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Autore: _Lookingforpenguins___    27/09/2014    0 recensioni
cercai i plettri: io da una parte e Ashton dall'altra. Alla fine li trovai io. Cosí Ashton finí di cercare e ci dirigemmo alla cassa. Lei prese il plettro in mano, lo guardò un attimo, poi guardó Ashton: "ma tu sei quello della Fender!". Ashton annuì energicamente.
"amico, fai attenzione a quella. Era pezzo unico" gli sussurrò poi.
"dillo al proprietario della chitarra" disse il riccio indicandomi. Lei incroció le braccia e rise.
"tu, con quella chitarra?"
"sì" dissi rispondendo a tono.
"ok, smammate" disse
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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LUKE POV: "allora, dove andate stasera?" chiesi ai miei amici, visto che era sabato. "hanno aperto un nuovo locale" disse Ashton col suo sorriso diabolico. "si chiama Hypnotic" aggiunse Michael. "e naturalmente noi dobbiamo andare a testarlo" rise Calum. Io mi limitai a sorridere. In fondo ero un po' invidioso, mi dava fastidio il fatto di non poter andare a divertirmi con i miei amici. LONDON POV: "la sala concerti che abbiamo affittato è fantastica" dissi orgogliosa, visto che l'avevamo aggiustata tutta noi. "hai ragione" sorrise Chanel. "sai come si chiama la band che viene a suonare?" "una garage band" dissi io generica. "non vedo l'ora di ascoltarli!" esclamó la rossa. LUKE POV: "tu rimani a casa?" mi chiese Calum. Io feci di sí con la testa. "ci dispiace tanto che tu non possa venire, davvero" disse Michael sinceramente dispiaciuto. Odiavo quando si comportavano così. Mi dava fastidio, mi faceva sentire inferiore, e non lo ero. "non vi preoccupate" cercai di sorridere. "la prossima volta andiamo in un locale dove puoi venire anche tu" rise Ashton. LONDON POV: "sono stanca" si lamentó Chanel. "non ti lamentare e lavora. Gli scaffali non si aggiustano da soli!" la rimproverai io. "hai piú visto i ragazzi?" mi chiese. "sai che li detesto. Mi farebbe tanto piacere se non venissero piú qui" dissi arrabbiata. "ma cosa ti hanno fatto?" mi chiese. "nulla. Mi stanno antipatici" spiegai. "secondo me il tuo problema é Luke" disse col suo sorrisetto. "e il tuo è Michael" Le dissi. Non rispose piú, l'avevo chiusa. LUKE POV: "sono le nove, noi andiamo. Ciao piccoletto!" disse Calum sorridente, poi uscirono dalla porta di casa mia. Ero solo e non sapevo che fare.S apevo che avevano aperto una sala concerti affianco al negozio dove lavorava London, e che ci sarebbe stato un concerto. Però non mi andava, preferivo aspettarli a casa. Il loro orario di ritorno era sempre alle undici. MICHAEL POV: "questo posto é un casino" mi lamentai. "mi piace!" esclamò Ashton, mentre Calum si guardava intorno, e studiava il posto. A lui non piacevano i locali, preferiva stare a casa davanti alla PS con Luke, peró ci seguiva comunque. "raga, venite qua!" disse Ashton, cosí lo seguimmo. Ci trovammo davanti ad un banco, dove la gente si scambiava soldi in cambio di qualcosa che non vedevo, essendo troppo dietro. "ho un brutto presentimento" disse Calum preocupato. "anch'io" dissi. Mentre Ashton era gasato. LUKE POV: Il mio sabato sera era sempre lo stesso: PS e birra. Quando eravamo tutti e quattro era piú divertente, perchè alla terza birra cominciavamo a sparare cretinate a non finire. Peró da solo non era la stessa cosa, non avevo nessuno a cui dire cose stupide. Non c'era neanche mio fratello, ma ormai ci ero abituato. Dovevo solo aspettare un altro po', e avrei compiuto i tanti desiderati diciotto anni. Gli anni che avrebbero segnato la mia libertá, finalmente. MICHAEL POV: Era quasi arrivato il nostro turno, ed ero sempre piú ansioso. "Ash, ma cosa vendono?" gli chiesi. "non lo so, ma sono curioso" disse entusiasta. Il mio panico era alle stelle, quando arrivò il nostro turno e guardai sul banco. "oddio!" esclamai. "Ashton! Fermo!" urlò Calum bloccandogli la mano che stringeva i soldi. "suvvia! Non ci fará nulla!" sorrise il riccio. LUKE POV: Erano le 23:00. I ragazzi erano di sicuro sulla strada di ritorno, o almeno così credevo. Alle 23:30 i ragazzi non erano ancora tornati, ma pensai che avessero voluto solo trattenersi un altro po'. Poi scoccarono le 00:00. Cominciai a preoccuparmi, e mi alzai. Ero ancora vestito ed uscii di casa per dirigermi verso il locale, ma poi mi bloccai: io non potevo entrare lí dentro. Allora andai in panico, non sapevo che fare. Almeno fino a quando non pensai a London e Chanel. Erano le uniche maggiorenni che conoscevo, così mi diressi alla sala concerti. "London! Chanel!" urlai. Si girarono subito. "che succede, Luke?" chiese Chanel preoccupata. "dovete aiutarmi!" "a fare cosa?" chiese London col suo solito tono. Così spiegai loro il fatto. "dobbiamo aiutarlo!" urló Chanel. London sbuffò, poi mi seguirono. "allora entro" disse London. "fa' attenzione" le dissi prendendole la mano d'istinto. Lei si allontanó di scatto ed entró dentro. "ho paura" dissi preoccupato. "stai tranquillo. London sa difendersi" sorrise Chanel.
   
 
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