Autrice: kuma_cla
Titolo: In the shadow of your heart
Wordcount: 385
Avvertimenti: spoiler!
Prompt: The Legend of Korra, Mako/Korra, spezzata
Note: makorra angst perché sì u___u Mi stavo perfino dimenticando di aver scritto questa ff, però poi me lo sono ricordata quindi eccola. Prometto che domani metto i link alla piscinadiprompt, che è la community LJ per la quale ho scritto la storia (in occasione dell'iniziativa L'albero delle inizia parole). Vado a morire. Vado a letto.


Non è cresciuta molto dall'ultima volta che l'ha vista stesa su un letto, priva di sensi. Anche allora (nemmeno un anno prima, eppure sembra passata una vita intera) i capelli erano sciolti e il sonno pesante. Anche allora aveva affrontato qualcuno, qualcuno che all'epoca era sembrato l'incubo peggiore — ma il tempo ha dimostrato che si sbagliavano. Ed è sempre più bassa di lui, solo qualche centimetro, ma ricorda bene come piacesse ad entrambi quella differenza d'altezza.
Eppure non è più la stessa Korra di quando ha messo piede sul ring dell'arena per la prima volta; nemmeno lui è più lo stesso, nessuno lo è. È l'ordine naturale delle cose, è lo scopo della vita: cambiare, maturare — ma conservare qualcosa della persona che si è stati per ricordare da dove si è partiti. Dovrebbe essere giusto; a Mako sembra invece terribilmente ingiusto. E sbagliato.
Tutto: il presente, quella stanza, perfino il futuro, certamente il passato. Tutto ingiusto, tutto sbagliato. I cambiamenti, le decisioni, le cose fatte e quelle non dette, i momenti perduti, gli attimi rubati, i sacrifici compiuti — soprattutto quelli. Mako sa che si può solo andare avanti, che è così che va la vita e che non può cambiare quello che è stato e nemmeno si deve, perché tutto ha un senso; ma per lei tornerebbe indietro, per lei riscriverebbe la storia.
Perché non è giusto che Korra abbia salvato un'altra volta il mondo, ma che abbia pagato un prezzo altissimo — che abbia quasi pagato la vita.
Perché è sbagliato che Korra sia bella anche adesso, con il volto pallido, le bende e il corpo a pezzi — la febbre non si abbassa, il veleno ha fatto collassare gli organi interni e non sanno, non sanno se tornerà a camminare. Tutta una lista di cose sbagliatissime e ingiuste che renderanno il suo risveglio ancora più doloroso, ancora più difficile. Non è ancora cosciente ed è già spezzata.
Si china per un bacio che la ragazza non ricorderà, indugia sulle sue labbra screpolate, ignora senza ripensamenti la distanza che corre tra di loro. Perché la ama, perché l'ha sempre amata (anche quando non lo sapeva) e sempre lo farà (anche se non ne avrà alcun diritto).

Korra non si sveglierà prima di tre giorni e lui resisterà lì fino a quando non riaprirà gli occhi; vegliarla è sempre stata il suo compito — vorrebbe solo averlo fatto meglio, vorrebbe solo che servisse di più.