Quarta OS di questa collezione
di amenità. Hunter e
Sebastian sono alle prese con il giorno più snervante di
tutti (sì, persino dei
lunedì): la domenica. Anche
in questa one-shot ci
sono scene ispirate a” Wonderlife”.
Buona lettura e ci
leggiamo sotto!
Sono le sette e trenta ed
è una splendida mattinata di sole.
Peccato solo che è domenica e le intenzioni di Hunter e
Sebastian siano quelle
di rimanere avvoltolati nel piumone almeno fino alle undici, poi una
buona dose
di sesso mattutino, sonnellino per un'altra oretta
per riprendersi dal sesso mattutino e infine
altro sesso mattutino. Ok: forse in un’altra vita.
Claire, che Sebastian ha cominciato a chiamare amorevolmente
nana,
è praticamente caricata a molla. Mentre
per i due papà la colazione è ancora un momento
di tenebra cerebrale, lei ha
spazzolato un biberon in tre nanosecondi e adesso vuole –
contemporaneamente –
mettersi la vecchia divisa da Lacrosse di Sebastian, giocare con le
costruzioni, vedere un cartone, mangiare un biscotto, saltare, cantare
una
canzone e tentare di uccidersi facendo tutte queste cose in piedi sul
ripiano
dell’armadio. E a Sebastian viene un sospetto: quella cosa
bianca che al
mattino le scioglie nel biberon è davvero latte in polvere?
Dopo colazione si
pone il problema del cosa fare. Ma certo: sfruttare la bella giornata
dopo
tanta pioggia e uscire. Intanto il cellulare di Hunter inizia a
squillare e
l’uomo si lascia scappare uno sbuffo nel leggere il nome che
appare sul display.
“E’
Sterling”
Il tono piatto e asciutto
di Hunter delinea perfettamente il
desiderio che ha di ricevere quella telefonata che ormai arriva fin
troppo di
frequente nei week-end.
“Chi altri vuoi
che sia alle nove di
domenica mattina?” chiede retoricamente
Sebastian senza distogliere l’attenzione dalla pagina
economica del New York
Times.
“Pronto?
Sì, ciao Jeff…no, nessun disturbo (Sebastian
rotea gli occhi al cielo)…sì,
ho visto…
infatti anche noi pensavamo di
uscire…aham…d’accordo…sì,
si può fare…ok, a tra
poco allora”
Hunter riattacca e lancia
uno sguardo da cane bastonato al
marito che lo sta già fissando rassegnato da dietro le lenti
dei suoi occhiali
da lettura.
“Vengono anche
Duval e Sterling”
“Che
culo” si limita a borbottare Sebastian prima di
ritornare al suo giornale.
“Dai, vesti
Claire, che io intanto do la pappa a Mr. Pussy e
lavo le scodelle”
“Ho per caso
altra scelta?”
“Conosci
già la risposta”
*
Sebastian rincorre per
tutto l’appartamento Claire che
intanto ha afferrato Mr. Pussy per la coda e l’ha trascinato
un po’ dappertutto
per il parquet a
mo’ di swiffer, la
prende in braccio, la porta nella cameretta e cerca
nell’armadio i vestiti per
il giorno. Sceglie un bell’abitino rosso che ha comprato
mamie* per il
secondo compleanno della nana con tanto di scarpette in vernice
coordinate.
“No!”
strilla la bambina dimenandosi come un’indemoniata
quando Sebastian cerca di infilarle le calzamaglia.
“Claire,
smettila di fare i capricci e lascia che t’infili
queste calze!”
“No!”
“Claire, guarda
che mi arrabbio eh”
“NO!”
Sebastian si passa una
mano tra i capelli arruffati e sospira
rumorosamente ma prima di perdere del tutto la pazienza e commettere un
infanticidio, chiama a gran voce Hunter che s’affaccia
immediatamente alla
porta con il viso ricoperto di schiuma da barba e uno sguardo
interrogativo.
“Tua figlia ha
deciso di trasformarsi in Carrie- lo sguardo
di Satana**”
“E
allora?”
“Aiutami a
vestirla!”
“Bas, sei
proprio inutile”
Riescono a vestirla
tenendola ferma in due, perché Claire
non ne vuole sapere e scalcia e strilla e si aggrappa alle lenzuola del
lettino
disfacendolo completamente…Solo dopo svariati morsi e graffi
riescono ad infilarle,
a forza, tutto l’ambaradan. Infine arriva il momento di
pettinarla e siamo al
punto di partenza. Sebastian comincia a spazzolarle i capelli ma viene
prontamente interrotto.
“Ahiaaa, fa
male, mi tiri i capelli!”
“Se
stessi ferma non
ti farebbe male”
“Voglio Daddy,
lui è più bravo”
“Daddy adesso
non pu-”
“Voglio
Daddy!!!!”
…
“CLARINGTON
VIENI SUBITO QUI!”
*
Finalmente arriva un
momento di grazia in cui sono tutti lì
sorridenti, pronti coi cappotti, sulla porta di casa. E’ in
quel momento che i due
papà percepiscono un odore sospetto e vedono la piccola
Claire molto – troppo –
concentrata.
“Mi sa che sta
facendo….” suggerisce Sebastian.
“Sì,
mi sa anche a me” conferma Hunter che incomincia
già a
temere per il proseguimento della giornata. Sono solo le 10 della
mattina e
sono già con la cacca fino al collo. Letteralmente.
Pit-stop al fasciatoio.
Ovviamente Sebastian non aveva
allacciato benissimo il pannolino e quindi la nana va spogliata,
lavata,
asciugata e cambiata integralmente. Dopo venti minuti sono di nuovo
pronti
sulla porta di casa e questa volta sono riusciti anche ad uscire dal
palazzo
dove sul portone li aspettano Nick e Jeff con il piccolo Matt, felici e
sorridenti come una famiglia della Mulino Bianco.
Molti baci e abbracci
(sbuffi e lamenti) dopo, si pone la fatidica domanda:
Dove andare?
Hunter storce il naso alla
solita proposta di Sebastian
“giro in centro e poi brunch” e decide per tutti:
“passeggiata all’aria aperta
in un parco di Coney Island”. E’ la volta di
Sebastian di storcere il naso
perché andare a Coney Island
in autunno
è completamente inutile. Non c’è niente
da
vedere e nessuno in giro ed è pure ventosa e
umida e Sebastian ci tiene ad
essere sempre in ordine, col suo ciuffo sempre così ben
pettinato…
Hunter accende la
macchina, parte l’autoradio e, in
contemporanea, le richieste al dj: “Metti twinkle, twinkle
little star?”
Noooo, argh, twinkle,
twinkle little star noooo! Mannaggia a mamie e a quando le ha fatto
scoprire quel
maledetto cd! Per distrarla Sebastian propone un diversivo:
“Raccontiamo una
favola”
“No.”
“Ehm, cantiamo
noi una canzone? Come faceva la canzone sui
pomp-...sui pifferi, Hunter? #Can you blow my whistle baby, whistle
baby...#"
“Sebastian…”
“No.”
“E cosa allora,
Claire?”
“Succo di futta.”
Beh, in effetti sono le
dieci e mezza, a quest’ora la nana è
abituata a fare merenda al nido: e succo sia.
“Ma
già beve dal brick?” chiede Hunter sospettoso
“Non
rischia di sporcarsi e soprattutto
di
macchiare i sedili in pelle?”
“Ma no, ormai
è allena…” Sebastian non finisce di
dire la
parola che la nana ha stritolato il brick come farebbe Chuck Norris con
un
barile di petrolio. Uno zampillo arancione parte dal seggiolino e
finisce
rovinosamente sulla porzione di sedile a fianco.
“Claire, sta
buona!” sussurra Sebastian alla bimba, che se
la ride mentre Hunter ha improvvisamente premuto
sull’acceleratore e pare che
stia cercando di entrare a far parte di qualche guinnes dei primati sulla velocità.
“Clarington, se hai intenzione di spiaccicarti come un moscerino sul
prossimo platano, buona fortuna, ma prima facci scendere”
*
Hunter sbaglia strada
quattro volte prima di arrivare in
quello che lui chiama “parco”: Una terra di nessuno
dove sembra appena
scoppiata la guerra nucleare, tant’è deserto.
“Complimenti per
la location, Clarington. E’ qui che hanno
girato The Blair Witch Project?***” si lagna Sebastian mentre
si guarda le scarpe
completamente sporche di fango.
“Smettila di
fare la principessa, Smythe. Tu e i tuoi
dannati brunch della domenica! E ti avevo detto di vestirti comodo,
invece come
al solito non mi ascol-“
“Ragazzi, vi
prego, non litigate davanti ai bambini!”- li
riprendono insieme Nick e Jeff con lo stesso tono di ammonimento che
userebbero
con Matt.
“Va bene, va
bene…E adesso? ” chiede Sebastian cercando di
calmare gli animi “Sarà
meglio trovare
un posto dove far giocare i nani…
dove sono finiti? Erano proprio qui”
I quattro uomini si
guardano attorno allarmati finché li
vedono: Claire e Matt hanno scovato l’unica vecchina con cane
di tutto il circondario
e adesso corrono. Loro dietro al cane. La vecchina attaccata. A quel
punto li
seguono anche Hunter e Nick e davvero sembra il trenino, tanto che
nella testa di
Sebastian parte in automatico un motivetto caraibico.
Sebastian si abbandona
distrutto sulla prima panchina che
trova e viene subito raggiunto da Jeff. Entrambi guardano i rispettivi
consorti
e pargoli arrampicarsi come scimmie da circo in una di quelle strutture
di ferro con
tanto di scale e tunnel in corda. Jeff è come sempre radioso
fino allo
svenevole, Sebastian ha un broncio lungo un chilometro.
“Ah, che bella
giornata!” sospira Jeff con aria sognante.
“Oh, ma sta
zitto, Sterling!”
Finita la scena circense,
i nani hanno fame.
“Pel i pupi dei
gambeletti e pollo flitto?”****
Escono appesantiti
un’ora dopo, ma convinti di fare una
splendida passeggiata: diluvia.
Hunter e Sebastian tornano
a casa affranti e ancora
arrabbiati l’uno con l’altro, anche se non sanno
dire esattamente per cosa.
Claire invece è a tremila giri come al solito, come una di
quelle scimmiette a
molla caricate al massimo: il casino perpetuo. Hunter
cerca di corromperla: “Amore, ci
vediamo un film tutti insieme?” Lei resiste dieci minuti, poi
ricomincia “Voglio
cantare, voglio saltare, voglio il gelato, voglio
giocare con le bambole”.
Dopo quasi
un’ora Hunter e Sebastian sono riusciti ad
inchiodarla sul divano davanti al televisore. Ovviamente Claire ha
deciso per
il solito cartone animato con animali antropomorfi visto e rivisto un
migliaio di
volte, ma i due papà sono troppo stanchi anche solo per
proporre dell’altro,
così si mettono tutti e tre zitti e buoni sul
sofà, con la coperta in pile
sulle ginocchia, la pioggia di sottofondo, Mr. Pussy che fa le fusa…
…
E’ Sebastian il
primo a svegliarsi mentre alla televisione
scorrono già i titoli di coda. Si stropiccia gli occhi
assonati e sbadiglia. Accanto
a lui c’è Hunter che dorme profondamente con
Claire rannicchiata sul suo petto
e stretta in un abbraccio, anche lei addormentata. Sebastian sorride e
sente
improvvisamente il cuore accelerare. Starebbe ore ad osservare quella
scena
tanto sono belli Hunter e Claire così accoccolati e infatti
si prende qualche attimo per osservarli finché anche Hunter
incomincia a riaffiorare dal torpore.
“Hey”
dice a Sebastian che continua a sorridergli.
“Hey. Giornata
impegnativa, eh?”
Hunter annuisce: “Tra
una figlia invasata, i sedili dell'auto nuova fottuti, tu e le tue
dannate scarpe
firmate, i Niff che vogliono già organizzare
Natale-Capodanno-Pasqua e-
“Hunter”
“Si?”
“Lo sai”
“Sì, lo so,
stronzo”
Si sorridono e Hunter,
prima di alzarsi per portare la
piccola a letto, lascia a Sebastian un bacio all’angolo della
bocca.
“Non osare
alzarti da quel divano, Sebastian” lo ammonisce mentre lascia la
stanza con Claire addormentata in braccio “Torno
subito”
Ma quando, poco dopo,
Madame Smythe chiama, interrompendo i
due uomini che avevano iniziato una sezione di aerobica
riappacificatrice, e
chiede al figlio: “Come state? Vi siete riposati, oggi che
è domenica?”
Sebastian non si trattiene più. Ogni insulto o improperio
è puramente casuale.
*mamie: è il vezzeggiativo di grand-mère, nonna, in francese. Quindi la mamma di Sebastian per Claire è mamie, per Sebastian è maman.
**"Carrie - lo sguardo di
Satana": celebre film horror degli anni '70 tratto dal primo romanzo di
Stephen King.
***”The Blair With
Project” è un famoso film horror girato in
una landa desolata come può essere Coney Island nei mesi
freddi.
****Allola, pel i pupi dei
gambeletti e pollo flitto?”***
questa viene direttamente dalla mia quotidianità,
dalla mia
ossessione per il cibo cinese-thailandese e dal recarmi
settimanalmente nel
mio ristorante preferito con il mio cameriere di fiducia: Li. (true
story)
Hey folks!
Come sempre grazie per essere
qui e per continuare ad
inserire questa raccolta nelle liste. Un ringraziamento speciale va a
Nymeriah
e a Maiky che si sono prese la briga di recensire e a Vane, che mi
bombarda di
messaggi a notte inoltrata solo per discutere su quanto sono fighi gli
Huntbastian come genitori. In
questa OS
c’è la presenza Niff, ma solo di
contorno…Non mancheranno certamente altre OS
dove Nick e Jeff saranno molto più presenti, per la gioia
dei Niff shippers.
Poi, boh, credo di aver detto tutto.
A presto, dunque
Claudine