La fuga

Ho scosso fortemente la testa. -Non ci provare nemmeno-, ho pensato.

"Riunione di famiglia, ragazzi."
 E' da molto che mamma non pronuncia questa frase, quindi, deduco che sia una cosa piuttosto urgente.
"Uffa!" Fa Galina, rimettendo in ordine i giochi.
Per me invece, non è un problema. Almeno non devo continuare i compiti. Per intenderci, non che odi la scuola, visto che ha chiuso per i bombardamenti, ma le lezioni impartite dalla mamma sono una vera barba. Kristine, che invece non aveva nulla da fare, ha trotterellato verso il salone come se fosse la cosa più normale del mondo.
"Ragazzi... " comincia mamma.
"Adesso avete scoperto che l'uomo del notiziario è papà" Ha continuato.
"E sapete che lo zio Viktor è stato smascherato. E, purtroppo, i russi hanno già cominciato a darci la caccia".
A questo punto, mi viene un brivido sulla schiena. Non mi piace per niente l'idea di dover morire a dodic'anni compiuti da meno di tre mesi e il fatto che i russi mettano una taglia sulle nostre teste.
"E quindi sapete di certo che non possiamo continuare a vivere qui"  Taglia corto. Cosa?!? Mamma, sei impazzita?, penso.
"Vostro padre mi ha convinto. Andremo in Italia." Ok, mamma non si scherza su queste cose.... quando mai papà, specie adesso, ti convince?
"In Italia?!" Esclamiamo noi tre pargoli in coro.
"E perchè non, tipo, in Russia?" Fa la piccola Kristine. "Così saremo più vicini a casa!"
"Tesoro, se i russi ci danno la caccia, non possiamo andare a vivere a Mosca" Le spiega dolcemente mia madre. E, con rammarico, guarda me e Galina. "Lo sapete, vero?" Dice in tono sconsolato.
Noi annuiamo. Solo che io non voglio partire! E' la cosa più scioccante che mi sia mai stata detta. Insomma, in Ucraina ci sono nato e cresciuto, e qui voglio consumarci tutti i miei giorni! Al solo pensarci, mi viene una fitta al cuore. Dovrò lasciare tutti i miei amici, come saprò che stanno bene, se sarò in uno Stato che si trova un mare infinito più in là?  E i nonni, che fine faranno? Loro non possono vivere senza di noi! E, sopratutto, come saprà papà che noi partiamo? partiremo senza di lui. Probabile, lui è un codardo. E' scappato senza di noi, pensava solo alla SUA, di salvezza.  E, inoltre, in Italia i ragazzini sono più tecnologici. Io, qui in Ucraina, di tecnologico ho solo un Nintendo3DS, come quasi tutti i miei amici. Vabbè, ho anche un computer, ma non è proprio mio ed è senza e-mail. Risultato: risulterei un perfetto idiota. Qui in Ucraina, invece, per questo particolare, non mi prendono tanto in giro. Mentre sono immerso nei miei pensieri, vidi di nuovo quella finestra, e probabilmente, è finora la mia unica ancora di salvezza.

Angolo Autrice:
Ri-ciao! Ho aggiornato dopo un lunghiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiissimo tempo, lo so. Nella sezione dei cellulari, beh, è una cosa vera: anch'io non posseggo un telefono con Internet! Vladimir, quanto ti capisco! (Ma a Dicembre, le cose cambieranno anche per me, muahahaha). Il cruccio è che io ho undici anni, e mi tocca come primo telefono un Nokia "diversamente abile di mente", per dirlo in modo elegante XD (ci sono passati tutti...) i miei amici, che hanno 12, 13, qualcuno anche 16-17 anni, invece, mi guardano un po' strano.... senza ricordarsi che quando avevano la mia età, avevano anche telefoni peggiori!!! Ma vai a capire... tanto io non mi offendo. Un'altra cosa che mi differenzia da Vladimir è che ho un' e-.mail e non posseggo il 3DS. Insomma, ho voluto rendere più realistica la faccenda mettendo Vladimir nella fase "Due motivi per cui non dò l'IPhone 6 alla mia ragazza: non ho l' IPhone 6... non ho una ragazza" -XD- e poi, in Ucraina, in mezzo alla guerra, non credo che i genitori di Vladimir abbiano tutti questi soldi, eh... cosa ne pensate? Vi piace questa "Dichiarazione scandalosa" (per molti) di Vladimir? Voi che ne pensate? Recensite!
P.S. : sia chiara una cosa: Vladimir non è riferito a Vladimir Luxuria!!! Capito, A.C.???