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Autore: Kano_chan    10/10/2014    7 recensioni
Dal Prologo:
"Sto aspettando e non so quanto ci vorrà, ma mentre aspetto vorrei raccontarvi la mia storia.
E’ una storia senza pretese perché racconta del mio viaggio in compagnia di 15 amici, delle mie origini, del mio amore, delle mie battaglie, del mio terrore e della mia gioia, delle mie ferite e delle mie vittorie: della mia vita insomma.
E se sulle prime vi potrà sembrare straordinaria in realtà per me è stata normalissima.
Ma vorrei lo stesso narrarvela.
Questa è la storia della Figlia della Montagna."
~~~~~
Dall'Epilogo:
Fine
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fili, Kili, Legolas, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 43
Capitolo 43


-    Non ci posso credere! Sei ancora lì con quell’arpa?! -

Le mie dita si fermarono improvvisamente sulle corde tese, la mia melodia si interruppe a metà lasciando vagare una nota solitaria.

-    Fee! - esclamai sorpresa, balzando in piedi e gettando le braccia al collo del mio più caro amico.
-    Ahh la mia piccola Harerin! - rise lui allegro stringendomi con forza.
-    Quando siete arrivati? - domandai felice quando ci lasciammo.
-    Poco fa, ma... -
-    E Kili? Thorin?- lo interruppi alzandomi sulle punte per vedere oltre le sue spalle ormai ben massicce.

Fili era cresciuto tanto negli ultimi anni, poteva quasi competere con mio padre; quasi però.

-    Non ci sono - rispose lui, grattandosi il mento sotto la folta barba bionda.
-    Come non ci sono? - chiesi io allarmata da quella notizia.
-    Abbiamo incontrato un gruppo di mercanti diretti a valle. Kili e Thorin li stanno scortando e visto che erano in pochi, mi hanno detto di precederli - spiegò - qualcosa non va?- aggiunse poi, vedendo la mia espressione delusa.
-    No... ma per domani saranno a casa? - mi informai io speranzosa.
-    Non lo so... ma non penso… perché? Non sembri molto contenta del mio ritorno - disse con un tono tra il dispiaciuto e il noncurante, mentre io andavo a sedermi sul letto dove avevo lasciato il mio strumento.
-    No Fee, non fraintendermi! Sono contentissima che tu sia qui, dico davvero, solo che speravo foste arrivati tutti insieme - lo rassicurai, prendendo in mano l’arpa e osservando i riflessi della luce sulla sua superficie lucida.
-    Ohi ohi che succede? -

Fili s'inginocchiò davanti a me fissandomi dabbasso.

-    Una sciocchezza in realtà… domani al tramonto c’è il matrimonio di Okel e Mianda - spiegai.
-    Oh cavolo! E tu devi esibirti vero? Okel ti ha chiesto di comporre per Mianda la canzone da regalarle come dono di nozze - esclamò improvvisamente Fili, capendo il mio dilemma.

Dovete sapere che fosse tradizione, tra la nostra gente, che lo sposo regalasse una composizione unica nel suo genere alla sua sposa durante il banchetto per i festeggiamenti delle nozze. E per la prima volta era stato chiesto a me.
 
-    Già.. - dissi storcendo il naso - E’ la prima volta che mi esibisco in pubblico... quindi ci tenevo tantissimo che ci foste... soprattutto Thorin, mi ha insegnato lui come ben sai - dissi con un sospiro.

Fili mi fece un sorriso di comprensione stringendomi una mano con dolcezza.

-    Mi spiace Harin, magari arriveranno in tempo... se c’è qualcosa che posso fare... - mi consolò.
-    Tranquillo Fee, non importa... - gli risposi, non riuscendo però a nascondere del tutto la delusione - ma ora raccontami! Com’è andato il viaggio? - aggiunsi poi, facendogli spazio sul letto in modo che lui potesse sedersi.

Così mi raccontò tutto per filo e per segno, dilungandosi a descrivermi i paesaggi visti e le persone incontrate finchè, ormai tardi, mi diede la buona notte, ritirandosi in camera sua e lasciandomi così sola a rimuginare su quanto fossi stata sfortunata.
La mattina successiva, quando i primi raggi del sole stavano spuntando a rischiarare il nuovo giorno e io ero ancora profondamente addormentata, qualcosa balzò sul mio letto facendomi svegliare di colpo.

-    Svegliati Harin! -
-    Fee, per Durin!! Ma che cavolo fai?! - domandai contrariata sbattendo gli occhi confusa e accecata dal chiarore - e cosa ci fai con quello? - aggiunsi, vedendolo con il suo violino in mano.
-    Ti accompagnerò nell’esibizione di questa sera, mi sembra chiaro! - rispose lui tutto sorridente.
-    Come scusa? - chiesi ancora leggermente confusa mettendomi a sedere.
-    Ho studiato il tuo spartito tutta la notte! Possiamo arrangiare la melodia inserendoci un violino! Nessuno se lo aspetta e tu farai un figurone. Così quando Kili e Thorin torneranno a casa, tutti gli diranno quanto fosse bella la tua canzone! - spiegò eccitato all’inverosimile dall’idea.
-    Tu, hai studiato il mio spartito tutta la notte? - domandai allibita, scacciandomi un lungo ciuffo da davanti agli occhi.
-    S.. sì.. perché? - balbettò lui, improvvisamente nervoso di aver sbagliato qualcosa.
-    Oh Fee, ti adoro!! - esclamai, buttandomi a braccia spalancate verso di lui e facendolo cadere di schiena sul letto in un intrico di lenzuola sfatte.
-    Oh Mahal... se adesso ci vedesse Kili mi staccherebbe la testa! - mormorò lui dopo essere scoppiato a ridere.
-    Come? - domandai io confusa.
-    No nulla! - si affrettò a rispondere - dai cominciamo a provare! - disse, alzandosi e imbracciando il violino mentre io, ancora in pigiama, correvo a prendere la mia arpa.

Provammo tutto il pomeriggio, fermandoci solo per il pranzo; Dis ad un certo punto dovette uscire di casa perché non ne poteva più, poveretta lei! Quando fu quasi l’ora di raggiungere il banchetto mi andai a sistemare, abbandonando per un attimo gli abiti sgualciti che usavo tutti i giorni, per un vestito un po’ più da festa. Non ero un'amante di pizzi e merletti, ma stavo andando ad un matrimonio dopo tutto!

-    Fee, Dis, che ve ne pare? - chiesi comparendo in cucina, finalmente pronta, dove loro mi aspettavano per uscire.
-    Mi pare che dovresti vestirti come una nana femmina un po’ più spesso! - rispose Dis con un sorriso materno.
-    Nonostante vestita così diventerebbe difficile andare a caccia, sono d’accordo con mia mamma - disse Fili con un sorriso caloroso.
-    Era di mia madre - ammisi alla fine, lisciando con un palmo il velluto blu dell'abito, in netto contrasto con i miei capelli bianchi.
-    Sarebbe estasiata nel vederti - mi disse dolcemente Dis abbracciandomi.
-    Forza è ora di andare! - esclamai, con voce un pò rotta dall'emozione, dopo essermi sciolta dalle sue braccia.

La festa era stata organizzata all’interno di un'ampia grotta, grande abbastanza da contenere tutto il villaggio e tutti i parenti degli sposi. C’erano lanterne e candele dorate su ogni sporgenza, e la roccia luccicava di riflesso, mandando bagliori tenui per tutta la sala e accendendola di toni brillanti. Immensi tavoli si estendevano per gran parte dello spazio libero, mentre il restante, era occupato dalla pista per le danze e dai fuochi accesi per preparare il sontuoso banchetto. L'aria era pregna dell'odore di carne alla griglia, spezie e braci roventi: un caratteristico odore da Nani, che sapeva di allegria e di casa. Quando arrivammo alla cerimonia, Okel mi corse incontro trafelato, vestito al meglio e con le treccine ricche di ornamenti.

-    Harerin! Sei arrivata finalmente! - esclamò con un sorriso che partiva da un orecchio e arrivava all’altro - Dis, Fili è un piacere avervi qui. Mi dispiace che Kili e Thorin non siano presenti - salutò, inchinandosi alla nana e stringendo in un abbraccio rude il principe.
-    Hanno avuto un contrattempo, ma ti farebbero entrambi le più vive felicitazioni - rispose Dis.
-    Okel, spero non sia un problema se Fili mi da una mano ed eseguire il pezzo con il suo violino - dissi io al nano.
-    Cosa? No per nulla! Anzi, Mianda sarà ancora più contenta! - disse lui gioviale.
-    Allora noi andiamo a prepararci - disse Fili.

E lasciata Dis alle cure dello sposo ci avviammo verso il palchetto, dove una piccola orchestra intratteneva gli ospiti con allegre melodie.
Io agguantai uno sgabello portandolo al centro del gruppo, nel frattempo in cui Okel richiamava al silenzio.

-    Nervosa? - mi chiese Fili mettendosi al mio fianco e imbracciando il suo strumento.
-    Un po’… guarda quanta gente c’è! Questa grotta è stracolma nemmeno fosse l’incoronazione di Thorin - risposi in un sussurro terrorizzato guardandomi intorno, il mio amico si mise a ridere e poi Okel prese parola.
-    Men Kurdu* - disse, rivolgendosi alla sua neo moglie - ti dono questa canzone, che il tuo animo possa serbarla per sempre e che essa ci possa accompagnare nei momenti e nei sogni più belli prima di addormentarci assieme per l’eternità - esclamò, tenendo la mano di Mianda che aveva gli occhi lucidi e un’espressione a dir poco radiosa.

Poi il nano si girò verso di noi facendoci cenno di iniziare.

-    Auguri! Che Mahal possa con il suo scudo proteggere sempre la vostra unione e che Durin il Senzamorte guidi su rocce salde la vostra futura discendenza - dissi prima di mettere mano alle corde; entrambi gli sposi fecero un cenno di ringraziamento col capo accompagnato da un sorriso felice.

Guardai per un istante Fili e poi cominciai.
Le note si dispersero nell’aria, rimbombando sulle alte pareti della grotta fino a riempire ogni spazio.
Fili di fianco a me suonava senza alcuna esitazione e io guardai verso i due coniugi.
Mianda teneva strette le mani del marito mentre sorrideva e cercava di non scoppiare a piangere, anche se di lì a poco ci avrebbe rinunciato.
Feci vagare lo sguardo su tutti gli invitati: vidi Dis chiudere gli occhi per ascoltare meglio, così come tanti altri commensali.
Ma fu quando eravamo quasi alla fine del brano, che puntando gli occhi verso l’ingresso, li vidi e il mio cuore si gonfiò di gioia, andando ad alimentare le note che risuonarono forse più potenti di prima.
Kili e Thorin, sporchi e in abiti da viaggio, stavano fermi al limitare della caverna guardando nella nostra direzione. Thorin sorrise al nostro indirizzo mentre Kili ci salutò con la mano.
Quando guardai Fili vicino a me, lui mi strizzò l’occhio.  
Una volta conclusa la canzone scoppiò un fragoroso applauso, io e Fili ci inchinammo prima di scendere a raggiungere Okel e Mianda.
La nana mi corse quasi incontro e mi abbracciò di slancio.

-    Harerin grazie! E' stata meravigliosa! - esclamò, asciugandosi poi le ultime lacrime mentre Okel si complimentava anch’esso, stringendo l’avambraccio di Fili.
-    Sono felice che ti sia piaciuta e ancora congratulazioni - le risposi mentre mi lasciava libera dalla stretta.

Una volta che gli sposi si furono allontanati, dalla folla di persone spuntarono Kili e Thorin.
Io volai fra le braccia di mio padre che mi strinse a sè.

-    Sei stata bravissima! Sono stupito di quando tu abbia imparato in questi anni - mi disse orgoglioso, mentre io mi dedicavo ad un abbraccio stritolatore da parte di Kili.
-    E poi Harin, sei magnifica stasera - mi disse quest’ultimo, sorridendo dalla zazzera di capelli scompigliati che si ritrovava. 
-    Motivo in più per invitarti a ballare! - esclamò Fili, e mentre lanciavo uno sguardo esasperato a Thorin che se la rideva raggiunto da Dis, venni trascinata in pista dai due fratelli.

E il resto fu festa, festa grande, ma che pian piano si trasformò in qualcos’altro...
Un vecchio sogno, molto meno piacevole, che si ripresentava periodicamente, ormai quasi ogni notte e che al mio risveglio mi lasciava sempre più stanca di quando ero andata a dormire e sempre più determinata.

* Cuore mio in Khudzul



Spazio Autrice:

E rieccoci con un altro breve scorcio del passato di Harin!
Volevo puntare sul rapporto con Fili e sulla loro amicizia ed è venuta fuori quest'idea =) Premetto che la tradizione della canzone come regalo di nozze è di pura fantasia, non andate a cercarla nelle appendici del Sda xD
La canzone che mi sono immaginata per l'evento è questa Carolan's Dream - Harp ; sfortunatamente avevo trovato il video di una cover fatta da violino e arpa ma è stata tolta da youtube -.- il fatto è che la canzone mi piaceva così tanto, che l'ho comunque mantenuta.
Che dire? Spero che vi sia piaciuto =) e di aver ancora alimentato la vostra curiosità ;)
Passo a ringraziare tutti i lettori, i recensori e chi mi ha aggiunta tra i preferiti, seguiti e ricordati!! Tutte le benedizioni che posso conoscere sono per voi.

Tak khaz meliku suz yenetu,

Marta

  
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