Serie TV > JAG
Segui la storia  |       
Autore: ginny1063    27/09/2014    4 recensioni
Il mio..." C'era una volta..."
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harmon 'Harm' Rabb, Sarah 'Mac' MacKenzie, Un po' tutti
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

DEDICATE TO:
 
Al nostro temporale: a chi ci crede speciali, senza un perché. A chi ha trovato la sua goccia di pioggia in una sera d'ottobre...

 

 
 
 
 
        Pioveva. Pioveva forte quella sera d'ottobre. Il tenente colonnello Mackenzie era in piedi davanti alla finestra del suo appartamento a Georgetown e passandosi le mani sulle spalle ad intervalli irregolari cercava di non rabbrividire, mentre aspettava che il fuoco incominciasse a bruciare con vigore la legna. Era un sabato sera come tanti altri: cena veloce e un bel film per rilassarsi. Quella settimana al JAG era stata piuttosto difficile. Impegnata tutti i giorni in un processo non si era resa conto di non aver passato un momento con i suoi amici. Un po' la sua seconda famiglia. Gettò un'ultima occhiata fuori dalla finestra, pensando che non le sarebbe piaciuto guidare in quel momento. Si era anche alzato il vento e le chiome degli alberi oscillavano vistosamente, cercando riparo, forse, dagli scrosci d'acqua. Saltellò per scaldarsi e si andò a sedere vicino al camino. Sapeva perfettamente che appena si sarebbe alzata da lì avrebbe avuto ancora più freddo, ma non le interessava. Prese la coperta dal divano dietro di sé e avvoltasi in essa si lasciò cullare dalle fiamme. Non aveva voglia di fare granché. Dopo qualche minuto, senza che se ne fosse accorta, alcuni ricordi le avevano popolato il pensiero. Si abbandonò ad essi, così, semplicemente chiudendo gli occhi.
 
 
 
 
 
- Harm, dovresti cercare di mettere in ordine!-

- È in ordine, fin troppo direi...-
 
Quella sera avevano deciso di cenare insieme, così dall'ufficio erano partiti per North of Union Station, ma a metà strada erano stati sorpresi da un improvviso temporale. Adesso, bagnati, stavano cercando di asciugarsi per evitare di allagare l'appartamento.

- Sarebbe meglio che mi cambiassi, o domani sono a casa con 38 di febbre...-

- Dubito...-

- Ehi! Anche i Marines si ammalano...-

- Certo, Mac! E tu staresti a casa proprio il giorno in cui il SecNav viene al JAG per incontrare l'ammiraglio e il suo staff...-

- È già domani?-

- Mac!-

- Non...è già passato un mese? Cosa ho fatto in tutto questo tempo?-

- Sei sparita...- le parole gli erano uscite così. Si rese conto dopo di quello che aveva detto. Sarah smise di strofinarsi i capelli e poggiato l'asciugamano sul tavolo in cucina, chiese se avesse potuto usare il bagno, per poi sparire nell'altra stanza. Harm si tolse il cappotto, lui si era decisamente bagnato meno. Si passò una mano sugli occhi stanchi e tolta la divisa, approfittando dell'assenza dell'amica si mise in tuta. Cercò in qualche modo una frase per rimediare, ma in fondo aveva ragione: Sarah Mackenzie era sparita. Per un mese non aveva fatto altro che lavorare. Rifiutava gli inviti a cena di Harriet e Bud, non mangiava in pausa pranzo con loro, insomma era come se non esistesse. Tutto per una stupidissima promozione. Il SecNav, quell'odioso e pomposo individuo, aveva comunicato a Mac che probabilmente sarebbe salita di grado, ma che per ottenere ciò avrebbe dovuto lavorare meglio, più seriamente. Questo, pensò Harm, aveva a tal punto ferito la sua migliore amica da farla vivere solo per il lavoro. Immerso nei suoi pensieri non si era reso conto che Mac era tornata.

- Eccomi, allora, prepariamo qualcosa da mangiare?- si voltò a guardarla e le sorrise dolcemente. Presero chi una padella, chi le verdure dal frigorifero e si misero a cucinare. Ognuno svolgeva il proprio compito, in silenzio.

- Sarah...-

- Non mi hai mai chiamata così...-

- Tenente colonnello Mackenzie...-

- Sei cattivo, lo sai!-

- Mac, ascoltami...- le aveva preso un braccio, per obbligarla a guardarlo.

- A me non interessa niente della tua promozione, e a nessuno dei tuoi amici, noi ti vorremo sempre bene, sia che tu diventi colonnello o rimanga tenente...-

- Ah, grazie... E magari pensare che possa interessare a me!-

- Non volevo dire che non sia importante, ma...-

- Ma... Cosa?- si era girata di nuovo verso le zucchine che cuocevano sul fuoco. Cercando di ricacciare indietro le lacrime. Erano più di tre anni che aspettava quella promozione e sperava che dopo l'avventura del Paraguay potessero concedergliela. Invece no, anzi, le era anche stato detto che non lavorava abbastanza bene. Sbattè il cucchiaio sul piano cucina e si affacciò ad una finestra del salotto. Harm , rimasto immobile vicino ai fornelli, la osservò. Rimasero in silenzio cinque minuti buoni. Il comandante Rabb finì di cuocere la cena e la servì in tavola.

- È pronto...-

- Arrivo. Dammi un minuto...- sì asciugò una lacrima solitaria che purtroppo non era riuscita a trattenere. Cercò di respirare piano, perché il suo migliore amico non si accorgesse di quanto accaduto. Si strinse nella tuta che le era stata imprestata e si voltò.
 
- Harm!- Sorpresa fece un passo indietro, non essendosi accorta dell'uomo che, con molta probabilità, l'aveva sentita piangere.
 
- Che cosa succede, Sarah...-
 
- Voglio solo che qualcuno mi dica che sto facendo un buon lavoro, che mi dica che non sono solo un avvocato, ma qualcosa di più...-

- Sarah...-
 
- Lascia stare, scusami, andiamo, o non mangeremo nulla...- la donna accennò un sorriso e accarezzando il braccio di Harm si diresse al tavolo.
 
 




Le immagini della cena piano piano si dissolsero. Mac sollevò la testa, appoggiata sul divano, e si rese conto di essersi addormentata. Realizzò di non essere più dal suo migliore amico, ma a casa sua, da sola. Gettò uno sguardo all'orologio e vide che erano passati solo dieci minuti. Mancavano dieci minuti alle nove. Stese le gambe lungo il tappeto. Sistemò meglio la coperta e di nuovo fissò le fiamme, perdendosi negli avvenimenti dell'ultima settimana.
 



- Bene, grazie per esservi riuniti tutti, come il SecNav aveva annunciato un mese fa, oggi è il giorno della promozione di un membro dello staff...- La tensione nell'ufficio era alle stelle, specialmente per tutte quelle persone a cui era stato annunciato un possibile avanzamento di carriera. Harm e Mac, come sempre vicini, erano in piedi davanti alla porta dell'ufficio del comandante. Sarah era piuttosto nervosa  ma da bravo Marine riusciva a controllarsi. Il suo migliore amico le prese una mano, così che la donna si voltasse, guardandolo.
 
- Andrà tutto bene, vedrai...-
La sera prima si erano lasciati dopo una cena piuttosto tesa e Harm, in cuor suo, sperava che quella promozione andasse alla sua migliore amica, perché si potesse sentire un po' gratificata del meraviglioso lavoro, che a detta di tutti, stava svolgendo. L'ammiraglio nel frattempo aveva ripreso a parlare, finendo con l'annunciare all'ufficiale di seconda classe, Jennifer Coates, di essere diventata Capo Coates. La mano di Sarah si irrigidì improvvisamente. Il sorriso ancora gelato sulle labbra. Applaudì e si andò a complimentare con la giovane donna che aveva appena ricevuto la promozione per poi correre a chiudersi in ufficio. Harm rimase immobile, ad osservare la scena. Si mosse in automatico, strinse la mano alla sua sottoposta e cercò con lo sguardo il suo capo. AJ gli fece segno di seguirlo in ufficio.
 
- Signore, credevo che la promozione sarebbe andata al colonnello Mackenzie, beh tenente colonnello...-
 
- Ordini del SecNav. Ha ritenuto opportuno promuovere Coates-
 
- Perchè? Signore, sa perfettamente cosa significasse per Mac ricevere quella promozione... Non posso credere che abbia permesso a...-
 
- Comandante Rabb!-
 
- Mi scusi, signore...-
 
- Sia che io concordi con lei oppure no, non ho avuto molta libertà decisionale in questo. Mi è stato chiesto di nominare dei possibili candidati ed io l'ho fatto...-
 
- Signore...-
 
- Io non posso fare più nulla, ma...-
 
- Ma...?-
 
- Rabb, per caso aveva in mente una gita a Washington?- Il comandante sorrise, si mise sull'attenti e uscì dall'ufficio di Chegwidden. Probabilmente non avrebbe portato a nulla, ma valeva la pena tentare, era o non era il migliore avvocato del JAG?
 
 
        Guardò fuori dalla finestra e si rese conto che il temporale non sembrava intenzionato a smettere. Si alzò, aggiunse un altro ceppo di legna nel camino e si diresse in cucina, per prepararsi un tè caldo. Quella giornata era stata a dir poco schifosa. Non che non fosse contenta per Jennfier, ma contava troppo su quella promozione. Si era impegnata, aveva lavorato al meglio, aveva rinunciato ai suoi amici, ad Harm. Si rese conto di aver sbagliato. Ancora una volta aveva permesso a qualcuno di dire cosa fosse in grado di fare e cosa invece no. Avevano provato in tutti i modi a farla ragionare, ma come sempre, testarda, lei aveva dato retta alla persona sbagliata. Stava mescolando un po' di zucchero quando suonarono alla porta. Posò il cucchiaino sul tavolo e andò ad aprire.
 
- Harm!-
 
- Tieni, è per te...- le allungò una rosa. Lei la prese e cercando di mettere insieme i pezzi di quel discorso aprì la piccola busta che era allegata, confusa. Harm la guardava tranquillo, quasi sorridendo. Quando il biglietto fu tirato fuori, la donna lo lesse a voce alta.
 
- Al mio fantastico, meraviglioso, forte e bellissimo colonnello...-
 
- Hai dimenticato 'tenente'...-
 
- No, non l'ho dimenticato...- furono le sole parole che Sarah sentì, prima che le labbra di Harm si posassero sulle sue. Il comandante avrebbe avuto tempo per spiegarle come si era giocato tutti i suoi giorni di ferie, come mai si sarebbe ritrovato a lavorare in archivio fino a sera tardi, o come aveva accidentalmente mandato a quel paese il SecNav. Avrebbe avuto tempo, in fondo il temporale non sembrava intenzionato a cessare.
 
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > JAG / Vai alla pagina dell'autore: ginny1063