Ed eccomi qua a pubblicare l'ennesima a pubblicare l'ennesima Fatenum come regalo di mesiversario alla mia ragazza v.v Siamo già a sette eh?
Per la prima volta, però, questa flash avrà un'altra missione: riconvertire qualcuno alla Fatenum. Perché sì.
I caratteri delle due ragazze sono estremamente divesi da quelli dell'anime, perché rappresentano me (Fate) e la mia ragazza (ovviamente Signum)
Spero che la lettura vi piaccia.
Auguri Amore <3
Un “dolce risveglio”
Erano le sei di mattina ed ero
già sveglia, come al solito. Sfilai lentamente da sotto le coperte e mi alzai,
stiracchiandomi e ravvivandomi un poco i capelli. Fate era ancora addormentata,
era una creatura stupenda. Le diedi un bacio sulla guancia prima di andare in
cucina a prepararmi un tè caldo, che avrei preso per colazione insieme ai Pan
di stelle.
Uscii in cortile per prendere il
giornale e lo sfogliai, dandogli una letta veloce: leggevo più che altro i
titoli degli articoli e se uno mi interessava leggevo il paragrafo.
Dopo averlo letto lo lasciai sul
tavolo, andando in un angolo della casa che usavo come palestra, per allenarmi,
c’erano cyclette, pesi e step. Nei giorni in cui ero libera e non sapevo che
fare venivo ad addestrarmi per poi andare a tirare di scherma con Levantine.
Verso le sette e mezza entrai
nella doccia, lavandomi velocemente e ancora in accappatoio, mezz’ora più tardi
provai ad andare a svegliare la Bella Addormentata. Entrai in camera, aprendo
la porta di scatto e mi diressi verso la grande finestra, aprendo le tende e
facendo entrare la luce del sole, poi le tirai via le coperte. Dopo un minuto
iniziò a rabbrividire e cercò la coperta, mentre iniziavo a ridacchiare.
Quando vide che non era nei
paraggi si alzò ancora intontita e mi guardò, riprendendosi la coperta.
-Bastarda- disse scherzosamente
rimettendosi sdraiata e cercando di dormire.
Iniziai a ridere di gusto e mi
misi su di lei, riempiendola di baci delicati sul collo e sul mento, mentre lei
iniziava a perdere la pazienza.
-Amore, dai, sono le otto ti devi
svegliare. Dai, dai, dai, dai, dai- dissi al suo orecchio mentre cercava di
liberarsi di me muovendosi.
Dopo vari mugugni, fece cenno di
volersi alzare, con le lacrime agli occhi: se la disturbavi mentre dormiva
diventava una bambina.
-Sei una persona perfida Signum.-
-Nuo, me no perfida. - dissi
ridendo, accompagnandola in cucina dopo essermi messa la gonna e la camicia per
il lavoro.
Si preparò latte e cereali,
ancora addormentata per tre quarti, era davvero una gran dormigliona, anche se
non si direbbe.
Lesse anche lei il giornale
durante la colazione, quasi addormentandosi. Alle otto e mezza dovetti mettermi
la giacca ed andare al lavoro. Le diedi un bacio sulla fronte e uno sulle
labbra prima di uscire di casa.
-E VEDI DI NON RIMETTERTI A
DORMIRE, DORMIGLIONA!- le urlai dal cortile aspettando la risposta, che non
tardò arrivare.
-GNE GNE GNE, VAI AL LAVORO E
LASCIAMI DORMIRE!- mi urlò con tono
divertito e mezzo assonnato.
Sapevo che non si sarebbe
riaddormentata ma avrebbe perso tempo, rimanendo probabilmente nel letto, prima
di vestirsi e raggiungermi al lavoro, era sempre così: ogni mattina le davo il
suo “dolce risveglio”.