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Autore: ShawnSpenstar    24/09/2014    1 recensioni
Tutti noi conoscamo bene la storia dei sei maestri della luce (sette con Kajitsu) che liberarono Gran RoRo dalla tirannia del re del mondo Altrove ma, prima di Dan e soci, c'è stato sicuramente almeno un altro maestro della luce che ha portato quasi a compimento la sua missione. Quella che vi racconterò è l'avventura di questo guerriero, è la storia di una sconfitta certo ma è comunque degna di essere raccontata e io spero di farlo al mio meglio.
Siete pronti per un nuovo, vecchio, viaggio a Gran RoRo?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Julian Fines, Magisa, Nuovo personaggio, Re del mondo Altrove
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La divinità dell'Impatto Devastante
 
 
La luce intensa risplendeva ovunque fuori dalla nave blu del regno di smeraldo. All'interno della sala, Julian osservava la scena come estasiato di fronte ad uno spettacolo da lui visto solo nei film di fantascienza, un qualcosa di così bello da essere quasi in grado di cancellare dai suoi occhi l'orrore che questi, poco prima, avevano dovuto sopportare.
La Stella Blu attraversò il tunnel bianco ancora per alcuni secondi quando, ad un certo punto,  la luce si fece troppo intensa e i due passeggeri dovettero chiudere gli occhi; alla riapertura il paesaggio era completamente cambiato, sia che lo si confrontasse al tunnel sia che lo si paragonasse al regno di smeraldo:  in tutto l'ambiente circostante non c'era un solo albero e la terra era composta quasi interamente dalla polvere delle rocce rossicce che circondavano le zone pianeggianti; il paesaggio ricordava molto quello del Grand Canyon sulla terra se non fosse stato per alcune torri naturali in cima alle quali spiccavano delle rocce incredibilmente più grandi dei basamenti su cui poggiavano.
 
Dalla cabina di comando Veirhal fece dolcemente rallentare la nave e disinserì l'accelerazione supplementare, abbassò poi la potenza della nave e impostò una velocità massima bassa perché il sistema dei nuclei non si sforzasse troppo. Il pilota lasciò momentaneamente il volante e si strofinò gli occhi asciugando quello che restava delle lacrime di poco prima dopodiché riprese il controllo della nave.
 
"Ehi Julian!" disse dalla sua postazione "purtroppo senza scala non possiamo chiudere la nave, ti dispiacerebbe montare la guardia stanotte?"
 
"Non ho alcun problema" replicò
 
"Perfetto perché non credo che riusciremo ad arrivare al villaggio in giornata" ammise "Sanol ha provato a spiegarmi un po' dove andare… ma non è che ci abbia capito molto"
 
"Quindi il piano qual è?" chiese l'inglese "andiamo a tentativi?"
 
"Non dire idiozie, qualcosa lo ricordo"
 
"Tipo cosa?"
 
"Andare sempre dritto finché la catena rocciosa alla nostra destra non termina, a quel punto dovremo svoltare in quella direzione"
 
"Di sicuro non si tratta di un'indicazione particolarmente precisa"
 
"Già, però mi ha anche raccontato che il villaggio si trova in una zona di risaie, vicino ad un lago di notevoli dimensioni  e che seguendo la direzione da lui indicata dovremmo raggiungere un fiume che sfocia proprio in quel lago"
 
"Beh, sempre meglio di niente, no?"
 
Il tentativo di Julian di intavolare una discussione amichevole sbatté contro il muro del silenzio che il capitano cercava ora di erigere. In tutta sincerità l'inglese poteva capire che il collega non avesse voglia di parlare, solo un cieco, o un idiota, sarebbe potuto risultare incapace di comprendere il significato della sua espressione cupa e degli occhi arrossati, tuttavia era altrettanto fermamente convinto che la sofferenza silenziosa non fosse la migliore delle soluzioni.
 
"Allora…" tentò "… come ti senti?"
 
"Come qualcuno che ha perduto gli unici amici che aveva per sapendo che avrebbe potuto salvarli" rispose sincero estraendo un piccolo oggetto da una tasca
 
"Sai cos'è questa?" domandò ricevendo un cenno negativo in risposta "è una ricetrasmittente collegata al computer di bordo; se l'avessi messa addosso a Dragan a quest'ora probabilmente sarebbe vivo… e invece l'ho stupidamente tenuta con me, E IO NON SO NEMMENO COSA FARMENE!!"
 
Lanciò il microscopico oggetto verso la porta tra cabina e sala e quello atterrò proprio accanto al divano andando in mille pezzi; Julian andò a raccogliere ciò che restava della ricetrasmittente e lo mise in una delle tasche della sua giacca nera, poi tornò nella cabina di comando sperando che il suo compagno di viaggio avesse smaltito almeno un po' della rabbia che aveva in corpo.
 
"Ti dispiacerebbe insegnarmi a manovrare la nave?" domandò sperando che la richiesta potesse allentare la tensione
 
Il capitano inchiodò di colpo.
 
Seguirono alcuni secondi, se non minuti, di silenzio disumano e inquietante, poi però il capitano non riuscì a trattenere un accenno di risata.
 
"Intendi dire la MIA nave?" ribatté Veirhal preoccupato mentre, dietro di lui, il biondo esultava in silenzio per essere riuscito nella sua intenzione
 
"Secondo te?" chiese l'inglese con ironia "ti sorprenderà, ma la tua è l'unica che ho incrociato per ora"
 
"E a te sorprenderà sapere che, da quando è di mia proprietà, non mai permesso a nessuno di toccare il volante della mia piccola" ribatté scherzoso "in tempi antichi ti avrei ucciso nel momento stesso in cui avessi messo piede nella cabina di pilotaggio"
 
"Ma quali tempi antichi? Avrai si e no la mia età"
 
"In realtà ho più di mille anni" spiegò allegro al suo attonito interlocutore "temo proprio che ti servirà mooolto tempo prima di comprendere bene come scorre il tempo qui a Gran RoRo"
 
"Temo proprio di si… allora mi insegni o no?"
 
Per quanto l'espressione sul suo volto rivelasse abbastanza bene  quanto il duellante fosse inquietato alla sola idea di cedere il volante della sua amata nave a qualcun altro, il capitano decise, soprattutto in virtù di quanto Julian stesse facendo per farlo sentire meglio, che quella richiesta meritava perlomeno una possibilità.
 
"Ok" disse alzandosi dal posto di guida e facendo sedere il campione "non sarà difficile imparare, in alcune delle loro componenti fondamentali le navi sono esattamente identiche alle vostre automobili"
 
"Come conosci le automobili?" disse sedendosi
 
"Dragan e gli altri duellanti mi hanno parlato del loro mondo" raccontò l'altro "per questo so che il dispositivo di accensione, il volante, l'acceleratore e il freno hanno una posizione identica a quella che hanno sui vostri veicoli"
 
Julian diede un occhiata in basso sotto la cloche e trovò le chiavi inserite e la conferma delle parole dell'amico.
 
"Questo invece…" proseguì indicando il display con una mappatura del veicolo "è il pannello di controllo principale; qui puoi valutare la "salute" della nave"
 
"Come?"
 
"Vedi l'immagine?" domandò retoricamente "le parti evidenziate in verde, freni, motore, esterni, sono in buone condizioni, se subissero danni o venissero sottoposte a sforzi eccessivi il colore scalerebbe prima a giallo, poi arancione, rosso e, infine, nero… raggiunto quest'ultimo diventano necessarie riparazioni o sostituzioni di pezzi"
 
"E questi simboli invece?" chiese indicando alcune icone
 
"Questo" continuò premendo con l'indice sullo schermo "è un limitatore di velocità attivabile con il contatto dell'impronta digitale e serve ad evitare che il sistema dei nuclei si affatichi troppo, grazie a questo congegno è possibile, anche tenendo premuto al massimo l'acceleratore, usare solo parzialmente l'energia del sistema"
 
"Noto che la velocità è in chilometri orari e non in miglia orarie" scherzò Fines
 
"Quest'altro invece" indicò una specie pulsante virtuale "attiva le valvole per il rilascio del vapore prodotto durante lo sforzo del sistema, si trova proprio accanto ad un indicatore specifico che segnala quando la quantità di vapore rischia di risultare dannosa per la nave; nei veicoli più moderni il problema è stato superato ma sfortunatamente il mio è un modello vecchio e non ho alcuna intenzione di cambiarlo"
 
"E' una tradizione granroriana di innamorarsi delle navi invece che delle ragazze?" lo prese in giro l'umano
 
"Ah ah, prova ad insultare la mia signora un'altra volta e ti lascio a terra" sibilò sorridendo
 
Portò lo sguardo del suo momentaneo allievo a concentrarsi sulle ultime due componenti della cloche che necessitavano di una spiegazione; una leva posizionata in basso a destra del sedile del pilota e un'impugnatura che sporgeva dalla cloche
 
"La leva alla tua destra" disse il granroriano "attiva lo stazionamento, quella leggera fluttuazione che la nave ha quanto è ferma; è l'unica leva che continua a funzionare anche quando le chiavi sono disinserite"
 
"Dovrò tirarlo verso di me perché funzioni, immagino" rifletté Julian osservando la posizione della sbarra metallica
 
"Esatto, e lo stesso devi fare con questa impugnatura…" seguitò "… che attiva l'accelerazione supplementare o turbo ausiliario, necessario per raggiungere in un tempo più breve velocità elevate; essendo una mia invenzione questa non fa parte della normale dotazione della nave quindi se mai tu dovessi trovarti a guidare una nave che non sia questa sappi che non la troverai… anche se il tutto verrebbe compensato da un sistema di nuclei molto più sviluppato capace di garantire una potenza di base almeno cinque volte superiore a quella che può sprigionare la Stella Blu"
 
"Mi stai dicendo che se ci trovassimo ancora a dover sfuggire alle navi del re saremmo spacciati?"
 
"Non mi sembra che ci abbiano catturato la prima volta e poi quello è un caso particolare; le navi come la mia sono ad uso civile, i soldati hanno navi militari su cui vengono montati sistemi molto più potenti… e comunque anche questa nave potrebbe andare più veloce, dovrei solo trovare un posto in cui comprare pezzi di ricambio adatti e installare un sistema più moderno"
 
"Deduco che tu non abbia idea di dove trovare un posto simile" lo prese in giro l'inglese
 
"E invece stavolta ti sbagli!" esclamò con una strana soddisfazione nella voce "so perfettamente dove trovarlo: nel regno di perla, dove tutte le navi vengono costruite; ora però smettila di dire idiozie e premi sull'acceleratore"
 
Come ordinato dal suo "istruttore" Julian iniziò a prendere confidenza con la nave, accelerando sempre più e avvicinandosi al limite imposto dal limitatore; contemporaneamente, aiutato dal comandante, teneva d'occhio la catena barriera rocciosa alla sua destra per sapere con certezza quale fosse il momento giusto per svoltare.
 
"Veirhal" chiamò il biondo "pensi che sia possibile installare una mappa nel computer centrale del veicolo?"
 
"Le navi più moderne sono fornite anche di quella, per poterla installare su questa dovrei cambiare il computer"
 
"La solita storia insomma"
 
"Cosa ti ho appena detto a proposito del tuo squallido umorismo?" ribatté esasperato "e preparati a svoltare che la avanti c'è la fine della parete"
 
Come ordinato da Olamaris, Julian iniziò le operazioni per la manovra. Per prima cosa alzò il limite di velocità imposto dal limitatore e premette sul pedale dell'accelerazione; arrivato poi al punto più adatto allargò leggermente la traiettoria rispetto all'angolo per poi sterzare bruscamente e immettersi sulla strada corretta.
 
"E proprio come guidare una macchina!" esclamò l'inglese, soddisfatto di aver completato la sua prima manovra con una nave
 
"Bravo ma raddrizza quel maledetto volante e abbassa il livello del limitatore adesso" gli replicò con tono scherzoso il capitano
 
"Si mamma" ironizzò il biondo mentre faceva ciò che il compagno di viaggio gli aveva chiesto
 
"E niente umorismo!" gridò bonario "come diavolo te lo devo dire?"
 
"Prova con qualche antica lingua granroriana"
 
"JULIAN!!!"
 
"Calmati Veirhal, penso che ormai dovremmo essere arrivati, poco avanti vedo una cascata che forma un piccolo lago dal quale, a sua volta, nasce un fiume"
 
"Ottimo, ci accamperemo li!" disse l'altro dirigendosi verso la sala
 
"Ci siamo ormai" fece il campione raggiungendo il punto prestabilito "ora attivo lo stazionamento"
 
Le operazioni di spegnimento del veicolo furono completate e la nave entrò nella sua fase a riposo; estratte le chiavi, Julian raggiunse il collega nella sala e gli lanciò le chiavi della nave. Il granroriano mancò la presa e cadde dal divano su cui era sdraiato… scoppiò, lui stesso, in una fragorosa risata ed era davvero incredibile vista la ciò che aveva vissuto in quell'assurda giornata.
 
"Grazie di avermi aiutato Julian" sussurrò
 
"Di nulla Veirhal"
 
"Chiamami Vey"
 
 
 Il vento soffiava impetuoso nella notte del mondo Altrove sollevando dense nuvole di polvere; nella sala della nave, seduto a terra con il volto rivolto alla vetrata che da sulla sterminata pianura rossa, Julian scrutava come meglio poteva l'orizzonte, cercando di distinguere i particolari; notò nel vetro il riflesso del suo compagno di viaggio, nonostante gli sforzi non era riuscito ad addormentarsi veramente.
 
"Non riesci a dormire?" domando Fines senza staccare lo sguardo dalla vetrata
 
"No purtroppo; non riesco a non pensare a cosa potrebbe succedere alla mia nave"
 
"Non ti fidi di me?"
 
"No, no, mi fido di te" cercò di correggersi Vey "ma questa è la mia casa nonché l'unico mezzo che può riportarmi nel mio mondo… sai, non è che io abbia molti soldi"
 
L'altro non rispose; non aveva ancora considerato la vicenda da quel punto di vista ma, mentre lui una volta completata la missione avrebbe lasciato Gran RoRo, il suo nuovo amico sarebbe dovuto tornare al suo regno d'origine; gli fu chiaro che, con simili pensieri nella mente, il granroriano non si sarebbe mai potuto addormentare e allora perché non cercare di rendere la nottata più utile provando a capire di più sul mondo Altrove.
 
"Ehi Vey!" sussurrò "la notte scorsa hai parlato con Sanol di una leggenda granroriana"
 
"Ieri dici, mmm…" rifletté il comandante "… ah, si, la leggenda dei maestri della luce che salveranno Gran RoRo dalla schiavitù"
 
"Cosa sai di questa storia?" chiese il duellante umano "che tu sappia c'è qualcosa di vero?"
 
Il comandante si alzò in piedi e cominciò a camminare tranquillamente avanti e indietro per la sala come si fa quando si deve fare mente locale; prese il suo portamazzi da sopra la cassettiera e lo aprì facendo scorrere lentamente le carte in modo da poter distinguere ognuna di esse.
 
Sorrise soddisfatto.
 
"So solamente quello che mi hanno raccontato purtroppo" disse con un tono triste "non ho mai visto veramente un maestro della luce ma mi sono giunte alcune voci secondo le quali alcuni hanno già tentato di compiere l'impresa"
 
"Ma cosa o chi dovrebbero essere?"
 
Vey ripose il mazzo sul mobile e si voltò verso Julian.
 
"Sono degli abilissimi duellanti di Battle Spirits" iniziò il nativo di Selveya "possono essere sia umani sia granroriani, ciò che veramente li distingue dagli altri duellanti è la capacità di materializzare e usare l'energia del simbolo che da loro il nome… ad esempio se io fossi uno di loro sarei il guerriero azzurro"
 
Julian rise a quell'ultima affermazione, per quanto ci provasse gli era impossibile immaginarsi l'amico nel ruolo dell'eroe.
 
"Ti proibisco di ridere di me!" disse ilare "non costringermi a punirti usando contro di te il mio potere di maestro della luce in un duello "
 
"Per favore, non addentriamoci nel campo dell'impossibile" ironizzò l'altro "piuttosto, hai detto che, secondo voci, ci sono già stati dei maestri della luce, giusto? Ma se il re è ancora sul suo trono, significa che questi eroi hanno fallito, o sbaglio?"
 
"Non sbagli, Julian, ma la leggenda non racconta che esista un solo maestro della luce; io credo che tanti ce ne sono stati e altrettanti ce ne saranno e che ognuno di loro ha le potenzialità per sconfiggere il re… devono solo desiderarlo"
 
"Credo che tutti loro lo vogliano" osservò con onestà l'umano
 
"Non si tratta solo di volerlo" replicò Vey "ogni duello è una sfida tra due personalità, per la precisione tra due cuori e due cervelli; in ogni scontro sono necessari un cuore appassionato e una mente strategica che devono essere sia superiori a quelli dell'avversario sia equamente bilanciati tra loro; potremmo quasi definirla una legge naturale:  un duellante freddo non ha fame di vittoria, uno dalla mente confusa è preda dell'avversario"
 
"Ma allora perché nessuno riesce a sconfiggere il re? Capisco che la sua mente sia molto lucida in battaglia ma il vostro desiderio di libertà dovrebbe essere uno dei sentimenti più potenti che l'uomo abbia mai sperimentato!"
 
"Purtroppo il re nutre il suo cuore d odio" sussurrò cupo "e, per negativo che sia, l'odio è una emozioni più forti che esistano"
 
L'inglese non osò ribattere all'ultima affermazione, anche perché ne avrebbe sottoscritto ogni singola parola, ma non poteva fare a meno di chiedersi come e verso chi potesse provare odio un uomo che aveva tutto, di come potesse essere quest'odio tanto grande da uccidere il desiderio della libertà.
 
"Come sai che è l'odio il sentimento preponderante in lui?"
 
"Così ci è stato detto da un duellante che l'ha sfidato" spiegò "ricordo ancora le sue parole: "L'odio che risplendeva nei suoi occhi era terrificante" disse a quelli del suo clan e queste sono le parole che ci sono state tramandate"
 
"Ma Sanol mi ha detto che nessuno di coloro che sono stati sconfitti dal re ha mai fatto ritorno" affermò perplesso Julian
 
"Il maestro Sanol è molto anziano e dimentica facilmente" rise il capitano "in realtà ce n'è stato uno che è riuscito a scappare"
 
"Wow, e sai anche chi è quello che ha compiuto l'impresa?"
 
"Se non ricordo male, un duellante del clan dei mazoku di cui ora mi sfugge il nome" disse sbuffando "personalmente odio i mazoku per il loro atteggiamento altezzoso e per la condotta spesso gratuitamente violenta ma, se la storia e vera, mi toccherà fargli i complimenti… perlomeno stavolta "
 
"Non ci giurare, con tipi del genere non si può mai sapere"
 
"Ma non li hai mai incontrati, come puoi dirlo?"
 
"Non credere che gli idioti esistano solo a Gran RoRo, Vey!" esclamò il biondo "il tuo re dovrebbe essere una prova più che sufficiente del contrario"
 
Il duellante del regno di smeraldo scoppiò in una divertita e rumorosa risata. La tensione se ne andò come per magia e finalmente le palpebre iniziarono a chiudersi; si sdraiò stanco sul divano e diede un'ultima occhiata fuori dal vetro osservando la piana sterminata che avrebbero dovuto affrontare il giorno seguente, chissà, magari prima di tornare a casa avrebbe anche potuto fare una visita al regno di perla, la sua amata aveva davvero bisogno di essere rimessa a nuovo.
 
"Buonanotte Vey" gli disse l'umano
 
"Buonanotte Julian!" rispose "ah, e tanto per mettere le cose in chiaro, domani guido io!"
 
 
Come promesso, il giorno seguente guidò Veirhal che si svegliò strategicamente due ore prima di Julian solo per poter prendere indisturbato il posto che gli spettava in quanto capitano. Quando anche l'umano si svegliò la nave aveva già percorso parecchi chilometri di fiume; l'ambiente circostante era molto cambiato, la terra rossa e desertica spazzata da turbini di polvere di rocce aveva lasciato il posto ad una piana simile ad una savana, o una steppa, in cui a zone di sola terra potevano seguire aree con una rigogliosa vegetazione anche ricca di alberi, seppur di dimensioni abbastanza relative.
Il duellante inglese raggiunse il collega nella cabina del pilota e osservò dal vetro cosa li aspettava; avanzando lungo la via del fiume, il mondo si sarebbe fatto sempre più verde, passando da invivibile deserto ad una ben più piacevole regione ricca di vita.
La carta rossa nella tasca cominciò a brillare di una luce intensa tanto che Veirhal dovette chiedere a Julian di uscire per evitare che il riflesso lo infastidisse; adempiuta la richiesta, Julian estrasse la "Divinità vanesia" dalla tasca e la osservò.
 
"Devi pazientare ancora un poco" gli disse "ormai siamo quasi arrivati"
 
"Se parli con le carte ti butto giù dalla nave" sibilò dal posto di guida il pilota "non voglio avere dei matti sulla mia piccola"
 
"Ah ah ah, e allora spiegami perché tu sei ancora a bordo"
 
"Sbaglio o non ricordi cosa ho detto sull'ironia, fratello umano" fece trattenendo a stento le risate "sulla mia nave, solo io ho il diritto di ironizzare sugli altri"
 
"Ma infatti io non ti ho certo chiesto il permesso" lo prese in giro il biondo "piuttosto tieni gli occhi sulla strada che altrimenti poi la nave si graffia e tu finiresti per lamentartene per tutta la giornata, notte compresa, nonostante sia chiaro che la colpa è tua"
 
Il guerriero di Selveya borbottò qualcosa che l'umano non riuscì a capire e consigliò poi di tenersi aggrappato a qualcosa; premette con aggressività il pedale dell'acceleratore, aumentando la velocità e rilasciando ai lati come due lame di vento.
Julian, aggrappato ai bordi stipiti della porta della cabina, osservava in mondo muoversi veloce intorno a lui; gli elementi del paesaggio erano sempre più difficili da distinguere, tutto ciò che gli occhi riuscivano a vedere era una enorme macchia verde che si estendeva a perdita d'occhio davanti a loro.
 
"Sembra quasi di essere a casa!" esclamò Veirhal che nel frattempo aveva indossato un paio di occhiali da pilota "le nostre foreste sono più belle e gli alberi più grandi ma devo ammettere che anche qui non è male"
 
"Io mi accontento, purtroppo, da dove vengo io, i posti come questo sono sempre meno" gli fece seguito Julian "e da dove hai tirato fuori quegli occhiali?"
 
"Non te li avevo mostrati? Eppure li avevo messi anche quando abbiamo lasciato il regno di smeraldo"
 
"Io il viaggio dal regno di smeraldo l'ho fatto quasi interamente in sala!" replicò stizzito il biondo
 
"Ah, già… comunque non sono niente di particolarmente importante, solo uno strumento che aiuta la vista del pilota quando viaggia ad alte velocità, sulle navi più moderne sono montati direttamente dei vetri antivelocità ma questa è…"
 
"Si, lo so!" sbuffò annoiato "è sempre la stessa storia!"
 
"Non fare domande se non ti interessano le risposte!"
 
Sorridendo Julian lasciò la cabina e si sedette sul divano in sala, estrasse poi le carte dal portamazzi e le osservò attentamente; c'era qualcosa di diverso in loro, i simboli rossi in basso a destra delle carte brillavano in modo simile, anche se con intensità inferiore, a Supremo Drago del Caos; il biondo duellante percepì una sorta di calore che ricordava gli strani problemi fisici che lo avevano colpito all'ultimo torneo, i quali, effettivamente, non potevano essere legati alla "Divinità vanesia" in quanto la carta non era ancora in suo possesso.
 
-Questo significa che la mia missione potrebbe essere un'alt…-
 
Una brusca frenata interruppe i suoi pensieri riportandolo alla realtà, si ritrovò con la schiena contro uno dei braccioli del divano e le carte sparpagliate per terra; raccolse freneticamente le carte riponendole nel portamazzi dopodiché lanciò un urlo di rimprovero al pilota.
 
"Mi sono fermato perché siamo arrivati, idiota!" replicò Vey perfettamente a tono "guarda davanti a noi"
 
Di corsa, l'inglese raggiunse il collega nella cabina di pilota e guardò nella direzione indicata; davanti a lui si balenò uno spettacolo di terrazzamenti e canali di dimensioni titaniche che discendevano dal crinale di una montagna rocciosa, che proprio in quella zona curvava vistosamente, mentre, sotto la nave, la superficie di uno splendido lago dall'acqua limpidissima veniva increspata dall'aria prodotta dal veicolo; il biondo fece una panoramica totale della zona da destra a sinistra.
Al termine di quella meravigliosa pellicola apparve un villaggio: era discrete dimensioni, circondato per tre lati da un'alta palizzata e protetto, sul quarto, dalla montagna stessa; l'ingresso presentava un enorme portone, sempre di materiale ligneo, sormontato da un arco e delimitato da due torri di vedetta integrate nel muro di cinta la cui altezza superava di molto il suddetto muro; le abitazioni, nonostante fossero piuttosto lontane, si potevano senza dubbio definire edificate secondo uno stile orientale, Shirou gli aveva dato spesso lezioni non richieste di storia giapponese, erano simili in numero a quelle incontrate da Julian nel mondo di smeraldo ma diverse nelle dimensioni, erano generalmente più grandi, e nei materiali, erano tutte in pietra e tegole; nella parte più estrema del villaggio, visibile solo per la penuria di edifici nell'area circostante, spiccava una larga scalinata di pietra, circondata un giardino, che sembrava condurre ad una sorta di tempio.
 
"Ci siamo finalmente!" esultò il biondo "quello deve essere il villaggio miao-miao"
 
"Lo spero davvero" ironizzò Veirhal "perché la mia piccola ha urgente bisogno di riposo"
 
L'inglese cercò sul display della nave la conferma alle parole dell'amico; il sistema dei nuclei stava affrontando uno sforzo eccessivo e freni e motore erano indicati in rosso. Si, era decisamente il caso di fermarsi.
 
"Passiamo il lago e smontiamo dalla nave" propose Julian
 
"Prima troviamo un nascondiglio per la mia signora" ribatté Vey "ho visto una grotta, scavata nella montagna, vicino alle risaie che fa proprio al caso nostro"
 
"Ok" sbuffò esasperato
 
Come pattuito, i due lasciarono il vascello nel caverna e percorsero a piedi i pochi metri che li separavano dall'ingresso del villaggio; arrivati alla porta, osservarono attentamente per vedere se vi fossero abitanti, ma niente, non un singolo rumore; stavano per dirigersi alle risaie, sperando di avere più fortuna quando un suono sordo proveniente dall'interno, in corrispondenza della torre a sinistra, richiamò la loro attenzione.
Incuriositi, passarono l'ingresso e aggirarono la porta in direzione del suono e trovarono, seduta a terra dolorante, una giovane ragazzina dai capelli neri del tutto simile ad un'umana se non per le orecchie e la coda da gatto; la giovane gridò spaventata alla vista dei due visitatori e cercò di alzarsi in piedi per scappare ma, per sua sfortuna, la caduta le aveva provocato una distorsione alla caviglia; capì che scappare in quel modo, per lei, sarebbe stato impossibile e allora decise di tentare di darsi un leggero vantaggio, avvolse con la coda la gamba dell'umano, lo fece cadere con uno strattone e provò ad mettersi al sicuro; non riuscì a fare che pochi centimetri e il secondo viaggiatore, che finora la giovane non aveva notato, la bloccò afferrandola per un braccio e facendola ricadere a terra.
 
"P-per favore si-signor s-soldato" supplicò lei tremante "f-farò que-quello che v-vuole ma n-non mi p-porti via"
 
"Ehi, tranquilla" sussurrò delicatamente Veirhal "ti sembro forse un soldato?"
 
Una volta data una seconda occhiata, la domanda parve piuttosto retorica ma, d'altra parte, se quello che si trovava davanti era senza dubbio un granroriano, l'altro era altrettanto indubitabilmente un essere umano, anche se non indossava la divisa dei soldati.
 
"P-perché è co-con un umano, si-signore?" balbettò "sie-siete su-suo p-prigioniero?"
 
"COOSAA?! IO PRIGIONIERO DI QUELLO LI?!" sbottò davvero arrabbiato
 
"Mi scu-scusi" provò a dire intimidita "è c-che pensavo…"
 
"A PARTE IL FATTO CHE MAI E POI MAI POTREI SOTTOSTARE A QUELL'IDIOTA…" gridò sarcastico "… LA MIA VITA NON MI APPARTIENE IN QUANTO ESSA E' CONSACRATA ALLA MIA AMATA, LA MIA STELLA BLU!!"
 
Ora la ragazzina sembrava, incredibilmente, più terrorizzata dal granroriano che non dall'umano; scappò cercando rifugio proprio dall'ipotetico soldato il quale, da vero gentleman inglese, si parò davanti al compagno di viaggio.
 
"Ma ti sembra il caso di usare questo tono con una giovane signorina?" sibilò "perdonami se te lo dico ma forse è davvero meglio se rimani innamorato solo della tua nave"
 
L'inglese rivolse poi la sua attenzione alla ragazzina-gatto, le offrì la mano e la aiutò ad alzarsi.
 
"Spero che tu possa perdonare il mio amico" disse cortesemente "lui… lui non intendeva aggredirti"
 
"L-lei… è mo-molto gentile co-con me signor soldato" balbettò quella in tono stupito
 
"Non sono un soldato del re" spiegò con calma "una carta di Battle Spirits mi ha condotto fino al vostro villaggio; la mia missione era di riportarla qui… alla sua casa"
 
"Una carta che ha qui la sua dimo… sta per caso parlando della leggendaria carta rossa?"
 
"Non so se abbia qualche appellativo particolare, la carta è questa" disse estraendola dal portamazzi
 
"E'… è… è l-la carta le-leggedaria" esultò "grazie si-signore… oh, che ve-vergogna, lei è il n-nostro salvatore e io non so nemmeno come si chiama"
 
"Sono Julian Fines, ma lei può chiamarmi solo Julian, signorina…"
 
"Sophia… i-il mio nome è Sophia, sono l'apprendista della sacerdotessa del tempio del drago"
 
"Molto piacere sacerdotessa Sophia" disse l'uomo prendendola in spalle "ti dispiacerebbe aiutarci con gli altri del villaggio? Sai, essendo un umano non penso di essere benvisto"
 
"Non sbaglia signore!" esclamò eccitata "ma non si deve preoccupare, essendo in mia compagnia le lasceranno il tempo di spiegarsi… ehi, gentili signore, abbiamo visite!!"
 
Le finestre di molte case si spalancarono e numerose ragazze simili alla bambina, anche se generalmente di età superiore, si affacciarono per vedere ciò di cui la loro piccola apprendista stava parlano; rimasero quasi tutte come paralizzate alla vista di un essere umano, solo poche di loro ebbero il coraggio di scendere sulla via per cercare di "salvare" la loro piccola compaesana.
Con un gran sorriso, Julian fece smontare la piccola Sophia dalle sue spalle e la fece andare dalle tre donne dimostratesi sufficientemente temerarie da affrontare direttamente l'uomo; appena giunta tra loro una di queste la abbracciò con affetto, l'inglese intuì anche dalla notevole somiglianza che dovesse trattarsi della madre, mentre un'altra più giovane, che indossava una vistosa tunica rossa da sacerdotessa, li osservava stranita.
 
"Non dovete avere paura!" disse la bambina con la sua voce delicata "l'uomo non è un soldato del re; anzi, è gentilissimo"
 
"Effettivamente non vedo nessuna divisa da militare" osservò la donna con l'abito rosso
 
"Non siamo militari" spiegò Julian "lui è Veirhal Olamaris, duellante del mondo di smeraldo nonché pilota e comandante della Stella Blu, e io sono Julian Fines"
 
"Ci scusiamo per la fredda accoglienza" replicò la ragazza "io sono lady Fresia, sacerdotessa del tempio e momentanea reggente di questo villaggio"
 
"Momentanea?" domandò incuriosito Vey
 
"Purtroppo il capo villaggio non è più con noi e così sono stata temporaneamente investita del titolo"
 
"Se non sono indiscreto, posso sapere che sorte è toccata al poveraccio?" chiese dolcemente
 
"E'… è stato deportato… come tutti gli uomini del nostro villaggio"sospirò trattenendo a stento le lacrime "n-noi sia-siamo co-completamente indifese"
 
Quelle parole fecero ribollire il sangue nelle vene di Veirhal, non era certamente per avere forza lavoro che i maschi del villaggio erano stati fatti prigionieri, non esisteva nemmeno il cantiere; se lo facevano, le loro motivazioni erano molto più spregevoli.
 
"Non vi hanno mai… v-vero?" domandò sperando di essere stato abbastanza delicato
 
"Fi-finora n-non è successo n-niente" rispose spaventata la sacerdotessa che aveva intuito ciò che il suo interlocutore intendeva
 
"Buon per loro" disse il pilota tirando mentalmente un sospiro di sollievo "non avrei avuto pietà per chi si fosse approfittato di una cosi dolce ragazza"
 
"La ringrazio" sussurrò arrossendo per il complimento
 
"Per aver detto la verità? Si figuri" le sorrise
 
"V-vi andrebbe d-di  a-alloggiare nella casa d-dello spirito?" domandò la ragazza imbarazzata
 
"Con molto piacere!" replicò Julian colpendo con una gomitata il duellante di Selveya
 
"B-bene, seguitemi"
 
La ragazza-gatta si voltò verso il grande edificio al termine della strada principale e si avvio verso di esso; dietro di lei Veirhal la osservava con uno sguardo pieno di ammirazione.
 
"Sei la persona meno coerente che conosca; dieci minuti prima professi il tuo eterno amore per tua nave, e sottolineo NAVE, e poco dopo sciorini una cascata di complimenti alla sacerdotessa… sei un imbecille"
 
Per tutta risposta il pilota della Stella Blu alzò le spalle e sorrise in modo ebete affrettandosi poi a seguire la sacerdotessa Fresia e le altre donne; Julian si coprì il volto con una mano, ciò che stava succedendo era assurdo, ormai non sapeva se doveva ridere o piangere; decise di limitarsi ad accettare l'invito della donna in rosso.
Raggiunse il compagno di viaggio e le signore nella "Casa dello spirito"; somigliava molto ad un'architettura tipica giapponese: l'ambiente era tanto spoglio quanto immenso, il pavimento era interamente composto da assi di legno e le porte erano dello stesso materiale; per terra vi erano numerosi materassi su cui le ragazze prendevano posizione e al centro della stanza era appena stato appoggiato un tavolo di legno basso su cui erano poste cibarie e bevande.
 
"Servitevi pure amici" disse Fresia "è passato davvero tanto tempo dall'ultima volta che abbiamo ricevuto dei visitatori graditi"
 
Julian afferrò con piacere un piatto di riso e iniziò immediatamente a mangiare mentre Veirhal parlava divertito con la sacerdotessa; saziatosi, il biondo diede, in direzione del tempio, un'occhiata che non sfuggì alla ragazzina che li aveva precedentemente accolti.
La piccola si avvicino cautamente all'uomo e gli domandò di potersi sedere sulle sue ginocchia, il duellante acconsentì senza problemi e fece spazio alla giovane Sophia; insieme puntarono gli occhi sul tempio scrutandone attentamente la porta che pareva sigillata ma, pochi secondi dopo, la bambina alzò gli occhi al cielo.
 
"Cosa guardi?" domandò Fines accarezzando la testa e le vistose orecchie da gatto
 
"La luna crociata" rispose la piccola facendo segno all'umano di seguirla fuori dall'edificio "se vuoi te la mostro"
 
Incuriosito dalla proposta, il duellante inglese si alzò incamminandosi verso la porta; giunto all'esterno poté finalmente osservare con i propri occhi la cosiddetta "Luna crociata": si trattava essenzialmente di una normale luna se non per il fatto che, sulla sua superficie, spiccava una vistosa croce e che la luce, che puntava unicamente sul portale del tempio, sembrava provenire solo da quelle scanalature.
 
"E' proprio in virtù di quelle fenditure che la chiamiamo luna crociata" spiego Sophia "sai, è a causa di quella se la tensione e la profonda sfiducia in coloro che vengono da fuori serpeggiano in tutto il villaggio"
 
"Effettivamente ho notato certe espressioni inquiete su molti volti" osservò il biondo "davvero è solo questa luna particolare a darvi così tante preoccupazioni?"
 
"La luna in se non è dannosa"affermò una voce alle loro spalle
 
I due "esploratori" del cielo si rivolsero in direzione della voce e notarono la sacerdotessa e Veirhal che, in compagnia della madre di Sophia e di un'altra donna, si stavano avvicinando a loro.
 
"Cosa intendi dire?" domandò con delicatezza il duellante umano "se non è dannosa perché allora ne avete tanta paura?"
 
"Devi, anzi dovete sapere che all'interno del nostro tempio è sigillato l'antico spirito di un malvagio guardiano; si tratta di una storia che risale alla fondazione del villaggio, il tempio infatti è stato il primo edificio del paese"
 
"E questo in che modo è legato alla luce lunare?"
 
"Non è legata ad una luce lunare comune, è solo la luce della luna crociata a risultare pericolosa"
 
"E in che modo?" domandò preoccupato Veirhal
 
"Quando la croce di luce…" raccontò lady Fresia "… colpisce il portale perfettamente al suo centro il sigillo si rompe e la porta rimane aperta fino alla luna della sera seguente; tecnicamente il periodo della rottura servirebbe per onorare il tesoro del tempio e rinforzare la prigione del demone con riti sacri ma, purtroppo, da quando il sacro tesoro è andato perduto e siamo stati costretti a sostituirlo la situazione è diventata molto instabile e il rischio che lo spirito si liberi è molto alto"
 
"E in cosa consiste il tesoro sacro che è andato perduto?" chiese Veirhal con un tono ansioso
 
"In una leggendaria carta rossa"
 
A quelle parole, gli occhi di Julian si spalancarono mentre, dietro di lui, il comandante della Stella Blu sorrideva soddisfatto.
 
"Hai sentito Julian?" fece rivolto all'umano "è il tuo momento"
 
"Già!" esclamò sorridendo anch'egli con spavalderia "è questo il punto d'arrivo della mia missione"
 
"La tua missione?" disse interrogativa la piccola Sophia
 
"Esatto bambina! Io posso aiutarvi a liberarvi di quello spirito"
 
"E come? Lei è per caso un mistico o qualcosa del genere?"
 
"Un mistico? No, non sono niente del genere" rispose volgendosi in direzione della sacerdotessa "sono solo un duellante di Battle Spirits e, forse, potrei aver trovato il vostro tesoro perduto… per caso il suo nome è Supremo Drago del Caos?"
 
"Co-come lo sapete?" chiese stupita e parzialmente spaventata Fresia
 
"Perché è stata proprio quella carta a condurmi qui a Gran RoRo" rispose il biondo mostrando loro una delle carte del suo mazzo "eccola qua!"
 
"E' proprio lei!" esultò la sacerdotessa quasi in lacrime per la felicità "non posso crederci!"
 
"Ve la restituisco volentieri, signora" fece Julian sorridendo "sinceramente non amo avere carte troppo potenti e poi è la mia missione, il motivo per cui sono arrivato nel mondo Altrove, non potrei mai comportarmi in modo tanto egoista"
 
"Allora potremmo recarci al tempo questa sera stessa!" esclamò una sempre più radiosa Fresia
 
"Non sarebbe meglio aspettare la luce del giorno, dolce Fresia?" domandò Veirhal che ora non era più così ansioso di ripartire
 
"Preferirei anch'io evitare l'oscurità ma, purtroppo, non ci è concesso il lusso di scegliere, il sigillo imposto dal nuovo tesoro è in via di cedimento, dobbiamo sostituirlo ora"
 
Detto ciò la ragazza prese per mano Veirhal e fece segno a Julian di seguirla; il biondo recepì l'invito e si incamminò per raggiungere i due che gli stavano davanti mentre, di nascosto dietro di lui, anche Sophia con la madre e altre del villaggio completavano il silenzioso corteo.
Salirono la lunga scalinata di pietra che portava al tempio tenendo d'occhio la luce crociata della luna piena ormai prossima al sigillo. Arrivati in cima, videro il sigillo, una sorta di emblema senza serratura poso tra le due ante del portone, spezzato e delle alcune sferzate d'aria nera che fuoriuscivano dal vestibolo dell'edificio.
 
"Non è un buon segno!" esclamò spaventata la sacerdotessa
 
"Non deve preoccuparsi, nobile Fresia" replicò Veirhal "ci penserà Julian a risolvere questa situazione"
 
Confortata dalle parole del duellante granroriano, la ragazza spalancò il portone e fece strada al corteo all'interno dell'oscurità del tempio; percorsero un lungo corridoio che li condusse ad una porta che dava su una sala di notevoli dimensioni, completamente vuota ad esclusione di una sorta di scultura, un grosso cerchio di pietra sormontato da un cilindro di identico materiale, dalla quale proveniva l'unica luce della stanza, una luce rossa scaturita da una carta fluttuante posta sopra il cilindro.
Il gruppo entrò nella sala della luce rossa sotto la consueta guida di Fresia; con l'arrivo dei visitatori, i fasci luminosi si intensificarono, aumentando sia in numero che in intensità, e fendettero l'oscurità circostante fungendo da faro per Julian e i suoi amici che così poterono raggiungere quella sorta di altare evitando le trappole.
Giunti al cilindro i due stranieri rimasero ad osservare la carta, incantati.
 
"E' Siegfried Drago Imperiale" spiegò Fresia rompendo il silenzio "è il nostro secondo tesoro e, tramite un rito di consacrazione, può acquisire lo stesso potere sigillante della carta leggendaria però…"
 
"Però?" incalzò Julian curioso
 
"Però come vi ho già detto, a differenza del tesoro leggendario, questo tesoro ha bisogno di essere periodicamente riconsacrato, altrimenti perde ogni potere"
 
"Immagino che tutto ciò vi dia molte preoccupazioni" osservò Veirhal intromettendosi nella conversazione
 
"Immagina bene comandante Olamaris" replicò dolcemente la sacerdotessa "purtroppo il rituale è tutt'altro che breve e ho sempre paura che possa accadere qualcosa, soprattutto alle apprendiste…"
 
"Capisco!"
 
"… Considerate poi anche che non ci è mai capitato che la luce della carta si facesse così intensa" proseguì la giovane "di solito, il rito siamo costretti a farlo in un ambiente molto più oscuro"
 
"Beh, ora non si dovrà più preoccupare di questo" le sorrise il pilota della Stella Blu "adesso Julian sostituirà la carta e…"
 
La frase del granroriano venne interrotta da un rumore sordo di ignota provenienza, un vento gelido iniziò a spirare con maggiore violenza nella stanza affievolendo sempre più la luce rossa emanata dalla carta.
 
"Ma che succede?!" fece Julian
 
"Non lo so!" replicò terrorizzata la sacerdotessa stringendosi al braccio di Veirhal
 
"Ahahah, finalmente dopo migliaia di anni sono di nuovo libero" sibilò una voce dal fondo della stanza
 
"NO, NON PUÒ ESSERE!" gridò la ragazza correndo in direzione della voce "C'E' UNA CREPA NEL MURO, LO SPIRITO SI E' LIBERATO"
 
Una nuvola di fumo molto più densa del normale cominciò a volteggiare nell'aria sopra e tra il gruppo di persone creando scompiglio.
 
"Esatto sacerdotessa!" ringhiò  "e ora scatenerò tutto il mio potere!"
 
"Dobbiamo fermarlo in qualche modo" disse Veirhal
 
"Per prima cosa dovrò sbarazzarmi della carta che mi ha imprigionato!" gridò l'ombra avvicinandosi al cilindro "ma questa non…"
 
"E' questa che desideri!" esclamò Julian "potrai averla solo se mi sconfiggerai in un duello"
 
"Un duello? Intendi un duello a Battle Spirits?"
 
"Esatto bastardo, preparati alla sconfitta… VARCO APRITI! ENERGIA!"
 
Come era stato per precedente duello, Julian venne trasportato sul terreno di gioco; dall'altro lato del campo la postazione era, in realtà, vuota, c'era solo la solita nuvola nera che si muoveva rilasciando una scia oscura.
Contemporaneamente, sulle piattaforme volanti con gli spalti a lato dell'anello roccioso apparvero anche Veirhal e le ragazze del villaggio tutte ansiose di assistere alla lotta che per loro avrebbe potuto significare avere una certezza in più per il futuro.
 
"Come diavolo può fare a duellare se non ha nemmeno un corpo?" protestò il comandante della Stella Blu
 
"Effettivamente non lo so" replicò Fresia "le antiche storie affermano che gli spiriti avessero bisogno di impossessarsi di un corpo fisico per poter compiere certe azioni"
 
"Ehi tu!" esclamò Julian intuiti i discorsi degli spettatori "hanno ragione, ti serve un corpo per duellare"
 
"Ok,che ne dici di questo!"
 
In un secondo la nube nera si espanse fino a raggiungere le dimensioni di un essere umano, cominciò ad assumere una forma  e in pochi secondi completò la trasformazione; il risultato fu incredibile e inquietante al tempo stesso, dove poco prima c'era solo aria oscura ora stava una replica del duellante inglese del tutto identica a lui se non per gli occhi, più allungati e minacciosi, e per l'armatura, che in realtà non sembrava esserci se non fosse stato per i cinque nuclei posizionati due sulle spalle, due all'altezza dello stomaco e uno proprio sopra il cuore.
 
"Contento? Ora indossa anche tu la tua armatura da battaglia!"
 
"Giusto!" ammise Julian "solo che… aspetta"
 
Dal nulla, si era materializzata per Julian la carta rossa che reggeva il sigillo; come per Supremo Drago del Caos, anche in questo caso la carta si posizionò all'altezza del petto e da essa scaturì una sorta di fiamma che lo avvolse. Alla dispersione del fuoco, la carta era sparita e al suo posto sul petto del duellante inglese brillava la sua vecchia armatura argentea.
 
"Perfetto! Ora possiamo iniziare, ti concedo la prima mano"
 
 
TURNO 1
 
 
Dopo che entrambi i giocatori ebbero pescato le quattro carte da regolamento, lo spirito poté finalmente dare il via al duello.
 
"Fase iniziale: fase di acquisizione"
 
Pescò la prima carta del mazzo, sorrise e sistemo le carte nella sua mano.
 
"Fase principale: evoco Teschiavolo"
 
Nella piana rocciosa apparve un luccicante simbolo viola il quale si frantumò e lasciò il posto ad uno dei demoniaci spirit dell'armata dell'ametista.
 
"A te la mossa" disse concludendo il turno.
 
 
TURNO 2
 
 
"Mazzo viola, eh? Non saresti certo il primo che mi capita di sconfiggere" disse Julian spavaldo "pronto, fase iniziale: fase dei nuclei, fase di acquisizione"
 
L'inglese aggiunse la nuova carta alle quattro che già teneva in mano. Al momento del contatto, un violento ruggito giunse alle sue orecchie "congelandolo" per alcuni secondi; sapeva benissimo di chi era quel ruggito e il bagliore rosso emesso dal suo mazzo non faceva che confermare la sua idea.
 
-E così vuoi combattere! Bene, vedrò di restare vivo fino a che non sarà giunto il tuo momento-
 
"Fase principale: evoco Lucertola Rasoio e Orsocorno, Bestia dal Volto Feroce poi elevo Lucertola Rasoio a livello 2 e concludo il mio turno… a te la mossa"
 
 
TURNO 3
 
 
"Nessun attacco? Mi deludi proprio caro il mio duellante" schernì lo spirito con voce colma di disprezzo
 
"Ti deluderò di meno quando ti avrò battuto, fidati" replicò a tono l'altro
 
"Questo non accadrà mai! Fase iniziale: fase dei nuclei, fase di acquisizione, fase di recupero"
 
Le operazioni preliminari vennero completate in pochi secondi; il Julian-replica era già pronto a passare all'azione.
 
"Fase principale: abbasso Teschiavolo a livello 1 ed evoco Balam, Guerriero delle Tenebre a livello 2!"
 
"Wow, uno spirit con Attacco Tenebra!" esclamò l'inglese osservando il demone apparire dalla parte opposta dell'anello "dici che dovrei fare attenzione?"
 
"Smettila di prendermi in giro! Fase d'attacco: Balam ti ordino di attaccare!"
 
Rispondendo all'ordine del suo padrone, lo spirit attivò i razzi che portava sulle spalle e scattò alla velocità della luce fino al centro del terreno di gioco; qui accese i suoi enormi pugni e, dopo aver creato una minacciosa sfera simile ad un piccolo Sole, la scagliò con violenza verso l'avversario.
 
"Ne rispondo con la vita!" rispose Julian osservando la palla incandescente schiantarsi contro la barriera viola per poi distruggerla insieme ad una sua vita
 
"Fine turno!"
 
 
TURNO 4
 
 
"Fase iniziale!" dichiarò il biondo senza perdere tempo
 
Rapidamente, accrebbe il numero di nuclei, pescò la carta e riportò nella riserva i due nuclei negli scarti; osservò con attenzione le carte che aveva in mano: se voleva resistere fino al momento atteso doveva erigere assolutamente una sorta di scudo.
 
"Fase principale: evoco Arc, Prode Alabardiere e vi posiziono un nucleo supplementare dopodiché elevo a livello 2 Lucertola Rasoio…"
 
La tensione, sia sugli spalti sia in campo, era palpabile, tutti aspettavano il primo attacco dell'umano nei confronti dello spirito.
 
"A te la mossa"
 
 
TURNO 5
 
 
"Sei un vero codardo!" rise cattiva l'ombra "non avrò alcun problema a sbarazzarmi di un duellante tanto mediocre; fase iniziale…"
 
Il mostro recuperò la nuova carta dal suo mazzo e ghignò per l'ottima pescata, se tutto fosse andato come pensava presto la sua strategia avrebbe avuto l'effetto che sperava.
 
"Fase principale: attivo il nexus Crocevia del Destino"
 
Una nebbia viola dall'aria tossica cominciò ad emergere dalla terra rocciosa del terreno di gioco, ammorbando gli spirit pronti per la lotta.
 
"Preparati ad assistere ad una lezione su come si duella, rifiuto!" gridò la replica "fase d'attacco: attacco con Balam!"
 
Come nel turno precedente lo spirit sbatté i pugni con aria minacciosa e partì alla carica.
 
"AZIONE LAMPO!!" urlò con un tono disumano "attivo la carta magia Pescata Mortale, grazie ad essa posso aggiungere 1000 PB al mio spirit attaccante e, in aggiunta, pescare una carta dal mazzo"
 
Aggiunse una carta alle tre che teneva in mano dopodiché ne prese una e si preparò a proseguire il suo attacco.
 
"E ora… DI NUOVO AZIONE LAMPO!!" gridò violento "utilizzo Danza Macabra! Pago il costo abbassando Balam a livello 1; scarto le tre carte che mi rimangono in mano e TI OBBLIGO A FARE ALTRETTANTO CON I NUCLEI SUI TUOI SPIRIT!!!"
 
Un nucleo da ogni spirit controllato da Julian si spostò nella riserva e Orsocorno, rimasto senza nuclei, venne eliminato del gioco finendo tra gli scarti.
 
"Tutto qui quello che sai fare?" ironizzò l'umano "rispondo al tuo attacco con la vita"
 
Una serie di pugni, potenti come martelli e veloci come i proiettili di una mitragliatrice, si abbatte sulla barriera viola formatasi intorno alla postazione dell'inglese; il dolore fu intenso ma il duellante non diede alcun segno di cedimento.
 
"A te la mossa!"
 
 
TURNO 6
 
 
"Fase iniziale: fase dei nuclei, fase di acquisizione e fase di recupero"
 
Carta nuova, ghigno nuovo; stava andando tutto secondo i piani dell'inglese, mancava poco al SUO arrivo.
 
"Fase principale: attivo il nexus Divinità nelle Sacre Montagne ed evoco La-Diablord a livello 2, elevo poi anche Lucertola Rasoio a livello 2… a te la mossa"
 
 
TURNO 7
 
 
Lo spirito era sempre più confuso dal comportamento del suo avversario; la sua strategia era incomprensibile, continuava ad evocare nuovi spirit ma non attaccava mai, non aveva ancora utilizzato una singola magia e non aveva mai nemmeno provato a bloccare un attacco.
 
-Comincio a pensare di averlo sopravvalutato- rifletté prima di passare all'azione "fase iniziale: fase dei nuclei, fase di acquisizione e fase di recupero"
 
Le pupille del mostro si dilatarono dall'eccitazione alla vista della carta appena acquisita, era il primo chiodo sulla bara del suo avversario.
 
"Fase principale: evoco lo spirit immortale, Deathcarabia, Prode Infernale" sibilò l'ombra osservando il suo spirit apparire sul terreno di gioco "elevo Balam a livello 2 e poi fase d'attacco: attacco con Balam!"
 
"Rispondo al tuo attacco con la vita!" replicò Julian senza sorprendere l'avversario
 
"Termino qui il mio turno!" concluse
 
 
TURNO 8
 
 
Dopo aver dichiarato le fasi, l'inglese completò le operazioni velocemente e diede uno sguardo ai due schieramenti; gli spirit viola del suo avversario erano certamente pericolosi ma in fase difensiva non erano certo efficaci come in fase d'attacco.
 
"Fase principale: attivo la magia Carta in Più; pesco due carte dal mazzo più una terza che, se è uno spirit rosso, posso tenere in mano… dato che ho pescato la magia Aura Luminosa devo rimettere la carta in cima al mazzo"
 
Per nulla sconsolato, il biondo rimise la magia in testa al suo mazzo.
 
"Evoco due Goradon; abbasso La-Diablord a livello 1 ed elevo a livello 3 Arc; infine passo alla fase d'attacco: attacco con Arc, Prode Alabardiere e La-Diablord!"
 
I due spirit ruggirono liberando il loro desiderio di combattere e sbatterono le loro ali per decollare per la prima volta in direzione del loro avversario.
 
"Attivo l'effetto di livello 1 di La-Diablord e quello di livello 2 e 3 di Arc, Prode Alabardiere, in fase d'attacco, il primo guadagna 2000 PB mentre il secondo può distruggere uno spirit avversario i cui punti battaglia siano pari o meno di 2000… dì addio a Teschiavolo!"
 
L'alabarda di Arc emise un fendente di energia rossa che colpì in pieno lo spirit viola facendolo esplodere; lo spirito sorrise soddisfatto, finalmente il suo avversario aveva deciso di battere un colpo.
 
"Rispondo con la vita all'attacco di La-Diablord e blocco Arc con Deathcarabia"
 
La carica del drago alabardiere si scontro contro il blocco saldo del demone mascherato dell'avversario; dopo un breve scontro però i punti battaglia superiori dello spirit rosso si fecero valere e il guerriero di Julian ebbe la meglio sul suo avversario.
 
"Attivo l'effetto di Deathcarabia al momento della distruzione; scarto la prima carta del mazzo e, se essa è uno spirit viola, posso mantenere lo spirit distrutto sul terreno di gioco in recupero" spiegò osservando la carta predestinata voltarsi e spostarsi negli scarti "ho scartato lo spirit Teschiavolo quindi dai un bel saluto di ben ritrovato al nostro comune amico"
 
Una nube viola emerse dal terreno di gioco in un'area circoscritta; da essa,due occhi gialli colmi di malvagità brillarono come fari nella notte rivelando, dopo che la nebbia si fu diradata, il ritorno dello spirit.
 
Contemporaneamente il secondo spirit attaccante di Julian volò ad alta velocità in direzione del nemico; giungo circa a metà del terreno, aprì la sua mano destra e sparò una palla infuocata che impattò con violenza contro la barriera dell'avversario spezzandola.
In un primo momento un'esplosione di polvere oscurò a Julian e agli spettatori la vista dello spirito ma dopo alcuni secondi la nebbia si diradò rivelando l'accaduto: una vita del duellante avversario era deflagrata… e con essa una parte del corpo, il fianco sinistro per la precisione, che aveva assunto.
 
"Ma allora le sue vite…" sussurrò la sacerdotessa spaventata
 
"Esatto! Le mie vite sono proprio NEL mio corpo"
 
"Ma quindi se lui perdesse tutte le vite… JULIAN DISTRUGGILO, LIBERACI PER SEMPRE DA QUESTO FLAGELLO!!!" esultò ricolma di felicità
 
"Agli ordini, lady Fresia!" replicò Julian sempre più determinato "a te la mossa schifoso essere"
 
 
TURNO 9
 
 
"Oh, finalmente hai attaccato vigliacco!" esclamò rabbioso "fase iniziale: fase dei nuclei, fase di acquisizione, fase di recupero"
 
"E' inutile che ti atteggi tanto; un vecchio libro di noi umani recita: "polvere sei e polvere ritornerai"; è quello il tuo destino!"
 
"STA ZITTO!! Fase principale: evoco un secondo Balam, Guerriero delle Tenebre; abbasso il primo Balam a livello 1 ed elevo a livello due Deathcarabia e il nexus" sibilò osservando i nuclei che si spostavano come aveva comandato "fase d'attacco: DEATHCARABIA ATTACCA!!"
 
"Hai appena scritto la tua condanna… azione lampo! Utilizzo Fuoco della Vittoria! Pago il suo costo con i nuclei di Arc, Prode Alabardiere che si abbassa a livello 1"
 
"Al diavolo… hai ragione, distruggi pure i miei spirit"
 
"Veramente io vorrei distruggere solo un tuo Balam, il mio bersaglio è il tuo nexus!"
 
"COSA?!"
 
La carica dello spirit e della gigantesca V infuocata si incrociarono senza toccarsi e proseguirono verso le rispettive destinazioni.
 
"Ah, avevo dimenticato, ne rispondo con la vita"
 
Lo spirit e la magia portarono a termine i loro compiti. Lo spirito era sul punto di crollare a terra dallo sconforto; aveva solo uno spirit bloccante ed era senza carte in mano con quattro vite ed uno schieramento avversario di cinque spirit; aveva perso.
 
"A… a te la mossa"
 
 
TURNO 10
 
 
"Non piangere bambino, non sarà questo il tuo ultimo turno" disse Julian con tono di scherno
 
"VAI AL DIAVOLO!!"
 
"Ah, però non devi certamente pensareche ti lascerò vincere… fase iniziale: fase dei nuclei, fase di acquisizione e fase di recupero"
 
In tutta tranquillità, il duellante inglese sollevò dal suo mazzo Aura Luminosa, la carta che il turno prima era stato costretto a riporre sul mazzo; non era assolutamente preoccupato per il futuro undicesimo turno dello spirit; qualunque cosa fosse successa il suo piano non sarebbe cambiato, del resto era sicuro che lui sarebbe arrivato.
 
"Fase principale: elevo La-Diablord a livello 3, Arc, Prode Alabardiere a livello 2, Lucertola Rasoio a livello 2 e aggiungo un nucleo a testa sui due Goradon… turno concluso"
 
 
TURNO 11
 
 
Lo spirito non capiva più nulla; il suo avversario stava giocando in modo assolutamente insensato, la sua strategia era assolutamente impossibile da comprendere.
Passò le fasi preparatorie divorato dai suoi stessi pensieri, tanto che quasi non si accorse che la carta che aveva appena pescato avrebbe potuto dargli una nuova possibilità.
 
"Fase principale: abbasso a livello 1 Deathcarabia ed evoco Vergine di Bronzo, attivo poi il suo effetto al momento dell'evocazione che mi consente di pescare una carta dal mazzo"
 
La mano si mosse velocemente verso la pila di carte e prese quella che stava in cima, la girò e rise… rise di gusto.
 
"I-il destino m-mi vuole vincitore… utilizzo il nucleo di Vergine di Bronzo per richiamare al mio servizio uno dei demoni supremi… EVOCO BELZEBEAT DEI SETTE SHOGUN!!!"
 
L'ametista simboleggiante lo spirit si spezzò e dalla nube di energia sprigionata emerse una gelatinosa sfera nera. La superficie del globo venne squarciata da due artigli provenienti da dentro e da esso uscì un mostruoso spirit dalla pelle bianca e dal petto violaceo: fisicamente era un enorme ibrido di varie creature quali insetti, felini e altri e nella sua mano destra impugnava una spada viola.
 
"Attivo l'effetto di Belzebeat all'evocazione che mi permette di evocare i miei spirit con effetto Attacco Tenebra negli scarti a costo zero, a patto che questi abbiano una somma di costi inferiore o uguale a tredici… quindi evoco di nuovo Balam e due spirit Globo Artigliato che avevo scartato per effetto di Danza Macabra"
 
Lo spirit extra raro alzò le braccia e, tramite la consueta nube, richiamò alla battaglia i tre spirit citati.
 
"HAI COMMESSO UN ERRORE IMPERDONABILE NON FINENDOMI NEL TURNO PRECEDENTE; ORA IL MIO SCHIERAMENTO DI SPIRIT E' INVINCIBILE E QUESTO TURNO SARÀ L'ULTIMO DEL DUELLO!!" urlò l'ombra "NON SEI STATO DEGNO DEL RUOLO DI PROTETTORE DI QUESTO LUOGO, ORA, PER COLPA TUA, TUTTE LE PERSONE D QUESTO VILLAGGIO MORIRANNO!!"
 
"In realtà sei tu che non hai capito niente!" esclamò a sorpresa Julian "io non ho certo dimenticato il mio compito di proteggere Sophia e le altre, ma c'è anche un amico che ha bisogno di combattere con me, almeno una volta prima dell'addio… e ora attacca pure se vuoi"
 
Lo spirito osservò il suo avversario afferrare minacciosamente una delle due carte in mano e una strana sensazione percorse la sua essenza; il suo sguardo passò in rassegna le truppe a sua disposizione e capì di non avere tutto il vantaggio che pensava di avere: quattro dei suoi sei spirit potevano essere facilmente eliminati da una delle celebri magie distruttive del mazzo rosso; in più, a livello 1, Deathcarabia non poteva contare sull'Attacco Tenebra e lo stesso Belzebeat non era poi così letale al suo livello minimo.
 
"Per questa volta sono costretto a cedere la mano ma non preoccuparti, è impossibile che tu riesca a distruggere tutti i miei spirit e a colpire le mie quattro vite in un solo turno; al mio prossimo turno, quando avrò elevato Belzebeat al terzo livello non avrai più scampio!"
 
 
TURNO 12
 
 
"Hai finito di parlare a vanvera idiota" replicò sprezzante l'inglese "sai, la maggior parte dei duellanti che ho affrontato nella mia vita parlava la metà di te e giocava dieci volte meglio"
 
"Senti, senti, questo tuo fare il gradasso anche se la battaglia è persa ti fa quasi onore"
 
"Ma sta zitto per favore… fase iniziale: fase dei nuclei, fase di acquisizione e fase principale"
 
Fines sollevò la carta che la sorte gli aveva donato e la guardò.
 
"Finalmente sei arrivato" sussurrò sottovoce "fase principale: abbasso a livello 1 Arc e Lucertola Rasoio e sposto nella riserva anche i due nuclei in più che si trovano sui due Goradon"
 
Osservò per qualche secondo i sei nuclei he splendevano nella riserva ansiosi di diventare lo strumento che avrebbe permesso la sua discesa tra i mortali.
 
"Stavo aspettando solo lui, ringraziami spirito malvagio perché stai per assistere alla venuta tra gli uomini della sola e unica divinità dell'Impatto Devastante… EVOCO IL LEGGENDARIO SPIRIT ROSSO, SUPREMO DRAGO DEL CAOS!!"
 
Il simbolo rosso si ruppe e una nebbia nera comincio a propagarsi a macchia d'olio; dalle profondità di quell'oscurità emerse un possente torace e quattro arti da esso separati, lungo la schiena e il collo invece una serie di fasci filamentosi neri si intrecciavano andando a formare le ali e lo spettacolare volto del drago.
 
"Ora tolgo i nuclei dai due Goradon e, con quello rimasto nella riserva, elevo il nexus a livello 2… e ora fase d'attacco: Supremo Drago del Caos attacca!"
 
Il ruggito di guerra dello spirit rosso fu cosi potente che scosse la terra dell'anello di gioco con la stessa intensità di un potente terremoto; accanto a lui La-Diablord si circondo di un'intensa aura rossa e lanciò un raggio in direzione del drago pronto all'attacco.
 
"Grazie all'effetto di La-Diablord a livello 3, i miei spirit del genere "Divinità vanesia" o "Generale semidivinità" sono trattati sempre come se fossero al loro livello massimo, Supremo Drago del Caos è del genere "Divinità vanesia" e quindi si eleva automaticamente a livello 3, a 20000 PB!" spiegò esaustivamente Julian "E ORA COLPISCI!! VAI CON L'IMPATTO DEVASTANTE!!!"
 
Il battito d'ali dello spirit alzò una colte di polvere sul terreno di gioco che oscurò la vista dello sfidante; quando la nuvola si diradò, il drago ne emerse volando ad una velocità sorprendente data la sua stazza; roteò su se stesso e si circondò del suo stesso fuoco caricando verso gli spirit avversari come una furia.
 
"Blocco con Balam"
 
La carica del dragone travolse in pieno il demone annientandolo ; lo spirito sorrise convinto che ormai tutto fosse finito ma immediatamente si accorse che la carica del essere leggendario non si era affatto arrestata.
 
"Grazie al potere di La-Diablord posso anche attivare l'effetto di livello 3 di Supremo Drago del Caos che mi consente di recuperare lo spirit ogni volta che questo sconfigge uno spirit di costo 5 o meno e dato che Balam ha costo tre, lo spirit recupera!"
 
"COSA?! NO, NON PUÒ ESISTERE UN EFFETTO DEL GENERE!!!"
 
"E invece esiste… forza, secondo attacco!"
 
"No, non…" strillò l'ombra in confusione "blocco con… b-blocco co-con… blocco c-con Belzebeat di costo 7"
 
L'extra raro fece un cenno d'assenso al suo padrone e lanciò la sua spada violacea che tuttavia si infranse sullo spirit come se questi fosse un muro; rimasto completamente inerme il demone viola non poté fare altro che attendere la propria fine.
 
"Sono salvo, s-s-sono sa-sa-salvo… s-sono..." balbettò il mostro
 
"Mi dispiace deluderti me non sei affatto salvo, io ho ancora un debito da riscuotere" replicò spietato il biondo inglese "attivo l'effetto di livello 2 del nexus grazie al quale, quando un mio spirit con effetto Impatto Devastante porta il primo attacco del turno quello spirit va in recupero!"
 
"N-non è po-possibile!"
 
"Supremo Drago del Caos vai con il tuo terzo attacco!"
 
"Blocco con Balam!"
 
"Costo 3; recupera di nuovo, quarto attacco!"
 
"Blocco con Globo Artigliato"
 
"Costo 3; recupera ancora, quinto attacco!"
 
"Blocco con il secondo Globo Artigliato"
 
"Costo 3; recupero e sesto attacco"
 
"Blocco con Deathcarabia, a-attivo il suo effetto al momento della distruzione e scarto la prima carta del mio mazzo"
 
Lo spirito osservò senza troppa speranza la carta appena scartata; niente da fare, era la magia Colpo Venefico.
 
"Costo 5; nuovo recupero e nuovo attacco"
 
"Attivo l'effetto Immortalità di Beldegaulle dei Sette Shogun che ho scartato per effetto di Danza Macabra, quando uno spirit di costo 5 o 4 viene eliminato posso evocare Beldegaulle a costo zero dagli scarti"
 
In una nube di fumo viola lo spirit mai evocato prima fece il suo ingresso sul terreno di gioco; la sua battaglia tuttavia durò solo un instante, il tempo di essere travolto dall'inesorabile Impatto Devastante del suo leggendario avversario.
 
"Costo 3; siamo all'ultimo recupero" esclamò Julian dando uno sguardo pieno d'orgoglio alla sua schiera di spirit "Lucertola Rasoio, Arc, Prode Alabardiere, La-Diablord e Supremo Drago del Caos... ATTACCO FINALE!!!"
 
Il quattro partirono all'attacco insieme. La lama di Lucertola Rasoio, l'alabarda di Arc e la palla di fuoco di La-Diablord frantumarono il fianco destro e le due spalle della replica i quali, dopo ciò, si disposero a lato come per tributare onore a colui che si apprestava ad eseguire l'ultimo attacco.
 
Il drago si immise in quel corridoio ad alta velocità, era la sua ultima carica; l'Impatto Devastante divino del guerriero leggendario si scontrò con la barriera rossa dell'avversario che, terrorizzato, non poteva fare altro che guardare in faccia la sua fine.
 
Fu un secondo; il nucleo esplose, il petto e il cuore si squarciarono; una nuvola di fumo invase la postazione del mostro ma a tutti era chiaro che, questa volta, da essa non sarebbe emerso nulla.
 
Era tutto finito, lo spirito era sconfitto per sempre.
 
 
Note: Julian aggiunge momentaneamente Supremo Drago del Caos e La-Diablord al suo deck principale.
 
 
 
SPAZIO DELL'AUTORE
 
E questo è il quinto capitolo di questa, forse, lunghissima avventura che vi sto raccontando, per prima cosa ringrazio tutti i lettori e recensori dei capitoli precedenti e in particolare il nuovo arrivato KiVAlix_Explosion che ha inserito questa storia tra le seguite, spero di non deluderti in futuro.
 
Riguardo al capitolo posso dire che sono piuttosto soddisfatto, e sono due capitoli consecutivi che lo sono, è un miracolo, di come è venuto ad eccezione del duello (sia chiaro, non per una ragione tecnica; è che purtroppo nonostante ami alla follia le duellanti viola (MAI SHINOMIYA!!), le carte viola sono invece quelle che mi piacciono di meno).
 
Venendo poi al contenuto invece, una grande svolta vi avevo promesso e una grande svolta ci è stata, ovviamente non sto parlando delle imprese di Julian alla guida della Stella Blu bensì dell'addio tra il guerriero rosso e Supremo Drago del Caos e del "reclutamento" di Siegfried; lo so che in realtà non si parla direttamente di queste cose nel capitolo ma immagino che la maggior parte di voi l'avrà intuito. Per quanto riguarda invece la prima parte, far imparare a Julian a pilotare la nave è stata una scelta che si è resa necessaria in quanto più avanti, indicativamente, dall'arrivo di Magisa in poi, il gruppo non rimarrà sempre unito e quindi ho preferito far imparare a Julian a guidare sin da questo capitolo per non ritrovarmi la questione più avanti.
 
Questo capitolo è un buon esempio di quale sarà il tono della vicenda. Da convinto (e forse pazzo) assertore che nulla si sposi meglio con il drammatico, e in certi casi perfino con l'angst, dello humor, cercherò sempre di alternare momenti anche molto drammatici ad altri scherzosi o ironici; spero così di riuscire a rendere la storia sempre ben bilanciata, in caso contrario siete liberi di avvertirmi.
 
Per finire, amici lettori, tenete ben d'occhio la parte "filosofica" in cui Veirhal spiega cos'è veramente un duello di Battle Spirits; il concetto espresso in realtà non è proprio farina del mio sacco, è più un riadattamento di un concetto espresso in "Battle Spirits Heroes" (quarta serie dell'anime, quella dopo "Brave", per intenderci).
 
Grazie a tutti per aver letto e alla prossima.

 
Ciao da ShawnSpenstar
 
P.S: volevo avvisarvi che, dato che il sesto capitolo l'ho iniziato appena adesso, il prossimo aggiornamento potrebbe arrivare tra un bel po' (considerate che tra poco torna pure l'università) per cui vi supplico di essere pazienti; grazie dell'attenzione.
 
Ah, ed ecco a voi il mazzo dello spirito malvagio che Julian ha dovuto fronteggiare in questo capitolo; il suo mazzo è molto ispirato a quello che, in "Dan, il guerriero rosso", l'Hideto posseduto usa contro Kenzò alla semifinale del torneo di Gran RoRo.
 
DECK: 42 carte
 
Belzebeat dei Sette Shogun x 1, Berith Artigli Micidiali x 1, Deathcarabia, Prode Infernale x 1, Zanba Prode Mietitore x 1, Beldegaulle dei Sette Shogun x 2, Balam Guerriero delle Tenebre x 3, Vergine di Bronzo x 2, Globo Artigliato x 2, Anime Vaganti x 3, Teschiavolo x 3, Danza Macabra x 2, Telescopio Killer x 2, Sarcofago Trafitto x 3, Bilancia Letale x 2, Pescata Mortale x 1, Furia di Turon x 1, Controllo della Mente x 1, Colpo Venefico x 1, Cattedrale Purpurea x 2, Tempio Diroccato x 2, Crocevia del Destino x 1
 
Successione turni
 
Turno 1: Teschiavolo, Crocevia del Destino, Balam Guerriero delle Tenebre, Danza Macabra + Beldegaulle dei Sette Shogun
Turno 2: Lucertola Rasoio, Orsocorno, Bestia dal Volto Feroce, Carta in Più, La-Diablord + Divinità nelle Sacre Montagne
Turno 3: Globo Artigliato
Turno 4: Arc, Prode Alabardiere
Turno 5: Pescata Mortale (Globo Artigliato)
Turno 6: Fuoco della Vittoria
Turno 7: Deathcarabia, Prode Infernale
Turno 8: Goradon (Goradon, Fuoco della Vittoria, Aura Luminosa), Teschiavolo
Turno 9: Balam Guerriero delle Tenebre
Turno 10: Aura Luminosa
Turno 11: Vergine di Bronzo (Belzebeat dei Sette Shogun)
Turno 12: Supremo Drago del Caos, Colpo Venefico
  
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