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Autore: Asu chan    30/09/2014    1 recensioni
Lucy Heartphilia, figlia del Duca Jude Heartphilia, orfana di madre, compie diciassette anni entrando in quella che suo padre reputa l'età da marito. E dunque è tempo che incontri un pretendente e pensi al suo matrimonio, riguardo cui lei, ovviamente, non ha diritto di parola. Potrà liberarsi dal fardello della nobiltà, da lei tanto odiato, e vivere come tutti gli altri? Riuscirà a fuggire da un padre tanto autorevole?
[Rating Arancione per ogni possibile evenienza 8D]
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Levy McGarden, Natsu, Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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« Che cosa?! » ringhiò Natsu dopo diversi istanti di sbigottimento avanzando ulteriormente verso il padre e il Master. Lucy li fissava sgomenta.
 
« Com’è possibile? » tentò con voce incerta la ragazza. « Fino a pochi minuti fa erano fuori con noi… Nessuno si è accorto di nulla? »
 
Gildarts scosse la testa.
 
« Quando Erza è rientrata ha chiesto a Makarov se si fosse mostrata ancora alterata per la discussione che avevate avuto fuori… Ma noi non le avevamo viste rientrare. Così la conclusione è stata ovvia. »
 
« Non potrebbe essere che si siano allontanate proprio per cercare un po’ di quiete? » provò di nuovo la biondina con una nota speranzosa nella voce.
 
Stavolta fu l’anziano dai baffi argentati a fare un cenno di diniego.
 
« Polyushka rispetta sempre la parola data. Non si sarebbe mai allontanata senza avvertirmi. »
 
« Quei bastardi non possono avercela fatta sotto il naso, dannazione! » ruggì il mago del fuoco all’improvviso, e la rabbia e la frustrazione si manifestarono con un repentino innalzarsi della temperatura attorno al suo corpo, tanto che Lucy dovette scansarsi. « Forse sono ancora in zona! Andrò a cercarli, li gonfierò e riporterò indietro Wendy e la vecchia! »
 
« Non dire stronzate! » tuonò Gajeel alla sua sinistra con uno sguardo duro. « Il tizio dell’ultima volta aveva messo sotto persino la rossa, quindi che speranze avresti tu? »
 
« Questo mi dà una carica in più per spaccargli la faccia! Non sottovalutarmi, brutto imbecille » ribatté il rosato sempre più trepidante, ma la possibile, ennesima rissa fu sedata dal signor Dragneel.
 
« Finitela! Non è il momento di fare gli idioti! Natsu, scordati di andare all’inseguimento degli uomini di Jude. Gajeel ha ragione, non sei in grado di sconfiggere Gerard. »
 
Lucy poté giurare di sentire il moro sogghignare sommessamente, salvo poi essere messo a tacere dopo un piccolo tonfo e un gemito – probabilmente Levy gli aveva rifilato una gomitata nello stomaco. Il suo fidanzato invece digrignò i denti manifestando ulteriormente la propria sensazione di impotenza. Poi, a poco a poco, il calore attorno a lui si attenuò fino a spegnersi e il ragazzo incrociò le braccia al petto assumendo un’espressione cupa e pensierosa che fece preoccupare la biondina ancora di più di quanto non fosse dopo l’innalzarsi della temperatura. Ci fu un breve silenzio, poi Erza abbatté il pugno sul bancone.
 
« Se solo fossi rientrata prima… » soffiò tra le mascelle serrate.
 
« Nessuno qui deve incolparsi di nulla » fece Makarov con decisione. « Se c’è qualcuno da biasimare, sono gli uomini che hanno rapito Polyushka e Wendy. »
 
« Stanno giocando con noi » commentò la guerriera senza guardarlo. « Probabilmente sapevano tutto, e hanno aspettato che fossimo tutti in grado di combattere per divertimento… Ora vogliono trascinarci allo scoperto, perché sanno di non poter ingaggiare un’altra lotta all’interno di Magnolia, altrimenti i cittadini si rivolgeranno al Re in persona. Probabilmente le hanno portate a Palazzo Heartphilia… »
 
« Lo penso anch’io » confermò il vecchio serio. « Faremo il loro gioco, ma non abbiamo scelta. Hanno preso due di noi e se vogliono la guerra, l’avranno. Ci muoveremo domattina, partire ora col buio sarebbe solo uno svantaggio. Tenetevi pronti tutti quanti! »
 
L’ordine del Master venne accolto fra le grida di trepidazione dei presenti, tranne che di Natsu, Erza e Lucy. Quest’ultima era troppo preoccupata per entrambi: il rosato, infatti, continuava a mantenere l’aria cupa di poco prima e la rossa appariva altrettanto pensierosa e frustrata. Dopo che l’anziano ebbe congedato in quel modo gli astanti, la piccola folla si diradò per eventuali preparativi o anche solo per discutere tra loro o per andare nelle proprie stanze a riposarsi: Aquarius si mise a parlare sommessamente con Lluvia; Gray approfittò della situazione per sgusciare via verso il proprio alloggio; Gajeel brontolò qualcosa a una Levy che altalenava tra il rispondergli e lo sfogliare freneticamente un libro; Macao controllava preoccupato Cana che aveva addirittura smesso di bere; Gildarts iniziò a discutere a mezza voce insieme a Makarov e infine Erza, dopo lunghi istanti in cui rimase immobile a fissare un punto davanti a sé, marciò verso il piano superiore a grandi falcate. Lucy la seguì con lo sguardo senza sapere cosa fare e fu Natsu ad agire per lei: dopo breve imitò in un cupo silenzio la guerriera facendo sì che la fidanzata lo seguisse con apprensione fino alla stanza di quest’ultima, dove entrò lasciando la porta aperta alle sue spalle. La biondina la richiuse e quando si girò verso l’interno del locale trovò il rosato seduto sulla sponda del suo letto, i gomiti sulle ginocchia, le dita intrecciate a sostenere la fronte e lo sguardo basso. Gli si avvicinò con titubanza e si accomodò al suo fianco, dalla parte verso il cuscino, senza sapere bene cosa dire, poi prese coraggio.
 
« Non ti preoccupare, le riporteremo a casa » tentò con voce flebile sollevando la mano destra e posandola sulla spalla sinistra del compagno, che rispose al contatto con un insolito sussulto. Poi scosse la testa e guardò per un istante la ragazza con la coda dell’occhio.
 
« Non è questo » fece, secco, con un tono che la giovane Heartphilia non riuscì a decifrare. Quando lui distolse lo sguardo, infatti, si ritrovò a fissarlo perplessa.
 
« In che senso? Non sei preoccupato per loro? »
 
« Certo che sì! » si affrettò a esclamare Natsu, raddrizzando la schiena e voltandosi all’improvviso verso l’interlocutrice, di cui afferrò il polso destro. In quelle iridi verdi Lucy lesse un’ansia opprimente e di nuovo quel fuoco che gli aveva visto per un momento prima che raggiungessero la locanda. Era una fiamma, una tempesta che sembrava agitarglisi dentro e l’intensità di quello sguardo stavolta prolungato le spezzò quasi il respiro. Sentì il proprio cuore accelerare i battiti, ma quella non era la pura e semplice reazione che le scatenava l’amore e che ormai ben conosceva, era qualcosa di diverso. Percepì un calore improvviso bruciarle piacevolmente la pelle là dove le dita del rosato la stringevano. Cercò di riprendere il controllo di sé.
 
« E-e… a-allora cos’è che ti turba tanto? » balbettò in un soffio, senza riuscire a distogliere l’attenzione dal viso del ragazzo.
 
« Sei tu » ammise lui piano, quasi sussurrando con un tono che, stavolta per davvero, mozzò il fiato alla biondina. « Se fossimo tornati indietro solo qualche secondo prima… ora non saresti più qui… Perché è te che vogliono, è te che hanno sempre voluto, e adesso vogliono portarci allo scoperto per prendere te » parlava con un tono urgente, quasi disperato. « Non ho mai avuto paura di espormi e lottare, ma è cambiato tutto da quando sei arrivata. Domani potrebbe finire tutto. Potrebbero catturarti, e oggi potrebbe essere l’ultimo giorno insieme! »
 
« Natsu… Natsu! » lo bloccò lei, posandogli la mano libera sul viso. « Io sono qui » affermò tentando di tenere la voce salda, pur col timore che le tremasse per la strana emozione che la stava mettendo in subbuglio. « è vero, non sappiamo cosa potrebbe succedere domani » e qui sentì un fremito sotto le sue dita e aggiunse: « ma quello che conta è che adesso sono qui, con te. »
 
Vide lo sguardo del compagno ammorbidirsi, l’ansia attenuarsi come nebbia che si sollevava e si sentì immediatamente meglio anche lei. Sentire quel peso dal cuore annullarsi, però, amplificò la sensazione che fino a quell’istante aveva cercato di tenere a bada: in un attimo le parve che le sue percezioni migliorassero e si tendessero in uno sforzo comune verso il giovane Dragneel. Teneva lo sguardo affondato in quello dell’altro, sentiva il suo respiro con più intensità rispetto a poco prima, la pelle formicolava al suo contatto e sentiva la vicinanza del suo corpo, il suo peso che modellava il materasso. Era confusa, agitata e il suo cuore batteva talmente forte che ebbe la sensazione di aver corso, tanto che dovette schiudere le labbra e trarre respiri più profondi. Quello che non sapeva era che la burrasca che si era fatta più nitida negli occhi del ragazzo stava riempiendo anche i suoi e che Natsu stava provando le stesse emozioni, ma il suo autocontrollo era nettamente inferiore. Dopo prolungati istanti di immobilità all’improvviso la attirò a sé e la incatenò in un lungo bacio, che fu subito seguito da un altro, e poi un altro ancora. Il suo contatto fu dapprima semplice, poi sempre più esigente e passionale e accese in Lucy una fiamma bruciante che riuscì finalmente a nominare: quello che l’aveva scossa e che aveva prodotto quella tempesta negli occhi del fidanzato era desiderio. Mentre la baciava, il rosato le prese il viso tra le mani e la ragazza approfittò della rinnovata libertà dell’arto destro per infilare le dita sotto la giacca smanicata dell’altro, studiando quasi per gioco i profili dei suoi muscoli allenati e percependolo fremere al suo tocco. Fu allora che il giovane Dragneel si staccò da lei e le afferrò il bordo inferiore della maglietta bianca che usava, insieme a corti pantaloncini neri, per allenarsi, salvo poi fermarsi. Lucy aprì lentamente gli occhi, con aspettativa e una punta di delusione, incontrando lo sguardo incerto del ragazzo che la guardò come a chiederle il permesso.
 
« Sei sicura? » domandò con titubanza, la voce arrochita dal malcelato desiderio. L’ereditiera scoppiò a ridere, intenerita, ma quando vide l’aria ferita dell’altro lo guardò con dolcezza.
 
« Io ti amo » disse semplicemente e capì dallo sguardo di Natsu che per lui era lo stesso e che le sue parole avevano convogliato il messaggio che voleva arrivasse al suo cuore: voglio te solo perché ti amo. Poi lo aiutò a sollevarle la maglietta, liberando il suo abbondante seno.
 
Il rosato la spinse delicatamente per farla sdraiare sul letto, poi iniziò a baciarle la mandibola, il collo, le clavicole, facendole passare le mani sul corpo a esplorare le sue forme in modo sicuro ma delicato e provocandole brividi di piacere lungo la schiena. Quando raggiunse il petto baciò, mordicchiò e vezzeggiò ogni centimetro di quella pelle chiara e la biondina non poté far altro che abbandonarsi al suo tocco con un sospiro, come argilla fra le sue dita, gli occhi semichiusi e una scia di fuoco dove avanzava la bocca dell’altro. Poi il ragazzo scese lungo il ventre piatto della maga e le abbassò lentamente i pantaloncini fino a sfilarglieli del tutto insieme alle scarpe, lasciandole addosso solamente le mutandine. Le sue dita le sfiorarono i polpacci e poi le cosce facendola tremare. Arrivato ai fianchi, glieli strinse per spostarla meglio sul letto permettendole di distendere le gambe sul materasso, le proprie ginocchia all’esterno delle sue.
 
« Non è giusto… » mormorò all’improvviso la giovane sollevandosi appena sui gomiti e fissandolo con una buffa aria crucciata, i capelli un po’ scompigliati, gli occhi lucidi e le labbra gonfie. Natsu la guardò perplesso e si fermò, le mani ancora attorno al bacino della compagna.
 
« Cosa? »
 
« Tu sei ancora tutto vestito, mentre io sono… c-così… » borbottò gonfiando appena le guance, e stavolta fu il turno del rosato di scoppiare a ridere.
 
« Hai ragione, scusami » soffiò con una nota limpida di divertimento della voce altrimenti resa torbida dal desiderio. E senza indugiare si tolse la giacca e la gettò a terra, quasi fosse la cosa più naturale del mondo. Stava per mettersi ad armeggiare con la cintura quando Lucy lo sorprese, raddrizzandosi con un sorriso furbo e slacciandogli personalmente i pantaloni. Fu con soddisfazione che vide gli occhi del rosato allargarsi e questi si riscosse solo per facilitarle il lavoro nello sfilarglieli. Prima che potesse agire in altro modo la costrinse di nuovo a sdraiarsi e la mise a tacere preventivamente con un bacio appassionato. Poi le mordicchiò il collo fino a lasciarle il segno facendole sfuggire un gemito leggero e la ragazza sentì le labbra dell’amante piegarsi in un sorriso di soddisfazione, così rispose affondandogli una mano fra i folti capelli rosa e stringendogli la spalla con l’altra. Non appena il mago del fuoco si staccò da lei, lasciò che la sua testa le scivolasse tra le dita e poi gli passò gli avambracci dietro il collo trascinandolo in un nuovo bacio e stringendolo a sé il più possibile, facendo aderire il suo seno prosperoso contro il petto muscoloso del compagno, e lo sentì fremere nuovamente. A quel punto la circondò a propria volta con le braccia e la sollevò dal materasso fino a farla sedere sopra di sé, dove l’ereditiera poté sentire l’eccitazione del rosato premere contro la propria femminilità. A quel contatto sussultò appena, ma non era paura. In quel momento desiderò solamente essere una sola cosa con colui che amava e cercò di comunicarglielo con un nuovo bacio particolarmente intenso. Natsu colse il messaggio e si separò da lei, il respiro più pesante, affinché entrambi potessero liberarsi degli ultimi indumenti che li separavano dall’unione; poi la sollevò allo stesso modo, tremando per il desiderio, lanciandole un ultimo sguardo per assicurarsi che lei fosse davvero pronta e si rilassò impercettibilmente solo quando la vide sorridere e la sentì aggrapparsi meglio alla sua schiena e allacciare strettamente le gambe ai suoi fianchi. All’inizio Lucy avvertì una scarica di dolore e si irrigidì, ma il ragazzo si preoccupò di essere il più delicato possibile e questo le permise di sopportarlo abbastanza facilmente finché non scomparve, sostituito da una sensazione di completezza e un piacere crescente che la spinse a muovere il proprio bacino seguendo il ritmo del giovane.
Raggiunsero l’estasi insieme e dopo lunghi istanti di immobilità in cui entrambi ripresero fiato si sdraiarono scivolando sotto le lenzuola e la biondina si rannicchiò stringendosi il più possibile al corpo del mago del fuoco, caldo e sudato, al pari del suo. Percepì le sue braccia forti stringerla e cullarla e si sentì bene come mai in vita sua, come se fossero davvero una cosa sola, come se fossero esistiti solo loro due al mondo, come se tutti i problemi, e ciò che li aspettava, fossero scomparsi. Desiderò con tutto il cuore che l’alba di domani non arrivasse mai e la perfezione di quel momento, della notte che avrebbero passato insieme così, la commosse fino a farle appannare la vista. Le sue spalle sottili tremarono leggermente e Natsu la strinse maggiormente a sé.
 
« Qualcosa non va? »
 
Lucy posò entrambe le mani e premette la fronte contro il petto del rosato.
 
« Non voglio che arrivi domani. »
 
Il giovane le accarezzò la testa con dolcezza, ben lontano dall’ardore con cui le aveva studiato il corpo.
 
« L’hai detto tu, no? Non sappiamo cosa accadrà domani, ma l’importante è che io sia con te adesso. »
 
L’ereditiera si morse il labbro inferiore mentre una lacrima sfuggiva tra le sue ciglia e s’infrangeva sul materasso nel minuscolo spazio rimasto tra il suo volto e il corpo dell’altro.
 
« Io sono con te » ripeté ancora il ragazzo. « E sarò con te anche domani, e dopo ancora. »
 
« Grazie » riuscì a sussurrare la biondina prima che il pianto, lasciato libero, le spezzasse la voce.
 
Il mago prese a cullarla piano finché non ebbe finito le lacrime e il torpore cominciasse a prenderla. La sua ultima riflessione prima di scivolare in un sonno tranquillo fu il chiedersi se esistesse un incantesimo per fermare il tempo.






A.A.A.
Buonaseeeeera gente~! Siamo quasi alla doppia decina! *^* Comunque! Sono riuscita a pubblicare il nuovo capitolo più in fretta del solito <3 ....forse perché è anche più corto rispetto ai miei standard, ma ero troppo in trepidazione per pubblicarlo e alla fine ho ceduto alla voglia di postarlo, così eccoci qui. Posso dire che finalmente il rating arancione ha un senso? 8D Fin qui eravamo più sul giallo, anche verde (non fosse per il modo elegantissimo di esprimersi di Natsu, Gajeel e Gray quando litigano <3), mentre qui siamo proprio andati sull'arancione tendente al rosso (di storie rosse non ne ho ancora scritte, ma se continuo così ci vado vicina.) 8D Devo dire che sono abbastanza soddisfatta, ho scritto una sola lime prima d'ora (mai pubblicata, peraltro <3) e quindi si può dire uno dei primi tentativi... Non saprei, ditemi voi. XD Alla fin fine la sostanza di questo capitolo è proprio l'atto di Natsu e Lucy, l'intensificarsi supremo del loro rapporto, il vedere quanto ormai siano uno parte dell'altra. Spero di non essere andata troppo OOC.
Nel prossimo si dà un taglio netto alle smancerie! Il giorno della battaglia finale è alle porte, il sole sta per sorgere sui maghi più folli e coraggiosi di Magnolia, anzi di Fiore intero! Chissà qual è il piano di Makarov? E che ha in mente Erza?
Io ho qualche idea, e voi? 8D

A presto! JA NE! <3
   
 
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