Anche per me è difficile rassegnarmi all'idea che dovrò allenarmi senza avere Doru-chan al mio fianco." affermò la bambina castana. "Ma vedrai che non sarà così brutto alla fine... riusciremo ad ottenere il nostro Full Burst... e ci rivedremo presto, te lo prometto! Anche a te, Doru-chan, vedrai che non ci metteremo molto!"

"E' una mia impressione, o i modi di fare di Masaru ti stanno un po' contagiando, Chika-chan?" chiese Raramon, un po' sbalordita. La reazione della bambina fu immediata - fece una buffa faccetta imbarazzata e si voltò dalla parte opposta, cercando di apparire seria e al di sopra di ogni provocazione! BanchouLeomon si schiarì la voce, cercando di riportare tutti alla situazione attuale.

"Come stavo dicendo... tutti i partner umani vengano con me. I Digimon restino fuori e approfittino di questi momenti per allenarsi tra loro." disse, guardando con serietà il gruppo, mentre umani e Digimon si salutavano e si facevano gli auguri. "Abbiamo poco tempo per fermare gli uomini di Kurata. E dovrete fare buon uso di ogni momento che avrete a vostra disposizione."

"E lo faremo!" sentenziò Masaru, appoggiando una mano sulla testa di Agumon, che a sua volta si mise in guardia e annuì. "Questa volta non riuscirà a farcela, quel bastardo! Avete la nostra parola di uomini!"

"E anche di Digimon!" ribattè Agumon.

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Nel frattempo, in un corridoio sotterraneo, i cinque Leggendari Guerrieri del Fuoco, della Luce, del Vento, del Ghiaccio e del Fulmine stavano seguendo Bokomon, Neemon ed Antylamon mentre questi li guidavano verso il loro nuovo obiettivo. Il Digimon simile ad un enorme coniglio, che pure una volta era uno dei guardiani del Mondo Digitale della Frontiera ed era stato loro avversario in passato, stava trovando facilmente la via in quel labirinto di gallerie sotterranee, e mentre il gruppo proseguiva verso il loro obiettivo, i ragazzi cercavano di fare un po' di discussione, in modo da rendere l'atmosfera un po' meno cupa.

"Senti, Bokomon... potresti parlarci un po' di più di quel gruppo di Digimon a cui appartengono Mercurimon e quella Minervamon? Mi pare di aver capito che sono un gruppetto di Digimon Mega decisamente nutrito e potente." chiese ad un certo punto Takuya al Custode del Libro.

"E' vero... a parte il fatto che Mercurimon..." disse Izumi, interrompendosi per un attimo e deglutendo al triste ricordo della divinità che si era sacrificata per dare loro una possibilità di sconfiggere i Gizumon di Kurata. "...si era sobbarcato il compito di mantenere l'ordine a DigiWorld intanto che i Grandi Angeli recuperavano i loro poteri, non sappiamo nulla di lui... o di quella Digimon che era venuta per vendicarlo. E che, detto per inciso, era davvero troppo forte per noi."

"Quindi, vorreste sapere qualcosa in più su Mercurimon-sama e Minervamon, giusto? Beh, lo avete chiesto alla persona giusta." affermò Bokomon, per poi tirare un piccolo sospiro di tristezza al ricordo di Mercurimon. Fermandosi per un attimo, diede una rapida scorsa al librone che portava sulle spalle, e raggiunse uno degli ultimi capitoli. "Allora, vediamo un po'... dov'era il capitolo sui Digimon delle alte cerchie? Accidenti, questo libro è così grande che a volte perdo anch'io l'orientamento... Ah, eccoli qui! Mercurimon... Minervamon... sì, eccoli qui! Allora, ragazzi, dovete sapere che Mercurimon-sama fa parte... ehm, volevo dire, faceva parte... di un gruppo di dodici Digimon chiamati Divinità Olimpie, gruppo a cui appartiene anche Minervamon. Si tratta di dodici guerrieri devoti a Huanglongmon-sama, il Primo Digimon... dodici guerrieri, ognuno dei quali è in grado di tenere ttesta ad un Cavaliere Reale all'apice del suo potere. In tempi remoti... parliamo di un'era in cui persino Lucemon non esisteva ancora... le Dodici Divinità Olimpie hanno aiutato Huanglongmon-sama a contenere molte delle minacce che ambivano a prendere il potere, compresi i Tredici Abissali e i sette Grandi Signori dei Demoni. Essi sono giudati da Jupitermon, il Signore dei Nembi... e gli altri membri del gruppo sono: Apollomon, Bacchusmon, Ceresmon, Dianamon, Junomon, Marsmon, Neptunmon, Venusmon e Vulcanusmon. In teoria ce ne sarebbe anche un tredicesimo, Plutomon, ma quest'ultimo non dimora con loro, e si occupa invece di custodire la Dark Area e fare in modo che le anime dei malvagi là sigillate non si liberino. In effetti, è stato a lungo occupato in una guerra con Dragomon, un potente Digimon demoniaco che ha reclamato per sè molte anime per scopi nefasti... solo che adesso, Dragomon è scomparso, e non sappiamo esattamente che fine abbia fatto. A parte il fatto che sembra che siano stati coinvolti altri Digiprescelti..."

Quest'ultima frase risvegliò la curiosità del resto del gruppo. Non avevano mai sentito dire che ci fossero altri Digiprescelti, e men che meno avevano sentito parlare di una battaglia che questi ultimi avevano sostenuto contro il fantomatico Dragomon... e in effetti, Tomoki stava per alzare una mano per chiedere qualche spiegazione in più, ma venne anticipato dall'altro loro solito accompagnatore...

"Come sarebbe a dire? Altri Digiprescelti?" chiese Neemon, facendo senza saperlo la stessa domanda che tutti gli altri avevano in mente. "Non ne avevo mai sentito parlare... dov'erano quando i Trailmon sono arrivati dal Mondo Reale?"

"Non erano da nessuna parte, fedele Neemon." disse Antylamon. "I Digiprescelti a cui si sta riferendo Bokomon provengono da un altro mondo, da una dimensione parallela per così dire. Sapete, il Mondo Digitale che voi conoscete è solo uno di tanti... ce ne sono altri quattro, uno per ogni punto cardinale, e ognuno di questi è governato da un Digimon divino, dotato di poteri incredibili. Il Mondo Digitale della Frontiera, quello in cui ci troviamo noi in questo momento, non è che un territorio-cuscinetto tra gli altri quattro mondi che li tiene separati, visto che i quattro Sovrani tendono ad essere rivali tra loro."

Takuya sbattè gli occhi confuso. "Non... credo di averci capito più di tanto, di questa storia delle dimensioni parallele." affermò. "Però... posso capire che sarebbe un bel problema se il Mondo Digitale della Frontiera cadesse nelle mani di Kurata. Questa zona franca verrebbe a mancare... e probabilmente si scatenerebbe il caos!"

"Non succederà! Noi fermeremo Kurata e gli impediremo di portare a termine i suoi folli piani!" esclamò Izumi con convinzione, per poi mettere una mano sulla spalla al ragazzo, che fece un piccolo sobbalzo per la sorpresa. "Anche tu, Takuya-kun, non ti deprimerai proprio adesso, vero? Sei sempre stato il trascinatore del nostro gruppo, e anche quando sembrava che Lucemon l'avesse avuta vinta, non ti sei mai arreso! Non comincerai adesso, vero?"

Takuya arrossì leggermente al contatto, ma si riebbe subito, e sfoderò un ghigno di sicurezza. "E quando mai ho detto che mi sarei arreso? Anzi, se possibile, adesso sono ancora più deciso a mettere i bastoni tra le ruote a Kurata e ai suoi scagnozzi... che siano Gizumon o Bio-Ibridi, o qualsiasi altra mostruosità ci mandi contro!" esclamò il ragazzo. "E sono sicuro che con i vostri Advanced Spirits, tutto andrà come deve andare!"

"Bravo, Takuya-kun! Così si fa!" esclamò Izumi, facendo il segno dell'okay... e arrossendo a sua volta quando si rese conto di quanto vicina si fosse piazzata al ragazzo! Con imbarazzo, ritirò la mano e si schiarì la voce! "Eh-hm... comunque, stavamo dicendo, prima di fare questa digressione... mancherà ancora molto al punto in cui si trovava il santuario?"

Junpei, un po' più indietro rispetto ai Digiprescelti del Fuoco e del Vento, fece un sorriso un po' malinconico e sospirò tra sè vedendo la scenetta tra Takuya ed Izumi. Guardandoli così, con un po' più di distacco rispetto al Junpei di tre anni prima, gli sembrava terribilmente logico e per certi versi anche prevedibile. Takuya ed Izumi avevano fin quasi da subito avuto quel forte legame che li aveva tenuti assieme, anche se litigavano spesso e volentieri... non sapeva bene come definirlo, ma c'era qualcosa tra quei due, un'intesa di fondo, che era diventato sempre più definito col passare del tempo. Tra Junpei ed Izumi c'era amicizia, certo, ma per quanto lui avrebbe voluto, non c'era la stessa intesa che invece la bionda Digiprescelta degli Spirits del Vento aveva con Takuya. Era una cosa per la quale Junpei aveva capito che c'era poco da fare... se non augurare loro di fare il passo decisivo, e stare tranquillo per il fatto che Takuya avrebbe sempre trattato Izumi con rispetto...

Il Digiprescelto degli Spirits del Fulmine venne distolto dai suoi pensieri quando Antylamon si fermò di fronte ad un cunicolo scavato nel fianco del corridoio, che avanzava verso una flebile luce, visibile ad una distanza di alcune decine di metri. "Siamo arrivati." disse colui che una volta era stato il potente Cherubimon. "Seguite questo corridoio, e arriverete nelle vicinanze del nostro santuario... o meglio, di quello che ne resta a tutt'oggi. Raggiungete le sale sotterranee, e contattate i vostri Digi-Spirits. Izumi, Junpei, Tomoki... noi abbiamo fiducia in voi, sappiamo che sarete presto in grado di impadronirvi anche della Double Spirit Evolution. Takuya, Kouji... voi aiutateli come potete, e tenete gli occhi aperti nel caso avvenga qualsiasi cosa. Il futuro del Mondo Digitale grava sulle vostre spalle, amici miei."

"Grazie, Antylamon. Sapremo fare buon uso della possibilità che ci stai dando, stai tranquillo!" rispose Kouji, annuendo seriamente. I cinque Digiprescelti e le loro due guide ringraziarono sentitamente Antylamon, che fece un inchino e si mise da parte... poi, in fila ordinata, il gruppo infilò il corridoio e si diresse verso la luce che brillava in lontananza, scorgendo ben presto una rampa di scale che saliva fino alla superficie, giungendo ad un'apertura dalla quale proveniva la fioca luce di innumerevoli stelle. Pronto a qualsiasi tranello potesse attenderli, Takuya si mise alla testa del gruppo, con Kouji che lo seguiva a breve distanza, e afferrò il D-Tector che portava appeso al fianco, per poi fare cenno ai suoi compagni di seguirlo verso l'uscita...

"Okay, ci siamo... speriamo che vada tutto bene..." mormorò Tomoki mentre, uno alla volta, i ragazzi uscivano dal tunnel sotterraneo ed emergevano all'aria aperta. Non appena l'ultimo di loro uscì, vide che si trovavano nel bel mezzo delle rovine dell'antico santuario dei Tre Grandi Angeli, le pareti in marmo bianco ormai rovinate che però ancora mantenevano una parvenza della loro antica magnificenza, e il terreno sconnesso e dissestato, ricoperto di calcinacci. Il maniero era stato letteralmente scoperchiato, facendo in modo che il cielo terso e pieno di stelle fosse visibile, e ancora qualche torre si reggeva in piedi qua e là, antico ricordo dei tempi migliori di DigiWorld. Il cielo era di uno strano colore, blu con sfumature di viola e verde che davano l'impressione di un'aurora boreale, e le stelle che luccicavano sopra di loro proiettavano una luce fioca ma comunque più che sufficiente a vedere sul paesaggio. L'intero luogo era immerso in un silenzio quasi sacrale, come se persino l'ambiente circostante fosse stato consapevole di cosa fosse quel posto e di cosa rappresentasse.

"Beh... siamo tornati." disse Takuya a bassa voce. "Questo posto... non è tornato ai fasti di un tempo, a quanto vedo."

"Era inevitabile. Dopotutto, con quello che è successo, Mercurimon-sama pensava che fosse più importante ricostruire DigiWorld e assicurane la stabilità, piuttosto che pensare a quello che ormai lui vedeva come un ricordo di un'era passata." spiegò Bokomon, guardandosi attorno con fare nostalgico. Era un momento solenne per tutti loro... era quello il luogo dove avevano affrontato una delle battaglie più importanti della loro carriera di Digiprescelti.

"Sembra tutto tranquillo, da queste parti..." affermò Junpei, sperando di non stare sfidando la sorte.

Kouji sembrava essere dello stesso avviso. "Un po' troppo tranquillo, se posso dire la mia." rispose, gli occhi puntati verso ciò che restava dei muri e dei torrioni. "Non mi piace per niente. Dobbiamo trovare subito un nascondiglio, qui siamo troppo... Attenti!"

Il Digiprescelto degli Spirits della Luce esclamò l'ultima parole con allarme, vedendo una figura umana apparire all'improvviso dietro un muro e puntare loro contro qualcosa! Con prontezza di riflessi, i ragazzi si gettarono a terra proni... e un secondo dopo, altre persone spuntarono fuori da dei nascondigli improvvisati, e il rumore di armi automatiche che sparavano all'impazzata pervase il luogo fino ad un attimo prima silenzioso e tranquillo!

"Ah! Scappate, presto! Disperdetevi e trasformatevi!" esclamò Takuya, comprendendo al volo la situazione in cui si trovavano. "Kurata e i suoi scagnozzi ci hanno preceduti!"

Muovendosi a zig-zag, freneticamente, per schivare le raffiche di mitragliatrice che piovevano loro addosso, i cinque amici si diressero ognuno verso un nascondiglio improvvisato, con Junpei e Takuya che prendevano con sè uno Bokomon e l'altro Neemon per evitare che venissero colpiti! Tomoki sentì un proiettile fischiargli pericolosamente vicino ad un orecchio, e riucì appena in tempo a rigufiarsi dietro un m uro diroccato per evitare una scarica di mitragliatrice che altrimenti lo avrebbe falciato. Guadagnato un attimo di tempo prima che i nemici si avvicinassero nuovamente, i Leggendari Guerrieri presero i loro D-Tector e li attivarono per trasformarsi nelle loro forme digitali!

"EXECUTE! DOUBLE SPIRIT EVOLUTION!" esclamarono Takuya e Kouji... e un attimo dopo, ecco apparire Aldamon e Beowulfmon, che uscirono dal loro nascondiglio per affrontare i nemici!

"EXECUTE! SPIRIT EVOLUTION!" Izumi, Tomoki e Junpei evocarono i loro Beast Spirits tutti assieme, e si trasformarono in Zephyrmon, KorIkkakumon e MetalKabuterimon, poi si unirono alla battaglia mentre il fuoco dei soldati si faceva più intenso. Con sorpresa di tutti, fu KorIkkakumon ad attaccare per primo, estendendo alcune delle sue trecce verso i nemici e avvinghiandole attorno alle loro armi!

"Frozen Arrowheads!" esclamò... e un attimo dopo, i soldati gridarono per il dolore e la sorpresa e mollarono le loro armi, che erano state ricoperate da una spessa crosta di ghiaccio! KorIkkakumon mollò le armi, facendole cadere a terra, dove si infransero come vetro!

"Bravo, KorIkkakumon! E ora... tocca a me!" esclamò Zephyrmon, volando attorno alle rovine con tale agilità e prontezza di riflessi che nessuna delle raffiche sparate dai nemici riusciva a raggiungerla. La guerriera del Vento alzò le braccia e compì con esse un movimento rotatorio, scagliando un potente vortice contro i suoi nemici! "Hurricane Gale!"

La tremenda raffica di vento spazzò via i proiettili che sciamavano contro Zephyrmon e i suoi compagni... e pur colpendoli solo di striscio, sollevò in aria diversi soldati, mandandoli a schiantarsi a terra poco più in là. Spaventati alla realizzazione che se Zephyrmon avesse voluto, avrebbe potuto ucciderli in un attimo, i soldati si ritirarono, sparando ancora qualche raffica per coprirsi... e alcuni di loro tirarono fuori dei Digivice-Ic, attivandoli con la pressione di un pulsante! Immediatamente, Aldamon e i suoi compagni capirono con che cosa stavano per avere a che fare!

"Attenti! Stanno per far uscire i Gizumon!" esclamò Aldamon, le cui parole si dimostrarono veritiere quando diversi dei mostruosi Digimon artificiali creati da Kurata, uno squadrone composto da Gizumon regolari più un Gizumon-AT, si materializzarono dal nulla sul campo di battaglia! Senza perdere tempo, i mostri meccanici puntarono i loro laser contro i cinque eroi, e Beowulfmon evitò di poco un fascio di energia che cancellò il muro diroccato appena dietro di lui!

"E va bene, visto che è il gioco duro che vogliono... lo avranno!" esclamò Aldamon. I piastroni dorati montati sulle sue braccia si accesero di una brillante fiamma rossa, e lo A-Spirit del Fuoco scatenò una tempesta di piccoli dardi infuocati contro i Gizumon più vicini, in modo da distruggerne quanti più possibile! "Atomic Inferno!"

I mostri meccanici simili a ragni non ebbero neanche il tempo di prendere la mira contro il Guerriero del Fuoco, prima di essere investiti da una pioggia di fuoco che li trasformò in palle infuocate per un secondo, prima di farli tornare ad essere Digi-Tama... ma Aldamon scagliò un'altra raffica di fuoco, in modo da bruciare le uova dei Gizumon prima che potessero volare verso un Primary Village. Altri Gizumon si avvicinarono, cercando di eseguire una manovra a tenaglia e prendere Aldamon e Beowulfmon di sorpresa mentre il Gizumon-AT attaccava frontalmente con raggi di energia dal suo occhio-telecamera... ma i due A-Spirit restarono fianco a fianco, usando il terreno a proprio vantaggio, e zigzagando tra le rocce e le rovine inmodo da non dare un bersaglio facile alle macchine assassine. Con troppi bersagli a cui badare, il Gizumon-AT si avvicinò ad Aldamon e Beowulfmon cercando di portarli entrambi alla portata del suo laser... e un istante dopo, MetalKabuterimon fece irruzione alla destra del mostro meccanico, sfondando un muro con la pura e semplice forza fisica, prima di caricare un colpo potentissimo nel cannone montato sulla sua testa.

"Electron Cannon!" esclamò l'insetto meccanico, sparando un potente raggio di energia elettrica contro il Gizumon-AT, che non ebbe il tempo di schivarlo e venne colpito in pieno, venendo poi scagliato a terra in un lampo di luce e colore! Gli altri Gizumon indietreggiarono, cercando di ricalcolare la loro strategia davanti a questo imprevisto... ma i ragazzi non li lasciarono fare, apparendo dai loro nascondigli per scagliare una raffica di potentissimi attacchi contro di loro!

"Frozen Hunter!" Con un gesto del braccio che reggeva la sua spada, Beowulfmon scagliò un proiettile energetico a forma di lupo, che si lanciò con un lungo ululato contro il più grande e pericoloso dei Gizumon e lo travolse, facendo uscire il suo codice digitale che venne poi assorbito dallo A-Spirit della luce, prima che quest'ultimo tagliasse a metà con la sua spada il Digi-Tama della macchina omicida. Immediatamente, anche gli altri Leggendari Guerrieri partirono all'attacco, disperdendo e confondendo i Gizumon più piccoli prima che questi potessero attaccare di nuovo!

"Per quanto potenti siano, i Gizumon rimangono pur sempre delle macchine." affermò Zephyrmon, creando delle sfere di energia rossa negli artigli di mani e piedi. "Plasma Pods!" Con uno scatto improvviso, la Digimon alata si scagliò verso i Gizumon nemici, evitando abilmente i loro laser, e con un fendente micidiale li tagliò in due, facendo uscire il loro codice digitale, che venne prontamente raccolto da Aldamon. Poi, KorIkkakumon raggiunse i loro Digi-Tama e li fece a pezzi con le sue asce, trasformandoli in frammenti di dati inerti.

"Già... e quindi, non sono in grado di pensare, ed è facile raggirarli con un minimo di immaginazione!" affermò il Digimon simile ad uno yeti, con un lieve sogghigno sul suo muso impellicciato. Beowulfmon e MetalKabuterimon stavano sconfiggendo gli ultimi Gizumon rimasti, evitando con agilità i loro attacchi e usando gli ostacoli naturali per non farsi colpire dai loro laser mortali.

MetalKabuterimon si rifugiò dietro un muro, evitando una raffica di raggi laser... e poi, quando i Gizumon puntarono i loro laser verso il muro per disintegrarlo e colpire il B-Spirit del Fulmine, quest'ultimo emerse dallo stesso lato da cui era entrato, con delle grosse sfere crepitanti di elettricità che si formavano sulle mani e sul cannone montato sulla testa!

"Bolo Thunder!" esclamò, scagliando una potentissima bordata di elettricità contro i nemici, mentre Beowulfmon emergeva con un balzo da dietro un muro, scatenando contro le macchine infernali una tempesta di missili e laser bianchi!

"Cleansing Light!" esclamò Beowulfmon, un attimo prima che la tremenda scarica di colpi investisse i nemici e li travolgesse, facendo uscire il loro codice digitale. Beowulfmon raccolse il codice con il suo D-Tector, e poi MetalKabuterimon passò sopra i Digi-Tama con i suoi cingoli, schiacciandole prime che potessero volare via. In breve tempo, l'ondata di Gizumon era stata annientata... ma i Leggendari Guerrieri avevano come l'impressione che non potesse essere finita così facilmente! Dopotutto, avevano visto che Kurata era capace di ben altro e non si muoveva mai senza un piano...

"Bel colpo, ragazzi..." affermò Aldamon, mentre il gruppo si riuniva al centro di quella che doveva essere stata una volta una grande sala. "Ma restate in guardia, ho come l'impressione che il bello debba ancora venire... Hey, Kurata! Se ci sei, fatti vedere, sporco vigliacco! Lo sappiamo che non è tutto qui, quello che puoi mandarci contro! Allora, dov'è il trucco? Cos'hai intenzione di fare?"

Un applauso lento e ritmato, dal tono sarcastico, rispose alle parole dello A-Spirit del Fuoco... e da dietro ciò che restava di un torrione, apparve una figura fin troppo familiare ai cinque ragazzi - il generale Nobuo Akameshi, con un piccolo seguito di soldati, si stava avvicinando a loro senza mostrare il minimo cenno di paura, con il naso in aria e un sorrisetto arrogante sul viso arcigno!

"Tu!" esclamò MetalKabuterimon, puntando il suo cannone contro di lui.

Akameshi smise di applaudire. "Bravi. Bravi a tutti voi, marmocchi. Ve la cavate discretamente contro i miei deboli ed inetti Gizumon. Purtroppo per voi, non è sufficiente. Ci era stato segnalato questo posto come un luogo di potenziale interesse... e infatti, dopo aver dislocato un plotone qui e aver atteso abbastanza a lungo, siete venuti a trovarci. Davvero, una strategia molto efficace!" affermò. "E quindi, mi dispiace per voi, il vostro viaggio si conclude qui."

"Ah, davvero? Beh, noi avremmo qualcosa da ridire, buffone!" esclamò Zephyrmon. "Adesso sei praticamente da solo, e non hai nulla per attaccarci! Hai visto anche tu che ci siamo sbarazzati dei tuoi leccapiedi senza alcun problema!"

"Ma davvero?" chiese retoricamente il militare corrotto, ghignando sinistramente. "In tal caso, ragazzi miei, temo di dovervi contraddire... prima di tutto, vedete, non sono venuto da solo, ho portato un'ospite speciale con me! Prego, miei soldati... fatela venire!"

Due dei soldati si fecero da parte, e un altro arrivò trascnando con sè una scolaretta con l'uniforme sporca e sgualcita, i capelli fucsia lunghi fino alla vita... e uno sguardo vitreo e privo di emozioni che agghiacciò i cinque Leggendari Guerrieri per un istante! I ragazzi la riconobbero quasi subito, visto che avevano visto il suo volto sui giornali - era Kaede Suzushiro, la ragazzina misteriosamente scomparsa poco dopo che la crisi Digimon era iniziata!

"Cosa? Ma... ma quella... è..." esclamò KorIkkakumon.

"Non è... Kaede Suzushiro? Quella ragazza di cui non si sa più niente da giorni?" riprese Aldamon con grave indignazione. "Allora... allora siete stati voi a rapirla, maledetti! Ma per quale scopo? Cosa le avete fatto?"

"Kaede-san!" esclamò Zephyrmon, cercando di attirare l'attenzione di Kaede, che restava tuttavia ferma dov'era, come ipnotizzata. "Kaede-san, che ti succede? Cosa ti hanno fatto, quei bastardi?"

Davanti all'ira del leader dei Leggendari Guerrieri, Akameshi rimase impassibile in maniera quasi irritante, e tirò fuori da una tasca della sua uniforme quello che sembrava essere un Digivice-Ic! Senza attendere oltre, premette un tasto... e Kaede, che fino ad un attimo prima era rimasta immobile e silenziosa come una statua, spalancò gli occhi e fece una smorfia di dolore... poi cominciò a lanciare delle urla strazianti allorchè delle stringhe di codice digitale si dipartivano dal congegno elettrico e penetravano nel suo corpo e in quello di Akameshi! Il miliatre, al contrario della ragazzina, assunse un'espressione quasi estatica mentre le stringhe di codice penetravano nel suo corpo... e un attimo dopo, sia Kaede che Akameshi vennero avvolti da dei bozzoli di luce che pulsarono per qualche secondo prima di squarciarsi e far uscire due sorprese terrificanti - due Digimon, nei quali il generale e la sua vittima si erano trasformati!

"Ma... ma cosa..." balbettò Aldamon, primo tra i ragazzi a scuotersi dallo shock. "Questi... questo sarebbero... i Bio-Ibridi di cui ci hanno parlato? E quindi... anche lei è uno di loro, generale Akameshi?"

"Hahahahaaaa! Indovinato!" esclamò il Digimon nel quale Akameshi si era trasformato - era una figura umanoide coperta da una futuristica tuta bianca ed azzurra, che indossava un elmetto allungato con degli spuntoni lunghi ed acuminati che circondavano la nuca, stivali azzurri alti fino al ginocchio, con degli affilati pattini da ghiaccio montati sulle suole, un paio di guanti blu con delle lame gialle zigzaganti, simili a fulmini, montate sugli avambracci, un corpetto protettivo blu con due cerchi gialli sui pettorali, e dei segni gialli sulla fronte dell'elmetto. Un lungo mantello bianco si apriva sulle spalle del Digimon in cui Akameshi si era trasformato, dando l'impressione di una sorta di supereroe. Non sembrava particolarmente robusto... ma senza dubbio appariva agile e scattante, e alquanto pericoloso!

Invece, il Digimon in cui Kaede si era trasformata ricordava molto una sorta di gigantesca tarma meccanica, con un corpo segmentato di colore giallo pallido, gli occhi rossi e sfaccettati, un paio di corte antenne simili a felci, con la fronte verde e quattro braccia ognuna delle quali indossava un guanto verde. Le gambe erano lunghe, e terminavano con piedi dotati di tre artigli, mentre sulla schiena si aprivano quattro grandi ali membranose di colore neutro. Una mitragliatrice era montata sull'addome della creatura, dove qualsiasi altro animale avrebbe probabilmente avuto la coda!

"Maledizione... questa non ci voleva..." mormorò Beowulfmon.

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Rinkmon

Tipo: Cyborg

Attributo: Dati

Livello: Armor (Bio-Ibrido)

Attacchi: Spinning Cutter, Quadruple Storm

Un Digimon mutante creato dalla Digievoluzione di un Hawkmon con il Digimental dell'Amicizia, nato dai dati ottenuti da esperimenti eseguiti con un acceleratore di particelle. E' un Digimon estremamente agile, che può toccare il 98% della velocità del suono, e in quanto a velocità non c'è nulla che possa tenergli testa. Tuttavia, malgrado la sua velocità superiore, difetta in potenza fisica, e la sua abilità nel corpo a corpo lascia a desiderare.

Nome: Mothmon

Tipo: Insetto

Attributo: Dati

Livello: Armor (Bio-Ibrido)

Attacchi: Morphon Gatling, Gauss Powder

Digimon insettoide corazzato, ottenuto esponendo un Patamon al Digimental della Conoscenza. Armato della sua mitragliatrice, può sparare una quantità spropositata di colpi in un secondo, annientando ogni avversario non riesca a difendersi. Non si sa molto altro di lui.

I due Bio-Ibridi cominciarono ad avvicinarsi minacciosi, mentre i Leggendari guerrieri si mettevano in guardia. Bio-Mothmon non ebbe nessuna reazione, continuando ad avanzare con espressione vacua... mentre Bio-Rinkmon ghignò sinistramente, mostrando le lame che spuntavano dagli avambracci.

"Adesso, ragazzi miei..." disse la mostruosità mezza-Digimon. "La vostra avventura è finita. Il potere degli Advanced Spirits... non sarà mai vostro!"

oooooooooo

CONTINUA...

Note dell'autore: Il motivo per cui ho fatto di Akameshi un Bio-Ibrido era il fatto che avevo bisogno di un leader per il gruppo dei Bio-Ibridi, e nessuno dei tre scagnozzi di Kurata canonici andava bene: Nanami ha l'intelligenza necessaria ma è troppo egocentrica, e alla lunga non riuscirebbe a lavorare in gruppo. Ivan non ha abbastanza forza di personalità, e comunque lo vedo come più bravo ad eseguire gli ordini che non a darli. E Kouki... non ne parliamo nemmeno.

Kaede, invece... beh, lei ha fatto da prototipo per gli altri Bio-Ibridi. Kurata ha fatto degli esperimenti su di lei, con l'inconsapevole aiuto della su allieva di cui sopra... per avere un'idea dei risultati che poteva ottenere mischiando DNA umano con codice digitale.

Scommetto che adesso avete una voglia matta di vedere Masaru, Takuya o chi per loro prendere Kurata e sfogarsi alla Kratos su di lui, vero? Hehehee... a questo proposito, avrei una mezza idea di scrivere un crossover tra God of War e Dante's Inferno, ma dovrete aspettare un po' prima che questa idea prenda forma. E... per chi volesse saperlo, sì, ho intenzione di includere anche Xross Wars (alias Fusion) nella mia saga, prendendo spunti sia dall'anime che dal manga... ma probabilmente ignorando, o ridimensionando come importanza, la terza serie di Xross Wars. Quella, per intenderci, in cui il posto di protagonista viene usurpato da Tagiru. Non me ne vogliate, ma penso che Taiki fosse molto meglio...

Detto questo, vi do appuntamento alla prossima volta, e spero che il nuovo capitolo vi sia piaciuto! A presto!

  
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