Gelato
Il gelato
si scioglieva placido, sul terreno.
Sotto il
sole cocente, il piccolo Rufy stava ad osservarlo mentre si mischiava alla
polvere.
Poi gli
occhi cominciarono a bruciare e le guance ad arrossarsi.
Mamma e
papà non c’erano. E il suo gelato era lì a terra.
Il labbro
inferiore iniziò a tremare.
« Guarda che è solo un gelato. »
Rufy tirò
pericolosamente su col naso, ed Ace deglutì.
Quando
poi quello gli rivolse un’occhiata accusatoria, con il corpo che già tremava
per i singhiozzi trattenuti e gli occhi pieni di lacrime, si arrese.
Poco
dopo, il marmocchietto camminava tranquillo dietro al fratello, leccando
beatamente il suo gelato.
Strinse
un po’ la mano del più grande, che aveva sbuffato [senza più gelato, ormai].
Mamma e
papà non c’erano.
Ma
infondo, che importava, ora che aveva di nuovo il suo gelato?
*
141
parole.
Dedicata
alla Akemichan, che come me, pensa
che non ci siano abbastanza fic su di loro.
Come ho
già detto, una piccola drabble senza pretese sulla coppia di fratellini che più
amo in assoluto.
Devo dare
qualche chiarimento? Beh, qui il piccolo Rufy ha cinque anni, ed Ace otto.
Quindi si suppone che l’incontro con Shanks non sia ancora avvenuto.
L’assenza
dei genitori l’ho inventata, dato il nebuloso passato di Rufy (almeno per
quanto mi riguarda), ma la vedo abbastanza probabile.
Ah, per
chi non l’avesse capito, alla fine Ace da al fratellino il suo gelato.^^