Crossover
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Autore: sethele    12/10/2008    3 recensioni
Cinque ragazzi: Hyoga, Sanji, Zoro, Saori e Nami. La loro vita quotidina, tra i classici amori, amicizie e litigi, tutte cose tipiche dell'adolescenza!!!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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67 –67   Un minuto e mezzo dalla fine.
Il rumore dei palleggi rimbombava nella palestra, coperto dalle urla degli spettatori esaltati.
“Le squadre sono ancora in parità. Palla alla Great High, Twinnel si avvicina al canestro, ma Flyer gli intercetta la palla e si avvicina alla metà campo avversaria. Ormai manca meno di un minuto al fischio finale! Flyer passa a Wetly, che passa al capitano Zannel, il quale scarta, lancia e…segna! 70 a 67, e mancano quindici secondi…si può dire che il torneo scolastico verrà vinto per il secondo anno consecutivo dalla Silver High?”
La voce del cronista era eccitata, così come lo erano Zoro e Hyoga al centro del campo, mentre osservavano la palla. Ormai bastava mantenere il controllo della palla per quei pochi secondi e avrebbero vinto.
Ma proprio pensavano questo, il capitano della quadra avversaria riuscì a prendere il pallone arancione e ad avvicinarsi pericolosamente al canestro.
Lanciò
Il timer sul grande tabellone posto sulla parete della palestra si azzerò, e un suono grave risuonò.
La palla toccò il ferro del canestro, per poi venire catapultata nel campo.
Urla di gioia scoppiarono da metà del pubblico, che si alzò in piedi e scese in mezzo ai giocatori, per festeggiarli e congratularsi con loro.

“Ce l’abbiamo fatta!!! Ancora non ci credo.” Disse Zoro, mentre si infilava la maglietta.
Si trovavano negli spogliatoi, ed erano da poco usciti dalle docce. Zoro era già pronto, mentre Hyoga, che aveva perso tempo prima di uscire dalla palestra, si stava ancora vestendo.
“Siamo stati bravi!” rispose quello, mentre molti loro compagni di squadra stavano uscendo da quell’ambiente umido.
Il verde si appoggiò a un armadietto, con le mani nelle tasche dei jeans.
“Che cos’ho?” si chiese, estraendo un foglietto dalla tasca destra.
“Ah, ma che scemo…è il mio nuovo indirizzo e-mail…dovevo darlo a te e a Sanji da una vita!”.
Ridendo, Hyoga finì di allacciarsi i pantaloni, restando a petto nudo e senza scarpe, per poi estrarre dai jeans il portafogli, porgendolo quindi all’amico.
“Me lo puoi mettere qui dentro? Se lo metto nel borsone resterà lì dentro per sempre!”
Zoro lo prese e lo aprì, mentre vi infilava il pezzettino di carta, notò qualcosa che lo fece letteralmente sbiancare.
“Zoro, Hyoga…ci vediamo domani in classe” li salutò all’improvviso un loro compagno di squadra quando uscì dagli spogliatoi, il che colse di sorpresa il verde, che chiuse in fretta e furia il portafogli e lo porse al proprietario.
“Tutto bene?” Sembra che tu abbia visto un fantasma…” Hyoga era visibilmente preoccupato per l’amico.
“Ehm…si si. Sei pronto? Forza, andiamo che ci aspettano!” rispose Zoro, uscendo dalla spogliatoio mentre il biondo aveva infilato soltanto la testa nella maglietta.
“Ehi, aspettami!”

“Siete stati bravissimi!” si complimentò Sanji, quando anche il fratellastro, con il borsone in spalla, li raggiunse.
“È vero” concordò Nami, mentre saltava addosso a Hyoga, per poi baciarlo.
Restarono incollati per una vita, e nel frattempo gli altri quattro parlavano, facendo finta di non vederli.
Decisero di andare a mangiare un hamburger in un locale vicino alla scuola. Durante il breve tragitto si riformarono inevitabilmente le coppie del giorno precedente, ed era inutile negare che Sanji e Ran  si trovavano bene l’uno con l’altra.
Solo Saori parve accorgersi che Zoro era strano, ma chiedergli cosa avesse non serviva a niente.
Purtroppo questa cosa continuò anche dopo essere entrati nel locale e aver ordinato
Continuarono a chiacchierare del più e del meno, arrivando anche all’argomento musica.
Zoro, quando arriviamo a casa mi puoi scaricare l’ultima canzone dei El Rock?” domandò Nami. Anche lei aveva notato che il fratello aveva qualcosa di strano, ma aveva deciso di far finta di niente, rimandando le domande al rientro a casa.
“Ha-ha…come si intitola?” annuì il verde, alzando gli occhi dal suo hamburger per fissarli sul volto della sorella.
“I Wanna Sex” rispose prontamente quella.
Zoro si alzò di scatto, lanciando il cibo sul vassoio, che cadde su una bibita, facendola riversare sul tavolino.
Il ragazzo si allontanò, schivò numerose persone, per poi uscire dal locale.
“Ma cosa…?” fecero Nami e Sanji perplessi, mentre Saori si stava alzando per andare dal suo fidanzato. Ma Hyoga la bloccò con un cenno.
“Vado io…ha iniziato ad essere strano da quando eravamo nello spogliatoio…temo che sia colpa mia, anche se ignoro cosa potrei aver fatto”.
“Allora anche tu te ne eri accorto?” domandò Saori,  riappoggiandosi sulla sedia e prendendo un tovagliolo per passarlo sul tavolo, in modo da togliere il grosso del liquido caduto.
“Certo…è uno dei miei migliori amici! Certe cose si capiscono al volo, ma a volte è meglio far finta di niente! Scommetto che anche Sanji e Nami hanno capito subito che Zoro aveva qualcosa, solo che hanno preferito non dire niente, per evitare di far peggiorare il suo umore!”.
I due nominati annuirono, mentre Hyoga faceva la stessa strada percorsa pochi secondi prima dal verde.

“Cazzo” gridò Zoro quando uscì dal locale, sbattendosi la porta alle spalle.
Si guardò in giro e alla sua destra vide un lampione. Quasi senza pensarci gli tirò un calcio, caricando sulla gamba destra.
L’effetto non fu proprio quello sperato: si calmò un poco, ma il punto con cui aveva colpito il palo gli faceva un gran male.
Mentre, inginocchiato, si massaggiava il piede uscì Hyoga, che gli si avvicinò e gli mise una mano sulla spalla.
“Che hai?”
Non ricevette risposta. Zoro si alzò per andare a sedersi sul bordo del marciapiede, noncurante delle occhiate che i passanti gli lanciavano.
Il biondo con calma lo imitò, e dopo un po’ ricominciò:
“Non so se ce l’hai con me, ma se ti va di parlare…”
L’amico sbuffò, appoggiando la testa sui palmi delle mani.
“Non ce l’ho con te…ma c’è una cosa che non mi va giù” rispose finalmente Zoro.
“E qual è?”
“Dammi il tuo portafogli”. Il biondo eseguì: prese dalla tasca dei jeans il portafogli nero pece e lo porse nuovamente all’amico, che lo aprì e dalla tasca dove poco prima aveva messo il foglietto con il suo nuovo indirizzo e-mail, estrasse il preservativo che tempo prima Sanji aveva dato al fratellastro.


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Vi chiedo veramente scusa per l'enormissimo ritardo!!!!!!!!
Ma settembre è stato un periodo incasinato, con l'inizio della scuola  e altri impegni...però ce l'ho fatta (si, in un mese ma ce l'ho fatta XD)
Ringrazio chi mi segue (anche se a vedere dal numero di letture siete veramente pochi ç___ç)

X NemoTheNameless: Grazie per le recensioni che mi lasci...mi fa sempre tanto piacere ^^  Ti chiedo scusa per l'attesa!!!

Ciao e, speriamo veramente, a presto!!!!!!!
  
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