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Autore: AlexiaLil    10/10/2008    4 recensioni
E’ appena finita la guerra contro Miraz. Susan e Caspian passano molto tempo insieme, consci del sentimento che li lega, ma Lucy, credendo che i due nn riescano a dichiararsi, ha avuta la brillante idea di mettersi a fare Cupido. Niente battaglie, niente guerre. Solo loro e il loro sentimento, più la piccola assistente dell’Amore. Mi sono subito appassionata alla storia d’amore di Susan e Caspian e, mentre vedevo un video, m’è venuta l’ispirazione. Spero vi piaccia.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caspian, Lucy Pevensie, Susan Pevensie
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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II Cap

V Cap.

 

Caspian,    

vorrei vederti. Ho una cosa importante da dirti. Incontriamoci nel campo di stamattina, se ti ricordi dov’è. Ti prego vieni,

Tua, Susan

 

Caspian lesse più volte la lettera “Ma quando me l’ha lasciata Susan, questa?”. Senza dubbio era la sua grafia. Il principe cercò di ragionare, ma non gli venne nessuna brillante idea: l’unica cosa di cui era certo, era che Susan lo stava cercando “Magari me l’ha lasciata prima che la incontrassi d’avanti a camera sua”. Caspian piegò la lettera e la incastrò nella cintura, poi si diresse verso il giardino, curioso come non mai.

 

Susan,

ti devo vedere. Devo parlarti assolutamente e in fretta, è davvero qualcosa di importante. Incontriamoci dove eri stamattina con tua sorella, vieni, ti prego.

Tuo, Caspian

 

Susan teneva la mano sul petto da quando aveva iniziato a leggere la lettera. Riconobbe quasi subito la grafia del principe. Cosa poteva mai volere Caspian, se erano rimasti tutto il pomeriggio insieme? Non poteva dirglielo dopo… beh, dopo quello che era successo? E soprattutto “Ma quando me l’ha lasciata Caspian, questa? Probabilmente le sarà caduta quando gli sono saltata addosso” pensò, e non poté ovviamente evitare di diventare un po’ porpora. Entrò in camera, piegò la lettera e la nascose nella scrivania, poi uscì di gran carriera, verso il giardino.

 

[Flash-back]

[-Allora, cosa scriviamo?- chiese Edmund, seduto davanti alla scrivania, con penna, inchiostro e carta pronti sulla scrivania. Lucy, che gli stava affianco in piedi, appoggiata con i gomiti alla scrivania, parve pensarci un po’ su:-Beh, non saprei. Qualcosa che li convinca, che metta loro la curiosità di scoprire- -Lucy- disse Edmund con tono di sufficienza –nn sono così stupidi, quei due. Uno è il futuro re di Narnia, che ha sconfitto il suo crudele ed usurpatore zio, l’altra è Susan, e ho detto tutto- Lucy lo guardò un po’ male, poi guardò la carta ancora immacolata, come se si aspettasse che apparissero le lettere a formare le frasi che cercava disperatamente di mettere insieme. Anche Edmund cercò di trovare qualcosa, ma con meno impegno della sorella, poi, rimuginando su quello che voleva la sorella “che li convinca, incuriosisca..” trovò la soluzione:-TROVATO!- -Cosa?- -Quello da scrivere! Leggi un po’- e il giovane Pevensie iniziò a scarabocchiare velocemente una bozza dei suoi pensieri. Un minuto dopo, Lucy esclamò –Perfetto!- tutta contenta, e abbracciò il fratello, che la ricambiò con un leggero sorriso di soddisfazione:-Bene, ora ho bisogno di qualcosa, una lettera o solo degli appunti, scritti da Caspian e Susan, altrimenti non riesco a falsificare la loro grafia- disse subito il ragazzo. Lucy annuì, e insieme andarono fuori dalla stanza:-Io vado in camera di Susan, tu in quella di Caspian, poi torniamo qua, ti va bene?- chiese il ragazzo –Si, perfetto- ripeté convinta la piccola Pevensie.  I due si separarono e andarono in direzioni diverse.

 

Lucy si avvicinò alla porta della camera della sorella, sbirciò attraverso la serratura, per cogliere anche il minimo movimento: via libera! Abbassò piano la maniglia della porta, sporse la testa per vedere meglio, ma non avvertiva nessuno. Entrò tranquillamente “Forse Susan è andata a farsi un giro dopo pranzo” pensò la bambina, mentre si avviava verso la scrivania della sorella. Iniziò a ficcanasare (“cercare” non avrebbe reso l’idea ndme) nei cassetti, trovando finalmente un foglio che arrecava qualche appunto della giovane ex regina, su un libro che Susan stava leggendo:-EVVIVA!- esclamò felice la piccola, rimise apposto in macella che aveva creato e corse fuori, prima che la sorella maggiore potesse arrivare “Ora tocca a Ed”, si disse.

 

Edmun sembrava una spia in missione, per come si muoveva per i corridoi: strisciava sulla pareti e guardava ogni angolo dei corridoi con sospetto e attenzione. Se qualcuno l’avesse visto, l’avrebbe preso per pazzo “Meglio essere cauti” pensava costantemente il giovane ragazzo. Arrivò finalmente all’entrata della camera di Caspian, aprì piano la porta, non completamente, lasciando l’uscio appena intravedibile, per essere sicuro che Caspian (o chiunque si trovasse nella stanza del principe) si accorgesse della porta aperta. Non sentendo passi o rumori provenire dalla camera, spalancò completamente la porta: la camera era poco più grande della sua e di quelle dei suoi fratelli, ma si vedeva che era fatta apposta per un re; il grande letto a baldacchino, il gigantesco armadio e il grande balcone, più grande di quello della camera di Susan. Ogni rifinitura era perfetta e accurata. Ma Edmund non si fermò ad ammirare la camera del re, intento a trovare un qualsiasi foglio con la grafia del principe: ovviamente la ricerca fu più veloce e semplice rispetto a quella della sorella, perché Caspian scriveva molto di più di Susan, per ragioni burocratiche, troppo noiose da elencare o per schemi di guerra. Edmund ne prese uno a caso e si fiondò fuori dalla stanza, prima che qualcuno lo scoprisse.

 

Lucy aspettava Edmund d’avanti alla porta, quando lo vide arrivare di gran carriera. Entrarono in camera e si diressero verso la scrivania:-Forza Ed, muoviamoci a scriverle queste lettere- e Edmund iniziò a scrivere quella per Susan; scriveva lentamente e ogni dieci secondi guardava il foglio scritto da Caspian, perché la sua grafia era molto ordinata ed elaborata: niente a che vedere con quella di Edmund.

Lucy non faceva altro che saltellare impaziente, al che un certo punto Edmund si voltò verso di lei intimandole:-LU! Stai ferma altrimenti sbaglio e devo ricominciare, non mettermi fretta!-. La bambina sbuffò e si sedette sul letto, a braccia incrociate, stando a guardare la schiena inclinata del fratello, occupatissimo a scrivere. Dopo tutto aveva voluto lei il suo aiuto, meglio attenersi ai suoi tempi.

Dopo pochissimo, Edmund finì la “lettera di Caspian”, e la guardò soddisfatto. Poi prese gli appunti della sorella maggiore e un foglio bianco. Iniziò di nuovo a scrivere, questa volta era più sicuro, perché molte volte aveva copiato la grafia di Susan per farle degli scherzi (e le sue guance ancora ricordavano i bei tempi). Appena finito, Edmund chiamò Lucy con un –Ho finito, vieni- e fece chiudere le lettere in delle buste dalla sorella. Avevano preparato tutto e avrebbero “consegnato” le lettere subito dopo cena. Avevano ancora un pomeriggio intero per rilassarsi. Si svagarono con gli allenamenti o delle lunghe cavalcate, quando velocemente calò la sera e l’ora di cena. Quando arrivarono a tavola, Peter era ovviamente già seduto e parlava con Briscola e il professor Cornelius. Salutò i due fratelli e ripresero a parlare fra loro, in attesa dei due ritardatari: Susan e Caspian. Circa mezz’ora dopo arrivò Susan, che si beccò una sgridata dal fratello, senza però permettergli di tenerle testa, seguita a ruota pochi minuti dopo da Caspian. Cenarono tranquillamente e si abbuffarono di ogni prelibatezza. Verso tardi, Edmund e Lucy si alzarono, dicendo di essere stanchi. Tutt’altro. Avevano nascosto le due lettere nelle tasche del vestito di Edmund, poi egli prese quella per Susan e Lucy la lasciò vicino alla porta della sorella, mentre il fratello incastrò la lettera per Caspian nella fessura verticale della porta della sua camera. I due fratelli si incontrarono d’avanti alla camera della piccola –Fatto- dissero all’unisono. Risero soddisfatti, soprattutto Lucy, e si diedero la buona notte. Mentre il loro piano aveva iniziato a muoversi.

 

Caspian aspettava Susan nel luogo di quella mattina. La ragazza arrivò pochi minuti dopo.

 

 

E finalmente ho pubblicato anche il 5° cap. Scusatemi per il ritardo, ma sapete benissimo che sn super occupata e le idee mi mancano un po’ (cm ricordo ad ogni aggiornamento).

Un particolare grazie a valevigi 1995 per avermi aggiunto ai preferiti. Grazie a falmarin (anche io avrei voluto essere al posto di Susan, ma solo per il bacio, credimi), a Lady_Sue 1789, a mff_castle27, di cui adoro sempre di più le recensioni che mi lascia. Tanto per chiarire, Peter non ha capito un bel niente. Mi disp. Alla prossima, e spero presto, Baci AlexiaLil

 

   
 
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