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Autore: Ketrinmahomies0911    23/09/2014    2 recensioni
Questa è l'avventura di una ragazza di nome chiara di 15 anni che realizza il suo sogno di incontrare finalmente il suo idolo Austin Mahone. Lei non canta più da qualche mese a causa di uno schok emotivo ma lui la convincerà e grazie al suo aiuto e al suo amore ricomincerà. Ci saranno colpi di scena e quant'altro. Vi ho incuriositi? Passate, questa è la mia prima fanfiction
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: alex constancio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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POV AUSTIN:
 
andai in giardino e mi appoggiai al muro aspettando chiara. Dopo poco arrivo una ragazza.
 
“ciao come ti chiami?” mi chiese
 
“Austin” dissi con indifferenza
 
“ah, quindi sei il fidanzato di chiara?”
 
“si, come fai a saperlo?”
 
“bry mi ha detto che chiara usciva con un certo Austin”
 
“ok” dissi
 
“cosa ci troverai mai in lei” mi chiese avvicinandosi
 
“è speciale, tutto qui” dissi, di certo non potevo raccontargli chi sono e perché la conosco
 
“per me non ha niente di speciale e poi, un ragazzo come te dovrebbe stare con una ragazza molto più bella”
 
“ad esempio” chiesi innervosendomi per quello che aveva detto di chiara
 
“ad esempio, una ragazza bella come me” disse. E prima che le potessi rispondere per poi andare via, mise le sue mani al mio collo e mi baciò. Cercavo di staccarmela in tutti i modi possibili , ma non ci riuscivo, era avvinghiata a me. Quando riuscì a staccarmela di dosso, spingendola il più forte possibile, lei cascò per via dei suoi tacchi 20. io non sono il ragazzo che fa male alla gente e tanto meno alle ragazze ma quella mi aveva stancato e non riuscivo a togliermela di dosso. Tornai dentro ma di chiara nemmeno l’ombra, cercai anche Alex e bry ma anche loro erano scomparsi, passarono 20 minuti, mentre giravo tutta la casa e alla fine chiamai Alex
 
“ehi  amico ma dove siete?” chiese preoccupato
 
“siamo a casa, bry si è sentita male ora ti vengo a prendere”
 
“ok amico” dissi riagganciando
 
Dopo poco più di 5 minuti arrivò e tornammo a casa. Il viaggio fu molto silenzioso e quando lui cercava di aprire bocca per parlare la richiudeva. Davanti casa lo fermai.
 
“ma che ti prende?” chiesi non capendo il suo atteggiamento
 
“cosa mi prende? Austin ma sei scemo! Bry non si è sentita male ma chiara”
 
“cosa ha fatto?” chiesi preoccupato
 
“cosa ha fatto! gli si è spezzato il cuore vedendoti baciare un’altra ragazza e per di più allo scoccare della mezzanotte, che segnava l’inizio del suo sedicesimo compleanno”
 
“mi ha visto?” chiesi
 
“si ti ha visto e ora si è calmata e si è addormentata, mi ha chiesto però se potevo dormire con lei stanotte per tenerti lontano. Parlerete domani”
 
“ma come.. non è stata colpa mia, è quella ragazza che mi ha baciato”
 
“si, io forse potrei crederti, ma lei ne dubito era proprio a pezzi, non avevo mai visto una ragazza piangere in quel modo”
 
“mi dispiace, non volevo farle del male è soltanto che quella lì mi è saltata letteralmente addosso”
 
“ok, io ti credo, so che non le faresti mai del male, ora andiamo a dormire, ne riparleremo domani.”
 
“ok” dissi. Entrammo in casa e lui come aveva accennato andò a dormire con chiara mentre io con Robert. Non mi opposi perché avevo già combinato un casino, così mi limitai a dargli un bacio sulla guancia e andai a dormire. Dopo ore e ore a cercare di dormire finalmente ci riuscì, ma il senso di colpa non era svanito nemmeno quando mi addormentai.
 
 
La mattina dopo:
 
POV ISA:
 
mi svegliai e ricordando quello che era successo la sera prima cominciai a piangere così corsi giù e andai a sedermi in piscina. Mi misi le mani sulla faccia e chiusi gli occhi cercando di non piangere. In quel momento del vento estivo schiaffeggiava la mia pelle e avevo freddo, ma in quel momento non mi importava di niente. Poco dopo mi senti una coperta sulle spalle e pensando fosse Alex alzai la testa. Mi ritrovai, per mia grandissima sfortuna, Austin.
 
“mi dispiace, non è stata colpa mia, lei mi si è lanciata addosso e non si staccava più da me”
 
“ti dispiace! E riesci solo a dire questo?” urlai frustata
 
“ok… mi dispiace non volevo farti sentire male, è solo colpa di quella ragazza se stiamo litigando, ma puoi dirmi come ti senti perché devo saperlo, io ti amo e l’ho capito in questo poco tempo, io ti amo e non volevo farti soffrire” disse tutto d’un fiato e abbassò la testa
 
“come mi sento? Mi sento uno schifo, il mio cuore ormai è a pezzi, in mille piccoli pezzetti e sono sicura che niente e nessuno riuscirà a guarirlo, sai la cosa buffa qual è? Che io ci credevo veramente, credevo che l’idolo che più amo venisse a casa mia, si innamorasse di me e non mi avrebbe fatto soffrire. La cosa peggiore è che me lo avevi promesso, mi avevi promesso che non mi avresti fatto soffrire, l’ultima volta mi sentivo uno straccio, volevo suicidarmi dopo l’incidente, perché stavo veramente male, ho perso il mio cugino e mi hanno spezzato il cuore, ma tu sei stato la mia unica ancora di salvezza, tu mi hai fatto sentire bene, e ora per colpa tua sono ricaduta giù negli abissi. Eri la mia ancora di salvezza, ma mi hai strascinato nel fondale di nuovo e ora nessuno mi potrà più salvare” dissi urlando e scoppiando a piangere
 
“mi dispiace chiara, come te lo devo far capire, io sono veramente innamorato di te, tu sei speciale, sei l’unica che mi capisce in questo fottuto mondo, io ti amo e non ti lascerò mai, tu sei la mia ragazza, la mia piccola, tu sei tutto quello che mi stare bene” disse
“ti correggo ero, io non sono più la tua ragazza, tu in poche parole mi hai perso come io ho perso la mia unica ancora di salvezza. E questa volta non crederò più nell’amore, l’amore fa male e ti giuro che io non starò più con nessuno, di sofferenza ne ho già avuta abbastanza, quindi da oggi rifiuterò tutti i miei sentimenti verso di te, e ti dico tu mi hai perso per sempre” dissi per poi scappare e chiudermi in camera scacciando Alex e Robert.
 
Mi misi seduta sul letto con il telefono in mano, cominciai ad scorrere tutte le foto e scancellai tutte quelle di Austin, cambiai sfondo, smisi di seguire Austin su twitter e facebook e scancellando le foto postate da me e tutti i tweet che lo riguardarono, scancellai tutte le sue canzoni e presi un sacchetto e buttai dentro il cuscino con la sua immagine, la cover e strappai tutti i poster. Avevo deciso Austin non sarebbe stato più niente per me. Scesi giù piangendo ancora e incontrai Alex e Robert ch emi fermarono.
 
“cosa è successo?” mi chiese Alex
 
“ho chiuso, ho chiuso con l’amore, ho chiuso con Austin” dissi ricominciando a piangere
 
“e quello che cos’è” chiese Robert indicando la busta
 
“tutta la roba che avevo con Austin, la devo buttare”
 
“ne sei sicura?” mi chiesero
 
“sicurissima, per me lui è morto” dissi sorpassandoli e andando a buttare il sacchetto vicino al bidone stracolmo.
 
 
 
POV AUSTIN:
 
l’ho fatta veramente far star male, quelle parole mi hanno trafitto il cuore cosi mi sedetti e cominciai a piangere. Non avevo mai pianto per un motivo come questo ma con lei soffrivo, ero sicura che l’amavo e che l’avrei amata, dovevo trovare un modo per rimediare così corsi in casa e prima di arrivare alle scale senti chiara parlare.
 
“sicurissima, per me lui è morto” e in quel momento il mio cuore scoppiò e quasi morì per davvero per il dolore causato da quella frase, il sorriso che tanto amavo si era spento ed esserne la causa mi faceva sentire uno schifo. Quando se ne andò andai dai ragazzi.
 
“l’ho fatta grossa” dissi
 
“giudica te” disse Alex spingendomi in camera. Aprì la porta e rimasi a bocca aperta; le pareti erano spoglie, i gadget ormai non c’e n’era nemmeno uno e nel telefono ero sicuro che le canzoni e le foto le aveva scancellati
 
“ehi amico, ti ha tolto anche da twitter e facebook e non ci sono più tue foto sul suo profilo”
 
“di male in peggio, allora sono veramente morto”
 
“eh, già” dissero
 
Passarono settimane e lei mi ignorava, non mi parlava e le nostre mamme ormai sapevano tutto perché avevano obbligato Robert e Alex a parlare, non ci scambiavamo nemmeno una parola e quando cercavo di avvicinarmi andava via o facesse finta che non esistessi, io stavo malissimo niente e nessuno mi avrebbe fatto stare male, non ridevo e non uscivo quasi mai. Decisi di fare qualcosa, avevo sprecato un mese e me ne mancavano solo uno prima di tornare a Miami.
 
 
 
 




angolo autrice:

questo capitolo credo sia corto, ma credo che susciti molte più emozioni dell'altre..bhe che dire..spero che vi piaccia e recensite, questa volta però continuerò solo dopo 4 recensioni, un bacio
   
 
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