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Autore: Northern Girl    07/10/2014    0 recensioni
Raccolta di OS Huntbastian, principalmente daddies, ma non solo. Con la partecipazione delle coppie Klaine, Brittana e Niff.
☆ ☆ ☆
All'improvviso un silenzio sepolcrale cala sopra la tavolata.
Jeff squittisce. Nick si porta una mano alla bocca, scioccato. Santana sgrana gli occhi. Blaine si soffoca con il pollo che sta masticando e a Kurt viene uno strano tic all’occhio. Solo Brittany batte le mani, entusiasta; probabilmente non ha nemmeno capito di cosa stanno parlando.
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Hunter Clarington, Nuovo personaggio, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana, Nick/Jeff
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quarta OS di questa collezione di amenità. Hunter e Sebastian sono alle prese con il giorno più snervante di tutti (sì, persino dei lunedì): la domenica. Anche in questa one-shot ci sono scene ispirate a” Wonderlife”.

Buona lettura e ci leggiamo sotto!

 

 

Sono le sette e trenta ed è una splendida mattinata di sole. Peccato solo che è domenica e le intenzioni di Hunter e Sebastian siano quelle di rimanere avvoltolati nel piumone almeno fino alle undici, poi una buona dose di sesso mattutino, sonnellino per un'altra oretta per riprendersi dal sesso mattutino e infine altro sesso mattutino. Ok: forse in un’altra vita.
Claire, che Sebastian ha cominciato a chiamare amorevolmente nana, è praticamente caricata a molla. Mentre per i due papà la colazione è ancora un momento di tenebra cerebrale, lei ha spazzolato un biberon in tre nanosecondi e adesso vuole – contemporaneamente – mettersi la vecchia divisa da Lacrosse di Sebastian, giocare con le costruzioni, vedere un cartone, mangiare un biscotto, saltare, cantare una canzone e tentare di uccidersi facendo tutte queste cose in piedi sul ripiano dell’armadio. E a Sebastian viene un sospetto: quella cosa bianca che al mattino le scioglie nel biberon è davvero latte in polvere? Dopo colazione si pone il problema del cosa fare. Ma certo: sfruttare la bella giornata dopo tanta pioggia e uscire. Intanto il cellulare di Hunter inizia a squillare e l’uomo si lascia scappare uno sbuffo nel leggere il nome che appare sul display.

“E’ Sterling”

Il tono piatto e asciutto di Hunter delinea perfettamente il desiderio che ha di ricevere quella telefonata che ormai arriva fin troppo di frequente nei week-end.

“Chi altri vuoi che sia alle nove di domenica mattina?” chiede retoricamente Sebastian senza distogliere l’attenzione dalla pagina economica del New York Times.

“Pronto? Sì, ciao Jeff…no, nessun disturbo (Sebastian rotea gli occhi al cielo)…sì, ho visto… infatti anche noi pensavamo di uscire…aham…d’accordo…sì, si può fare…ok, a tra poco allora”

Hunter riattacca e lancia uno sguardo da cane bastonato al marito che lo sta già fissando rassegnato da dietro le lenti dei suoi occhiali da lettura.

“Vengono anche Duval e Sterling”

“Che culo” si limita a borbottare Sebastian prima di ritornare al suo giornale.

“Dai, vesti Claire, che io intanto do la pappa a Mr. Pussy e lavo le scodelle”

“Ho per caso altra scelta?”

“Conosci già la risposta”

*

Sebastian rincorre per tutto l’appartamento Claire che intanto ha afferrato Mr. Pussy per la coda e l’ha trascinato un po’ dappertutto per il parquet  a mo’ di swiffer, la prende in braccio, la porta nella cameretta e cerca nell’armadio i vestiti per il giorno. Sceglie un bell’abitino rosso che ha comprato mamie* per il secondo compleanno della nana con tanto di scarpette in vernice coordinate.

“No!” strilla la bambina dimenandosi come un’indemoniata quando Sebastian cerca di infilarle le calzamaglia.

“Claire, smettila di fare i capricci e lascia che t’infili queste calze!”

“No!”

“Claire, guarda che mi arrabbio eh”

“NO!”

Sebastian si passa una mano tra i capelli arruffati e sospira rumorosamente ma prima di perdere del tutto la pazienza e commettere un infanticidio, chiama a gran voce Hunter che s’affaccia immediatamente alla porta con il viso ricoperto di schiuma da barba e uno sguardo interrogativo.

“Tua figlia ha deciso di trasformarsi in Carrie- lo sguardo di Satana**”

“E allora?”

“Aiutami a vestirla!

“Bas, sei proprio inutile”

Riescono a vestirla tenendola ferma in due, perché Claire non ne vuole sapere e scalcia e strilla e si aggrappa alle lenzuola del lettino disfacendolo completamente…Solo dopo svariati morsi e graffi riescono ad infilarle, a forza, tutto l’ambaradan. Infine arriva il momento di pettinarla e siamo al punto di partenza. Sebastian comincia a spazzolarle i capelli ma viene prontamente interrotto.

“Ahiaaa, fa male, mi tiri i capelli!”

“Se stessi ferma non ti farebbe male”

“Voglio Daddy, lui è più bravo”

“Daddy adesso non pu-”

“Voglio Daddy!!!!”

“CLARINGTON VIENI SUBITO QUI!”

*

Finalmente arriva un momento di grazia in cui sono tutti lì sorridenti, pronti coi cappotti, sulla porta di casa. E’ in quel momento che i due papà percepiscono un odore sospetto e vedono la piccola Claire molto – troppo – concentrata.

“Mi sa che sta facendo….” suggerisce Sebastian.

“Sì, mi sa anche a me” conferma Hunter che incomincia già a temere per il proseguimento della giornata. Sono solo le 10 della mattina e sono già con la cacca fino al collo. Letteralmente.

Pit-stop al fasciatoio. Ovviamente Sebastian non aveva allacciato benissimo il pannolino e quindi la nana va spogliata, lavata, asciugata e cambiata integralmente. Dopo venti minuti sono di nuovo pronti sulla porta di casa e questa volta sono riusciti anche ad uscire dal palazzo dove sul portone li aspettano Nick e Jeff con il piccolo Matt, felici e sorridenti come una famiglia della Mulino Bianco.

Molti baci e abbracci (sbuffi e lamenti) dopo, si pone la fatidica domanda: Dove andare?

Hunter storce il naso alla solita proposta di Sebastian “giro in centro e poi brunch” e decide per tutti: “passeggiata all’aria aperta in un parco di Coney Island”. E’ la volta di Sebastian di storcere il naso perché andare a Coney Island  in autunno è completamente inutile. Non c’è niente da  vedere e nessuno in giro ed è pure ventosa e umida e Sebastian ci tiene ad essere sempre in ordine, col suo ciuffo sempre così ben pettinato…

Hunter accende la macchina, parte l’autoradio e, in contemporanea, le richieste al dj: “Metti twinkle, twinkle little star?”

Noooo, argh, twinkle, twinkle little star noooo! Mannaggia a mamie e a quando le ha fatto scoprire quel maledetto cd! Per distrarla Sebastian propone un diversivo:

“Raccontiamo una favola”

“No.”

“Ehm, cantiamo noi una canzone? Come faceva la canzone sui pomp-...sui pifferi, Hunter? #Can you blow my whistle baby, whistle baby...#"

“Sebastian…”

 “No.”

“E cosa allora, Claire?”

“Succo di futta.”

Beh, in effetti sono le dieci e mezza, a quest’ora la nana è abituata a fare merenda al nido: e succo sia.

“Ma già beve dal brick?” chiede Hunter sospettoso “Non rischia di sporcarsi e soprattutto di macchiare i sedili in pelle?”

“Ma no, ormai è allena…” Sebastian non finisce di dire la parola che la nana ha stritolato il brick come farebbe Chuck Norris con un barile di petrolio. Uno zampillo arancione parte dal seggiolino e finisce rovinosamente sulla porzione di sedile a fianco.

“Claire, sta buona!” sussurra Sebastian alla bimba, che se la ride mentre Hunter ha improvvisamente premuto sull’acceleratore e pare che stia cercando di entrare a far parte di qualche guinnes dei primati sulla velocità.

“Clarington, se hai intenzione di spiaccicarti come un moscerino sul prossimo platano, buona fortuna, ma prima facci scendere”

*

Hunter sbaglia strada quattro volte prima di arrivare in quello che lui chiama “parco”: Una terra di nessuno dove sembra appena scoppiata la guerra nucleare, tant’è deserto.

“Complimenti per la location, Clarington. E’ qui che hanno girato The Blair Witch Project?***” si lagna Sebastian mentre si guarda le scarpe completamente sporche di fango.

“Smettila di fare la principessa, Smythe. Tu e i tuoi dannati brunch della domenica! E ti avevo detto di vestirti comodo, invece come al solito non mi ascol-“

“Ragazzi, vi prego, non litigate davanti ai bambini!”- li riprendono insieme Nick e Jeff con lo stesso tono di ammonimento che userebbero con Matt.

“Va bene, va bene…E adesso? ” chiede Sebastian cercando di calmare gli animi “Sarà meglio trovare un posto dove far giocare i nani… dove sono finiti? Erano proprio qui”

I quattro uomini si guardano attorno allarmati finché li vedono: Claire e Matt hanno scovato l’unica vecchina con cane di tutto il circondario e adesso corrono. Loro dietro al cane. La vecchina attaccata. A quel punto li seguono anche Hunter e Nick e davvero sembra il trenino, tanto che nella testa di Sebastian parte in automatico un motivetto caraibico.

Sebastian si abbandona distrutto sulla prima panchina che trova e viene subito raggiunto da Jeff. Entrambi guardano i rispettivi consorti e pargoli arrampicarsi come scimmie da circo in una di quelle strutture di ferro con tanto di scale e tunnel in corda. Jeff è come sempre radioso fino allo svenevole, Sebastian ha un broncio lungo un chilometro.

“Ah, che bella giornata!” sospira Jeff con aria sognante.

“Oh, ma sta zitto, Sterling!”

Finita la scena circense, i nani hanno fame. Eh, certo: è finita l’epoca del biberon-scaldabiberon-latteinpolvere, ma… pare sia finita anche l’era dei ristoranti, a Coney Island. Si infilano nel primo che trovano, dove il solerte cameriere asiatico nemmeno li guarda in faccia ed esclama:

“Pel i pupi dei gambeletti e pollo flitto?”****

Escono appesantiti un’ora dopo, ma convinti di fare una splendida passeggiata: diluvia.

Hunter e Sebastian tornano a casa affranti e ancora arrabbiati l’uno con l’altro, anche se non sanno dire esattamente per cosa. Claire invece è a tremila giri come al solito, come una di quelle scimmiette a molla caricate al massimo: il casino perpetuo.  Hunter cerca di corromperla: “Amore, ci vediamo un film tutti insieme?” Lei resiste dieci minuti, poi ricomincia “Voglio cantare, voglio saltare, voglio il gelato, voglio giocare con le bambole”.

Dopo quasi un’ora Hunter e Sebastian sono riusciti ad inchiodarla sul divano davanti al televisore. Ovviamente Claire ha deciso per il solito cartone animato con animali antropomorfi visto e rivisto un migliaio di volte, ma i due papà sono troppo stanchi anche solo per proporre dell’altro, così si mettono tutti e tre zitti e buoni sul sofà, con la coperta in pile sulle ginocchia, la pioggia di sottofondo, Mr. Pussy che fa le fusa…

E’ Sebastian il primo a svegliarsi mentre alla televisione scorrono già i titoli di coda. Si stropiccia gli occhi assonati e sbadiglia. Accanto a lui c’è Hunter che dorme profondamente con Claire rannicchiata sul suo petto e stretta in un abbraccio, anche lei addormentata. Sebastian sorride e sente improvvisamente il cuore accelerare. Starebbe ore ad osservare quella scena tanto sono belli Hunter e Claire così accoccolati e infatti si prende qualche attimo per osservarli finché anche Hunter incomincia a riaffiorare dal torpore.

“Hey” dice a Sebastian che continua a sorridergli.

“Hey. Giornata impegnativa, eh?”

Hunter annuisce: “Tra una figlia invasata, i sedili dell'auto nuova fottuti, tu e le tue dannate scarpe firmate, i Niff che vogliono già organizzare Natale-Capodanno-Pasqua e-

“Hunter”

“Si?”

Lo sai

“Sì, lo so, stronzo”

Si sorridono e Hunter, prima di alzarsi per portare la piccola a letto, lascia a Sebastian un bacio all’angolo della bocca.

“Non osare alzarti da quel divano, Sebastian” lo ammonisce mentre lascia la stanza con Claire addormentata in braccio “Torno subito”

Ma quando, poco dopo, Madame Smythe chiama, interrompendo i due uomini che avevano iniziato una sezione di aerobica riappacificatrice, e chiede al figlio: “Come state? Vi siete riposati, oggi che è domenica?” Sebastian non si trattiene più. Ogni insulto o improperio è puramente casuale.

 

*mamie: è il vezzeggiativo di grand-mère, nonna, in francese. Quindi la mamma di Sebastian per Claire è mamie, per Sebastian è maman.

**"Carrie - lo sguardo di Satana": celebre film horror degli anni '70 tratto dal primo romanzo di Stephen King.

***”The Blair With Project” è un famoso film horror girato in una landa desolata come può essere Coney Island nei mesi freddi.

****Allola, pel i pupi dei gambeletti e pollo flitto?”*** questa viene direttamente dalla mia quotidianità, dalla mia ossessione per il cibo cinese-thailandese e dal recarmi settimanalmente nel mio ristorante preferito con il mio cameriere di fiducia: Li. (true story)

 

Hey folks!

Come sempre grazie per essere qui e per continuare ad inserire questa raccolta nelle liste. Un ringraziamento speciale va a Nymeriah e a Maiky che si sono prese la briga di recensire e a Vane, che mi bombarda di messaggi a notte inoltrata solo per discutere su quanto sono fighi gli Huntbastian come genitori. In questa OS c’è la presenza Niff, ma solo di contorno…Non mancheranno certamente altre OS dove Nick e Jeff saranno molto più presenti, per la gioia dei Niff shippers. Poi, boh, credo di aver detto tutto.

A presto, dunque

Claudine

  
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