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Autore: BlazeHope    25/09/2014    2 recensioni
In seguito ad un brutto incidente, Adeline, una ragazza italiana di appena 17 anni, si troverà a girare l'Europa al fianco del suo idolo, Justin Bieber. Tra i due nasce subito una grande intesa che verrà compromessa da un accordo stipulato dai ragazzi. Tutto ciò li porterà a prendere strade diverse allontanandosi per molto tempo, ma quando per sbaglio il loro cammino si incrocerà nuovamente i giovani amanti capiranno che quello ciò che li lega non potrà mai scemare.
Adeline era diversa, molto diversa.
Adeline e Justin.
p.s. Tengo a precisare che sono pienamente consapevole dell'errore grammaticale riportato nel titolo assicurandovi che è assolutamente volontario in quanto per chi non lo sapesse porta il medesimo nome di una canzone di Justin.
Buona lettura,
con affetto
-Blaze
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 17.
Ben presto spensero le luci e io fui di nuovo sola
con l’unica compagnia del mio cervello iperattivo
e tutti i miei fantasmi.


La cerimonia, dopo il nostro arrivo, cominciò senza ulteriori intoppi. Fu celebrata nella chiesa cattolica del buon pastore, lungo la Bedford Drive di Los Angeles. Non c’era molta gente, avevano deciso di fare qualcosa di intimo, ma non troppo, riunendo nel loro giorno amici e parenti più stretti. 

Madison fece il suo ingresso in chiesa, preceduta dalle sue damigelle, con indosso un abito semplice ma elegante, che le stava alla perfezione. 
Gli occhi lucidi dall’emozione erano nascosti dal velo, che le ricadeva morbido sul viso. Era veramente bellissima. 
Nonostante tutto non riuscii a staccare gli occhi da Adelina, la quale continuava a cercare lo sguardo di quello spilungone che l’aveva accolta prima.

Finita la messa ci dirigemmo tutti al Fleur De Lys a Beverly Hills, dove si sarebbe tenuta la cena. I tavoli degli invitati erano disposti a bordo piscina, mentre quello degli sposi era posto sotto un piccolo gazebo avvolto da nastri color panna, mossi da quel poco di vento che rendeva l’aria fresca.  
Dopo l’ingresso degli sposi e l’aperitivo traslocammo all’interno, nella sala da ballo dove un dj dall’aria esperta giocava con i suoi attrezzi facendo divertire gli invitati.
Mi appoggiai a una delle colonne sorseggiando il mio drink e guardando la gente lasciarsi andare in danze stranissime.
Tra la folla scalmanata riuscii ad individuare Adel, stava danzando con il piccolo Jaxon. Sorrisi.

Bella vero?
Come?
E’ bella Adel, vero?
Oh, si. Molto bella.
Finalmente si è ripresa.
Perché, cosa le è accaduto? 
Eh, l’incidente l’ha destabilizzata molto.
Scusa, non ti seguo.-Tom Odell, il fidanzato di Adel, continuava a parlarmi mentre insieme guardavamo lei giocare con i vari bambini presenti in sala, sopratutto tenendoocchio Jaxon e Jaz. Anche se ripensandoci non li aveva mai incontrati in quel periodo passato con me.
La prima volta che l’ho vista era in lacrime al Royal Park di Londra, a notte inoltrata, in una sera di primavera. Ci scontrammo per puro caso, lei correva disperata e io cercavo l’ispirazione per un nuovo pezzo. La mattina seguente mi recai all’Hotel per parlare con lei ma mi comunicarono che aveva preso il primo volo per l’Italia. Non mi raccontò mai perché quella sera stesse piangendo. 
Un giorno, dopo aver passato mesi a scriverci esclusivamente su Twitter mi decisi e regalarle un telefono e, dopo poco tempo, andai a trovarla. Rimasi a casa sua per un po’, finché la notizia della gravidanza turbò sua madre, così preferii prendermi Adel e portarla in Francia per una breve vacanza. I mesi passavano e il bambino cresceva sano, era una bimba.  Superato il panico Adelina sembrava veramente felice di portarla in grembo, era rinata, sembrava una nuova persona, forte, determinata e pronta a tutto. Una vera mamma.
Poi l’incidente cambiò tutto. Non tocco più cibo per molto tempo, la sua pelle sembrava una sfoglia di riso, dalla quale si intravedevano le vene. Perse moltissimo peso, rischiando di diventare anoressica. Non volle mai più sapere del pattinaggio, dell’arte, niente di niente. Costruì una barriera intono a lei, come uno scudo protettivo, per nascondersi dal mondo, dalla vita. Fu così per quasi tre anni, parlava a stento e solo con me e sua mamma. Passava le giornate in giardino, seduta, con il vento che le scompigliava i capelli.
Stanco della situazione comprai casa a Londra, nel punto più lontano dall’Hilton e la portai lì, a vivere con me. Inizialmente cadde in depressione ancora più di prima, poi, col passare del tempo, cominciò a riprendersi.
Adesso eccola qua, dopo cinque anni, sana e forte come una roccia, sempre con un sorriso vero stampato in viso. A guardarla sarebbe impossibile credere che abbia passato tutto ciò, eppure. Ecco la mia donna, la mia futura moglie.

Tua futura cosa? -Chiesi con gli occhi di fuori.
Moglie, ci sposiamo fra cinque mesi.
Congratulazioni.

Detto ciò uscii fuori a prendere aria e un’altro drink. Ero sconvolto, bloccato…La mia Adelina aveva avuto in figlio con quello spilungone, il quale non contento se la voleva pure sposare!
Bere, si, ho bisogno di bere. 
Passai tutta la sera accovacciato su uno sgabello del chiosco, allestito per i vari cocktail, finché qualcuno non venne a sollevarmi la testa dal bancone. 

Justin, va tutto bene?
Adel, certo.
Queste bestioline ti volevano salutare. -sorrise tranquilla.
Ciao bestioline.
Bibo, perché parli così?
Come tesoro?
Sembri arrabbiato- disse Jaz sedendosi sulle mie ginocchia.
Oh, no farfallina. Bibo è solo stanco.
Ah, okay. La conosci Adelina?
Certo che la conosco amore.
Vero? Io la adoro. Jaxon dice che sono fidanzati ma in verità la vuole come baby sitter.
Ma tu lo sapevi che tanto tempo fa io e lei eravamo fidanzati?
Veramente?
Si
Perché non lo siete più ora?
Sai, per via del lavoro. Lei è dovuta tornare dalla sua famiglia in Italia e io dovevo lavorare fuori così siamo rimasti amici.-vidi Adelina sorridere ai bambini, ma qualcosa nei suoi occhi cambiò.
Ora siete nuovamente insieme, perché non tornate fidanzati?
Perché ormai ci siamo fatti una nuova vita, io sono sposato con Selena e lei sta per sposarsi con Tom, io devo pensare al lavoro e alle fan e lei al suo bambino, al suo matrimonio..
Adelina hai un figlio?-chiese Jaz perplessa. Vidi la bionda sbiancare, mentre gli occhi le diventavano lucidi.
No, scusate ma Tom mi aspetta.-rispose severa, liquidandoci per scappare via. Ma questa volta non l’avrei lasciata andare, non di nuovo. Prima doveva spiegarmi un po' di cose.
Adelina.. Adelina fermati! Perché scappi!?
Lasciami stare!
No, non ti lascio stare. Smettila si scappare una volta per tutte e affronta le situazioni! Sei già fuggita una volta da me e non te lo lascerò fare una seconda.Passarono pochi secondi prima che cadesse con le ginocchia sul prato, con le mani strette al petto. Avevamo corso molto, nel gridino della villa, tanto da non sentire più la musica.
Mi accostai accanto a lei, accarezzandole dolcemente la schiena.
Non farlo di nuovo, ti prego. Non chiuderti di nuovo, rendimi partecipe della tua vita. Per favore..
Questa volta è diverso…io…non posso.
Si che puoi, lo sai, a me puoi dire tutto.
Ne sei sicuro?
Certo
Cosa vuoi sapere?
Perché hai detto a Jaz di non avere un figlio? Prima ho parlano con Tom, mi ha detto che mentre eri incinta ti ha portato in Francia e tutte quelle cose..
Aspettavo un bambino Justin, ma non ho figli.
Scusa, non ti seguo.
L’ho perso Justin. Io…avevo letto del tuo matrimonio con Selena. Ero nervosa, triste, frustrata, così sono andata a pattinare per scaricare tutta la tensione. Correvo in pista come non mai. Quando sono tornata a casa mi sono mesa sul letto con Tom, a contemplare la mia pancia. Non era molto sporgente, leggermente accennata. Mi piaceva da morire, ma mi piaceva ancora di più che Tom fosse al mio fianco. Nonostante tutto, con lui ero felice. Durante la notte però, mi sveglia di soprassalto. Perdevo sangue. Ci fiondammo all’ospedale, ma li confermarono solo i miei presentimenti. Piansi tutta la notte, poi non piansi più. 
Mi dispiace tantissimo-la strinsi forte a me-Avrete sofferto tanto tu e Tom… io non ti sono mai stato vicino.
Justin.. io e Tom, ecco, non abbiamo mai..
Come? E il bambino allora? Mi guardò un secondo con quegli occhi color smeraldo pieni di lacrime e in quel secondo mi si aprì il mondo.-I..Io?
Si Justin, tu.
__________
Buonsalve bella gente
scusate sono in super ritardo ma mi sono trasferita da poco in America (yuppie) e sono nel bel mezzo dell'adattamento.
Vi scrivo anche dal mio primo (e ultimo sicuramente) pc
il capitolo fa cagare ma spero abbia chiarito i vostri dubbi.
scusate ma ultimamente non sono ispirata.
Con affetto
Blaze
♡

 

   
 
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