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Autore: Shade Owl    09/10/2014    1 recensioni
Sconfiggere il destino è un'ardua battaglia. Lo sa bene Nathan Clarke, il quale si è preso sulle spalle più di un fardello, il più recente dei quali lo ha trovato in un bosco durante la caccia. Ma lui ha qualcosa che molti sembrano considerare solo una mera illusione, e che secondo il suo giudizio può portare enormi cambiamenti nel futuro: ha una speranza.
E la speranza di un uomo da sola dovrà tenere testa a mille difficoltà, sostenendo la piccola Athena attraverso un mondo ostile a chi, come lei, sembra avere un solo cammino davanti: quello della morte.
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STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA
Genere: Dark, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per “raccontatemi tutto” la Matriarca Shi’nil intendeva “Margareth e Kibir, ditemi cos’è successo”. Questo Athena lo scoprì appena la donna li guidò fuori dalla stanza, quando fece un cenno a una delle guardie lì fuori, che prontamente chinò il capo e mise allungò una mano verso il lato opposto del corridoio, come se volesse mostrarle la strada.
- Da questa parte, per favore.- le disse, notando la sua esitazione.
Athena non si mosse ancora, voltandosi verso Margareth che già si avviava dietro i due Drow.
- Vai.- la incitò stancamente - Noi ci vediamo tra poco, il tempo di finire il discorso.-
E, prima di poter replicare, la vide ripartire dietro i due ospiti, senza più degnarla di uno sguardo. Dopo un ultimo sguardo rassegnato alla sua schiena blu, Athena inspirò profondamente e si voltò verso il Drow che aspettava pazientemente una sua mossa.
- Ehm… salve.- borbottò - Allora, dove… dove si va?-
- Devo mostrarvi la stanza riservata agli aspiranti Sel Tresk’ri’s Beldroin.-
- Wow… già lo sapete, non perdete tempo, eh? Sono qui da poco più di un’ora…-
- Siete arrivata con la Sel Tresk’ri’s Beldroin Margareth Orwell, e siete stata presentata dal Qu’abban Dûl Khazdîn. Ora, se permettete…-
- Eh? Ah, sì…-
Il Drow si avviò lungo la strada, superando il suo collega, che per tutto il tempo era rimasto silenzioso e rigido come una statua colorata.
- Quindi… come sarebbe questa stanza?- chiese.
- Si tratta di una delle camere più grandi del palazzo. La quarta per dimensioni. È un grande onore, ed ha ospitato nel corso del tempo personalità di grande rilievo all’interno della società segreta a cui aspiri. Uomini come Lucius Alten o il grande Nathan Clarke hanno passato le loro notti al suo interno…-
- Aspetta!- esclamò Athena, fermandosi all’improvviso - Hai detto… Nathan Clarke?-
La guardia si fermò a sua volta e annuì.
- Naturalmente. Quasi ogni membro della vostra organizzazione ha passato un periodo più o meno breve al suo interno da quando è stata destinata a tale uso, più di ottocento anni fa. Mio padre ha personalmente accompagnato molti di loro prima di me.-
Athena non disse nulla, sostenendo in silenzio lo sguardo perplesso della guardia davanti a lei, che la osservava come se avesse detto qualcosa di strano. Cosa che, in effetti, non era poi così lontana dal vero.
Avrebbe dovuto aspettarselo, in fondo: Nate era stato un Architetto come Margareth, quindi era logico pensare che in passato avesse fatto quello stesso viaggio per sostenere le fantomatiche prove sul percorso. Di conseguenza, anche lui era passato di lì.
- Scusa…- mormorò - Solo… sai, lo conoscevo. Nathan Clarke, intendo.-
- Parli al passato.- osservò il Drow, alzando appena un sopracciglio - Forse è accaduto qualcosa?-
- È morto.- rispose con voce piatta, senza guardarlo.
La guardia esitò, raddrizzando leggermente la schiena. Un fremito gli attraversò gli occhi, ma non ebbe particolari reazioni esteriori.
- Capisco.- disse - Nathan Clarke… terribile.-
Le fece un altro cenno e ripresero a camminare fino a raggiungere delle scale.
- Se posso permettermi…- disse il Drow dopo qualche tempo - … ritengo che non dovrebbe diffondere troppo alla leggera una simile notizia. Un uomo come Nathan Clarke era molto rispettato anche tra di noi. Raccontare della sua sorte prima di una precisa dichiarazione della Ilharess potrebbe portare a gravi conseguenze.-
Athena lo osservò per un attimo e, anche se il suo accompagnatore guardava dritto davanti a sé senza mostrare emozioni, comprese che la notizia lo aveva turbato.
- Hai ragione.- mormorò - Scusa. Non pensavo che fosse così importante. Ti garantisco, però, che nessuno di voi può essere più affranto di me.-
Il Drow non rispose.
 
Athena rimase da sola per quasi due ore prima che Margareth si facesse viva, e senza più nessuno con cui parlare il silenzio finì definitivamente con l’avvolgerla. Inutile negarlo, più passava il tempo e più si sentiva sola, oltre che esclusa.
Il lato positivo fu che almeno poté farsi un bagno, il primo da settimane (iniziava ad avere prurito in parti del corpo che mai avrebbe osato mostrare in pubblico, ormai), e anche cambiarsi d’abito. Fu un sollievo gettate via gli stracci ormai logori che portava fin dal giorno in cui era scappata di corsa da casa, ormai strappati, sudici e bruciacchiati.
Quelli che trovò sul letto a baldacchino della stanza erano puliti e praticamente nuovi ripiegati e stirati con cura sull’estremità. Stendendoli scoprì che erano di foggia Drow, di un intenso e caldo colore rosso con rifiniture nere. Per un istante temette che le avessero dato qualcosa di simile al vestito di Margareth, lungo e con la gonna… non che il suo in particolare fosse scomodo, le aveva visto fare movimenti agili e rapidi senza il minimo disagio… semmai era preoccupata di trovare una lunga veste come quella indossata dalla Matriarca, del tutto inutile in combattimento. Grazie al cielo, tuttavia, ebbe una piacevole sorpresa quando vide che era un completo da cacciatore, perfettamente in tono con lo stendardo della casata.
- Beh… mica male…- commentò, saggiando la stoffa tra le dita.
Cominciò a vestirsi seduta sul letto, ed era ancora a metà della tunica quando finalmente Margareth la raggiunse.
- Oh, bene… ti piacciono?- chiese con un sorrisetto - Tienili con cura, mi raccomando. Gli abiti di foggia Drow sono diversi dai soliti stracci di noi umani, sai?-
- Mh.- grugnì lei - Annotato. E tu ti sei divertita con i tuoi amichetti neri?-
Margareth aggrottò la fronte, bloccandosi nell’atto di sbottonarsi il vestito.
- Cosa?-
- Niente. Posso almeno sapere cos’ha detto la Matriarca?-
- Beh, certo… contavo di dirtelo adesso.- rispose lei, riprendendo a svestirsi - Ma mi spieghi cos’hai, Athena? Mi sbaglio o sei irritata per qualcosa?-
- Irritata, dici?- sbuffò - E perché? Perché da quando abbiamo incontrato Kibir hai praticamente smesso di parlarmi se non è necessario? Perché mi hai mollata da sola per due ore? No, assolutamente, sto benissimo!- sbottò, pestando a terra il piede dopo essersi infilata lo stivale, senza nemmeno rendersene conto.
Margareth sospirò, rinunciando momentaneamente a farsi il bagno e sedendosi accanto a lei, il vestito quasi totalmente slacciato che le penzolava dalle spalle.
- Va bene, senti… non volevo tagliarti fuori o mancarti di rispetto, d’accordo? Il fatto è che dopo l’attacco di quella Astrid ho avuto un sacco di cose per la testa… sono preoccupata per quello che ha detto, per il fatto che sono mesi che si preparano, se non addirittura anni… e mi chiedo come abbiano fatto a uccidere Nathan Clarke. E quanto al fatto che ho parlato da sola con la Matriarca, è perché sei una novizia.-
- Una che?-
- Sei appena alla prima tappa del tuo cammino iniziatico come Architetto.- spiegò con pazienza Margareth - Certo, il tuo è un caso speciale, ma il regolamento vieta di coinvolgervi in riunioni ufficiali come quella.-
- Ma io so già tutto, porca miseria!- obbiettò Athena, risentita - Quindi non trattarmi come una povera mentecatta!-
- Beh, su questo non c’è problema.- la rassicurò lei, sorridendole - Ho spiegato la tua situazione. Ora non dobbiamo più preoccuparci di mantenere le apparenze davanti alla Matriarca. Ha compreso la situazione, e potrai partecipare alle nostre riunioni, va bene?-
- Grazie.- grugnì lei, anche se era ancora imbronciata.
Margareth sorrise di nuovo e si allungò all’indietro sul letto per raggiungere il suo cappello, abbandonato su un angolo del materasso.
- Qualche giorno fa mi hai detto che ti sembravo un po’ piena di me.- le ricordò - Sai tu cosa mi sembri?-
- Sì… una bambina.- brontolò Athena, incrociando le braccia.
Margareth le mise il cappello, nascondendole la cicatrice e arruffandole i capelli per la scarsa cura con cui lo fece.
- Già. Abbiamo entrambe bisogno di portare pazienza, che ne dici?-
- Dico che la prossima volta cerca almeno di avvertirmi prima.- replicò lei - Piuttosto, mi dici finalmente che razza di prova dovrò affrontare?-
- Ah, giusto.- disse Margareth, rialzandosi e riprendendo a spogliarsi - Me ne stavo dimenticando… per diventare un Architetto dovrai ottenere un amuleto rituale Drow.-
- E come faccio a prenderlo?- le gridò dietro, mentre spariva oltre il paravento e versava l’acqua nel catino appena oltre.
- Con l’Iniziazione di Caccia!- rispose Margareth, alzando la voce a sua volta - Insieme ai giovani Drow che aspirano a diventare tali, ovviamente! Seguirai il loro stesso addestramento per un po’, poi sosterrai la prova iniziatica con loro!-
- Cosa?- chiese, alzandosi per raggiungerla - Addestramento? Ma io… sono già una cacciatrice! Lo faccio da quando ho imparato a camminare!- esclamò quando ebbe oltrepassato il paravento.
Margareth sospirò, abbandonandosi al tepore dell’acqua mantenuta in temperatura dalle rune incise all’interno del catino. Sembrava che, come lei, avesse atteso quel bagno per moooolto tempo.
- Credimi, non hai idea di quello che stai dicendo, Athena… sei brava senza dubbio, ma fai fatica anche a tenere testa a me. Un semplice cacciatore dei Drow vale quanto il miglior soldato umano, se non di più… persino per un Architetto bene addestrato è difficile sconfiggere uno dei loro guerrieri. Sono abituati a cacciare creature come… che so… hai presente i Lindorm che abitano sulle montagne dove vivevi? Beh, un Drow potrebbe catturarne uno da solo.-
Athena esitò: lei non ci sarebbe riuscita.
- Ah…- disse - Ehm… e quindi… che dovrei fare?-
Margareth gemette di piacere, sprofondando un altro po’ nell’acqua calda.
- Domattina ti porterò al campo di addestramento dei cacciatori.- rispose in tono sonnacchioso - Preparati a sudare tanto. Ma taaaaanto…-

Mi dispiace se ci metto un po' a postaare, ma tra una cosa e l'altra è sempre un problema mantenere un appuntamento fisso. Comunque, come vedete, pubblico sempre.
Ringrazio Ely79, Alice Spades, Shiho93, Kira16, NemoTheNameless, FabTaurus, Lune91, Iryael, KuRaMa KIUUBY, King_Peter, Jasmine1996, Terry5 e Wendy90, che mi stanno seguendo. A presto!

   
 
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