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Momento 3°: Pazzia -*
-Imperatrice?
Imperatrice Nunnaly, cosa rispondete dunque? Se voleste ascoltare il
mio modesto
parere considero assurdo perseverare con l’illogica politica
iniziata da quello,
se mi posso permettere, scriteriato di vostro fratello!
È stupido, non credete
anche voi, investire ingenti capitali per permettere una maggiore
produzione e
un più oculato sfruttamento delle risorse, per poi non
esportare i manufatti
così ottenuti?!
Il tutto magari incentivando, non so, anche i rapporti commerciali
con i vostri cosiddetti
alleati! Non fate che questa sia l’ennesima onta che la
pazzia di quell’individuo
degenere ha arrecato a questo vostro stato! L’impero di
Britannia necessita, ora
più che mai, di un leader risoluto e potente, un leader come
voi, che se,
opportunamente supportato da alleati come noi, potrà fare
grandi cose per tutti!
Ecco quindi la mia, anzi la
nostra, proposta: non vi chiediamo di condividere con noi i vostri
prodotti gratuitamente,
ma di, come dire, appoggiarci con prezzi vantaggiosi, prestando
eventualmente anche
un particolare orecchio alle nostre richieste piuttosto che a quelle di
pazzi
rivoluzionari come l’ormai ex Confederezione Cinese, per
esempio.
In cambio vi
assicuriamo il
nostro totale sostegno conro chiunque potrebbe mai mettere
in dubbio la vostra leadership;
inoltre verrete appoggiata
totalmente
in qualsiasi iniziativa deciderete di intraprendere
con tutti
quegli
stati che ultimamente premono per ottenere una maggior
autonomia... Stati come l’Area 11 se rimembro
correttamente-.
-Giappone, si chiama Giappone…- esordì l’imperatrice, stringendo la scintillante gemma come se la sua stessa vita dipendesse da quella.
-Parlate
di pazzia, facendo riferimento a mio fratello, il novantanovesimo
imperatore
Lelouch Vi Britannia… E come contraddirvi?! Ambizioso,
vanesio, rancoroso, eccessivo ed egoista, sicuramente mio fratello era
tutte
queste cose…- continuava imperterrita, mentre un sorriso di sfida si
faceva
largo sul suo viso-
-E forse, molte altre ancora...
Ma
di certo non pazzo!
Lelouch potrà anche essere stato accecato dalla rabbia e dal
desiderio di
vendetta verso il nostro defunto padre ma mai, mai,
si è dimostrato
incosciente o
tantomeno stupido nella gestione dell’impero.
Ed
io,
la sua giovane
sorellina,
non intendo certamente
essere
da meno!
La
mia giornata infatti
sarà
sicuramente piena come quella un
qualunque capo di stato
ma ciò
non mi ha impedito di dare un occhiata ai piani di
sviluppo economico e
del bilancio stilati
dal mio predecessore: l’aumento della produzione non
avrà
forse
portato agevolazioni per voi ma ha
di gran lunga
migliorato la situazione dei nostri concittadini; la
nuova ricchezza immessa nel mercato,ha
infatti permesso loro di acquistare numerosissimi
articoli a
prezzi sempre
minori. Ergo dunque che questa
pazzia,
come la chiamate voi, sia una cosa congenita nella
mia famiglia visto che non ho
la
minimamente
intenzione
di abolire o ritirare l’iniziativa intrapresa da
mio fratello, né ora, né mai!-.
Fissai
il volto
emaciato del diplomatico europeo: -Io non...-
balbettava sconclusionato.
-Mi
sembra di capire che
non abbiate
altro
da
aggiungere; se è così
vi invito
cortesemente ad abbandonare il
mio
palazzo. In
fondo è anche
per il vostro bene: non si sa mai come potrebbe reagire un folle, se
messo
sotto pressione-.
Il
conte europeo
non se lo fece ripetere due volte, dileguandosi
frettolosamente con
la coda tra le
gambe.
"Pare
proprio che questo candido giglio sia diventato una maestosa e
splendida
quercia" ghignavo, tra me e me, ripensando al povero
orgoglio ferito di
quella viscida serpe.
Un sorriso stanco si impose allora su quello sprezzante che aveva sfoggiato fino a pochi minuti prima quando, nella calma e nella quiete di quella stanza, Nunnally si lasciò andare: sparí allora l'indomita sovrana, lasciando finalmente libera quella dolce bambina che nel profondo non aveva mai cessato di essere.
-Lulù perché mi hai abbandonato?!- piagnucolava,
finalmente libera di esprimersi, -Era a ciò che pensavi
quando sognavi un tempo di pace e tranquillità per
Britannia?! Dimmi Lelouch
perché mi hai lasciato sola ad affrontare tutto questo ?!-.
Nunnally
si voltò
improvvisamente puntando un
paio di
luminosi
occhi cangianti sul mio viso, fissando quella
maschera che ci separava con un misto di consapevolezza e
rassegnazione: per un
secondo, un istante soltanto, credetti che sapesse, credetti che avesse
svelato
il mistero che si celava dietro all'emblematica
figura di Zero.
Un ultimo sorriso allora comparve sulle sue rosee labbra reali, diverso dai mille che si erano susseguiti quel giorno: un sorriso triste, un sorriso dolente che riassumeva in sé l’immenso mare di emozioni che Nunnally evidentemente sentiva per il fratello maggiore: ammirazione, affetto, indignazione ma soprattutto frustrazione, fuse in un'unica espressione.
Fin
da
quando era piccola infatti Lelouch era stato il solo su cui potesse
sempre
contare, l’unico parente, amico e confidente che le era
rimasto in mezzo ad un
oceano di biechi raggiri e morte.
Al termine di tutto però anche lui aveva finito
col tradirla,
escludendola così da una parte fondamentale della sua stessa
vita. All’improvviso
poi era
ricomparso, completamente cambiato; la giovane principessa aveva allora
sentito
le persono intorno a lei invocarlo a gran voce: Zero, Your Highness,
traditore e
assassino… Quanti nomi gli avevano dato!
Ma
a quali hai veramente prestato fede, cara
Nunnally?
Ed
infine eccolo, un
ultimo tentativo di riscatto: lo Zero Requiem!
Ma
sarà veramente bastato,
Lelouch, per rincoquistare l’amore dell’unica
persona che ti abbia veramente
apprezzato interamente ed incondizionatamente nonostante tutto?!
Un sorriso dolente: avvero
non può esistere paradosso
migliore per descrivere il loro legame, un rapporto che andava ben
oltre la
semplice parentela, come un vincolo che collega due anime destinate a
ripercorrere il medesimo cammino e a rincontrarsi un giorno, prima o
poi.
Un rapporto il loro che realmente non
aveva nulla di normale ma, in fondo, cosa mai era apparso comune o
banale
quando in ballo si trovava anche Lelouch?!
-Suz…
Zero
riconducimi
ai
miei alloggi,
te ne prego: oggi non
sono proprio in vena di sostenere altri incontri del genere- disse
infine,
chiudendosi poi in un silenzio carico di significati;
neanche
per un secondo però accennó a voler
abbandonare
la preziosa gemma violacea
che nel frattempo era tornata al sicuro, all'interno della sua
piccola taschina.
-Sei
davvero diventata splendida e coraggiosa, Nunnally, splendida
e coraggiosa proprio come una vera principessa.
Anche
tu puoi vederla, non è vero Lelouch?-
-Yes
Your Highness-.