Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
Segui la storia  |       
Autore: JacobStark    11/10/2014    3 recensioni
Jelsa dovunque, come dice il titolo. La nostra raccolta.
Una parentesi di cristallino amore impossibile nella realtà tra la regina dei ghiacci il lo spirito d'inverno.
Sarete voi a dare la trama per le varie One Shot che scriverò. Accorrete numerose. Perché credo di essere l'unico maschio sul fandom.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

The Brother of the queen.



Tre Spiriti si avventuravano nella gola oscura, le cui pareti sembravano non finire mai e l’aria era satura del pungente odore della paura. Ciascuno era diverso. Uno un cavaliere in bianca armatura, armato di un altrettanto bianca spada, lunga come lui, ma che esso portava con una mano sola senza fatica.. Il secondo era una angelo, vestito con la sola tunica bianca, in mano un arco e nella faretra una quantità infinita di frecce con impennaggio di petali di rosa. Il terzo era vestito di miseri stracci, il volto sfigurato. Le mani risplendevano di fiamme arancioni, che scacciavano l’oscurità. Uniti, compatti cine lo erano stai in vita. Un solo scopo. Una sola missione. Una figura oscura si rivolgeva verso i tre spiriti. “Chi siete? Come osate introdurvi nel mio regno?” “Io sono Artorias. Spirito della lealtà.” disse il cavaliere. “Io sono Valentein, spirito dell’amore.” disse l’angelo “Io sono O’lantern, spirito del coraggio.” disse lo straccione. “Tu hai rapito la persona a cui teniamo di più in assoluto. Tu pagherai per questo.” Dissero insieme. Pitch Black fu colto di sorpresa. Il grido non era a tre voci, ma una sola nota si era alzata nell’aria. Con un gesto un’armata di incubi, cavalcati dai sui neri cavalieri, si alzò dalle tenebre, pronta a caricare i tre spiriti. Quando la battagli iniziò la differenza numerica non si fece nemmeno sentire. Artorias si gettò nella mischia, massacrando intere schiere di incubi, apparentemente incurante dei colpi che prendeva. poco dopo un enorme lupo bianco si schierò al suo fianco, splendido e possente. “Sif!” gridò il cavaliere, lieto di sapere accanto a sé uno dei suoi più fidi compagni. O’lantern bruciava gli incubi, opponendo coraggio a paura. Valentine scoccava i suoi dardi, colpendo i nemici dieci alla volta. La rabbia dei tre spiriti cresceva mano a mano che i nemici arrivavano, rendendo sempre maggiori i loro poteri. Black si rendeva conto di aver sottovalutato il problema. Qui tre erano spiriti a lui sconosciuti, così come lo erano le loro ragioni. Aveva rapito una sola persona, ed era stato fatto per attirare tutt’altra persona. Stava per lanciarsi in battaglia, quando una voce attirò la sua attenzione. “Hai problemi ben più seri di loro. IO!” Jack Frost gli piombò addosso, ma in vesti completamente diverse da quelle Black ricordava. Vestito come un principe, armato del suo bastone, un espressione furente che non gli aveva mai visto negli occhi. La furia di un uomo a cui manca una parte del cuore, e davanti ha l’unico ostacolo. Black, che in via sua di paura ne aveva provata davvero poca, rabbrividì. Era stato uno sciocco. Jack magari non aveva chiesto aiuto agli altri guardiani, ma quei quattro che combattevano in fondo alla gola non erano previsti. Aveva sprecato parte delle energie per respingerli, ma quelli sembravano non stancarsi mai. Ora era davvero alla pari con Jack. Il combattimento fu concitato, ma Jack sembrava più potente che mai. Possibile che fosse innamorato al punto di diventare così potente? Nel formulare questo pensiero l’uomo nero si distrasse, e Jack lo colpì al petto, intrappolandolo nel ghiaccio, gelando l’oscurità di cui era composto, e gettandolo galla balconata su cui si trovavano. Il lupo Sif si gettò in aria per prenderlo, mante le armate delle tenebre sparivano, ed i suoi ultimi guerrieri venivano falciati di tre spiriti. La bestia portò il malvagio essere dal padrone, Artorias, che, ad un cenno degli altri due, tagliò la testa dell’uomo nero, pronunciando la frase “Non ti azzardare a toccare nostra sorella Elsa!”. Il corpo dello spirito della paura si sgretolò in sabbia nerastra,  rendendo evidente che lo avevano certo cacciato, esiliato senza forze in chissà quale limbo, ma non l’avevano ucciso. Poco dopo Jack Frost uscì dalla grotta di Black con una ragazza svenuta tra le braccia. Essa aveva la pelle pallida come il latte, ed i capelli biondi come il platino. Il ventre della ragazza era leggermente rigonfio. I tre spiriti guardarono la sorella, commossi e felici. “Quanto?” Chiese Valentine. “Solo pochi mesi. Manderò un messaggio, in modo che voi ci siate.” “Abbi cura di lei, Conte Frost.” “ Lo prometto.” i tre posarono un bacio sulla fronte della sorella e svanirono, così come erano apparsi. 

 

 

Pochi mesi dopo. 

Se tutti fossero stati in grado di vedere gli spiriti quel giorno ad Arendelle ci sarebbe sarebbe stato di sicuro un gran putiferio. Anche perché non era cosa comune che un accanire in sella ad un lupo gigante, uno straccione con le mani in fiamme e un angelo sfrecciassero verso il palazzo. Palazzo dove Jack Frost aveva deciso di vivere una vita da umano per stare vicino alla sua amata, e dove stava per nascere la/il prima/o figlia/o della nuova coppia reale. Loro nipote.

Quando arrivarono sentirono i primi strilli di Elsa, e si prepararono al peggio. Avevano sempre saputo che sarebbe stato difficile vedere la sorella, che fin da bambina avevano accudito con tanto amore, soffrire, ma entrarono comunque, al solo scopo di infonderle coraggio e forza. 

Il parto non ebbe difficoltà, e quando entrambi i genitori alzarono lo sguardo verso di loro l’unica cosa che JAck riuscì a dire fu:”Maschio. Un bellissimo maschio.” Negli occhi dei tre i accese una luce fiera, mentre il piccolo osservava il mondo con occhi curiosi, degli sgranatissimi occhi turchesi ed osservava i tre spiriti davanti a lui. “Come lo chiamerai?” Chiese Jack O’lantern. “Come il fratello che due anni fa si sacrificò per fermare il male e permettere a me di stare con la persona che più amo al mondo. Jacob Artorias Valentine.” Per un secondo i tre spiriti si fusero, formando una figura dai capelli biondi, gli occhi turchesi ed una veste principesca completamente bianca addosso. Guardò, ancora per un istante, quella meravigliosa famigli che aveva giurato di proteggere e decise che non si sarebbe mai più arreso. A costo di sconfiggere Black da solo. Poi svanì. Lasciando dietro di sé la promessa di tornare.




 

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
 

Salve a tutte. Complice un sogno, l'insonnia ed una massiccia dose di video su Jelsa mi sono messo a scrivere questa storia in cui...
Ci sono io!
Infatti i tre spiriti, ovvero Jack O'lantern, Valentine (che per chi non l'avesse ancora capito è il nome di cupido) e Artorias (grandissima citazione di Darksouls) mi rappresentano, almeno in parte. Ed io Elsa la santo più di tutto come una sorella da proteggere.  Per questo nelle mie storie l'affido a Jack. Perché sono certo che lei la proteggerà con tutto se stesso.
Ciao, e non scordatevi, se avevte idee, non esitate a darmele.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio / Vai alla pagina dell'autore: JacobStark